CAMMINIAMO - Parrocchia di S.Anna
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IL cAmmINo NEL dESErTo<br />
vErSo LA TErrA PromESSA:<br />
IL PoPoLo d’ISrAELE E<br />
LA comuNITÁ dI SANT’ANNA<br />
<strong>di</strong> A.a.V.v.<br />
L’esperienza del popolo nel deserto: la storia <strong>di</strong> un amore tormentato ed affascinante insieme<br />
(Dt.4,7).<br />
Questa vicinanza <strong>di</strong> Dio si esprime tuttavia attraverso una ”nube”, nube luminosa, ma oscura<br />
ad un tempo. Dio educa il popolo a celebrare le feste, a mettere in pratica la parola della<br />
“Torah”nei rapporti comunitari. Come Mosè, così i parroci <strong>di</strong> questa comunità, con umiltà,<br />
talvolta si fecero scudo del popolo presso Dio, talvolta <strong>di</strong>ventarono <strong>di</strong>fensori <strong>di</strong> Dio presso<br />
il popolo.<br />
A causa della durezza <strong>di</strong> cervice del popolo conobbero momenti <strong>di</strong> scoraggiamento: “Perché<br />
mi hai messo addosso il carico <strong>di</strong> questo popolo?” (Es.32,31). Mosè parlava con Dio “panim<br />
el panim”, cioè faccia a faccia, come con Gesù sul monte Tabor, durante la trasfigurazione<br />
nella nube luminosa. Mosè, come un po’ tutti i parroci <strong>di</strong> Sant’<strong>Anna</strong>, fu un uomo solo: il<br />
popolo più volte mise in <strong>di</strong>scussione la sua autorità, persino Aronne e Maria lo contrastarono,<br />
tanto che Dio li castigò con la lebbra e Mosè pregò per la loro guarigione. Lasciò la famiglia<br />
per abbracciare la grande famiglia <strong>di</strong> Dio e educò Giosuè come un figlio, preparandolo alla<br />
missione <strong>di</strong> guida del popolo. Mosè morì solo. nessuno seppe mai quale fu la sua tomba.<br />
Mosè non vide la terra, perché il Signore era la sua promessa.<br />
La storia <strong>di</strong> questi 44 anni della comunità <strong>di</strong> S. <strong>Anna</strong> va interpretata alla luce del popolo<br />
schiavo in Egitto che, grazie all’aiuto <strong>di</strong> Mosè, ha potuto vedere la mano <strong>di</strong> Dio all’opera e<br />
sperimentarne la potenza. È un’esperienza sensazionale che al suo compimento esplode in un<br />
canto <strong>di</strong> gioia e che per noi <strong>di</strong>venterà storia tra due o tre anni.<br />
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