e - La Voce del Popolo
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Nella sede <strong>del</strong>l’Unione agricoltori<br />
si è svolta la cerimonia di consegna<br />
<strong>del</strong>le borse di studio assegnate<br />
dalla Fondazione “Clementina,<br />
Gaetano e Giuseppe Gatti” ai<br />
migliori diplomati <strong>del</strong>lo scorso<br />
anno scolastico dei tre istituti<br />
tecnici a indirizzo agrario. <strong>La</strong><br />
Fondazione Gatti, presieduta da<br />
Francesco Bettoni, è nata nel 1961<br />
con l’obiettivo di contribuire alla<br />
diffusione <strong>del</strong>l’insegnamento agrario<br />
attraverso anche la concessione<br />
di borse di studio. Alla cerimonia<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
olti pensano che la<br />
scuola paritaria, che<br />
spesso viene anche<br />
definita, in modo improprio,<br />
come scuola<br />
privata, sia un bene di lusso, un privilegio<br />
concesso a pochi. In un certo<br />
senso questo è vero, ma è importante<br />
capire il perché, conoscere le motivazioni<br />
che stanno alla radice di questo<br />
problema che non è certo causato dai<br />
gestori di queste scuole che, per altro,<br />
stanno attraversando un momento<br />
di criticità proprio per motivi di carattere<br />
economico. E allora qual è la<br />
causa di questa precarietà che mette<br />
E-book<br />
Risorse<br />
multimediali<br />
Education<br />
E-learning<br />
Didattica<br />
in ginocchio tante famiglie nella loro<br />
scelta scolastica ed educativa? <strong>La</strong><br />
questione numero uno è la mancata<br />
parità economica non introdotta nella<br />
legge 62 <strong>del</strong> 2000 con la quale si è<br />
concesso alle scuole legalmente riconosciute<br />
la parità giuridica, ma non<br />
quella economica e questo comporta<br />
una tassa scolastica che le famiglie<br />
devono versare, perché i docenti <strong>del</strong>le<br />
scuole paritarie non ricevono uno<br />
stipendio da parte <strong>del</strong>lo Stato, ma dai<br />
gestori degli Istituti presso i quali essi<br />
lavorano. Ecco quindi che la difficoltà<br />
nasce da un’inadempienza <strong>del</strong>lo Stato<br />
italiano che non ha mai riconosciuto<br />
Riviste<br />
Formazione<br />
Il mondo <strong>del</strong>l’educazione<br />
da sempre al centro<br />
dei nostri libri, dei nostri servizi,<br />
<strong>del</strong> nostro essere editori.<br />
Corsi<br />
la parità piena, per cui tante famiglie<br />
non possono sostenere i costi che necessariamente<br />
una scuola paritaria è<br />
costretta a richiedere e quindi, spesso,<br />
i genitori non hanno la libertà di<br />
scegliere per i propri figli la scuola<br />
che è secondo i loro desideri. L’ideale<br />
sarebbe quello di poter completare<br />
l’iter <strong>del</strong>la parità per consentire<br />
alle famiglie una vera libertà di scelta<br />
e per non costringere i gestori a chiudere<br />
i battenti <strong>del</strong>le loro scuole che,<br />
oltretutto, permettono allo Stato un<br />
notevole risparmio. Che cosa strana,<br />
nella nostra società che potremmo<br />
definire dei contrasti – per tanti mo-<br />
Libri<br />
LA SCUOLA<br />
AL CENTRO<br />
www.lascuola.it<br />
erano presenti Giuseppe Chizzolini<br />
e Battista Lorenzi (consiglieri <strong>del</strong>la<br />
Fondazione) dirigenti e docenti<br />
degli istituti tecnici a indirizzo<br />
agrario <strong>del</strong>la provincia. Prima <strong>del</strong>la<br />
premiazione, Bettoni ha espresso<br />
ai ragazzi il suo compiacimento<br />
per i brillanti risultati conseguiti,<br />
frutto di impegno e sacrificio, doti<br />
che dovrebbero accompagnare<br />
ogni giovane che si appresta ad<br />
entrare nel mondo lavorativo.<br />
Questi gli studenti premiati che<br />
hanno ricevuto la borsa di studio<br />
tivi – si continua a parlare di economia,<br />
di spread, di denaro in perdita,<br />
ma non si parla quasi mai <strong>del</strong> valore<br />
educativo, <strong>del</strong>l’importanza di difendere<br />
quel patrimonio culturale e pedagogico<br />
che è la libertà di scelta, da parte<br />
<strong>del</strong>la famiglia, nell’educazione dei<br />
propri figli. Dobbiamo riappropriarci<br />
<strong>del</strong> valore <strong>del</strong>l’educazione all’interno<br />
<strong>del</strong>la società, <strong>del</strong>la famiglia, <strong>del</strong>la<br />
scuola, nella consapevolezza che<br />
educare significa proporre dei valori,<br />
ma soprattutto aiutare i giovani a interrogarsi,<br />
a comprendere la poliedricità<br />
<strong>del</strong>le varie problematiche che si<br />
fanno strada nel sapere <strong>del</strong>le diverse<br />
discipline e soprattutto nel cammino<br />
<strong>del</strong>la vita. Quando tutti insieme avre-<br />
<br />
<strong>del</strong> valore di mille euro, oltre al<br />
volume “10 regole per creare<br />
ricchezza in agricoltura”: Alberto<br />
Aquilini di Travagliato, Andrea<br />
Margoni di Porzano, Alessia Uberti<br />
di Capriolo per l’Itas Pastori di<br />
Brescia; Ilario Freddi di Casto,<br />
Luigi Galuppini di Visano e Luca<br />
Ghi<strong>del</strong>li di Gambara per l’Istituto<br />
Bonsignori di Reme<strong>del</strong>lo; Mattia<br />
Barbariga di Cologne, Lemyesser<br />
Siham di Orzinuovi, Sonny Minelli di<br />
Calcinato per l’Istituto “Dandolo” di<br />
Bargnano<br />
mo raggiunto questa consapevolezza,<br />
allora forse, riusciremo anche a comprendere<br />
che scuola statale e scuola<br />
paritaria hanno in comune la crescita<br />
integrale di ogni persona umana e pertanto<br />
meritano il medesimo rispetto,<br />
la medesima attenzione, il medesimo<br />
trattamento economico.