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Scripta Manent 2004 (PDF, ca 3 MB) - Rete Civica dell'Alto Adige

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entrate derivanti dai visitatori, dalle vendite<br />

e dallo shop.<br />

IL CURATORE<br />

Una delle fi gure di maggior spicco nell’ambito<br />

di Merano Arte, curatore delle più importanti<br />

manifestazioni è senz’altro Valerio Dehò,<br />

critico, pubblicista, docente universitario<br />

Valerio Dehò ha studiato Esteti<strong>ca</strong> con il Prof.<br />

Luciano Anceschi e Semioti<strong>ca</strong> con Umberto<br />

Eco a Bologna. Si è laureato in Filosofi a del<br />

linguaggio nel 1979. Attualmente è docente<br />

di Esteti<strong>ca</strong> presso l’Ac<strong>ca</strong>demia di Belle Arti di<br />

Ravenna e di Sassari. Ha curato il Progetto<br />

Novecento per il Comune di Reggio Emilia dal<br />

1997 al 2000. Dal 1980 a oggi ha curato in Italia<br />

e all’estero 120 mostre d’arte contemporanea<br />

e pubbli<strong>ca</strong>to 25 monografie editoriali. Nel<br />

2003 è stato nominato commissario per la<br />

quattordicesima edizione della Quadriennale<br />

di Roma. È corrispondente dell’Art Magazine<br />

“Juliet”. Ha scritto per le principali riviste<br />

d’arte italiane.<br />

Dal 2003 è direttore del premio Public Art<br />

e organizza per l’azienda Eli<strong>ca</strong> il Premio<br />

Internazionale d’Arte Ermanno Casoli.<br />

Professor Dehò, Merano è una città in cui<br />

l’arte contemporanea fa il suo ingresso con<br />

discrezione; il collezionismo è piuttosto<br />

incline di fi ne ‘800 o primo ‘900. Merano<br />

Arte, come si pone: come scelta alternativa<br />

o con la forza di un avamposto culturale?<br />

“Le tradizioni se non ci sono si possono<br />

creare. Inoltre Merano ha una vo<strong>ca</strong>zione<br />

internazionale che nessun altro centro della<br />

provincia possiede. Sono passati grandi artisti,<br />

per esempio, la stessa Peggy Guggenheim. Ma<br />

è un dato di fatto che Merano oggi possieda<br />

una splendida galleria d’arte e architettura<br />

contemporanea e che si realizzino grosse<br />

operazioni come quella del parcheggio delle<br />

Terme, in cui hanno lavorato vari artisti come<br />

Stingel o Dall’O. Ripeto, le tradizioni, se non<br />

ci sono, si possono creare con il lavoro e la<br />

collaborazione. Merano ha una doppia anima,<br />

da un lato è rispettosa della tradizione artisti<strong>ca</strong><br />

e culturale, dall’altro è una terra di artisti.<br />

Ed è questo secondo aspetto che ci interessa<br />

LE ASSOCIAZIONI<br />

far conoscere”.<br />

La sua linea espositiva progettualmente è<br />

fondata sul contemporaneo di livello internazionale.<br />

Le mostre da lei curate in Alto<br />

<strong>Adige</strong> tengono conto o sono comunque<br />

condizionate della realtà multiculturale e<br />

multietni<strong>ca</strong> di questo territorio?<br />

“La provincia di Bolzano si porta avanti<br />

i noti problemi che conosciamo. L’arte<br />

contemporanea chiaramente non è né tedes<strong>ca</strong><br />

né italiana e questo va oltre la logi<strong>ca</strong> della<br />

polarità culturale. Ma non incontro particolari<br />

diffi coltà, anche se all’inizio bisogna comunque<br />

far convivere modi di pensare che non sempre<br />

sono consonanti. Cerchiamo di sfruttare al<br />

meglio la multiculturalità e la nostra posizione<br />

geografi <strong>ca</strong>, far diventare una doppia periferia,<br />

per così dire, in un centro. Magari continuando<br />

a lavorare, ci riusciamo”.<br />

Come è approdato professionalmente in<br />

Alto <strong>Adige</strong> e a Merano?<br />

“Dodici anni fa mi ha chiamato Herta Torggler<br />

che aveva aperto una galleria. Poi ho portato<br />

a Bologna una mostra di altoatesini. E da<br />

questo invito è nata una lunga collaborazione<br />

che ha seguito le vicende dell’associazione<br />

Merano Arte”.<br />

Quali sono le diversità, rispetto a Bologna<br />

e ad altre realtà regionali, nel livello di<br />

percezione, condivisione, partecipazione<br />

all’arte contemporanea in provincia di<br />

Bolzano?<br />

“Bologna è una città con centomila studenti,<br />

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