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CAMMINIAMO - Parrocchia di S.Anna

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Problemi progettuali<br />

Con un solaio <strong>di</strong> luci così ampie si presentano notevoli problemi progettuali, tra i quali lo<br />

spessore del solaio che determina il peso proprio (p.p.) del solaio stesso.<br />

È evidente che più l’elemento pesa, più aumentano le <strong>di</strong>fficoltà per sostenerlo sia nella fase<br />

<strong>di</strong> getto che successivamente.<br />

L’Applicazione norme tecniche per le costruzioni (Circ. Min. Infrastrutture e Trasporti 2 feb.<br />

2009 n. 617) al § C4.1.9 (norme ulteriori per i solai) <strong>di</strong>ce:<br />

“Ai solai, oltre al compito <strong>di</strong> garantire la resistenza ai carichi verticali, è richiesta anche<br />

rigidezza nel proprio piano al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuire correttamente le azioni orizzontali tra le<br />

strutture verticali. “<br />

Le azioni orizzontali sono dovute per esempio al vento, ma in particolare al sisma; in effetti<br />

sono le spinte orizzontali causate dal terremoto che muovono orizzontalmente i solai, i quali<br />

spingono sui pilastri. I pilastri sono solitamente progettati per sostenere i carichi verticali; la<br />

forza orizzontale li danneggia provocando il crollo della struttura. nel nostro caso la progettazione<br />

è antisismica.<br />

Consideriamo ora il peso proprio del solaio.<br />

Si pensi che 1 metro cubo <strong>di</strong> cemento corrisponde a 2,5 mc <strong>di</strong> acqua, ossia a 2.500 kg; è<br />

evidente che conviene costruire solai leggeri,perché, riducendone il peso, a parità <strong>di</strong> portata,<br />

si incrementa il carico che il solaio può sostenere.<br />

Per esempio: un solaio pesa 350 kg/m 2 (ossia ogni metro quadrato ha questo peso proprio) e<br />

può sostenere 400 kg/m 2 ; se riesco a ridurne il p.p. da 350 a 250 kg/m 2 , a parità <strong>di</strong> tutte le<br />

altre con<strong>di</strong>zioni, il mio solaio potrà sostenere 400 +100 (risparmiati) = 500 kg/m 2 , oppure,<br />

lasciando inalterati i 400 kg/m 2 , potrò ridurre l’armatura, con conseguente impiego <strong>di</strong> una<br />

minore quantità <strong>di</strong> ferro, risparmiando così su materiale e mano d’opera, quin<strong>di</strong> sulla spesa.<br />

Per questo scopo si sono stu<strong>di</strong>ati nel tempo artifici per ridurre il p.p. dei solai; per esempio,<br />

è molto <strong>di</strong>ffuso l’impiego <strong>di</strong> laterizi simili a mattoni forati. Questi elementi, chiamati anche<br />

volterrane o blocchi <strong>di</strong> alleggerimento, vengono posati orizzontalmente sul piano provvisorio<br />

costituito dall’impalcato, solitamente in legno, impalcato che provvede a reggere tutto il solaio<br />

sino alla maturazione del getto.<br />

I blocchi talvolta collaborano con il calcestruzzo ed allora hanno la parte superiore opportunamente<br />

rinforzata.<br />

I solai delle comuni abitazioni in cemento armato impiegano largamente questa tecnica. I<br />

blocchi solitamente non sono collaboranti; tra le file <strong>di</strong> questi, opportunamente <strong>di</strong>stanziate,<br />

si inserisce il travetto con la sua armatura costituita da ton<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> ferro, uno degli elementi<br />

strutturalmente portanti (l’altro è il calcestruzzo). I laterizi hanno oggi una larghezza <strong>di</strong> 38<br />

cm e vengono <strong>di</strong>sposti allineati; tra una fila e l’altra si lascia lo spazio per il travetto,che è<br />

normalmente largo 12 cm, e si ha così un’interasse (I) tra un travetto e l’altro:<br />

I =(38+12) = 50 cm.<br />

Sul tutto viene poi <strong>di</strong>stribuito il conglomerato, che riempie i travetti avvolgendo il ferro e<br />

ricoprendo il solaio e che viene definito getto <strong>di</strong> completamento o soletta.<br />

Questa soletta è spessa 4÷5 cm ed ha una funzione importante in quanto collabora con il<br />

travetto nel compito <strong>di</strong> sostenere il solaio.<br />

Le volterrane, che sono in argilla cotta al forno, sono forate all’interno per essere più leggere e<br />

sono rigate in superficie per migliorare l’aderenza con il calcestruzzo. Questi solai <strong>di</strong>ffusissimi<br />

sono definiti uni<strong>di</strong>rezionali, in quanto i travetti sono presenti in una sola <strong>di</strong>rezione.<br />

Per migliorare le caratteristiche del solaio, specie nel caso <strong>di</strong> luci <strong>di</strong> una certa importanza (per<br />

es. 5,00 m), si introduce il così detto rompitratta.<br />

A metà della luce (che è la <strong>di</strong>stanza tra gli appoggi <strong>di</strong> un solaio) si inserisce un cordolo tra-<br />

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