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Carta Equa
la carta di credito
della solidarietà
un gesto discreto, un aiuto concreto,
nel rispetto della dignità della persona.
Uno è un signore di mezza età che lavora come
impiegato. L’altro non supera i 40 anni, è rimasto
momentaneamente senza lavoro, oppure
lavora part-time e ha una famiglia numerosa da
mantenere. Entrambi sono generalmente italiani.
Quando va a fare la spesa in uno dei supermercati Coop, il
primo aiuta l’altro grazie ad una carta di credito. In modo
semplice e discreto, la solidarietà passa attraverso i numeri
digitali di un registratore di cassa. Proprio la semplicità
e la discrezione sono, infatti, i punti di forza del progetto
Carta Equa, lanciata da Caritas Ambrosiana e da
Coop Lombardia nel 2004.
Da allora l’iniziativa ha incontrato un favore crescente, co-
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maggio 2008
me dimostra l’ormai numeroso popolo dei benefattori,
che crescendo di anno in anno, è arrivato a contare 1315
persone. Gente comune che sceglie di fare un piccolo gesto
di amicizia nei confronti di chi sta passando un brutto
momento. Il gruppo più numeroso è costituito dagli impiegati
(469 persone). Subito dopo vengono i pensionati
(254). Poi gli insegnanti e i medici (184).
La maggior parte con un’età compresa tra i 31 e i 50 anni:
ma molti sono quelli che superano la cinquantina, mentre
sono mosche bianche gli under 30.
Quando alla cassa pagano con Equa, Unicard (il partner
finanziario del progetto), addebita sul loro conto corrente
un contributo di un euro per ogni 100 euro di spesa. Coop
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