Scopriamo Gussago - Gussago News
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La località si raggiunge facilmente da P i e d e l d o s s o. Lungo il sentiero principale, dopo<br />
qualche centinaio di metri dal suo imbocco, si giunge ad una rete di recinzione che circonda<br />
il già citato pozzo scavato negli anni passati per le ricerche di bitume (pag. 31). Proseguendo<br />
lungo il fondo valle, si giunge in una zona disastrata, dove negli ultimi anni si è originata una<br />
frana. L’interesse sta nel materiale crollato, molto ricco di aptici di diverse grandezze. Chi si<br />
accinge a curiosare dovrebbe comunque fare molta attenzione per evitare incidenti pericolosi.<br />
LE DOLINE DI QUARONE DI SOPRA<br />
Molte delle forme del carsismo superficiale si osservano salendo dai Camaldoli per<br />
giungere in Quarone. Poco a valle della cascina, si notano una grande dolina di un centinaio<br />
di metri ripiena di alberi e, nelle immediate vicinanze, cinque piccole cavità molto simili<br />
a minuscole doline. Col tempo, il progressivo allargamento delle stesse favorirà la distruzione<br />
delle pareti di separazione e la formazione di conche multiple collegate tra di loro,<br />
note con il nome slavo di uvala.<br />
GLI AFFIORAMENTI DELLA MAIOLICA<br />
Lungo la tangenziale SP 19, nel tratto compreso tra le due gallerie, si osserva il calcare<br />
bianco della formazione della Maiolica nella sua manifestazione caratteristica. Ciò che si nota<br />
è la conformazione degli strati che si presentano contorti con orientamenti variabili, generatasi<br />
durante la formazione dei colli gussaghesi. Ogni tanto la presenza di livelli di calcari<br />
più scuri testimoniano episodi di scarsa circolazione delle acque nei sedimenti che hanno<br />
impedito la completa ossidazione dei resti organici. Rompendo con un martello pezzi di questa<br />
roccia più nera si sente un forte odore di idrocarburi. In questi strati si ritrovano con una<br />
certa frequenza aptici e subordinati brachiopodi. Interessanti sono i noduli di selce e straterelli<br />
più o meno estesi.<br />
LE GROTTE DI QUARONE<br />
La località in questione presenta una serie di grotte più o meno conosciute, di cui si è già<br />
parlato in precedenza nel capitolo dedicato al carsismo. Alcune sono nel territorio del nostro<br />
Comune, altre invece sono localizzate nelle immediate vicinanze. Occorre comunque fare<br />
molta attenzione a rintracciarle e alla stesso tempo usare un po’di accortezza nel visitarle.<br />
L’AREA DI RONCO<br />
L’area ad occidente della valle di Navezze risulta essere la continuità morfologica naturale<br />
dei colli gussaghesi che si estendono ad Ovest. Da un punto di vista della disposizione delle<br />
rocce si nota invece una grande diversità. Infatti in questo settore prevalgono le rocce<br />
più antiche, vale a dire i calcari di Monte Domaro e di Concesio con tutte le caratteristiche<br />
già presentate in precedenza. Questo aspetto particolare deriva da un innalzamento degli<br />
strati più profondi, che sono sollevati alla medesima altezza della Maiolica, o di rocce più recenti<br />
dell’area della Stella e del Quarone. Chi visiterà tutta questa zona, a partire da via Pia -<br />
marta, potrà osservare la conformazione degli strati molto piegati e contorti, a conferma che<br />
il sollevamento dei colli è avvenuto in modo traumatico, come d’altronde è possibile osservare<br />
anche in altre parti quando strati marini abbastanza regolari vengono innalzati a diverse<br />
altezze durante la formazione delle montagne.<br />
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