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A T T U A L I T A
aver autorizzato la transazione.
Questa non è una lontana ipotesi,
ma la drammatica realtà accaduta
a molti negozianti negli ultimi
mesi. Dopo alcune segnalazioni,
venute dai soci, il consiglio direttivo
ARRO ha avviato una indagine.
Abbiamo riscontrato, sia nel settore
dei preziosi che in quello dell'abbigliamento,
casistiche simili e
ripetute da parte di vari gestori.
Attenzione a volte al danno si
unisce la beffa.
Dopo che il vostro gestore vi ha
cacciato dal circuito potrà utilizzare
questa clausola contenuta in alcuni
contratti:
“La completa denominazione ed
i dati identificativi dell'esercizio
convenzionato potranno esseri
inseriti in comunicazioni... OMIS-
SIS... Tali dati, anche per il periodo
successivo alla vigenza del contratto,
potranno essere inseriti in un
elenco comune, formato da società
emittenti di carte di pagamento,
relativo agli esercizi presso i quali
siano state utilizzate carte rubate,
smarrite, contraffatte o falsificate...
PRIMAVERA/ESTATE 2009
con esonero da ogni responsabilità
possa derivare da errori o inesattezze
nella elaborazione dei dati riportati
nell'elenco e senza obbligo di
comunicazione di tale inserimento”.
Significa che, se per caso nel
tuo negozio entra un furfante che
passa una carta rubata, i gestori
del circuito possono inserire il tuo
nome in un elenco di presunti
complici. In poche parole ti mettono
alla gogna.
Lo stesso potrebbe capitare per
sbaglio... se infangano il tuo nome
per errore, comunque non sono
responsabili.
Il funzionamento del circuito
interbancario non è semplice, nella
gran parte dei casi l'emittente prepara
un contratto con la banca
acquiring, stipulando costi e regole.
Se il gestore prende per se i
rischi d'insoluto pagherà minori
commissioni all'emittente, seguendo
il rapporto più rischio più guadagno.
Fin qui tutto bene, ma
quando il gestore stipula l'accordo
Tel. 336.736664 - 06.2005568
Rappresentante su Roma e Provincia della Ditta:
ARTURO FACCHINI
ASTUCCI E CARTOTECNICA PER GIOIELLERIE
con l'esercente accolla ad esso il
rischio delle insolvenze.
Di questo gli emittenti sono
consapevoli anche se dichiarano
che è assurdo far pagare a chi
rispetta scrupolosamente le procedure
le falle del sistema.
Gli emittenti hanno bisogno
degli esercenti, ma rischiano di
rompere la catena a causa degli
intermediari.
E' proprio il caso di dirlo, gli
esercenti si sono rotti....!!!
La sicurezza nel mondo delle
carte di credito è il requisito fondamentale
per il loro utilizzo.
Migliorare il sistema dovrebbe
essere l'interesse di tutti, ma se ha
sopportare il costo del cattivo funzionamento
saranno sempre gli
esercenti, chi di dovere non investirà
mai in sistemi più sicuri.
Siamo nella fase del dialogo,
attenti a proporre ed ascoltare soluzioni,
ma fermi nel richiedere certezze,
qualora queste tardassero a
venire saremo pronti a rompere la
catena.
ASTUCCI :: ESPOSITORI DA VETRINA :: ROTOLI :: VASSOI DA BANCO :: TESSUTI :: ASTUCCERE
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