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— 32 — destra del Tevere, e si dirigo verso il lato meridionale doU'oscubitorio della settima non se coorte dei vigili. Il selciato di questa strada ò perfettamente conservato ; ma n' è potuta riconoscere la larghezza, attesa la ristrettezza del cavo. Noi sito medesimo sono stati rimessi all'aperto alcuni avanzi di antichi muri spettanti a fabbriche private. Una stanza, di cui è stato scoperto soltanto un angolo, aveva il pavimento battuto a musaico, formato esclusivamente di tasselli di nuirmo bianco. Prati di Caslello. Nei lavori di sterro per la costruzione del muragliene sulla riva destra del Tevere, di fronte al palazzo Menotti, sono stati recuperati i seguenti frammenti epigratici : (i) Lastra di marmo, di m. 0,52 X U,31 : M-COCCF/ ET C-RU-L^ ì)) Lastra di marmo, di m. 0,20 X 028 : CV -Xi LXI1> />-H-S-xv-iii-xxx-ì^ fhS-X-SEMEL-XXX' AD\ • /TVLIT tXl • • LXXII /rVLIT--D LXVIIII-AEl ^^^ 1 r\ \r Un sepolcro in muratura, rimesso in luce nel sito predetto, si trovo coperto con embrici, quattro de' quali portano il bollo : o OP DOL EX R AVG N FIGLIN "
— 38 — Aloeo del Tevere. Mentre si sta mettendo in ordine nel Museo Nazionale alle Terme Diocleziane la collezione delle epigraiì provenienti dai lavori per la sistema- zione del Tevere, sono state riconosciute le due arcaiche seguenti, delle quali non si era finora detto, perchè erano rimaste confuse tra i pezzi di scultura ed altre pietre lavorate che si trassero dagli scavi del fiume. La prima è una base di travertino alta m. 0,08, lunga m. 0,14, larga m. 0,12, e fu trovata nel gennaio 1889 tra le terre dello scarico. Al di sopra due fori con avanzi di piombo indicano il posto del donarlo. Vi si legge: M-C-nOMPUIO/VO DEDRON F HERCOUE cioè: 31{arcus) {et) C{aim) Pomp{i)lius No{vii) f{ilii) dederimt Ilerctili. Nella quinta lettera della prima linea il quadratario aveva cominciato a sognare un P che corresse subito. Le forme grammaticali e la forma delle lettere fanno rimon- tare l'iscrizione al V secolo. Nuova è la forma dedron, che s'aggiunge alle altre dcdrot {C. I. L. I, 173) e dedro (ib., 177). Meno antica è l'altra epigrafe venuta su nell'aprile 1888 dalle draghe. È anche essa una base di donarlo, ed ha due fori pieni di piombo. È di pietra calcare, alta m. 0,13, lunga m. 0,25, larga m. 0,13. Vi si legge: AISCOUAPIODONO/7 UAUBANIVSKFDEDiT cioè: Aiscolcqìio dono^jìi] L{iic/us) Albanius K{aesoìiis) f{ilius) dedlt. La forma Aiscolajuus ricorre per la prima volta. D. Vagliehi. Via Labicana. Visitando i disterri che si eseguiscono dalla società delle Me- diterranee fra le vie Labicana e Tusculana, per l'impianto di una nuova stazione (cfr. Notizie 1889 p. 339), ho trovato, fra i materiali provenienti dalla demolizione del casino, già dei pp. di s. Marcello, un pezzo di transenna marmorea ap<strong>parte</strong>nente ad oratorio cristiano, ove si legge : [CONIANO C| Non essendovi traccia o memoria di antico oratorio cristiano nell'area della vigna di s. Marcello, ho sospettato che questo pregevole frammento potesse provenire dalla antica chiesa urbana, demolita circa l'anno 1519, e rifabbricata subito dopo coi di- segni del Sansovino. Di queste transazioni di marmi, dalle chiese di Eoma ai suburbani degli ordini religiosi che dette chiese ufficiavano, si hanno esempì frequenti e notissimi. Nel caso attuale il fatto è assolutamente certo, come certa è la restituzione del nome inciso sul frammento di transenna: poiché nei cosidetti ^ Atti di s. Marcello papa ' si trova la narrazione del battesimo e del martirio di un APRONIANVS COMENTARIENSIS : onde è facile supplire anche la sigla c\ posta sull'orlo estremo del frammento. Gli atti di s. Marcello si trovano presso i Bollandisti, Januar. Il, 369 e, sebbene assai più .5
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— 82 — un frammento di lastrone
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sul fianco destro : R • R — 84
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— 8(5 — del Tevere, quantunque
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ci pongono in grado di accertare mo
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— 92 — muliebre dipinta : ha ne
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— 94 — compilato un esatto cata
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— 9(j — meJio evo. Altri si rif
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— 98 — IGO. Bottoncino emisferi
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— 118 — A m. 4,40 verso nord si
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— 120 — (?) Simile cippo in tra
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122 Proseguite le eseavazioni per l
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— 124 — La muratura in generale
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— 12tì — m. 0,15 ed alla base
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— 128 — 12 detto. Proseguendosi
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— l;ìO — Presso la chiesa di s
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NOTIZIE DEGLI SCAVI M AGGIO RepxIon
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135 — Regione YIII (CISPADANA). l
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— 137 — mimiti frammenti. Giace
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~ 139 — Il fondo del sepolcro su
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— 141 — tunica cou le gambe rip
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— 143 — espressi due doppi cord
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— 145 — Due monete di Gordiano
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— 147 — verso la collina. Si po
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_ 149 — cioè un giovane oplita,
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— 151 — Dall'attento esame di q
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— 153 — Regione IX. Nell'ai-ea
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m) ni o ;') o r) o s) o «) CU ") C
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1. Frammento larI AE T-L FAVSTAE 1^
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— 151) — Le ricerche cominciaro
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— 161 — traccie del lastricato
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— 163 — Licinio (padre), e dei
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Itìì Campania. XI. POMPEI — Gio
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Nel luogo osservansi due strati di
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NOTIZIE DEGLI SCAVI GIUGNO Regione
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— 171 — Un'altra, guasta in pic
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L — 173 — È chiaro che nel pri
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— 175 — Lama di piccolo coltell
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— 177 — di terra brunastra che
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— 179 — X. SPOLETO — Avami di
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— 181 — Regione VII (ETRURIA).
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— Isa- ii solerte ispettore cav.
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— 185 — Corte dei Conti. Da que
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— 187 — Prati di Castello. Dura
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— 189 — E per ultimo la riga, c
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— 191 — Evidentemente appartien
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15 detto. Non si ebbero scoperte.
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— Itló — di figura piramidale
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— 197 — Fra le molte lastrine r
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— 200 ~ Chiodi votivi con scrittu
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— 202 — sale, sito vicino all'o
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— 204 — Ku questo ripostiglio,
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— 20G — Oltre i resti di musaic
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— 2US — del Samoggia eransi tro
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— 210 — Il solerte ispettore de
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16. Fondo di grande coi^pa con: L
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214 appartenere al gruppo delle Giu
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— 210 — conta 17 pietre messe p
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— 218 — Via Salaria. A sinistra
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— 220 — eseguendosi lavori per
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22-24 detto. Non avvennero scoperte
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224 IteGioNK II (APULIA). Hirpiai.
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— u2G — celle di ferro ; tre ce
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— 22R Regione X (VENETIA). IL VER
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— 2:50 -- due armille perfettamen
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Sepolcreto italico scoperto nel lat
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alla medesima profondità, nn terzo
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— 2:ir> — Con queste moufite si
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— 238 — Ho sognato come probabi
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— 241) — Quivi pure si riuveiin
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242 Camjìanla. IX. SANTA MARIA DI
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— 248 — Regione III (LUCANIA ET
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— 250 — riempito con ogni cura
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spaziature intermedie che apparyero
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che disgraziatamente sono di assai
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i suoi zoccoli appoggia nelle mani
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— 259 — L'enorme spessore del m
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colonne, clie darebbero una spaziat
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— 2t3o - fittili e marmorei di og
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— 2(;5 — violenta distruzione,
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— :2ii7 — Frammento di tabellet
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— 270 — Altri oggetti eransi ri
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V. ROMANO DI LOMBARDIA — 1)1 mi a
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— 274 — xVUe indagini, la cui d
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— 276 — 6° Sepolcro. — Dista
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— 278 — gli altri finora scoper
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— 280 — pendio. Tanto è vero c
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— 282 — Regione VII (ETRURIA).
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— 284 — Altro frammento di last
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— 286 — m. 0,00. Un inascliorou
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— 288 — /) Lastrina da colombar
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— 290 — Nuovo scoperte di antic
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292 La, seconda^ larga inferiormeue
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— 294 — Essa spetta senza dubbi
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— 20(; — di marmo, di tegoli ri
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— 298 — la parte destra di ima
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?,m che, siccome giustameulc notò
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— 302 — di m. 0,15. Altri gross
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— 304 — Galliche. 1 (pot. gr. 3
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— 300 - nete romane si scoprirono
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— 808 — Scritta alla latina da
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— 310 — trati verso settentriou
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— :;]2 — Nell'epigrafe principa
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— 314 — ancora un muro circolar
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— 316 — poche antichità in var
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— 318 — Eeiuomo I (LATIUM ET CA
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— ;520 — ti. Sette mimiti framm
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— 322 — PAEL A.EX EX FIG GEN OP
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— 324 — tempio od altro grandio
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— 326 — lite s'addice benissimo
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— 328 — 2-5 detto. Non avvenner
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— 330 — la concessioue fattagli
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— 332 — È dell'auno medesimo,
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— 384 — V{eneri)s et Cerer(is),
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.8(ì — cipieuti destinati alla f
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militi. NOTIZIE DEGLI «CAVI NOVEMB
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— 341 — E qui prima di tutto co
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— 843 — Sono state poi disterra
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— 3-4Ì III. CASTROCARO (frazione
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— 847 — calcare. La corona par
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— 349 — molti pezzi architetton
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mata con mattoni collocati a spina
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— 353 — di vasi consimili scope
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— 355 — i m . p e a e s a r t .
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— 357 — 5-8 detto. Non avvenner
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— 359 — cou figure ed ornati in
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— 361 — pinto; alt. 0,21; diam.
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senta il nome della tribù, donde,
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motivo, che una parte della città
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mune. NOTIZIE DEGLI SCAVI D I C K M
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— 369 — sporgenti dalla terra f
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371 Regione Vili fClSPADA.YAJ. ni.
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— 375 — Da tempo assai remoto i
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9. Nel terzo lato : — 370 — tó
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— 381 — 11). Due frammenti, il
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— m9 — grafo, coi supplementi c
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Nel lato opposto leggesi: — 811
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L Laviano (comune di Castiglione de
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Reijioni; Vili. Scavi e scoperte su
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DG Accademia nazionale dei 12 Lince
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