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e - La Voce del Popolo

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a ragione <strong>del</strong>la perfidia è<br />

chiara: essa sta nella confessione<br />

a favore <strong>del</strong> cristianesimo<br />

che compie<br />

Rousseau, quando sottolinea<br />

l’incomparabilità di Gesù e Socrate.<br />

Si tratta di qualcosa che Voltaire e<br />

gli amici <strong>del</strong>l’Enciclopedia non hanno<br />

mai perdonato a Rousseau. Per essi<br />

ogni mezzo era giusto per annientare<br />

il traditore plebeo <strong>del</strong>la grande causa<br />

<strong>del</strong>l’Illuminismo”. Robert Spaemann,<br />

filosofo cattolico considerato in Germania<br />

“Il difensore <strong>del</strong>la dignità umana”,<br />

ha riassunto in poche parole il destino<br />

di Jean-Jacques Rousseau (1712-<br />

1778) di cui cade il terzo centenario<br />

<strong>del</strong>la nascita. Il suo pensiero era imbevuto<br />

di religiosità e di misticismo,<br />

tanto che le sue interpretazioni sembrano<br />

portatrici di contraddizioni, segno<br />

di attenzione a una dimensione<br />

diversa da quella <strong>del</strong>la razionalità cartesiana<br />

e illuministica: sembrano, perché,<br />

potrebbe replicare l’autore <strong>del</strong><br />

“Contratto sociale”, sono le cose <strong>del</strong><br />

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Ben nove dei 47 siti Unesco<br />

italiani, entrati a far parte<br />

<strong>del</strong>la lista <strong>del</strong> ‘Patrimonio<br />

<strong>del</strong>l’umanità’, sono in Lombardia.<br />

Si va da Mantova alla milanese<br />

Santa Maria <strong>del</strong>le Grazie dal<br />

Sacro Monte di Varese all’isolino<br />

Virginia (sul lago di Varese),<br />

passando per l’insediamento<br />

industriale di Crespi d’Adda.<br />

In questo tour non possono<br />

mancare i tesori di Brescia. E<br />

la nostra provincia ne conta<br />

tre: l’arte preistorica <strong>del</strong>la Valle<br />

<br />

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<br />

mondo a essere talvolta inspiegabili e<br />

irrazionali. Si prenda la sua considerazione<br />

<strong>del</strong> cristianesimo: in apparenza,<br />

l’avvento <strong>del</strong> messaggio cristiano per<br />

Rousseau è devastante, ed è una <strong>del</strong>le<br />

cause <strong>del</strong>la fine <strong>del</strong> mondo classico.<br />

Rousseau non rimpiangeva nulla di<br />

questo, anzi, era sostenitore di una<br />

convinzione che aveva (questo causò<br />

i primi problemi con gli illuministi)<br />

iniziato a esporre nel “Discorso sulle<br />

scienze e sulle arti” (1750): la cultura<br />

e l’arte non sono segni di civiltà, ma<br />

di decadenza. Vale a dire che il patrimonio<br />

culturale umano, ritenuto dagli<br />

illuministi – e non solo da loro – mas-<br />

<br />

Venerdì 1° giugno alle 20.30 nella sala<br />

Pedini <strong>del</strong>la Biblioteca comunale<br />

di Montichiari (ad ingresso libero)<br />

sarà presentato il libro di Agata<br />

Giulia Coletta dal titolo “Il Cavaliere<br />

dei Fiori”, edito nella collana Nuove<br />

Voci. Dall’introduzione di Lionello<br />

Vestena, naturopata e floriterapeuta,<br />

si legge: “Il Cavaliere dei Fiori<br />

è una narrazione sentita ed affascinante<br />

di un percorso che, attraverso<br />

la potente forza <strong>del</strong>la <strong>del</strong>icatezza, ci<br />

porta a conoscere meglio noi stessi,<br />

operando la riconnessione, tramite<br />

l’ascolto, alla nostra Anima. <strong>La</strong> metodologia<br />

dei Fiori, messa a punto<br />

dal medico gallese Edward Bach, è il<br />

mezzo che permetterà al protagonista<br />

di questo romanzo di riaffacciarsi<br />

alla propria vita con occhi nuovi,<br />

contemplandola da uno spazio in<br />

Camonica, i siti palafitticoli<br />

<strong>del</strong> lago di Garda e i luoghi <strong>del</strong><br />

potere longobardo <strong>del</strong> complesso<br />

di Santa Giulia in città.<br />

Tutti sono documentati ed<br />

esaltati dalle 300 fotografie di<br />

Carlo Meazza nella pregevole<br />

pubblicazione “Lombardia,<br />

patrimonio <strong>del</strong>l’umanità. I luoghi<br />

<strong>del</strong>l’Unesco”, edita per i tipi<br />

Jaca Book. L’opera, presentata<br />

nel corso <strong>del</strong>la “Settimana <strong>del</strong>la<br />

cultura”, nella tensostruttura <strong>del</strong><br />

museo cittadino inquadra i nove<br />

simo elemento di civiltà, diventava<br />

solo esibizione inutile e vuota. L’arte<br />

non dà nessun contributo alla città.<br />

Se la pòlis è unita, non ha bisogno di<br />

abbellimenti, anzi, essi sono l’ultima<br />

tappa <strong>del</strong>la decadenza. Con il cristianesimo<br />

iniziava una nuova cultura<br />

che teneva conto anche dei contributi<br />

<strong>del</strong> passato, e questo segna una notevole<br />

differenza rispetto a Rousseau. I<br />

rapporti tra lui e il cristianesimo non<br />

finiscono qui, perché il filosofo-musicista-scrittore<br />

(che difese la cattolicissima<br />

Polonia contro le mire <strong>del</strong>la<br />

Russia “illuminista”) sembra contraddirsi<br />

quando torna a parlare <strong>del</strong>la città.<br />

Quale era secondo lui la città per<br />

eccellenza, quella che nel passato<br />

aveva incarnato meglio i motivi illustrati<br />

nell’“Emile”, coesione, educazione<br />

alla cittadinanza e uguaglianza?<br />

Era Sparta, non Atene. Rousseau era<br />

convinto che, pur rappresentando un<br />

mo<strong>del</strong>lo, il tipo di civiltà di Atene era<br />

retto sulla menzogna, perché la coesione<br />

era data dalla religione di Sta-<br />

<br />

<br />

cui l’Anima trova accesso al mondo<br />

esterno e interagisce con esso”. È<br />

un libro che evoca sensazioni e stati<br />

d’animo forti, capace di farsi leggere<br />

tutto d’un fiato e di trasportarci in<br />

un altro mondo, quello <strong>del</strong>l’Anima.<br />

<strong>La</strong> presenza, impalpabile ed eterea,<br />

di Bach avvolge il lettore e lo catapulta<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la natura, un affascinante<br />

viaggio anche dentro noi<br />

stessi. Nata a Roma nel 1959, Agata<br />

Giulia Coletta risiede a Verona; decisivo<br />

è stato l’incontro con il poeta<br />

Lino Briani che l’ha avviata alla scrittura.<br />

Nel 2003 ha dato alle stampe il<br />

volume di poesie dal titolo “Foglie di<br />

vita”. Da allora si dedica allo studio<br />

<strong>del</strong>le discipline bionaturali; segue<br />

con particolare interesse pubblicazioni<br />

e studi scientifici che trattano<br />

il “Campo <strong>del</strong> sottile”. (f.m.)<br />

luoghi nei siti che li ospitano,<br />

alternando i segni specifici,<br />

che testimoniano l’universalità,<br />

l’unicità e l’insostituibilità dei<br />

valori richiesti dall’Unesco, a<br />

splendide fotografie d’insieme,<br />

che allargano la prospettiva<br />

ad un patrimonio artistico<br />

e naturale di incomparabile<br />

bellezza.<br />

“Da fotografo – spiega Meazza<br />

– sono rimasto particolarmente<br />

affascinato dalla civiltà camuna,<br />

la cui ‘storia è scritta nella<br />

<br />

to che reclamava l’obbedienza a dei<br />

che non esistevano. Da una parte, il<br />

pensatore accusa il cristianesimo di<br />

erodere lo Stato ma, dall’altra, deve<br />

ammettere che esso rappresenta la<br />

religione vera, fatta di adesione libera<br />

e di fe<strong>del</strong>tà a Dio, non allo Stato.<br />

Il cristianesimo rischia di essere una<br />

minaccia per il libero Stato agognato<br />

da Rousseau, ma la storia gli dà torto.<br />

Si pensi ai martiri cristiani uccisi dai<br />

nazisti: si opponevano all’incarnazione<br />

moderna <strong>del</strong>la Sparta ammirata.<br />

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roccia’. Un insieme eccezionale<br />

di documenti iconografici<br />

che consentono di seguire nel<br />

corso dei secoli l’evoluzione<br />

culturale di questa straordinaria<br />

popolazione”.<br />

Meazza, varesino, ha iniziato la<br />

sua carriera come fotoreporter.<br />

In seguito si è dedicato<br />

alla libera professione,<br />

approfondendo nelle sue opere i<br />

temi a lui più congeniali, come il<br />

reportage, i ritratti, il paesaggio e<br />

le scene di vita quotidiana. (v.b.)

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