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34 M. V. De Giorgi
positivo, il processo più avanzato di riduzione ad unità e di riferibilità ad
un centro unificato di imputazione, di diritti e di obblighi.
ss.), alle concezioni normative di KELSEN tra le altre opere, Allgemeine Staatslehre,
Berlin, 1925, p. 66 ss., trad. it., Teoria generale del Diritto e dello Stato, Milano,
1952, p. 92 ss.) e di H.J. WOLFF (Juristische Person und Staatsperson, I, Berlin,
1933, p. 64 ss.), che rovesciando la concezione della «Wirklichkeit» della persona
giuridica, addussero che l'espressione non individua niente più di un insieme di
norme regolanti il complesso di rapporti giuridici che fanno capo ad un'organizzazione
sociale. Secondo questa, che è la matrice delle successive più affermate teorie,
gli interessi, i diritti, gli obblighi, la volontà non sarebbero della persona giuridica,
ma dei suoi componenti ed organi. I1 dibattito è continuato, in Germania, fino
a tempi recenti, v., in argomento, nella copiosa letteratura, oltre a FLUME, op. cit., p.
3 ss.; RITTNER, Die werdende juristische Person, Tiibingen, 1973, p. 180 ss.; JOHN,
Die organisierte Rechtsperson, Berlin, 1977, p. 22 ss.
In Italia, tra i sostenitori della teoria ((della realtà» propugnata da Gierke, GIOR-
GI, La dottrina delle persone giuridiche e dei corpi morali2 , I, Firenze, 1899. Al contrario,
nel senso che la personalità sia «un modo di regolamento, un procedimento
di unificazione, la configurazione legale che certi fenomeni di associazione o di
organizzazione ricevono dal diritto obiettivo», F. FERRARA Sr., Teoria delle persone
giuridiche, in Trattato Fiore, Torino, 1923; ID., Le persone giuridiche, 2" ed. con note
di F. Ferrara jr., Torino, 1956, p. 34 S.).
Più di recente, escludendo che la personalità giuridica riguardi un dato pregiuridico
esistente nella realtà, su posizioni affini a quelle di Kelsen, ASCARELLI (Considerazioni
in tema di società e persone giuridiche, in Riv. Dir. comm., 1954, I, p. 245
ss.; ID., Personalità giuridica e problemi delle società, ora in Problemi giuridici, I,
Milano, 1959, p. 234 ss.), secondo A. l'espressione «persona giuridica» sarebbe solo
la formula riassuntiva di una speciale disciplina concernente rapporti tra individui
componenti un gruppo. Tendenze più recenti, molto vicine a quelle dell'Ascarelli, e
influenzate anche dal metodo - in quel periodo particolarmente in auge - dell'analisi
del linguaggio, sono giunte alla conclusione che il problema della persona giuridica
non è quello di definire che cosa essa sia ma «il problema delle condizioni
d'uso del concetto». Persona giuridica sarebbe un «simbolo incompleto» al quale
non corrisponde alcun ente, «uno strumento del linguaggio giuridico, utile per riassumere
- insostituibile, anzi, in questa sua funzione semantica una complessa disciplina
normativa di rapporti intercorrenti tra persone fisiche» ( GALGANO, Struttura
logica e contenuto normativo del concetto di persona giuridica, in Riv. dir. civ., 1965,
I, p.553 e ss.; Id., Delle per persone giuridiche, nel Commentario del cod. civ. a cura
di Scialoja e Branca, Libro primo, Delle persone e della famiglia, sub artt. 11-42,
Bologna-Roma, 1969, p. 24 S.). Cfr., nell'ambito di questo orientamento, che ha tratto
ispirazione anche dagli scritti di H.L.A. HART (Definition and Theovy in Jurisprudence,
in 70 Law Quarterly Review, 1954, p. 37 ss., e The Ascription ofResponsability
and Rights, in Logic and Language, I, Oxford, 1955, p. 145 ss, trad, it., Contributi
all'analisi del diritto, Milano, 1964, p. 37 ss.), ovviamente con impostazioni difformi,
SCARPELLI, Contributo alla semantica del linguaggio normativo, Torino, 1959, p.
109 ss.; G. ROSSI, Persona giuridica, proprietà e rischio d'impresa, Milano, 1967;
D'ALESSANDRO, Persone giuridiche e analisi del linguaggio, Milano, 1963, in Studi in
memoria di Ascarelli, Milano, 1969, p. 241, rist., Padova, 1989; IRTI, Sul concetto di
titolarità (Persona fisica e obbligo giuridico), in Riv. Dir. civ., 1970, I, p. 501 ss.; ancora
più di recente, ZATTI, Persona giuridica e soggettività, Per una definizione del
concetto di «persona» nel rapporto con la titolarità delle situazioni soggettive, Padova,
1975, ivi anche una ricostruzione delle varie teorie. Per una diversa impostazio-