12.06.2013 Views

e - La Voce del Popolo

e - La Voce del Popolo

e - La Voce del Popolo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Compie un lustro a Moniga, “Italia in<br />

rosa”, la rassegna che promuove il<br />

Chiaretto, i rosati e i rosè. Da venerdì<br />

1 a lunedì 4 giugno, la “Città <strong>del</strong><br />

Chiaretto” accende i riflettori sulla<br />

migliore produzione nazionale. Inserita<br />

nell’affascinante contesto <strong>del</strong>la<br />

seicentesca Villa Bertanzi, dove oltre<br />

un secolo fa il senatore Pompeo<br />

Molmenti vinificò per la prima volta<br />

il ‘chiaretto’, la rassegna è ormai riconosciuta<br />

come la grande ‘passerella<br />

in rosa’ <strong>del</strong> panorama nazionale.<br />

Evento unico nel suo genere per<br />

<br />

una tipologia che sta tagliando sempre<br />

nuovi ed interessanti traguardi<br />

di mercato si pone nell’ottica di un<br />

confronto a tutto campo con le principali<br />

aree vocate alle produzione di<br />

rosè non solo a livello nazionale ma<br />

anche internazionale. Per questo, alla<br />

tavola rotonda in programma domenica<br />

alle 10 in Municipio che avrà<br />

per tema “Vini rosati nel mondo: un<br />

successo crescente e globale. Come<br />

passare dall’effetto moda alla fi<strong>del</strong>izzazione<br />

dei consumatori tramite le<br />

opportunità offerte dall’enoturismo”,<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

ete: è questa la parola<br />

magica a cui affidare la<br />

speranza di uscire finalmente<br />

da una stagione<br />

di crisi che dura da troppo<br />

tempo. Una parola magica che comincia<br />

a essere fatta propria da un<br />

numero sempre più rilevante di realtà<br />

e istituzioni.<br />

Nei giorni scorsi in Provincia è stato<br />

presentato il marchio “Made in provincia<br />

di Brescia” definito dai suoi<br />

promotori (il presidente Molgora e<br />

gli assessori Bontempi, Tomasoni e<br />

Razzi) una vera e propria rete d’impresa.<br />

Si tratta di un marchio di cui<br />

potranno giovarsi quelle tutte quelle<br />

imprese (oltre 110mila) bresciane<br />

che, regolamento alla mano, possano<br />

dimostrare di realizzare almeno<br />

il 60% <strong>del</strong>la propria produzione nel<br />

Bresciano e che abbiamo una analoga<br />

percentuale di dipendenti residenti<br />

nel territorio <strong>del</strong>la provincia. Misure,<br />

è stato detto nel corso <strong>del</strong> lancio <strong>del</strong><br />

marchio, pensate per premiare quelle<br />

imprese che hanno scelto e scelgono<br />

di rimanere nel Bresciano nonostante<br />

le difficoltà esistenti. L’istituzione <strong>del</strong><br />

marchio (la cui concessione è vincolata<br />

al giudizio di un comitato di valutazione)<br />

è finalizzata alla costruzione<br />

di uno strumento di riferimento per<br />

la promozione e la valorizzazione <strong>del</strong><br />

territorio e per dare ai consumatori<br />

una precisa indicazione in merito alla<br />

provenienza, al livello qualitativo<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

dei beni prodotti e dei servizi erogati.<br />

Cinque, infatti, sono gli ambiti economici<br />

che potranno avvalersi <strong>del</strong> marchio<br />

“Made in provincia di Brescia”:<br />

agricolo, industriale, commerciale,<br />

quello dei servizi e quello <strong>del</strong> turismo.<br />

Ogni imprenditore che intenda avvalersi<br />

<strong>del</strong>lo strumento destinato a cre-<br />

are una vera e propria rete territoriale,<br />

dovrà pagare una quota triennale<br />

(pari alla durata <strong>del</strong>la concessione per<br />

l’uso <strong>del</strong> marchio) commisurata alle<br />

dimensioni <strong>del</strong>l’azienda e al volume<br />

d’affari. Per incentivare all’uso <strong>del</strong><br />

marchio è stato realizzato uno spazio<br />

apposito sul sito www.provincia.<br />

brescia.it. Di rete hanno parlato anche<br />

gli industriali <strong>del</strong>l’Aib nella loro<br />

assemblea annuale (il servizio è nella<br />

pagina a fianco) e i commercianti<br />

che fanno capo alla Confcommercio<br />

bresciana. In Camera di commercio<br />

si è tenuto nei giorni scorsi uno workshop<br />

per la presentazione di alcune<br />

iniziative regionali (bandi e progetti)<br />

pensati per favorire e consolidare,<br />

laddove esistano, le aggregazioni di<br />

impresa. In particolare è stato posto<br />

l’accento sul “contratto di rete”, uno<br />

strumento costituito dalla legge 33 <strong>del</strong><br />

2009. Si tratta di un accordo con cui<br />

più imprenditori si impegnano a collaborare<br />

al fine di accrescere come<br />

singola azienda e collettivamente come<br />

rete la propria capacità innovativa<br />

e la propria competitivà sul mercato.<br />

Una collaborazione che Luca Zanderighi,<br />

docente di scienze economiche,<br />

aziendali e statistiche all’Università<br />

degli studi di Milano, ha indicato come<br />

unica via praticabile <strong>del</strong>la piccole<br />

imprese (anche commerciali) per<br />

far fronte a scenari futuri in cui solo<br />

l’aggregazione consentirà di reggere<br />

il peso di importanti sfide.<br />

è stato invitato Roque Pertusa, presidente<br />

<strong>del</strong> ‘Conseil Interprofessionnel<br />

des Vins de Provence’, che insieme<br />

a Sante Bonomo (nella foto), presidente<br />

<strong>del</strong> ‘Consorzio Valtènesi-Garda<br />

Classico’, Maurizio Gily, agronomo e<br />

giornalista, Paolo Rossi, presidente<br />

Federalberghi Lombardia e Alberto<br />

Panont, direttore <strong>del</strong> centro di ricerca<br />

regionale Riccagioia, nel ruolo di<br />

moderatore, porterà l’esperienza <strong>del</strong><br />

principe dei ‘territori rosa’. L’obbiettivo<br />

prioritario <strong>del</strong>la manifestazione<br />

rimane quello di mettere a confron-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

to le migliori tipologie italiane di rosè,<br />

sia fermi che spumanti, anche se<br />

a dominare la scena sarà quest’anno<br />

la grande novità <strong>del</strong> Valtènesi Chiaretto,<br />

il primo frutto <strong>del</strong>la nuova doc<br />

Valtènesi entrata in vigore con la vendemmia<br />

<strong>del</strong> 2011. Con 10 euro il visitatore<br />

(venerdì e sabato dalle 17 alle<br />

23 e domenica dalle 11 alle 23, lunedì<br />

su invito solo agli operatori specializzati)<br />

avrà diritto ad un bicchiere da<br />

degustazione, per una sorta di giro<br />

d’Italia tra 150 etichette di Chiaretto,<br />

rosati e rosè.(v.b)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!