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6 >FABRIANO<<br />

<strong>L'Azione</strong> 10 DICEMBRE 2<strong>01</strong>1<br />

Simonetti dixit<br />

"La Giunta Sorci? Un'invasione di locuste"<br />

di ALESSANDRO MOSCÈ<br />

Abbiamo incontrato il segretario<br />

cittadino della<br />

Lega, Gian Pietro Simonetti<br />

(nella foto insieme<br />

a Calderoli). Gli abbiamo<br />

posto delle domande e come al<br />

solito abbiamo ottenuto risposte al<br />

fulmicotone da parte dell’istrionico<br />

personaggio.<br />

La divisione a livello nazionale<br />

tra la Lega e il Popolo della Libertà<br />

vi ha portato all’opposizione.<br />

Questa scelta potrebbe avere<br />

delle ripercussioni anche nello<br />

scenario locale nell’imminenza<br />

delle elezioni comunali?<br />

"La politica nazionale conta e la<br />

rottura tra Pdl e Lega rispetto al<br />

Governo Monti è un dato di fatto<br />

che ha il suo peso. Ma c’è anche<br />

un livello locale. Il Pdl a Fabriano<br />

è all’opposizione. Come la Lega.<br />

E questo conta perché abbiamo<br />

un nemico comune. Resta il fatto<br />

che i partiti non sono liste civiche<br />

che si vendono al miglior offerente<br />

ma rispondono a livelli gerarchici<br />

sovracomunali. E oggi un patto<br />

Lega-Pdl è possibile, ma non sarà<br />

facile trovare la quadra. C’è troppa<br />

gente che pensa di vincere da sola.<br />

E questo è sicuramente un problema".<br />

E’ pronto, eventualmente, a candidarsi<br />

a sindaco in autonomia?<br />

"Io sono un soldato della Lega e<br />

obbedisco al partito. Ma nel caso<br />

di una corsa solitaria abbiamo altri<br />

nomi da spendere. Una mia candidatura<br />

sarebbe una soluzione di<br />

bandiera, ossia la prova di una rottura<br />

politica nel campo dell’opposizione.<br />

E la rottura apre il varco<br />

a una pulsione settaria che uccide<br />

l’intelligenza politica e tira fuori<br />

il peggio. Quindi spero vivamente<br />

che una mia candidatura a sindaco<br />

non sia necessaria alla Lega. Anche<br />

perché di fronte a tanti candidati<br />

in odore di santità mi troverei<br />

peccaminosamente a disagio".<br />

Quale sono le critiche più rilvanti<br />

che muove alla Giunta Sorci?<br />

"La Giunta Sorci è stata come<br />

un’invasione di locuste perché nel<br />

momento del tracollo ha sostituito<br />

la funzione di governo con una gestione<br />

sottovuoto compensata da<br />

un attivismo arrogante e levantino.<br />

In più, a causa della personalità<br />

“potestarile-capisciotta” del sindaco<br />

è stato impossibile costruire un<br />

dialogo utile. E ciò ha ridotto notevolmente<br />

la credibilità complessiva<br />

della politica. Ma temo che<br />

il Laboratorio Frankenstein (Pd-<br />

Udc) riuscirà a farci rimpiangere<br />

anche la fabrianesità “costarelle e<br />

podere” del vecchio Sorci".<br />

Si è speso molto, negli<br />

ultimi tempi, sulla crisi<br />

dell’Antonio Merloni e<br />

sull’acquisizione da parte<br />

dell’imprenditore Giovanni<br />

Porcarelli. Vuole<br />

riepilogare la sua posizione?<br />

"La Lega non ha nulla contro<br />

Porcarelli. Abbiamo posto<br />

un problema tecnico e<br />

politico. Cioè, come possa<br />

una piccola azienda farsi<br />

carico dell’acquisizione di un gigante<br />

come la Ardo. A nostro avviso<br />

non ci sono le condizioni per<br />

garantire gli investimenti necessari<br />

al suo rilancio. In più scaricare<br />

gran parte dei costi sullo stato e<br />

sulle regioni costituisce un’azione<br />

imprenditoriale senza rischio<br />

d’impresa che ricorda tanto i salvataggi<br />

Iri. Nessuno ha risposto e<br />

ovviamente speriamo di sbagliare.<br />

Ma di fronte a tanto accido unanimismo<br />

chi critica e scalcia meriterebbe<br />

una benedizione".<br />

Come vede Fabriano da qui ai<br />

prossimi cinque anni?<br />

"Questa è una domanda a cui devo<br />

dare una doppia risposta. Il lato<br />

sentimentale me la fa auspicare di<br />

nuovo rintronata dal benessere e<br />

dal grasso. Magari sempre culturalmente<br />

deprimente, umanamente<br />

stronza e socialmente tron a ma<br />

almeno sana e salva. Razionalmente<br />

la vedo come Cartagine dopo il<br />

passaggio dei Romani: un cumulo<br />

di rovine. E su chi cospargerà il<br />

sale ho le idee chiare. Ma me le<br />

tengo per me… una volta tanto".<br />

Laboratorio Marche:<br />

i partiti (Pd, Udc e Idv)<br />

e i loro distinguo<br />

Il Laboratorio Marche sembra ormai<br />

essere la costruzione politica<br />

che verrà realizzata per le prossime<br />

elezioni comunali (maggio del<br />

2<strong>01</strong>2, ndr). Vale a dire un centrosinistra<br />

composto da Pd, Udc e Idv.<br />

Anche per l’Udc è questa la <strong>prima</strong><br />

opzione in vista dell’appuntamento<br />

elettorale. Ogni presunta incomprensione<br />

all’interno del partito è<br />

stata de nitivamente risolta. Le<br />

divergenze tra gruppo consiliare e<br />

segreteria si sono infatti ricomposte<br />

in una recente assemblea degli<br />

iscritti. Nel corso dell’iniziativa,<br />

è emersa la massima compattezza<br />

nel portare avanti l’esperienza vincente<br />

applicata in Regione dal Governatore<br />

Spacca e dall’assessore<br />

Viventi, e in Provincia di Macerata<br />

dal Presidente Pettinari. Afferma<br />

il segretario cittadino dell’Udc<br />

Roberto Pellegrini: “L’assemblea<br />

degli iscritti si è espressa all’unanimità<br />

in favore del Laboratorio<br />

Marche. E l’ha fatto con il massimo<br />

coinvolgimento possibile, inclusi<br />

i nostri rappresentanti in Consiglio<br />

Comunale, ognuno dei quali<br />

ha preso la parola per ribadire a<br />

chiare lettere la sua convinzione”.<br />

Aggiunge Pellegrini: “Ribadiamo<br />

le nostre critiche alla Giunta Sorci<br />

sul modo di operare al governo<br />

della città, ma questo non signi ca<br />

affatto negare il Laboratorio Marche.<br />

Anzi, lo ribadisco, si tratta di<br />

un’opportunità assolutamente da<br />

cogliere”. A rafforzare gli intendimenti<br />

arriva anche il commento<br />

del consigliere Angelo Tini, che<br />

stigmatizza: “Il progetto del Labo-<br />

ratorio Marche costituisce la scelta<br />

politica <strong>prima</strong>ria dell’Udc nel suo<br />

complesso, condivisa dal segretario,<br />

dagli iscritti, dal gruppo consiliare<br />

e dall’assessore regionale<br />

Viventi. Ovviamente Laboratorio<br />

Marche signi ca Pd, Udc e Idv.<br />

Non c’è spazio per altri, dal nostro<br />

punto di vista. Deve essere, cioè,<br />

un discorso a tre, con pari dignità<br />

per tutti. Eventuali liste civiche<br />

che parteciperanno non saranno<br />

legittimate a dettare le condizioni.<br />

Diciamo assolutamente di no, invece,<br />

alla sinistra radicale”. Ora la<br />

palla passa al Pd. E non c’è dubbio<br />

che qualcosa si muoverà in fretta,<br />

tenuto conto del fatto che il segretario<br />

Claudio Alianello ha annunciato<br />

un incontro con il direttivo<br />

per la prossima settimana. “Si intende<br />

portare avanti il Laboratorio<br />

Marche, che rimane senz’altro<br />

la strada maestra. Non è escluso,<br />

tuttavia, che nella costruzione del<br />

percorso comune si possa essere<br />

elastici. Ogni ipotesi va veri cata<br />

in rapporto al territorio e alla sua<br />

peculiare situazione. Preciso che<br />

non ho mai posto alcun veto sulle<br />

<strong>prima</strong>rie”, afferma Alianello. Il<br />

segretario dell’Idv Lilia Malefora<br />

puntualizza: “Siamo spesso tirati<br />

in ballo, ma in verità nessun dirigente<br />

del nostro partito si è seduto<br />

ad un tavolo per parlare del Laboratorio<br />

Marche. Non siamo mai<br />

stati interpellati. Comunque il 15<br />

ottobre abbiamo pubblicamente<br />

varato il nostro programma e ci<br />

proponiamo di confrontarlo”.<br />

a.m.<br />

Studi di settore da rifare<br />

Silvano D’Innocenzo, consigliere comunale del Popolo della Libertà, ribadisce<br />

il senso di un ordine del giorno già presentato nel 2009 e oggi<br />

ancora attuale, relativo agli studi di settore. “Nonostante l’approvazione<br />

all’unanimità, il sindaco Sorci non ha ancora comunicato agli organi competenti<br />

tale legittima richiesta”.<br />

Il Popolo della Libertà intende sensibilizzare la stessa opinione pubblica<br />

sulle dif coltà di tutti gli operatori economici e dei professionisti in merito<br />

alla crisi pungente di questi anni.<br />

Afferma D’Innocenzo: “Dagli operatori economici della città ci sono<br />

giunte a più riprese delle grida di protesta relative ai parametri in vigore<br />

dettati dagli studi di settore de niti, oltre che incomprensibili, molto lontani<br />

dalla realtà economica cittadina. La cosa diventa addirittura insopportabile<br />

mettendo a rischio le attività stesse quando dagli studi di settore<br />

si arriva agli accertamenti scali automatici”. Viene pertanto chiesta una<br />

rivisitazione generale dello strumento di questi studi; un riposizionamento<br />

della città di Fabriano nella scala degli indici di territorialità e la sospensione<br />

degli accertamenti scali automatici derivanti dagli studi di settore<br />

in questi ultimi anni, data la situazione venutasi a creare, economicamente<br />

parlando, per il nostro territorio.<br />

a.m.<br />

06 fabriano.<strong>indd</strong> 2 06/12/11 11.22

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