Oltre il dolore Le cure palliative ai pazienti terminali - Friuli Occidentale
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Dr. Gianni Baratti<br />
Direttore Generale<br />
Azienda per i Servizi<br />
Sanitari n. 6 “<strong>Friuli</strong><br />
<strong>Occidentale</strong>” Pordenone<br />
Booksei n. 7<br />
<strong>Oltre</strong> <strong>il</strong> <strong>dolore</strong><br />
<strong>Le</strong> <strong>cure</strong> <strong>palliative</strong><br />
<strong>ai</strong> <strong>pazienti</strong> <strong>terminali</strong><br />
Buongiorno a tutti Voi, buongiorno alle Autorità presenti.<br />
e grazie per aver accolto l'invito a partecipare a questa nostra iniziativa.<br />
Il progetto dell'A.S.S. per <strong>il</strong> miglioramento dell'assistenza <strong>ai</strong> <strong>pazienti</strong><br />
<strong>terminali</strong> incrocia positivamente due situazioni di grande, delicata ed<br />
attuale importanza.<br />
La prima: in un articolo a firma della Dott.ssa Sinicco, apparso sul<br />
Gazzettino di ieri, si dice bene che <strong>il</strong> nostro ambizioso obiettivo è<br />
quello di <strong>ai</strong>utare <strong>il</strong> malato oncologico terminale a morire senza <strong>dolore</strong>, nel calore della propria<br />
casa, circondato dagli affetti fam<strong>il</strong>iari. A questo riguardo, parecchie istituzioni internazionali, in<br />
primis l'O.M.S, invitano ad assistere <strong>il</strong> 60-70% dei <strong>pazienti</strong> <strong>terminali</strong> con <strong>cure</strong> <strong>palliative</strong> a domic<strong>il</strong>io.<br />
Ahimè siamo tutti, non solo noi, lontani da queste percentuali. Abbiamo quindi, con questo<br />
progetto, intrapreso la strada giusta ma dobbiamo velocizzare <strong>il</strong> passo.<br />
La seconda situazione: <strong>il</strong> progetto, più di altri, concretizza, seppur su piccola scala.<br />
L'organizzazione che i sistemi Sanitario e Socio Sanitario devono implementare in termini di<br />
ragionevole urgenza, quale?: un'organizzazione fortemente integrata all'interno della Sanità, del<br />
Sociale, e fra Sanità e Sociale. Integrato vuol dire che dobbiamo lavorare insieme, dobbiamo uscire,<br />
una volta per tutte, d<strong>ai</strong> nostri piccoli ma fortificati castelli. Noi chi? Gli ospedali, la rete sanitaria<br />
territoriale, i servizi sociali dei Comuni. Lavorare assieme in termini di solidarietà e di collaborazione,<br />
basta gelosie ed autoreferenze. Solo assieme, e assieme alle famiglie ed alla rete<br />
straordinaria del volontariato, saremo in grado di accudire e proteggere bene <strong>il</strong> cittadino che sta<br />
diventando sempre più anziano e sempre più multiproblematico. Da soli, separati, falliremo.<br />
B O O K S E I 5<br />
Presentazione<br />
del convegno