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2 >EDITORIALI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 17 MARZO 2<strong>01</strong>2<br />

Celentano,<br />

personaggio<br />

di ANGELO ANTONINI<br />

Le due partecipazioni di<br />

Celentano al festival di<br />

Sanremo, preannunciate<br />

con un tambureggiante<br />

battage pubblicitario, hanno indubbiamente<br />

costituito, com’era da<br />

attendersi, un grosso evento mediatico,<br />

dato che il personaggio buca il<br />

video, sa vendere i suoi prodotti e fa<br />

audience. Però ha provocato anche<br />

un vespaio di polemiche, che hanno<br />

coinvolto gli stessi vertici RAI, un<br />

coro di lamentele dei cantanti in<br />

gara – che si son visti rubare la<br />

scena dall’”intruso” proprio nella<br />

parte centrale della trasmissione – e<br />

una pioggia di reazioni negative da<br />

parte dei critici televisivi e dei teleutenti.<br />

Non sono mancati neanche<br />

i schi, provenienti dalla galleria,<br />

che il buon Morandi ha vanamente<br />

tentato di attribuire ad una claque<br />

eterodiretta.<br />

Non è venuto in discussione il valore<br />

del molleggiato come cantante e<br />

come artista. Egli è un grande della<br />

canzone che – al pari di Rabagliati<br />

e Otto nel genere sincopato, di<br />

Villa e Consolini nella tendenza<br />

melodica e di Murolo nel repertorio<br />

partenopeo – ha segnato, insieme<br />

con Modugno, una nuova stagione<br />

canzonettistica nostrana, inventando<br />

un rock all’italiana temperato,<br />

orecchiabile e comunicativo. La<br />

Direttore responsabile<br />

Carlo Cammoranesi<br />

Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />

n.11 del 6/09/1948<br />

Amministratore<br />

Giovanni Chiavellini<br />

Sorta nel 1911<br />

soppressa nel 1925<br />

risorta nel 1945<br />

www.lazione.com<br />

voce robusta e pastosa, gradevole<br />

anche negli acuti, la padronanza<br />

scenica e le movenze euritmiche<br />

fanno di lui un interprete, oltreché<br />

un autore, di inalterata freschezza<br />

creativa anche a settant’anni suonati.<br />

“Il Forestiero”, brano riproposto<br />

nella <strong>prima</strong> serata a tanti anni dalla<br />

sua apparizione, può de nirsi un<br />

vero capolavoro. Non è una semplice<br />

canzone, ma un canto, anzi<br />

un cantico lirico-drammatico di<br />

carattere religioso e di grande impatto<br />

emotivo, che ha rivestito di<br />

un incantevole tessitura musicale il<br />

colloquio di Gesù con la Samaritana<br />

al pozzo di Sicar, reso, nel suo<br />

stringente svolgimento, con fedele<br />

aderenza alla versione evangelica.<br />

Quella che pubblico e critica hanno<br />

dimostrato di non gradire è l’altra<br />

faccia che Celentano ha assunto da<br />

qualche tempo in qua e lo deforma<br />

in un Giano bifronte: quella dell’imbonitore<br />

social-politico-moralistico<br />

ed “eco ssato”, del quaresimalista<br />

laico (che, unitamente al suo clan,<br />

naviga nell’oro), del banditore di<br />

un verbo populista e demagogico,<br />

infarcito di luoghi comuni replicati<br />

no alla nausea. I suoi interminabili<br />

monologhi sono intervallati da pause<br />

lunghe e studiate, che lasciano<br />

presagire chissà quali disvelamenti<br />

di ascose verità e che invece tradiscono<br />

un’assoluta inconsistenza di<br />

pensiero. Nel primo “tele- sermo-<br />

Rischio<br />

per la scuola<br />

di ALBERTO CAMPOLEONI<br />

La crisi che stiamo attraversando<br />

rischia di essere,<br />

tra l’altro, un grande<br />

“silenziatore” rispetto a<br />

problematiche aperte e delicate,<br />

che però passano in secondo piano<br />

nell’agenda pubblica.<br />

È il caso, ad esempio, dei temi<br />

scolastici, sottotraccia rispetto alle<br />

questioni più evidenti dell’occupazione,<br />

della ripresa, delle tasse.<br />

C’è anche da dire che negli ultimi<br />

anni proprio il terreno della scuola<br />

e delle riforme è stato teatro di<br />

scaramucce continue se non di una<br />

vera e propria guerra politica, tra<br />

grandi riforme annunciate e dibattute<br />

e cambiamenti reali inferiori<br />

alle attese. Un risultato di questo<br />

periodo, lungo di anni, è stato anche<br />

una certa stanchezza, accompagnata<br />

da disillusione soprattutto tra gli<br />

addetti ai lavori.<br />

Il rischio vero è quello di una riduzione<br />

di importanza della scuola<br />

nell’agenda collettiva, in un Paese<br />

che già non brilla per investimenti<br />

nel settore e che negli ultimi anni<br />

Direzione, redazione e amministrazione<br />

Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10<br />

60044 Fabriano (An)<br />

Te l. 0732 21352 Fax 0732 22330<br />

www.lazione.com e-mail: info@lazione.com<br />

Redazione Matelica<br />

Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc)<br />

Tel. e Fax 0737 787551<br />

e-mail: matelica.redazione@lazione.com<br />

Impaginazione<br />

Tania Bugatti<br />

Ferruccio Cocco<br />

Daniela Pedica<br />

ne” i suoi argomenti, anzi i suoi bersagli,<br />

sono stati l’egoismo dell’alta<br />

nanza, il potere tecnocratico in<br />

combutta con le banche, lo scempio<br />

dell’ambiente, l’arroganza dei partiti<br />

e di alcune istituzioni come la<br />

Consulta. E, per nire, ha sferrato<br />

un attacco a due organi di stampa<br />

cattolici, chiedendone la soppressione<br />

per commenti sul suo cachet<br />

devoluto in una bene cienza pelosa<br />

e “predicata sopra i tetti”: proprio<br />

lui che aveva preteso e ottenuto, da<br />

una RAI n troppo arrendevole, la<br />

più ampia e incondizionata libertà<br />

di espressione nei suoi vaniloqui<br />

catodici.<br />

Quanto controcorrente e profetico<br />

si era dimostrato in un passato<br />

ormai remoto – quando cantava<br />

l’amore di coppia ai tempi del<br />

divorzio o la difesa della vita in<br />

epoca di aborto – tanto prevedibile<br />

e appiattito sui “tòpoi” del politicamente<br />

corretto è apparso nei<br />

pistolotti delle serate sanremesi.<br />

Se si deve emettere un giudizio<br />

su questo personaggio bifronte,<br />

seguendo il metodo da lui stesso<br />

inventato per classi care gli altri<br />

e usando la relativa terminologia<br />

valutativa, il verdetto non può che<br />

essere questo: il Celentano cantante<br />

è “rock”, mentre quello tribunizio è<br />

“lento”, lentissimo, bradipoide, cioè<br />

quasi fermo.<br />

Eppure da tanto ciarpame di<br />

ha ragionato soprattutto in termini<br />

di tagli.<br />

Un rischio che va scongiurato,<br />

perché, volenti o no, la scuola resta<br />

attività strategica in un Paese<br />

e probabilmente la ripresa, anche<br />

quella economica, passa proprio<br />

dai banchi e dagli studenti.<br />

Investire nella scuola è investire<br />

nel futuro di un popolo, dare senso<br />

all’attenzione educativa di cui<br />

ormai un po’ tutti (qualcuno tardivamente)<br />

invocano la necessità.<br />

Investire sulla scuola resta, dunque,<br />

una priorità. E fa riflettere che<br />

Editore<br />

Fondazione di Culto e Religione<br />

“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84<br />

Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione<br />

in abbonamento postale gr. 1 -<br />

Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.<br />

Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/20<strong>01</strong>.<br />

Stampa<br />

Rotopress International srl<br />

via Brecce - Loreto (An)<br />

Ogni copia € 1.20. <strong>L'Azione</strong> paga la tassa<br />

antagonismo d’accatto, da tanta<br />

paccottiglia spacciata per merce<br />

rara, da una tale colluvie di banalità<br />

traluce un lampo di verità e si leva<br />

un monito, quanto mai opportuno,<br />

che induce alla ri essione. Del resto<br />

anche il galletto della favola di Fedro<br />

trova una perla “in sterquilinio”.<br />

La “pretiosa margarita” Celentano<br />

l’ha mostrata da una tribuna che<br />

più mondana non si può, quando ha<br />

affrontato – sia pure a modo suo e<br />

con intento provocatorio e polemico<br />

per motivi personali – i temi della<br />

morte e del Paradiso in tono così<br />

acceso e in termini così forti che<br />

nella Chiesa stessa non sono di uso<br />

consueto. Lui – uomo di spettacolo<br />

e cattolico “sui generis”, un po’<br />

tradizionalista e un po’ anarcoide<br />

– ha parlato dei “Novissimi”, così<br />

presenti nel Catechismo di S. Pio<br />

X (da qualcuno considerato a torto<br />

démodé perché troppo schematico<br />

e de nitorio): cioè le verità e realtà<br />

ultime che riguardano la sorte<br />

eterna dell’uomo nella “terra dei<br />

viventi” (il Paradiso, appunto), dove<br />

saranno appagati il suo desiderio<br />

di immortalità e la sua ansia di<br />

in nito. Verità e realtà, quelle dei<br />

Novissimi, che talvolta restano in<br />

ombra perché un’omiletica attuale,<br />

vigente in zone cosiddette di<br />

frontiera, attinge largamente, più<br />

che alle fonti della Rivelazione,<br />

alle sorgenti di un sociologismo<br />

invece proprio nei giorni scorsi<br />

non sia stato possibile arrivare alle<br />

richieste assunzioni nel comparto<br />

scolastico. Ha fatto più scalpore il<br />

saperle nanziate dai proventi di<br />

gioco e alcol – viva l’educazione!<br />

– piuttosto che la stessa richiesta<br />

di 10.000 nuovi operatori. Intanto<br />

la situazione generale del mondo<br />

scolastico ci restituisce classi sempre<br />

più affollate, un “parco insegnanti”<br />

in diminuzione e bisogni in<br />

aumento, come quelli, ad esempio,<br />

legati al sostegno e all’inserimento<br />

di allievi con handicap.<br />

per la restituzione di copie non consegnate.<br />

ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00<br />

Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00<br />

Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00<br />

Africa, Asia e America € 165,00<br />

Oceania € 175,00<br />

C.C.P. 17618604 intestato a <strong>L'Azione</strong><br />

C.C.B. IT21B0614021110<strong>01</strong>0570009048<br />

intestato a <strong>L'Azione</strong><br />

presso Cassa di Risparmio di Fabriano<br />

e Cupramontana - Ag. Corso della Repubblica<br />

Quaresima<br />

nell'aria<br />

Il culmine è un carro sul quale<br />

c’è una donna velata; il poeta<br />

sente che è l’amata Beatrice.<br />

Ma al suo cuore in tumulto<br />

la donna rivolge solo aspre<br />

parole di rimprovero.<br />

Dante resta impietrito, nché<br />

sotto l’incalzare di Beatrice,<br />

si scioglie in un pianto dirotto<br />

e umilmente confessa i<br />

suoi peccati, ammette di aver<br />

volto i propri passi «a via non<br />

vera/ imagini di ben seguendo<br />

false,/ che nulla promission<br />

rendono intera».<br />

Solo a questo punto l’amata gli<br />

mostra il suo volto d’impareggiabile<br />

bellezza. La vera penitenza<br />

è tutta qui. Benedetto<br />

XVI ha recentemente parlato<br />

più volte di puri cazione. E<br />

per puri carsi bisogna avere<br />

il coraggio di ammettere che<br />

c’è qualcosa di sporco. Il<br />

peccato, appunto. O almeno<br />

la coscienza di essersi allontanati<br />

dal bene. Non è semplice,<br />

ma lavorarci in questo scorcio<br />

quaresimale è già un buon<br />

punto di partenza.<br />

Carlo Cammoranesi<br />

agnostico.<br />

Senza la fede nella Trascendenza e<br />

il rapporto verticale con Dio – che,<br />

in questo mondo secolarizzato,<br />

edonista e sordo ai richiami del<br />

Divino, inducono al raccoglimento,<br />

alla meditazione e alla preghiera –<br />

anche nei suoi rapporti orizzontali<br />

con gli altri, l’uomo farà scadere la<br />

virtù teologale della Carità ad un<br />

vago umanitarismo e a una mera<br />

lantropia di stampo illuministico.<br />

È più alto oggi, rispetto al passato,<br />

il numero medio di alunni per<br />

classe, con 21,45 studenti in aula<br />

e in alcune situazioni (lo 0,6%) lo<br />

“spazio” è condiviso da più di 30<br />

allievi. Cala il numero dei docenti:<br />

in quest’anno scolastico, rispetto a<br />

quello precedente, ce ne sono quasi<br />

17.000 in meno. Preoccupa pensare<br />

che stia calando anche, vertiginosamente,<br />

la voglia e la passione per<br />

diventare docenti.<br />

Si potrebbe andare avanti, magari<br />

ragionando sulla gura dei dirigenti<br />

scolastici, che annegano tra<br />

responsabilità gestionali, budget e<br />

spesso l’impossibilità di pagare gli<br />

stipendi. Il quadro, inquietante, ha<br />

anche la cornice tarlata di un’edilizia<br />

scolastica inadeguata e con le<br />

pezze. Bisogna tornare a parlare<br />

di scuola e investire di più. Questo<br />

è lo sforzo da chiedere al governo.<br />

È vero che mancano i soldi, che la<br />

coperta è corta.. ma forse non tutti i<br />

capitoli di spesa di uno Stato hanno<br />

la stessa importanza strategica:<br />

il comparto dell’istruzione viene<br />

<strong>prima</strong> di tanti altri.<br />

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02 editoriali.<strong>indd</strong> 2 14/03/12 11.30

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