Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
62<br />
dinastie<br />
Quella rotta<br />
da Genova<br />
all’Inghilterra<br />
SIMONE GALLOttI<br />
S<br />
e Genova è la città più inglese d’Italia,<br />
lo deve anche a Gianfranco e Gian Enzo<br />
Duci. È una storia di legami forti con Londra<br />
e di stile: fondazione a Zena ma con nomi<br />
made in Britain. L’Enterprise Shipping Agency<br />
(E.S.A.) nasce nel 1947. Allora si chiamava<br />
“Frank L. Bradshaw”, dal nome dell’ufficiale<br />
dell’aeronautica di Sua Maestà che finita la guerra<br />
decise di aprire nel pieno centro di Genova in<br />
via Fieschi, l’agenzia della B.E.A., oggi British<br />
Airways. L’indirizzo ancora adesso è lo stesso,<br />
ma in mezzo c’è la storia di Genova, del Porto,<br />
dello shipping mondiale e di una famiglia, quella<br />
di Gianfranco e Gian Enzo Duci. L’ufficiale inglese<br />
dagli aerei passa presto alle navi. È il momento<br />
della ricostruzione della flotta marittima<br />
non solo tricolore, ma di tutti i paesi che avevano<br />
visto decimarsi il naviglio a causa della guerra.<br />
Con l’aiuto dell’ammiraglio Loevland, americano<br />
che si occupava dell’assegnazione del naviglio<br />
surplus, Bradshaw cominciò a fornire personale<br />
navigante italiano. Se infatti la penisola era a<br />
corto di navi, dall’altro lato era colma di braccia.<br />
E qualificate. Primo e grande cliente la Naess<br />
Shipping Co. di New York. A metà degli anni<br />
Cinquanta la richiesta è sempre più forte: l’equipaggio<br />
italiano è richiestissimo e la costruzione<br />
di nuove navi lo rende prezioso. La stessa Naess<br />
Shipping chiede all’ex ufficiale inglese di provvedere<br />
in esclusiva per la fornitura di personale<br />
per le navi che i cantieri giapponesi stanno costruendo.<br />
È una tappa fondamentale: la “Frank L.<br />
Bradshaw” si impone come leader nella fornitura<br />
La storia di Genova,<br />
del Porto, dello<br />
shipping mondiale<br />
e di una famiglia:<br />
quella di Gianfranco<br />
e Gian Enzo Duci<br />
e gestione del personale italiano di bordo. Ma la<br />
vera svolta arriva nel 1965. Si precorrono i tempi<br />
e Gianfranco Duci entra in azienda. Il momento è<br />
d’oro. Nel libro della Naess Group Organisation<br />
ci sono nomi della storia dello shipping mondiale,<br />
come Sir John Denholm: nel 1965 contabile<br />
del gruppo, oggi il più grande broker al mondo<br />
di yacht. Ma quello è anche l’anno in cui viene<br />
armata la prima OBO (Oil, bunker, ore carrier) al<br />
mondo. È una novità dirompente nel panorama<br />
mondiale. La nave si chiama Naess Norsment e<br />
l’equipaggio è interamente italiano. A cominciare<br />
dal Comandante: Ambrogio Moscatelli, che<br />
poi entrerà anche in società come Presidente di<br />
Enterprise Shipping Agency, sino alla recente<br />
scomparsa. “Fu un vero successo – racconta Gian<br />
Enzo Duci, erede della dinastia e amministratore<br />
delegato della Esa Group dal 2001 – ma non<br />
ci fu nemmeno il tempo di cullarsi sugli allori.<br />
Negli anni Settanta il mercato cambiava rapidamente.<br />
Il personale italiano non era più ambito<br />
e conteso come prima, Era ormai evidente il<br />
disimpegno progressivo degli armatori inglesi,<br />
americani e norvegesi”. Persa la spinta iniziale,<br />
le code dei marittimi italiani sono un ricordo del<br />
passato, di quando la Esa come racconta l’amministratore<br />
delegato “gestiva migliaia di posizioni”.<br />
È il mercato che lo impone. Ai connazionali<br />
si sostituiscono gli indiani e i filippini. E la Esa<br />
raccoglie la sfida. Vincendola. Verso la fine degli<br />
anni Settanta e l’inizio del successivo decennio,<br />
Gianfranco Duci ha l’intuizione vincente e apre<br />
il dipartimento P&I Medical. È il 1983 e l’assistenza<br />
sanitaria a bordo diventa uno dei pilastri<br />
della Esa che si allarga. “All’epoca i primi clienti<br />
continua a pag. 64 X<br />
Frank L. Bradshaw,<br />
l’Ufficiale Superiore<br />
della Royal<br />
Air Force che,<br />
congedandosi alla<br />
fine della Guerra,<br />
aprì in Via Fieschi<br />
l’ufficio di Agenzia<br />
della B.E.A, oggi<br />
British Airways.<br />
63