30 >DIALOGO< <strong>L'Azione</strong> 10 DICEMBRE 2<strong>01</strong>1 Ardo, cosa c'è in ballo Un'esperienza dolorosa giocata sulla pelle dei lavoratori di ALBERTO BALDUCCI In questi giorni stanno venendo a galla tutte le problematiche riguardanti i processi a seguito del commissariamento dell'Antonio Merloni e delle sue problematiche soluzioni. E’ proprio vero, non si può non dire che la classe dirigente nel suo complesso fabrianese sia assolutamente inadeguata ad affrontare tali problematiche, in quanto mai vissute e quindi non capite nella loro complessità. Si ha l’impressione come se la stessa stesse facendo esperienza da tale vicenda scordandosi però che la sta facendo sulla pelle dei lavoratori e dell’economia della zona. A nulla sono valse le esternazioni pubblicate sul <strong>L'Azione</strong> in bella evidenza nei mesi estivi di quest’anno nelle quali erano state bene evidenziate tutte le complicazioni che sarebbero Ciao a tutti, mi chiamo Astore, sono una bellissima giovane femmina di uccello rapace, io vivo nei boschi ad alto fusto, dove costruisco il mio nido, mi nutro in genere di uccelli come corvidi, come cornacchie grigie, taccole, gazze e ghiandaie , che riesco a catturare con i miei artigli. Purtroppo giorni fa una tagliola (arma illegale usata dai bracconieri) mi ha gravemente ferito la zampa sinistra, per me importantissima per vivere, per cacciare, per spostarmi da un posatoio all’altro. Fortunatamente dei ragazzi mi hanno trovata e con l’aiuto dei guardia caccia della provincia di Macerata mi hanno salvata la vita, facendomi curare <strong>prima</strong> dalla clinica veterinaria dell’Università di Camerino e poi sorte con l’andare del tempo e per i fatti economici che ne sarebbero derivati. Nessuna delle organizzazioni interessate ha sentito un minimo interesse se non addirittura un minimo dovere o almeno una curiosità a ragionarci sopra e al ne di programmare in anticipo e con ponderazione le contromisure da adottare rispetto a quanto sarebbe accaduto e oggi accade. Ma tant’è, l’estensore è un “fabrianese” presuntuoso che nulla ha da insegnare ai sapientoni locali. Solo un fabrianese di serie A ne ha capito le poten- zialità professionali, ne ha auspicato l’ingaggio per dare un contributo consulenziale (non richiesto, nè opportuno in questa situazione) determinante, a vantaggio della dirigenza del comparto sanitario regionale tanto da ottenere il risultato che la Regione che doveva essere commissariata nel 2006 è oggi tra le più virtuose, se non la più virtuosa d’Italia. Per chi non lo sapesse la Sanità regionale registra un valore della spesa annua di 3 miliardi di euro circa, pari a 6.000 miliardi di vecchie lire. Ora non rimane che stare alla finestra e registrare il risultato che si andrà a evidenziare, compresa la non chiara e più che delicata situazione della vendita alla QS Group, per non parlare poi della sorte dei circa 1.300 lavoratori in netto esubero e le problematiche dell’indotto. Auguri . Storia di una sfortunata astore dal dr. Colombo Alessandro e dal dr. Alessandro Traballoni, medici veterinari di Fabriano, che collaborano con il Cras Wwf Oasi Bosco Frasassi da tanti anni. Purtroppo per la mia zampa non c’è stato più niente da fare, ora mi ritroverò a vivere in una voliera per il resto della mia vita, non potrò più essere libera di volare nei boschi, di godere delle quattro stagioni, con la consapevolezza di non arrecare danno alcuno alla specie umana così piena di sé, così convinta di piegare alla sua volontà la nostra madre natura, Quella Casa di Riposo è troppo importante Finalmente Fabriano avrà una nuova Casa di Riposo: costruita in via dei Cappuccini, alle spalle della scuola elementare, la struttura sarà immersa nel verde trovandosi allo stesso tempo a due passi dal centro storico. Attualmente gli anziani sono ospitati nei conventi di S. Caterina e S. Biagio ma è evidente che queste strutture, realizzate secoli fa e concepite per un uso totalmente diverso, malgrado tutti gli sforzi fatti, non sono adeguate alle necessità delle persone che vivono lì. La nuova struttura sarà progettata per lo stesso uso al quale è destinata, ed avrà dunque tutti i requisiti che questo richiede, assenza di barriere architettoniche, maggiori comfort e funzionalità. Per la costruzione della casa di riposo si è scelto di utilizzare 1,2 ettari di terreno già concessi dal ancora oggi che la difesa dell’ambiente e della biodiversità sono la priorità assoluta per il futuro delle nuove generazioni. Esistono purtroppo persone che si accaniscono contro animali selvatici che non hanno nessuna colpa se non quella di esistere. Con questa breve storia volevamo risvegliare la coscienza di tutti quegli uomini senza scrupoli, farli ritornare un pò bambini e poter dire un giorno "anch’io difendo la natura, nostra fonte di vita". Siamo tutti sulla stessa arca, dobbiamo essere tutti gli angeli custodi della Comune alla Scuola Agraria e non credo che la didattica dell’istituto verrà in alcun modo compromessa da questa decisione: la stalla sarà ricostruita mentre il terreno coltivabile sarà rimpiazzato con 4,0 ettari dislocati in una diversa ubicazione. Ma in molti sono contrari... Non ne facciamo una questione di principio, la costruzione di questa Casa di Riposo è troppo importante per Fabriano e per gli anziani che lì verranno assistiti! Ringrazio il nostro sindaco per averla fortemente voluta e chiedo a tutti coloro che la pensano come me d’intervenire a sostegno del progetto. Mireille Bozzonetti biodiversità, come lo è stato San Francesco nel meraviglioso Cantico delle Creature, difendiamo oggi il futuro dei nostri gli, combattiamo con tutti i mezzi a disposizione l’illegalità, dimostriamo che gli obiettivi da raggiungere non sono la sopraffazione degli altri esseri umani e delle creature, che condividono con noi questo meraviglioso pianeta Terra ma la possibilità di vivere in armonia con la natura, utilizzando le risorse naturali in maniera sostenibile. Wwf Fabriano È rimasta una sola fontanella Gentile direttore, Le chiedo cortesemente di dar voce alla lamentela di coloro che si recano alla fontana in località San Cassiano per poter prelevare qualche litro dell’ ottima acqua che sgorga dalla montagna sovrastante. Le fontanelle, da tempo, sono state ridotte ad una sola e quell’unica fontanella diventa la “via crucis” di quelle persone che decidono di prelevare un poco di acqua. La fontanella rilascia una quantità di acqua ridottissima e del tutto inadeguata alle persone che ne fanno ricorso. Io non sono a conoscenza di chi sia la competenza (Comune o ente proprietario) ma richiedo che venga ripristinata la possibilità di poter attingere alla stessa; inoltre segnalo l’alto grado di degrado della zona e della strada che ne consente l’accesso. Cordiali saluti. Sergio Beci POESIE di Paolo Lacava “Lacrime e sangue” Gira e rigira dove sta… l’inghippo? Il “Popolino” è già sul chi va là, sembra una farsa del vecchio De Filippo, questa è purtroppo l’Italia che non va. “Qua lacrime, qua sangue”… avrebbe detto, no, non sia mai (ma questo non è vero), ‘na ‘lacrimuccia’ per qualche poveretto, siamo ottimisti, non vediamo nero; e poi, le lacrime le abbiamo già fi nite, è asciutto ormai il canale lacrimario, le goccioline sono… rinsecchite e non abbiamo un canale sussidiario! Sul sangue, non tocchiamo l’argomento, lo succhiano da quando siamo nati, sopravviviamo con qualche… svenimento… E lor, sempre a succhiare, quei dannati! Tutti i canali sono… prosciugati, e fra alluvioni, frane, smottamenti e tasse, sovratasse… salassati! Siamo dei morti, sì, morti viventi! Lacrime, lacrimucce e lacrimette, a tutto questo noi diciamo: ‘Basta’! ‘Carme’, ci hanno ridotto ormai in braghette… Sai che vuoi fare?... Butta giù la pasta! 30 dialogo.<strong>indd</strong> 2 06/12/11 12.10
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