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<strong>L'Azione</strong> 10 DICEMBRE 2<strong>01</strong>1<br />
Giovani matelicesi<br />
in Irlanda<br />
di RICCARDO ANTONELLI<br />
Al giorno d’oggi, in cui<br />
la globalizzazione ci<br />
ha resi cittadini di un<br />
mondo intero e non più<br />
di una sola nazione, è veramente<br />
importante imparare una lingua<br />
diversa dalla nostra, specialmente<br />
se la lingua in questione è l’inglese,<br />
diventato ormai linguaggio universale<br />
in ogni situazione.<br />
È compito della scuola<br />
insegnare e farci crescere<br />
imparando anche l’inglese<br />
ed è proprio per questo<br />
che sono nati progetti<br />
come quello che hanno<br />
affrontato i nostri giovani<br />
concittadini. L’esperienza<br />
del Leonardo non è accessibile<br />
naturalmente a<br />
tutti, perché si parla di un<br />
progetto nato e nanziato<br />
per intero dal Ministero<br />
della Pubblica Istruzione che seleziona<br />
all’interno del quarto anno<br />
di scuola superiore ragazzi adatti a<br />
questo tipo di viaggio linguisticoculturale.<br />
Per parteciparvi bisogna<br />
avere una buona media scolastica<br />
ed un buon voto in lingua inglese,<br />
ma non basta; infatti i ‘prescelti’ devono<br />
superare anche un test all’in-<br />
terno della propria scuola, perché<br />
quest’ultima ha a disposizione solo<br />
un certo numero di posti ogni anno.<br />
Un’occasione da non perdere, dunque,<br />
e che non hanno perso Alessio<br />
Mercorelli e Valentina Colonnelli<br />
all’Istituto Agrario di Fabriano e<br />
Lucia Carsetti, Alessia Carradori,<br />
Samantha Carboni e Giada Marrone<br />
all’Istituto Commerciale di<br />
Matelica.<br />
I ragazzi sono partiti divisi per<br />
Istituto, infatti i primi dell’Agrario<br />
sono decollati alla volta dell’Irlanda<br />
del Nord, precisamente vicino<br />
Londonderry, i secondi, studenti<br />
di Ragioneria, vicino Dublino. L’esperienza<br />
è durata in entrambi i casi<br />
una ventina di giorni. Non pochi per<br />
chi si avvicina, magari per la <strong>prima</strong><br />
volta, alla vita anglo-irlandese, fatta<br />
“Ciao!” dall'oratorio<br />
di Regina Pacis<br />
“Io so suonare la chitarra, io so dipingere e fare poesie, io<br />
so scrivere e penso molto… io non so fare niente”. Ma non<br />
importa! Proprio come recita la canzone che tutti noi abbiamo<br />
canticchiato più o meno da bambini, l’importante non è il<br />
talento che si ha, ma come lo vogliamo mettere a disposizione<br />
degli altri. Il tempo – forse la cosa più preziosa oggi in questo<br />
mondo frenetico – che doniamo agli altri, soprattutto se<br />
bambini che hanno voglia di divertirsi, ma anche di crescere.<br />
“Divertimento ed educazione”, infatti, sono le parole che don<br />
Piero Allegrini mette come manifesto del neo-nato oratorio<br />
di Regina Pacis. “Non abbiamo fatto né inaugurazioni, né<br />
programmi stratosferici, ma siamo semplicemente partiti. Altrimenti<br />
il rischio è di fare tanti proclami che poi si risolvono<br />
in un nulla di fatto e invece noi vogliamo partire innanzitutto<br />
dalle esigenze dei ragazzi”.<br />
E così già da qualche giorno girano per tutta la parrocchia<br />
e oltre dei foglietti volanti (volantini appunto, he, he, he…)<br />
che vogliono sentire i ragazzi per capire su quali argomenti,<br />
laboratori, attività, gli piacerebbe essere coinvolti. “In molti ci<br />
hanno risposto musica, pittura, e qualcuno per no ricamo…<br />
- racconta ancora Don Piero –. Di locali a disposizione ne<br />
abbiamo diversi in parrocchia e anche strutture vicine come il<br />
campetto di calcio e di pallavolo che sono comunali ma credo<br />
potremo sfruttare senza problemi per tante attività”. Ovviamente<br />
sono bene accetti tutti gli adulti che vogliono dare una<br />
mano… chi sa fare qualcosa e lo vuole comunicare agli altri<br />
perché si trasmettano certe manualità professioni, tradizioni…<br />
non deve far altro che rivolgersi in parrocchia in qualsiasi<br />
momento. “Magari<br />
anche lasciando<br />
un messaggio nella<br />
cassetta della posta,<br />
poi penseremo noi<br />
a ricontattarlo per<br />
capire la disponibilità<br />
e iniziare a lavorare<br />
insieme con<br />
i ragazzi”. Perché<br />
se la società sembra<br />
sfaldarsi c’è sempre<br />
un luogo da cui ripartire…<br />
da 2000<br />
anni!<br />
l.d.d.<br />
di tradizioni completamente diverse<br />
dalle nostre. Tutti e sei i ragazzi si<br />
sono ritrovati catapultati ognuno<br />
in una famiglia del posto e per la<br />
<strong>prima</strong> settimana hanno frequentato<br />
un corso di preparazione per<br />
la parte successiva: l’inserimento<br />
nel mondo del lavoro. Alessio e<br />
Valentina, hanno lavorato in bar,<br />
negozi di abbigliamento ed in una<br />
veterinaria; in quest’ultimo caso<br />
non hanno attinto solo alle loro<br />
capacità linguistiche, ma anche a<br />
quelle impartitegli da una scuola<br />
come l’Agraria.<br />
Giada, Alessia, Samantha e Lucia<br />
hanno invece lavorato in uf ci nella<br />
sezione amministrativa grazie alle<br />
competenze apprese no a quel<br />
momento nel loro percorso<br />
scolastico da ragionieri.<br />
Il Leonardo si differenzia<br />
dagli altri progetti<br />
linguistici in terra<br />
inglese ed irlandese<br />
proprio perché<br />
permette ai<br />
giovani di andare<br />
ad integrarsi con<br />
la gente del posto<br />
in tutto e per<br />
tutto, persino nel<br />
mondo del lavoro, stando<br />
a contatto con la lingua<br />
e con le tradizioni del<br />
posto ventiquattro ore su<br />
ventiquattro. E non è facile come si<br />
potrebbe pensare! Infatti parlando<br />
con i ragazzi che ci hanno raccontato<br />
le loro esperienze abbiamo<br />
notato da parte loro l’uso di termini<br />
Medicina estetica:<br />
non solo frivolezza<br />
Parlare di medicina estetica può sembrare un argomento<br />
lontano dalla nostra piccola realtà di provincia marchigiana,<br />
operosa e poco ef mera, legato per lo più a certi personaggi<br />
televisivi che vi ricorrono come ad una fonte di eterna giovinezza.<br />
La conferenza sulla medicina estetica organizzata dal Lions<br />
Club Matelica, nella serata del 25 novembre, presso la sede<br />
di Villa Fornari di Camerino, si è rivelata, invece, di grande<br />
interesse, perché ha fatto luce su una disciplina di cui si<br />
conoscono poco gli aspetti scienti ci e che, oltre tutto, non<br />
si rivolge solamente alla forma della persona, ma ha anche<br />
un’importante nalità curativa.<br />
Relatore della serata è stata la dott.ssa Angela Coccaro, specialista<br />
in chirurgia generale, plastica e ricostruttiva estetica<br />
presso l’ospedale di S. Severino Marche, che, dopo aver<br />
menzionato le antiche origini della medicina estetica (in<br />
Il Consiglio comunale del 28 novembre scorso ha approvato<br />
de nitivamente il Piano di Recupero, d’iniziativa privata, del<br />
Comparto Unitario di cui fanno parte l’attuale mercato coperto<br />
e il fabbricato delle ex carceri. Il progetto redatto dallo Studio<br />
Tecnico Trampini, prevede la demolizione e ricostruzione<br />
con ricomposizione volumetrica dell’attuale mercato coperto,<br />
realizzato intorno al 1965 demolendo il cinquecentesco<br />
chiostro della vicina chiesa di Sant’Agostino, con sostanziale<br />
compromissione del tessuto urbanistico circostante.<br />
È prevista la demolizione senza ricostruzione di una modesta<br />
porzione del fabbricato per la realizzazione di una rampa carrabile<br />
e pedonale in adiacenza al fabbricato delle ex carceri,<br />
al ne di consentire l’accesso ai piani interrati che saranno<br />
destinati ad autorimessa. I tre piani fuori terra del nuovo<br />
fabbricato avranno destinazione residenziale.<br />
La proposta progettuale è basata su un’analisi attenta dei<br />
caratteri che connotano i fabbricati e il contesto urbano dove<br />
il complesso va ad inserirsi.<br />
L’intervento di cui sopra unitamente al restauro e risanamento<br />
conservativo del fabbricato delle ex carceri, in corso di<br />
realizzazione, contribuiranno a ricucire una parte del tessuto<br />
edilizio particolarmente degradata, ridisegnando i fronti su<br />
via Umberto I.<br />
15<br />
Grazie al progetto<br />
Leonardo, sei studenti<br />
in trasferta nell'isola<br />
per un’esperienza<br />
indimenticabile<br />
come ‘sopravvivenza’ e ‘dif coltà’,<br />
segno evidente di una esperienza<br />
ben diversa dalla vacanza-studio<br />
cui tutti siamo abituati a pensare.<br />
Naturalmente però accanto a mo-<br />
menti di lavoro, i ragazzi<br />
avevano a disposizione<br />
molto tempo<br />
libero per visitare la<br />
città e qui, va detto<br />
anche questo, notiamo<br />
invece nei loro discorsi<br />
parole come ‘Pub’ e<br />
‘birra Guinness’.<br />
Grazie al progetto Leonardo,<br />
che ogni anno<br />
offre a migliaia di studenti<br />
italiani esperienze formative<br />
come questa, diventare irlandesi<br />
da un giorno all’altro non sembra<br />
essere né facile né dif cile… ma<br />
sicuramente utile.<br />
Egitto la praticavano già<br />
1600 anni <strong>prima</strong> della<br />
nascita di Cristo!), ha<br />
illustrato, ai numerosi<br />
presenti, le caratteristiche<br />
fondamentali di questa<br />
disciplina, descrivendo<br />
dettagliatamente le cure<br />
e i trattamenti medici che<br />
vengono eseguiti in modo<br />
non chirurgico, sia per<br />
curare inestetismi sia per<br />
il trattamento di situazioni<br />
derivanti da patologie.<br />
Anche in questa serata<br />
non è stato dimenticato<br />
lo scopo bene co dell’incontro,<br />
organizzando una<br />
lotteria i cui proventi<br />
verranno destinati, nel<br />
pieno spirito lionistico, al<br />
service locale.<br />
Lions Club Matelica<br />
UMBERTO I° VERSO LA RIQUALIFICAZIONE<br />
In alto,<br />
il mercato<br />
coperto<br />
come<br />
è adesso;<br />
sotto<br />
il nuovo<br />
fabbricato<br />
che andrà<br />
a sostituirlo<br />
15 matelica.<strong>indd</strong> 2 06/12/11 11.33