Diritto di parola - Libertà Civili
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Il buon esempio<br />
libertàcivili<br />
144<br />
2011 marzo -aprile<br />
Non è mai troppo tar<strong>di</strong>…<br />
anche per gli stranieri<br />
<strong>di</strong> Alberto Bor<strong>di</strong><br />
Viceprefetto - ministero dell’Interno<br />
Ha preso il via il 9 <strong>di</strong>cembre<br />
2010 la procedura informatica<br />
elaborata dal <strong>di</strong>partimento<br />
<strong>Libertà</strong> civili e Immigrazione<br />
del ministero dell’Interno<br />
per gli stranieri che richiedono<br />
il test <strong>di</strong> lingua italiana<br />
Dal test <strong>di</strong> lingua italiana per il permesso CE<br />
all’accordo <strong>di</strong> integrazione: la formazione<br />
per gli immigrati si costruisce anche attraverso<br />
il programma tv “Cantieri d’Italia”, un progetto<br />
del ministero dell’Interno in collaborazione con la Rai<br />
“Il rilascio del permesso <strong>di</strong> soggiorno CE per soggiornanti<br />
<strong>di</strong> lungo periodo è subor<strong>di</strong>nato al superamento, da parte del<br />
richiedente, <strong>di</strong> un test <strong>di</strong> conoscenza della lingua italiana”. Questo<br />
il contenuto testuale del nuovo comma 2bis<br />
introdotto all’articolo 9 del Testo unico sull’immigrazione<br />
dal cosiddetto “pacchetto<br />
sicurezza”, nello specifico, dall’articolo 1, c.<br />
22 lettera i) della legge n. 94 del 15 luglio 2009.<br />
Su questa base normativa e in attuazione del<br />
decreto 4 giugno 2010 emanato dal ministro<br />
dell’Interno <strong>di</strong> concerto con il ministro<br />
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,<br />
ha preso il via, il 9 <strong>di</strong>cembre 2010, la procedura<br />
informatica messa a <strong>di</strong>sposizione dal <strong>di</strong>partimento per le <strong>Libertà</strong><br />
civili e l’Immigrazione del Viminale per i richiedenti il test <strong>di</strong><br />
lingua italiana.<br />
La nuova procedura, che a livello istituzionale coinvolge,<br />
oltre al ministero dell’Interno e al <strong>di</strong>partimento competente, le<br />
prefetture, le questure, i consigli territoriali per l’immigrazione,<br />
i centri provinciali per l’istruzione degli adulti e i quattro enti<br />
certificatori (università <strong>di</strong> Roma Tre, università <strong>di</strong> Perugia,<br />
università <strong>di</strong> Siena e società Dante Alighieri), prende avvio con<br />
la presentazione della domanda per via telematica da parte del<br />
citta<strong>di</strong>no extracomunitario, prosegue con la convocazione<br />
dello stesso da parte della prefettura e si completa con l’effettuazione<br />
del test, il cui esito positivo viene trasmesso alla questura.<br />
Se il test ha invece esito negativo, mancherà per il richiedente