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<strong>L'Azione</strong> 17 MARZO 2<strong>01</strong>2 >FABRIANO<<br />
7<br />
Un fi ume di parole?<br />
Sul Giano ora un convegno per conoscerne il futuro<br />
di BALILLA BELTRAME<br />
E'<br />
un periodo importante<br />
per il fiume Giano.<br />
Non s’è mossa pietra,<br />
sia chiaro, solo bugie<br />
avevano ridotto il Giano in una lunga nauseante fogna a cielo<br />
aperto. Adesso la fogna è al chiuso, giusto il proverbio “Occhio<br />
non vede, core non dole”. E chi ci pensava quella volta nonostante<br />
le pinare al pericolo che corre la Città bassa, col ume<br />
intubato, ristretto, compresso fra due pareti di cemento armato.<br />
Con la copertura del ume ebbero il colpo di grazia alcune<br />
della maggioranza politica, la quale<br />
secolari usanze come la quotidiana fatica delle lavannare e<br />
in Consiglio comunale <strong>prima</strong> di<br />
delle sbiancatrici di tele grezze del Borgo, niente più sassaiole<br />
decadere per ne mandato, ha re-<br />
tra mammoli del Borgo e della Pisana, caccia alle pantegane<br />
mato contro. Tuttavia è cresciuta la<br />
con le frecce d’elastico, pesca delle lasche, capesciotti, gam-<br />
sensibilità dell’opinione pubblica,<br />
meri, dismessa la distillazione clandestina del vino infortito<br />
sta preparando un convegno l’As-<br />
sotto il ponte dell’Aèra, in auge durante il mercato nero. Altri<br />
sociazione per la tutela del Centro<br />
svaghi. Raccontavano le vecchie<br />
storico. A supporto di queste iniziative<br />
il sito della Lumornia.com<br />
ha pubblicato nel notiziario (news), I poeti del “biondo Giano”<br />
della Portella che il cemento aveva<br />
sommerso pure un deposito segreto<br />
di armi dell’ultima guerra.<br />
il carteggio sul Giano per conto<br />
dell’Accademia dei Fabrianofobi,<br />
ottimizzato da Aurelio Zenobi.<br />
Contiene numerosi ritagli di giornali<br />
dal 1952 presentati col titolo:<br />
”Il ume & le parole, quando il<br />
Giano straripa. Altri documenti per<br />
il Tribunale della Storia”. Più del<br />
contenuto degli articoli drammaticamente<br />
ripetitivi colpiscono i titoli,<br />
sono veri e propri gridi d’allarme<br />
lunghi quarant’anni. Finalmente<br />
il Caso Giano verrà consegnato<br />
alla Storia e giudicato per le tante<br />
violenze subite dal ume, dal suo<br />
ambiente naturale. Da quando cioè<br />
nel 1958 - lo ricordo per l’ennesima<br />
volta - per una promessa elettorale,<br />
lo rubarono allo guardo e al naso<br />
Questo ume ha ispirato in varie epoche alcuni poeti fabrianesi. Si ha<br />
notizia di Giovanni Andrea Gilii († 1584), canonico, accademico dei disuniti,<br />
scrisse una Canzone su la valle de Giano, egli declamava: “ Giace<br />
una valle amena/ tra gli alti ed aspri monti dell’Apennino/ ove con puri e<br />
liquidi cristalli/ d’un sasso ivi vicino/ sgorga il bel Giano”.<br />
Un altro poeta di cui non ci è giunto nome, ma potrebbe essere lo stesso<br />
Gilii, scriveva: ”Il dolce e lento corso del Giano che di gorgo in gorgo<br />
mormorando scende i puri e liquidi cristalli, le onde chiare e fresche, la<br />
vaghezza in in nita – di rive, prati adorni e or novelli, - di verde maggio<br />
e di ridente aprile, se dir potesse quanto ha voglia della valle gentil con<br />
dolce rima, - forse fra l’altre sarebbe la <strong>prima</strong>”.<br />
Anche Francesco Stelluti, (1577/1653) famoso linceo, matematico, astronomo,<br />
poeta ci ha lasciato questa istantanea: “Ai con con ni del bel Picen<br />
ove più chiara il piccol Giano ha l’onda”.<br />
Oltre la Poesia c’era la “Città del fare”: il ume è stato fonte di energia<br />
per generazioni di fabbri, tessitrici, pellacani, tintori, cartari, suscitatore<br />
di storie belle e brutte di fabrianesi ormai scomparsi.<br />
b.b.<br />
La Stampa locale specie quella di<br />
sinistra negli anni Ottanta, prim’ancora<br />
dei politici, denunciò il pericolo<br />
incombente - ancora esistente<br />
oggi - su cose e persone, in caso di<br />
piogge forti e prolungate. Soldi tanti<br />
ne arrivarono (e altri ne arrivano),<br />
ma nora (marzo 2<strong>01</strong>2), spesi nei<br />
posti meno a rischio inondazioni,<br />
laddove la speculazione edilizia ha<br />
costruito troppo vicino agli argini<br />
case e palazzi col benestare della<br />
civica amministrazione. Ci sono<br />
quindi responsabilità precise, i<br />
nomi e cognomi dei gli degeneri<br />
di Mastro Marino, una s lza.<br />
Esiste per fortuna il Tribunale della<br />
Coscienza individuale col quale<br />
ogn’uno di questi protagonisti farà i<br />
dei fabrianesi tutti contenti di non vedere e odorare quel rivolo di san- conti, a tempo debito, col secondo e il sesto dei vizi capitali della Dottrina<br />
gue, pieno di escrementi, ricco di sorci di varie taglie. A lavori conclusi Cattolica, (i peccati dell’avarizia e dell’invidia). C’è pure il Tribunale<br />
l’odore di fogna si trasferì per effetto delle correnti d’aria verso la zona della Storia appunto, costituito dai cittadini, dalla memoria collettiva,<br />
dell’ospedale. Peggio mi sento! Lo rubarono però anche alla memoria dai documenti e dagli articoli dei giornali. Nero su bianco tramanda, ora<br />
delle future generazioni: danno morale incalcolabile alla fantasia di poeti, anche sul web, la lista dei sindaci, consiglieri del Comune di Fabriano, e<br />
pittori e scolari.<br />
degli af liati al “club del mattone”, tutti colpevoli di prolungato disamore.<br />
Emergenza, gli scarti della lavorazione delle carni per il famoso “salame È una parola antica che sfocia, parlando di ume, nell’apatia o peggio<br />
di Fabriano” e del mattatoio comunale sotto pressione per saziare la fame ancora nel silenzio che è l’espressione del disprezzo per il nostro ume<br />
di Roma, con l’aggiunta dei periodici scarichi multicolori delle cartiere sacro ai poeti. Senza appello sarà il giudizio dei posteri!<br />
Tutti diversi, tutti uguali:<br />
nove giovani volontari<br />
Quattro di Fabriano, tre di Sassoferrato,<br />
uno di Serra San Quirico e<br />
Cerreto d’Esi: “con grande amore e<br />
dedizione al servizio delle persone<br />
in dif coltà”. Questa la provenienza,<br />
e dove poi opereranno, nove<br />
volontari selezionati per il progetto<br />
dell’Ambito sociale 10 “Tutti Diversi,<br />
Tutti Uguali”. Programma<br />
presentato dal Comune di Fabriano<br />
per l’impiego dei giovani presso gli<br />
enti aderenti all’iniziativa: i comuni<br />
di Comuni di Sassoferrato, Serra<br />
San Quirico e Cerreto d’Esi. Sono<br />
stati l’assessore ai servizi sociali<br />
del Comune di Fabriano Renato<br />
Paoletti, e il coordinatore d’Ambito,<br />
Lamberto Pellegrini, alla presenza<br />
dei formatori della Regione Marche<br />
(l’ente regionale ha permesso<br />
con fondi destinati al settore di<br />
far decollare questo programma di<br />
lavoro primo nelle Marche) a rendere<br />
noti i dettagli dell’operazione.<br />
Al Centro di Aggregazione Giovanile,<br />
gli interlocutori dei giornalisti<br />
hanno fatto sapere che l’iniziativa<br />
è rivolta al servizio civile con particolare<br />
attenzione alla disabilità<br />
e permette ai ragazzi le<br />
partecipazione per 30 ore<br />
settimanali, ad attività<br />
educative, scolastiche,<br />
domiciliare e di assistenza<br />
per il servizio di trasporto<br />
di disabili, nel corso di un<br />
intero anno. Al termine<br />
di una settimana di corso<br />
formativo, che si tiene al<br />
Cag, gli “juniores” inizieranno<br />
questa esperienza<br />
per un anno, nel servizio<br />
civile, occupandosi dei<br />
soggetti più deboli, in primis disabili<br />
e malati, recependo un contributo<br />
di 400 euro, e si porranno al servizio<br />
delle persone svantaggiate<br />
e bisognose, al servizio del com-<br />
La Bcc<br />
si tinge<br />
di rosa<br />
Una corrente interna al Comitato<br />
promotore della Costituenda Banca<br />
di Fabriano e Vallesina che, per<br />
manifestarsi, ha scelto la data del<br />
calendario più consona alla sua -<br />
nalità: nella giornata internazionale<br />
della donna, l'8 marzo, un nutrito<br />
gruppo di socie della prossima<br />
Bcc si è incontrato per discutere le<br />
prerogative delle donne all'interno<br />
del Comitato.<br />
Un’occasione per conoscersi meglio,<br />
per dare voce alle diverse<br />
anime femminili alle quali in questo<br />
progetto è stato assegnato un ruolo<br />
tutt'altro che secondario, ma soprattutto<br />
un momento di confronto<br />
sulla situazione esistente volto a far<br />
emergere possibilità e alternative di<br />
sviluppo del territorio. Per la costituenda<br />
Banca che qui avrà radici<br />
solide, la parola - e non solo l'8<br />
marzo - è stata data al gruppo donne<br />
perché la diffondano dove i numeri<br />
non arrivano. Il tutto declinato con<br />
un’ottica orientata alla sensibilità<br />
verso problematiche spesso ignorate,<br />
declinato da quel punto di vista<br />
femminile che spesso, quando si<br />
progettano piani di sviluppo, agli<br />
occhi maschili resta offuscato dalla<br />
velocità dei macro obiettivi. Donne,<br />
anzitutto. Poi imprenditrici, volontarie,<br />
attiviste, professioniste, commercianti,<br />
industriali. Una ventina<br />
di voci alternative ai tecnici che da<br />
mesi illustrano i dettagli della nascitura<br />
banca. Hanno detto la loro,<br />
tra le altre, Daniela Sagrati, nome<br />
legato alle acque minerali Togni,<br />
Wilma de Montis, il medico Maria<br />
Grazie Placido, Semmina Rossi e la<br />
moglie del Presidente del Comitato,<br />
Miranda Biondi.<br />
prensorio montano. “Senza queste<br />
persone - ha affermato l’assessore<br />
ai Servizi sociali del comune di<br />
Fabriano Renato Paoletti - avremmo<br />
avuto seri problemi a soddisfare le<br />
richieste che in un settore<br />
come quello dei servizi<br />
sociali, soprattutto in riferimento<br />
a disabili e malati,<br />
crescono in maniera esponenziale”.<br />
Di risorsa per<br />
il territorio hanno parlato<br />
gli operatori della Regione<br />
“una risorsa – hanno detto<br />
– che non deve andare<br />
persa. Per questi giovani si<br />
tratterà di un anno di servizio<br />
civile a 360 gradi”.<br />
Daniele Gattucci<br />
07 fabriano.<strong>indd</strong> 2 14/03/12 12.16