CAMMINIAMO - Parrocchia di S.Anna

persone di una tribù diversa dalla sua per ucciderli. Mi sono messo fra lui e le persone e gli
ho chiesto: “Fratello, che c’è?”. lui mi ha gridato di fare tre passi indietro, puntandomi il suo
fucile, con il dito sul grilletto. non so bene perchè, ma non potevo muovermi, non volevo
lasciare che ammazzasse i miei fedeli. In quel momento, un altro militare arrivò e lo fermò,
impedendo la strage.
Com’è finita la storia?
In giorno dopo, il militare che mi aveva minacciato è stato inviato in chiesa dal comandante
per chiedermi perdono. Tremava, s’inginocchiò e mi chiese perdono. In Congo ho imparato
a perdonare; gli diedi la benedizione e pensai che anche per quella volta avevo salvato la
pelle.
Cosa farai al tuo rientro in Congo?
Appena finiti i corsi di Diritto Canonico spero di poter tornare per continuare a confessare,
per celebrare la Messa tra la mia gente. Da noi una Messa di meno di due ore non c’è, perché
la gente canta e balla per lodare Dio. Presumo che continuerò ad aiutare il Vescovo come
professore al seminario e mi auguro di poter essere sempre un seminatore di pace.
RINGRAZIAMENTO
All’inizio della mia esperienza di un percorso di pastorale comunitario vorrei rivolgere parole
di ringraziamento a tutte le persone che si sono impegnate per rendere possibile il mio inserimento
nella diocesi di Chiavari. Ringrazio Sua Eminenza il Cardinale Angelo Bagnasco, che
mi ha accolto come un figlio nella diocesi di Genova, e, insieme a lui, il pro-vicario Borzone
per la sua sollecitudine. Porterò sempre nel cuore e nelle mie preghiere tutta la comunità di
San Giovanni Battista di Sestri Ponente.
Sono giunto nella parrocchia di Sant’Anna all’inizio del mese di luglio, in concomitanza con i
fuochi e le processioni in onore della Madonna dell’orto e di nostra Signora di Montallegro, e
subito ho percepito il calore dell’accoglienza da parte di tutti. Ringrazio anzitutto Sua Eccellenza
Monsignor Alberto Tanasini, che ha accolto positivamente la richiesta del mio vescovo
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