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e - La Voce del Popolo

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’Asl Brescia – anche a seguito<br />

<strong>del</strong>la sperimentazione<br />

effettuata nel Centro<br />

territoriale per le malattie<br />

rare istituito nel 2009 – ha<br />

ritenuto, unica in Lombardia, di sostenere<br />

concretamente i malati e le<br />

loro famiglie con una dote finanziaria<br />

per il 2012, tramite lo stanziamento<br />

di 224mila euro, diversamente finalizzati.<br />

“Le malattie rare sono un ampio<br />

gruppo di patologie, circa 7.000<br />

secondo l’Oms, che colpiscono meno<br />

di cinque persone su 10mila – ha<br />

illustrato il direttore generale <strong>del</strong>l’Asl<br />

Carmelo Scarcella – e nel nostro territorio,<br />

secondo certificati diagnostici<br />

ed appositi codici di esenzione rilasciati<br />

da specialisti, i soggetti affetti<br />

da tali patologie sono, ad oggi, 5.135,<br />

cui vanno aggiunti 3.587 celiaci, la<br />

cui malattia, per la sua estensione, ha<br />

perso la caratteristica di rarità. Non<br />

sempre queste persone sono curabili<br />

in regime di Lea, Livelli essenziali di<br />

assistenza – ha continuato Scarcella<br />

– per cui abbiamo ritenuto di adottare<br />

provvedimenti straordinari, attraverso<br />

l’istituzione di una dote finanziaria,<br />

che consiste in un supporto di<br />

tipo economico fornito alla famiglia<br />

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È stato svelato martedì il nuovo<br />

logo <strong>del</strong>l’Accademia bresciana<br />

arti e mestieri <strong>del</strong>la buona<br />

tavola. Vincitore <strong>del</strong> concorso è<br />

Massimiliano De Marinis, studente<br />

<strong>del</strong>la 5 D <strong>del</strong>l’Ipc Camillo Golgi<br />

di Brescia, che ha proposto<br />

un’immagine pulita, snella ed<br />

elegante, destinata a rimanere<br />

come simbolo <strong>del</strong>l’Accademia<br />

stessa. “Le Associazioni che<br />

compongono Accademia − ha<br />

spiegato l’assessore Razzi (nella<br />

foto) − potranno essere da stimolo<br />

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per integrare le prestazioni sanitarie”.<br />

“Sono stati individuati due tipi<br />

di dote – ha spiegato il direttore Servizio<br />

attività sperimentali e Malattie<br />

rare <strong>del</strong>l’Asl Eliana Breda – quella<br />

denominata ‘forniture straordinarie’,<br />

<strong>del</strong>l’ammontare di 100mila euro, per<br />

l’acquisto di prodotti farmaceutici,<br />

parafarmaceutici e ausili protesici e<br />

quella chiamata ‘progetti riabilitativi<br />

e di sostegno alla cura’, per 124mila<br />

euro finalizzata alla realizzazione o<br />

prosecuzione di progetti a favore dei<br />

beneficiari (programmi terapeutici,<br />

riabilitativi, remunerazione di figure<br />

di sostegno...). Il massimo di ogni<br />

dote è fissato in 3.600 euro e i bandi<br />

per accedervi sono scaricabili dal sito<br />

www.aslbrescia.it”. Dei 5.135 casi registrati<br />

nell’Asl di Brescia, ve ne sono<br />

alcuni che si caratterizzano per unicità,<br />

perché “vi sono circa 90 persone<br />

che sono affette da una malattia spe-<br />

per il rilancio <strong>del</strong>l’economia<br />

provinciale partendo proprio dal<br />

settore enogastronomico. Per<br />

questo abbiamo creato un nuovo<br />

logo partendo dai giovani e dalle<br />

scuole, coinvolgendo nel giudizio<br />

degli elaborati una commissione<br />

mista, composta non solo da<br />

grafici, ma anche da personalità<br />

afferenti a settori diversi”. Anna<br />

Bossini, scrittrice; Raffaella<br />

Mora, giornalista; Monica Ranzi;<br />

Massimiliano Rossetti, psicologo<br />

e psicoterapeuta; Giorgio Verona,<br />

cifica – ha aggiunto Eliana Breda – e<br />

sono soggetti unici, cui va riservato<br />

un trattamento altamente mirato, non<br />

applicabile a nessun altro”. “Ci rendiamo<br />

conto che le risorse a disposizione<br />

sono limitate – ha proseguito Carmelo<br />

Scarcella – ma confidiamo che quanto<br />

da noi adottato possa essere seguito<br />

da provvedimenti regionali. Dove i<br />

soggetti sono numerosi, come i 716<br />

affetti da malattie <strong>del</strong> sistema osteomuscolare<br />

e <strong>del</strong> tessuto connettivo,<br />

assistiamo al sorgere di associazioni<br />

che si fanno carico di una serie di<br />

attività di sostegno, ma dove vi sono<br />

soggetti affetti da alcune condizioni<br />

morbose di origine perinatale nella<br />

misura di alcune unità – ha concluso<br />

Scarcella – assistiamo, in assenza di<br />

soluzioni, a una situazione di ‘morte<br />

programmata’, dove il bambino non<br />

raggiunge i sei-sette anni e il nostro<br />

supporto è di carattere psicologico”.<br />

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graphic designer, coordinati dal<br />

presidente <strong>del</strong>la giuria, Sergio Di<br />

Martino, docente all’Accademia<br />

Santa Giulia, hanno valutato le 47<br />

idee giunte da circa 15 scuole. “Il<br />

logo proposto da Massimiliano<br />

De Marinis − ha spiegato Di<br />

Martino − non solo è adatto a<br />

coprire le esigenze istituzionali<br />

<strong>del</strong>l’Accademia, ma è anche un<br />

simbolo netto, non influenzato dalle<br />

mode, che potrà essere utilizzato<br />

per lungo tempo. Abbiamo<br />

premiato la professionalità<br />

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Il 12° appuntamento con i “Quaderni”,<br />

significativa iniziativa editoriale<br />

<strong>del</strong>la Provincia di Brescia, affronta<br />

l’indagine storica, artistica e architettonica<br />

<strong>del</strong>la chiesa di San Giorgio.<br />

Ubicata sul ripido pendio <strong>del</strong> colle<br />

Cidneo, poco fuori <strong>del</strong>la porta occidentale<br />

<strong>del</strong>la città antica e stretta a<br />

ridosso <strong>del</strong>le mura romane e altomedievali<br />

che salgono verso il Castello,<br />

San Giorgio rappresenta sicuramente<br />

uno degli edifici romanici di Brescia<br />

meglio conservati. Un restauro durato<br />

16 anni, al quale in larga parte ha contribuito<br />

l’amministrazione provinciale,<br />

ha restituito la chiesa alla comunità<br />

nel 2010, facendo emergere uno scrigno<br />

di tesori nel quale si stratifica la<br />

storia locale a partire dall’epoca longobarda<br />

fino all’Ottocento, passando<br />

attraverso alcuni tra i più rappresentativi<br />

pittori <strong>del</strong> Seicento bresciano.<br />

‘Una storia secolare riportata alla luce’,<br />

recita il sottotitolo <strong>del</strong>la elegante<br />

pubblicazione, arricchisce di un<br />

ulteriore tassello le testimonianze di<br />

strutture longobarde esistenti intorno<br />

al monastero di Santa Giulia e all’area<br />

archeologica <strong>del</strong> Capitolium, iscritte<br />

dallo scorso anno nella lista <strong>del</strong> patri-<br />

nella presentazione, la scelta<br />

dei colori, netti ma eleganti, e la<br />

rappresentazione <strong>del</strong> piatto con<br />

le posate in negativo che rendono<br />

visibile la lettera A”. Massimiliano si<br />

è aggiudicato un viaggio di tre giorni<br />

a Parigi, mentre rispettivamente<br />

secondo e terzo si sono classificati<br />

Mattia Serughetti e Andrea<br />

Maestrelli, frequentanti l’Istituto<br />

Giovanni Falcone di Palazzolo,<br />

“che hanno portato idee giovani e<br />

fresche, nello spirito <strong>del</strong>l’iniziativa”,<br />

ha sottolineato Di Martino. (a.g.)<br />

monio mondiale <strong>del</strong>l’Unesco nell’ambito<br />

<strong>del</strong> sito seriale ‘I Longobardi in<br />

Italia. I luoghi <strong>del</strong> potere’ e “propone<br />

la chiesa – spiega nella presentazione<br />

Silvia Razzi, assessore provinciale alla<br />

Cultura e al turismo – come scrigno<br />

prezioso, rispondendo in tal modo<br />

all’obiettivo primario di ogni politica<br />

culturale: lo studio, la tutela e la valorizzazione<br />

dei beni”. “<strong>La</strong> Provincia<br />

di Brescia – afferma il presidente Daniele<br />

Molgora – gestisce gli spazi <strong>del</strong>la<br />

chiesa adibiti a sala pubblica ed è<br />

impegnata perché questo gioiello nascosto<br />

<strong>del</strong>la città venga sempre più<br />

conosciuto e apprezzato come meta<br />

turistica, facendolo percepire come<br />

autentica eccellenza <strong>del</strong> nostro territorio”.<br />

In questo senso la pubblicazione<br />

porta a riflettere sul nostro patrimonio<br />

monumentale nella prospettiva<br />

di una diffusione sempre più ampia<br />

e aperta <strong>del</strong> sistema culturale locale.

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