CAMMINIAMO - Parrocchia di S.Anna

sversale, la cui altezza solitamente non interessa l’intero spessore del solaio stesso. A questo
scopo si mette nel solaio una volterrana o pignatta più bassa delle altre. Per esempio, se il
solaio ha le pignatte alte 18 cm, si mette trasversalmente una fila di volterrane alte 8 cm e lo
spazio restante di 10 cm verrà occupato dal calcestruzzo.
In questo spazio si inseriscono solitamente 4 tondini di ferro, 2 superiori e 2 inferiori, legati
da opportune staffe e correnti per tutta la larghezza del solaio.
Questo accorgimento migliora grandemente le caratteristiche della struttura.
nella soletta di completamento del solaio, alta 4 cm, si inserisce la rete elettrosaldata, diventata
con le nuove norme obbligatoria perché migliora fortemente le caratteristiche della
struttura e la sua rigidezza nel piano orizzontale.
Il solaio delle abitazioni ha uno spessore che dipende dalla “luce” del solaio stesso, ossia
dalla distanza tra gli appoggi. nelle normali abitazioni questa luce non supera i 4,00 m. Lo
spessore minimo del solaio è imposto (unitamente a numerosissimi altri vincoli e condizioni
che interessano la costruzione e tutti suoi elementi) dalla seguente formuletta (una delle poche
formule semplici e di immediata comprensione) l/20 dove l è la luce del solaio; per es. se ho
l = 4,00 m = 400 cm ricavo lo spessore del solaio s = 400/20 = 20 cm.
La norma impone pertanto di mettere in opera un solaio alto h =20 cm.
Se la luce è di 5 m avrò h = 25 cm.
ovviamente, con opportuni accorgimenti e con calcoli specifici o cambiando il materiale (per
es. usando travetti precompressi o predalles), posso, se necessario e provando la validità del
metodo, ridurre lo spessore del solaio.
La formula di cui sopra per gli elementi prefabbricati diventa:
s = l/25 = 500 /25 = 20 cm, per cui con questi elementi riduco lo spessore del solaio da 25
a 20 cm.
Quanto sopra è stato esposto per chiarire le scelte effettuate dal Progettista della struttura di
fronte al problema ed alle possibili soluzioni dello stesso.
il calcestruzzo.
Per completezza ricordo che esistono i calcestruzzi alleggeriti, infatti il calcestruzzo o conglomerato
cementizio è una miscela di cemento, inerti ed acqua, in opportune proporzioni. Gli
inerti sono costituiti dalla sabbia e dal così detto misto di frantoio o dal pietrisco che è il
risultato della frantumazione di rocce calcaree.
Gli inerti devono essere scabri, spigolosi, privi di impurità, fango, terriccio ecc., e la loro
pezzatura deve essere controllata (solitamente il materiale più grosso ha le dimensioni di 2 ÷ 3
cm). Anche la distribuzione della pezzatura degli inerti è importante, così come la quantità d’acqua,
che deve essere pura; pertanto nell’impasto si impiega l’acqua del civico acquedotto.
nel passato si usavano anche la ghiaia di fiume e (purtroppo) quella di mare. La presenza di
ciottoli tondeggianti riduce la resistenza del calcestruzzo; sulla resistenza influisce anche la
quantità d’acqua usata nell’impasto.
Riprenderò se sarà il caso l’argomento calcestruzzo in un’altra occasione, ora ritorno al solaio
dell’Aula ed alle scelte progettuali.
i solai ad armatura incrociata
Abbiamo visto che le luci in gioco sono di 20/30 m; se applicassimo qui la formuletta s =
l/20 avremmo l = 30 m = 3000 cm e quindi s = 3000/20 = 150 cm.
Questo significa che dovremmo costruire un solaio spesso 150 cm, che è ovviamente un’enormità
in quanto porta via spazio utile in altezza.
Già in passato ci si era posti il problema di ridurre lo spessore dei solai in presenza di
grandi luci. Per esempio si sono realizzati i solai a cassettoni,spesso visibili nelle chiese o in
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