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Serenella Pelaggi* PER UNA REVISIONE DELL'AREA DELL ...

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complementi. Purtroppo però la sua analisi si ferma prima di una<br />

possibile risoluzione del problema. La proposta qui suggerita è – come<br />

si è detto – l’introduzione del concetto di verbo preposizionale, che<br />

per esprimere il naturale completamento dell’azione necessita della<br />

mediazione di una preposizione. D’altra parte il Sensini menziona il<br />

fatto che alcuni linguisti già hanno elaborato una nuova definizione di<br />

quello che qui chiamiamo falso intransitivo, e cioè il succitato<br />

transitivo indiretto. Quest’ultima soluzione è piuttosto complicata, e<br />

comunque non serve a snellire la folta schiera dei complementi indiretti,<br />

o a limitare le difficoltà d’uso delle preposizioni; né tanto meno può<br />

facilitare la didattica. Infatti il Sensini stesso prosegue (ibidem):<br />

«Individuare i verbi esclusivamente transitivi o esclusivamente intransitivi<br />

non è facile. La transitività o l’intransitività non è una proprietà intrinseca e<br />

immutabile di un verbo, ma una funzione …»<br />

Ed ecco un altro elemento a favore di una riformulazione della<br />

categoria intransitivi, considerato che già si contemplano:<br />

• gli intransitivi usati come transitivi occasionalmente (“un trucco<br />

troppo accentuato invecchia il volto”);<br />

• gli intransitivi con l’oggetto interno (“Pianse tutte le sue<br />

lacrime”);<br />

• verbi che cambiano di significato a seconda che siano usati come<br />

transitivi o come intransitivi (“L’incendio bruciò la casa”; “La casa<br />

brucia “).<br />

A proposito dei complementi indiretti, di cui ne elenca 33 con varie<br />

suddivisioni interne, il Sensini dice (ibidem: 417 e segg.):<br />

«… sono, in teoria, di numero illimitato, come illimitati sono i tipi di determinazioni,<br />

precisazioni e circostanze con cui il nostro pensiero può<br />

espandere la struttura di base di una frase. … Alcuni di essi, poi, costituiscono<br />

un complemento necessario del senso della frase: sono quelli che<br />

taluni grammatici chiamano “determinativi” e senza i quali il verbo non<br />

avrebbe senso.»<br />

Questo precedente dei complementi da alcuni definiti “determinativi”<br />

lascia pensare che sia quella l’area in cui cercare i verbi preposizionali;<br />

non avrebbe senso infatti dire<br />

io mi interesso<br />

senza un necessario completamento di un – diciamo – “determinativo”<br />

quale<br />

io mi interesso di musica<br />

ma più semplicemente, come qui si sostiene, si potrebbe formulare

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