11.06.2013 Views

la stampa locale - angopi

la stampa locale - angopi

la stampa locale - angopi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ne aveva aperto e condotto <strong>la</strong> sequenza, <strong>la</strong> portava a compimento, rivolgendosi ai giovani<br />

presenti nel<strong>la</strong> Sa<strong>la</strong> convegni. Per far loro notare il principale insegnamento emerso nel<strong>la</strong><br />

mattinata: quello di non confondere il liberalismo e <strong>la</strong> libertà con il mercatismo. “Sono due<br />

cose totalmente diverse. Cerchiamo di collocarci nel<strong>la</strong> logica di Cavour e del liberalismo e<br />

<strong>la</strong>sciamo perdere il mercatismo che sta provocando dei disastri a livello mondiale”.<br />

Camillo Benso conte di Cavour, uno dei conc<strong>la</strong>mati ‘Padri del<strong>la</strong> Patria’ si è presentato anche<br />

nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione d’apertura del presidente Guidi. Che ha detto (e lo si leggerà nell’intervento<br />

più avanti integralmente riportato): “Nel corso delle celebrazioni per il 150° anniversario<br />

dell’Unità d’Italia, in più occasioni si è fatto riferimento al fondamentale ruolo svolto<br />

da Cavour. Ed è per questa ragione che a Cavour è stata dedicata <strong>la</strong> Nuova Unità Maggiore<br />

del<strong>la</strong> Marina Militare [portaerei] il cui comandante Aurelio De Carolis, proprio in questi<br />

giorni, nell’indirizzo rivolto ai colleghi di Civitavecchia ha riconosciuto l’importanza e<br />

l’insostituibilità del loro ruolo unitamente al<strong>la</strong> grande professionalità che ha potuto riscontrare<br />

nell’assistenza ricevuta durante le numerose manovre di ormeggio. Questi sono i dati.<br />

Questi sono i fatti. Questo è il nostro ruolo”. Immediatamente dopo, Cavour è riapparso<br />

nell’intervento del sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti. Giachino ne ha ricordato <strong>la</strong><br />

grandezza (il più grande statista dell’Ottocento, e non solo d’Italia, come lo riconoscono gli<br />

inglesi), ma pure <strong>la</strong> sua lungimiranza nel tracciare un sistema logistico dei trasporti postunitari<br />

di avanzata concezione. Con ciò citando un discorso dove Cavour espone un Piano<br />

logistico ferroviario e marittimo, indicandone i collegamenti che avrebbero reso più facile<br />

l’unione del Nord al Sud, alle Isole e agli altri Paesi del Mediterraneo.<br />

Trieste e <strong>la</strong> sua linea transalpina<br />

Bartolomeo Giachino Tornato al presente, denso ahinoi di tempestose nubi, il<br />

sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti, primo ad aprire <strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> rotonda, ha<br />

indicato ciò che aiuterebbe a dissiparle. “Se noi vogliamo dare una risposta vera,<br />

strutturale e seria, dobbiamo crescere di più”. Ovvero, il mondo dei trasporti e del<strong>la</strong><br />

logistica deve fare di più; ma tutti assieme perché si tratta di uno sforzo grandissimo.<br />

Così come è dai porti che ci si deve attendere una spinta aggiuntiva al<strong>la</strong> crescita. In<br />

ciò sarà essenziale <strong>la</strong> riforma dei porti in dirittura d’arrivo al Senato, quel<strong>la</strong> degli<br />

interporti affrontata al<strong>la</strong> Camera e il nuovo decreto di iniziativa ministeriale sulle infrastrutture<br />

che dovrebbe uscire a breve.<br />

Paolo Carcassi Il punto di vista sindacale sui servizi è netto: “La competitività si gioca sui<br />

sistemi integrati”. Allora, ognuno deve fare quello che è il suo compito e tentare di asservirvi<br />

il suo contributo. In altre parole, si deve cercare di dare il migliore servizio ai prezzi più<br />

competitivi, con <strong>la</strong> maggiore qualità e professionalità possibile. Ciò fatto, si può pretendere<br />

di svolgere tali servizi, poiché <strong>la</strong> cosa è stata fatta nel miglior modo attraverso cui si gesti-<br />

Il 27 luglio 1857 il treno arrivò a Trieste e con esso il<br />

concetto moderno di intermodalità. Una locomotiva<br />

che sbuffa avanzando sino al porto, come mostra<br />

<strong>la</strong> cartolina d’epoca qui pubblicata, con il convoglio<br />

ferroviario che transita nel piazzale ora dedicato<br />

all’Unità d’Italia, proprio sotto il pa<strong>la</strong>zzo che sino a<br />

pochi anni fa era sede del Lloyd Triestino. In quel<br />

1857 era stato completato l’ultimo tratto da Lubiana<br />

(Ferrovia del Carso), concretizzando il progetto<br />

auspicato e fortemente voluto da Karl Ludwig von<br />

Bruck, più volte ministro e fondatore del Lloyd Austriaco<br />

di Trieste (diventato poi Lloyd<br />

Triestino), personalità moderna e innovativa,<br />

considerato uno degli ideatori<br />

del concetto di Mitteleuropa, precursore<br />

dell’intermodalità tra vie marittime e<br />

trasporti terrestri e grande sostenitore<br />

dell’ingegnere veneziano Carlo Ghega,<br />

di cui seppe riconoscere e apprezzare <strong>la</strong><br />

genialità e il coraggio innovativo.<br />

BRICIOLE<br />

SOTTO<br />

LA TAVOLA<br />

ROTONDA

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!