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la stampa locale - angopi

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nare una serie di equivoci, sconfiggendo coloro che tentavano di liberarsi da una serie di<br />

vincoli, chiaramente in contrasto sia con il principio del<strong>la</strong> sussidiarietà che con <strong>la</strong> stessa<br />

normativa italiana che ci attribuisce delle finalità di interesse generale.<br />

È pur vero che il contenuto del Libro Bianco sull’accesso al mercato dei servizi portuali,<br />

mira a fornire una disciplina di base, che consenta di superare le differenze normative<br />

che i prestatori di servizi devono affrontare nei porti dei diversi Paesi europei, ma in ogni<br />

modo presenta elementi di forti criticità per il nostro servizio. In effetti, mentre da un <strong>la</strong>to<br />

l’incremento del<strong>la</strong> sicurezza rappresenta un obiettivo che <strong>la</strong> Commissione intende perseguire<br />

dall’altro l’ipotesi di apertura del mercato rischia inevitabilmente di ridurre gli<br />

standard di sicurezza. Costituendo il Libro Bianco il documento su cui <strong>la</strong> Commissione<br />

Europea informerà <strong>la</strong> propria azione nei prossimi anni, riteniamo indispensabile che l’Eba<br />

avvii da subito contatti con i vari rappresentanti degli organismi europei per illustrare gli<br />

elementi di criticità che derivano per <strong>la</strong> nostra categoria e per una navigazione sicura nei<br />

nostri porti. Siamo dell’avviso che il “Position paper” e<strong>la</strong>borato nel 2007, eventualmente<br />

integrato con qualche specifica considerazione, mantiene ancora <strong>la</strong> sua validità per una<br />

compiuta rappresentazione del<strong>la</strong> posizione dell’EBA sul Libro Bianco.<br />

Nelle vicende sociali – sulle questioni, sui problemi – non basta avere ragione,<br />

bisogna avere <strong>la</strong> forza per far<strong>la</strong> valere <strong>la</strong> ragione. L’assunto esposto da Cesare<br />

Guidi all’assemblea ha un riferimento preciso. Riguarda i nostri “oppositori”, ossessionati<br />

dal<strong>la</strong> Doxa neoliberista (è innegabile che c’è un intero mondo che sollecita<br />

modifiche del nostro settore in chiave liberistica, magari smarrendo il senso<br />

profondo dell’interesse generale), ci fanno capire che non basta più “fare <strong>la</strong> cosa giusta”<br />

ma occorre molto di più per preservare noi stessi e le generazioni a venire. Allora quelle<br />

che sto per elencare, discusse nei vari Consigli di presidenza, sono idee utili al confronto,<br />

un contributo fatto nel tentativo di prefigurare gli ipotetici scenari futuri, idee che possono<br />

non piacere e possono essere cambiate, ma che occorre cominciare a discuterle unitariamente<br />

attraverso il confronto, perché se ciascuno continua a recitare le sue preghiere e a<br />

celebrare i suoi riti, non si va da nessuna parte.<br />

In questi anni abbiamo cercato di riprogettare i Gruppi, portato avanti grandi obiettivi di<br />

riposizionamento strategico ottenendo spesso risultati eccellenti sul piano politico, delle<br />

re<strong>la</strong>zioni, dell’efficienza, del prestigio, del<strong>la</strong> conoscenza, solo per accennare ad alcuni<br />

terreni di <strong>la</strong>voro su cui siamo attivati. Sono inoltre state introdotte importanti innovazioni<br />

significativamente positive, a dimostrazione che già abbiamo imparato a cambiare e ad<br />

aggiornarci. La nostra “tenuta” sarebbe stata ben differente, senza questo grande impegno<br />

peraltro d’interpretazione lungimirante, a fronte dei grandi cambiamenti socio-economici<br />

che hanno impresso connotati diversi sia per il mercato sia nel<strong>la</strong> portualità! Però ora<br />

occorre una nuova fase di profonda riprogettazione: è necessario “cambiare” finché si è in<br />

tempo in quanto il presente, ciò che abbiamo nelle mani, è importante solo in rapporto al<br />

futuro. Se ciò è vero, occorre proseguire nel<strong>la</strong> profonda rivisitazione delle nostre strategie<br />

socializzandole in modo integrato con altre realtà disponibili al confronto e all’intesa.<br />

Fare perno sul<strong>la</strong> realtà, è l’aspirazione di Guidi. In una prima fase, se occorre, “riunire<br />

senza unire”, anche in modo orizzontale, agendo sul<strong>la</strong> base di un efficace pragmatismo.<br />

Proprio come le aziende orientate al profitto devono essere agili e flessibili per intercettare<br />

<strong>la</strong> domanda mutevole generata da un ambiente competitivo in continuo cambiamento,<br />

anche <strong>la</strong> categoria degli ormeggiatori e barcaioli non deve mai smettere di svilupparsi e<br />

migliorarsi arricchendo <strong>la</strong> gamma e <strong>la</strong> qualità dei servizi offerti. Al riguardo si potrebbe<br />

costituire presso l’Angopi un “Osservatorio dei dati, dei progetti, del<strong>la</strong> governance e dei<br />

valori”, impegnando in tale <strong>la</strong>voro sia una Commissione ad hoc che eventuali competenze<br />

esterne, per analizzare e individuare le precise valutazioni e proposte nel merito e come<br />

impegnarci nel<strong>la</strong> loro concretizzazione. Il tempo per realizzare tale riprogettazione è un<br />

fattore determinante per il suo buon esito. Fare bene, ma il più rapidamente possibile! Ovviamente<br />

è all’interno dei vostri Gruppi che dovrete decidere come estendere il perimetro.<br />

Noi vi esortiamo a farlo coscienti del fatto che il problema non è solo “degli altri”, e saremo<br />

comunque al vostro fianco per favorire i passaggi necessari a tale riposizionamento,<br />

magari intervenendo sulle regole.<br />

Ma, come è già più volte accaduto, le regole si definiscono se è chiaro a cosa servono e<br />

per andare dove. Pertanto, occorre oltre che rafforzare e proiettare nel futuro quello che<br />

facciamo già, ricercare nuove attività e nuovo <strong>la</strong>voro per crescere, qualificarci, innovarci.<br />

Occorre se necessario cambiare noi stessi, nel modo di pensare ed agire, per dare un<br />

pRoGettI<br />

dI RIposIZIoNameNto

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