11.06.2013 Views

la stampa locale - angopi

la stampa locale - angopi

la stampa locale - angopi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

INSERTO n° 1<br />

Revoltel<strong>la</strong>, protettore delle arti belle<br />

che volle il Canale di Suez<br />

La <strong>stampa</strong> di grande formato riprodotta in apertura di pag. 4 raffigura il porto di Trieste negli<br />

anni in cui l’Italia andava unificandosi, mentre le terre sotto dominio austro-ungarico, tra<br />

cui appunto il capoluogo giuliano, sede del principale scalo marittimo dell’Impero mitteleuropeo,<br />

si sarebbero unite al Paese solo nel 1918. L’immagine è dedicata a un personaggio di gran<br />

levatura nel panorama ottocentesco triestino, come attesta <strong>la</strong> dedica a piè di <strong>stampa</strong>: ‘All’Illustre e<br />

nobile Signore PASQUALE REVOLTELLA Cavaliere degli I.I.P.R. Ordini di Leopoldo, di Francesco<br />

Giuseppe, del Pontificio di S. Gregorio Magno, Commendatore di S. Silvestro ecc. ecc. Protettore<br />

distinto delle arti belle’. Ma a parte il profluvio di titoli, benemerenze ed (sic) etc. etc. il prestigio<br />

di questa figura è indubbio. Nato a Venezia nel 1795 da una famiglia di commercianti trasferitasi<br />

a Trieste, nel 1835 vi fondò un import di legnami e granaglie. Con l’impresa raggiunse presto disponibilità<br />

finanziarie, investite in diverse società triestine. Fu tra i primi azionisti delle Assicurazioni Generali e consigliere d’amministrazione<br />

del Lloyd Austriaco, poi Lloyd Triestino. Forte fu il suo impegno per l’apertura del canale di Suez,<br />

determinante per l’economia di Trieste, strettamente legata ai<br />

traffici marittimi. Per il suo decisivo contributo fu nominato vicepresidente<br />

del<strong>la</strong> Compagnia Universale del Canale di Suez.<br />

Nel 1867 gli fu conferito il titolo di barone. Morì nel 1869 <strong>la</strong>sciando<br />

le ricchezze accumu<strong>la</strong>te nel<strong>la</strong> sua vita al<strong>la</strong> città di Trieste,<br />

tra cui il pa<strong>la</strong>zzo dove, nel museo che porta il suo nome,<br />

sono conservate tutte le opere d’arte, gli arredi, i libri che gli<br />

appartenevano in vita, da vero ‘Protettore distinto delle arti<br />

belle’. Ma anche mecenate egli stesso, dimostrato dal dipinto<br />

qui a <strong>la</strong>to: ‘La proc<strong>la</strong>mazione del Portofranco di Trieste’ (patente<br />

concessa nel 1719) da lui<br />

commissionato nel 1855 all’artista<br />

Cesare Dell’Acqua per il<br />

proprio nuovo pa<strong>la</strong>zzo, attuale<br />

sede del Museo. Il dipinto mostra<br />

il nobile Giovanni Casimiro<br />

Donadoni, “caldissimo avvocato<br />

del Portofranco”, che giunge<br />

a cavallo nell’emporio mercantile.<br />

In questo spazio delimitato dal muro di cinta, con il portale d’ingresso<br />

sormontato dalle statue di Nettuno e Mercurio, allusive del<strong>la</strong><br />

navigazione e del commercio, si distinguono due gruppi di personaggi.<br />

A sinistra, tra le mercanzie, i ‘commercianti’ (Carniolico, Istriano<br />

dell’interno, Ebreo, Dalmata, Greco dell’Adriatico; a destra “i patrizi,<br />

che dal Portofranco dovevano venir annichiliti”.<br />

Lloyd Triestino, cliente di pregio nel canale di Suez<br />

Sono centinaia di migliaia le navi che hanno attraversato nel Canale di Suez<br />

dall’anno del<strong>la</strong> sua apertura ad oggi(le illustrazioni di cui sopra celebrano <strong>la</strong><br />

sua inaugurazione, così come il francobollo emesso per l’avvenimento).Tra le<br />

tante figurano le navi del Lloyd Triestino, tradizionalmente rivolte verso est con linee<br />

passeggeri e merci. La nascita del Lloyd data 1837, ma già nel 1861 si dotò di un<br />

suo cantiere navale costruendovi proprie navi. Intanto, Trieste cresceva d’importanza,<br />

tanto che il suo porto era il principale dell’Impero asburgico e il Lloyd era <strong>la</strong> maggiore<br />

compagnia di navigazione del Mediterraneo. Nel 1869 divenne azionista del<strong>la</strong><br />

Compagnia di Suez di cui Pasquale Revoltel<strong>la</strong>, componente del consiglio di amministrazione<br />

del Lloyd, ebbe <strong>la</strong> carica di vicepresidente. Con l’apertura del Canale si<br />

attivarono le rotte per l’Estremo oriente e al<strong>la</strong> cerimonia ufficiale di apertura tre navi<br />

a vapore del Lloyd: ‘Pluto’, ‘Vulkan’ e ‘America’ fecero parte del convoglio inaugurale. Tra il 1880 e il 1883 venne costruita <strong>la</strong> nuova<br />

sede centrale a Trieste, che attualmente ospita <strong>la</strong> sede del<strong>la</strong> Regione Friuli Venezia Giulia. Con il passaggio di Trieste all’Italia nel<br />

1919 <strong>la</strong> compagnia mutò nome da Lloyd Austriaco a Lloyd Triestino di Navigazione. Furono anni di successi e di crescita. Interrotti<br />

però dal<strong>la</strong> II guerra mondiale al cui termine il Lloyd restò con sole cinque navi. Poi riconquistò gradualmente linee con Africa, India,<br />

Pakistan, Australia ed Estremo Oriente. E nel 1956 <strong>la</strong> flotta contava già 31 unità, di cui 28 di proprietà. Gli anni ‘70 rappresentarono<br />

anni di forti cambiamenti nel settore dei trasporti con l’avvento dei container. Gli anni ‘80 videro ancora una crescita del<strong>la</strong> compagnia,<br />

ma al<strong>la</strong> fine del 1998 venne acquisita dal<strong>la</strong> multinazionale taiwanese Evergreen Line.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!