Edizione n° 16 del 26-04-2009 (pdf da 4.834 KB) - Webdiocesi
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Numero <strong>16</strong> - Anno 24º<br />
Domenica <strong>26</strong> aprile <strong>2009</strong><br />
Emergenza p.3<br />
Abruzzo<br />
Si parte con i gemellaggi<br />
Continua la raccolta fondi<br />
EDITORIALE<br />
Inaugurazioni, convegni, testimonianze:<br />
in Diocesi tutto ruota intorno alla bellezza<br />
Luogo <strong>del</strong>lo spirito<br />
Annalisa Bonaretti<br />
un moto <strong>del</strong>l’anima la bellezza, un sentimento<br />
fisico ed emotivo insieme, arriva al cuore <strong>del</strong>le<br />
cose e ci incanta, quando è “troppa” può addirittura<br />
sgomentare, ma sempre ci rende stupefatti<br />
perché non ci si abitua mai al bello. Ed è proprio questo<br />
la sua magia.<br />
Il nostro territorio, questa settimana, ci ha avvolti e<br />
avvinti di bellezza.<br />
A Carpi i restauri <strong>del</strong>la Torre <strong>del</strong>l’Uccelliera e <strong>del</strong>l’ex<br />
Sinagoga dove emerge l’arte di ieri e la capacità <strong>del</strong>la<br />
gente di oggi di mettersi al suo servizio e così due<br />
costruzioni sotto gli occhi di tutti <strong>da</strong> sempre diventano, in<br />
un attimo, il linguaggio con cui l’uomo parla allo spirito.<br />
Sempre a Carpi un convegno sulla bellezza voluto <strong>da</strong><br />
Angolo, una associazione di volontariato a sostegno di ex<br />
malati oncologici, guariti o lungoviventi. Una scommessa<br />
con la vita, rispondere a quel senso di sospensione che<br />
ti assale <strong>da</strong>vanti a una diagnosi terribile con l’azione<br />
riparatrice <strong>del</strong>la bellezza, è essenziale.<br />
Anche la presentazione di Alice, Associazione per la<br />
Lotta all’Ictus Cerebrale, va annoverata nello spazio<br />
<strong>del</strong>la bellezza, quella <strong>del</strong> volontariato attivo e generoso<br />
e <strong>del</strong>la soli<strong>da</strong>rietà, un valore aggiunto in questa nostra<br />
Carpi.<br />
A Mirandola Liliana Cosi, un’étoile che ha testimoniato<br />
la perfezione <strong>del</strong>la sua <strong>da</strong>nza in comunione con Dio.<br />
L’arte, la natura, un viaggio all’interno di se stessi,<br />
l’accoglienza all’altro, la fede e il gioco è (quasi)<br />
fatto.<br />
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/20<strong>04</strong> nr. 46)<br />
art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)<br />
12<br />
“La Bellezza salverà il mondo”<br />
Dostoevskij<br />
· Liliana Cosi – Passo di <strong>da</strong>nza con Dio<br />
· Il centro storico di Carpi - Sempre più bello<br />
· Maria Gloria Riva – Senza il battito <strong>del</strong>le palpebre<br />
Pagine 11/14<br />
A B B I G L I A M E N T O<br />
DONNA - UOMO - BAMBINO<br />
Quando l’amore edifica<br />
Giovedì 23 aprile alle ore 21,20 su è-tv Antenna1<br />
Un bene per la persona e la società<br />
Associazioni<br />
Alice<br />
abita qui<br />
A sostegno dei pazienti<br />
colpiti <strong>da</strong> ictus<br />
PAGINA<br />
7<br />
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Una copia 1,50<br />
FAMIGLIA p. 17 FOSSOLI p. 23<br />
Fatti<br />
non parole<br />
Aziende<br />
Ripartire<br />
<strong>da</strong>lla qualità<br />
Chimar, Blumarine, Angelo<br />
Po e le sfide <strong>del</strong> mercato<br />
PAGINA<br />
9<br />
Lascia don Gianpio Caleffi<br />
E’ don Roberto Vecchi il nuovo parroco<br />
A Santa Croce di Carpi la posa <strong>del</strong>la prima pietra <strong>del</strong> nuovo complesso scolastico <strong>del</strong>le Figlie <strong>del</strong>la<br />
Provvidenza. Una sfi<strong>da</strong> impegnativa e coraggiosa, un servizio educativo per tutti, un investimento<br />
sul futuro. In attesa di un’effettiva parità<br />
Area Nord<br />
Viaggiare<br />
sicuri<br />
Più controlli e meno sanzioni:<br />
parola di Coman<strong>da</strong>nte<br />
PAGINA<br />
7<br />
6<br />
PAGINA<br />
Cultura<br />
L’alloro di<br />
Mamma Nina<br />
La tesi di laurea di Maria<br />
Cristina Buzzega<br />
19<br />
PAGINA<br />
Aperto domenica <strong>26</strong> aprile<br />
Stra<strong>da</strong> Statale Modena - Carpi, 290 · Appalto di Soliera (Mo)<br />
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2<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
Chiesa parrocchiale di Neustift (Tirolo)<br />
C<br />
leopa e l’altro discepolo che sulla via per<br />
Emmaus ebbero la strabiliante esperienza<br />
<strong>del</strong>l’apparizione di Gesù, in quel vian<strong>da</strong>nte<br />
che spiegò loro le Scritture, <strong>da</strong> essi dimenticate<br />
nel momento cruciale <strong>del</strong>la tragica fine <strong>del</strong><br />
loro Maestro, senza indugio ritornano a<br />
Gerusalemme per informare i fratelli <strong>del</strong>l’accaduto,<br />
<strong>del</strong>l’avvenuto incontro con il Signore vivente<br />
e <strong>del</strong> suo scomparire dopo lo spezzar <strong>del</strong><br />
pane…<br />
Ora che stanno raccontando quanto accaduto,<br />
quasi a conferma <strong>del</strong>le loro parole, ecco apparire<br />
il Maestro. E’ lì sotto i loro sguardi; ma stupore,<br />
sgomento e paura paralizzano la loro espressività.<br />
Egli li incoraggia a credere quanto vedono e<br />
chiede qualcosa <strong>da</strong> mangiare. E, come fece con i<br />
due vian<strong>da</strong>nti di Emmaus prima, spiega come di<br />
quelle realtà che lo riguar<strong>da</strong>vano già avevano<br />
scritto Mosè, i Profeti, i Salmi. In quelle parole<br />
ispirate tutto quanto avvenuto – nascita, vita,<br />
morte, risurrezione – era contenuto. Poi due consegne:<br />
comunicare quanto ricevuto a tutte le<br />
genti e testimoniarlo con la vita. Chi si pone in<br />
autentico ascolto di Dio non può che divenirne<br />
testimone. Oggi in tutti i settori <strong>del</strong> vivere c’è uso<br />
e abuso <strong>del</strong>la parola: è elemento inflazionato<br />
anche <strong>da</strong> noi cristiani. Sì, Dio ci chiede che anche<br />
la nostra parola riveli Lui, ma soprattutto che il<br />
nostro agire lo testimoni, sia trasparenza di Lui.<br />
Il fuoco che Gesù è venuto a portare sulla terra<br />
deve divampare ovunque c’è un lembo di terra e<br />
cuori umani <strong>da</strong> riscal<strong>da</strong>re. Non è fuoco <strong>da</strong> conservare<br />
sotto la cenere, ma <strong>da</strong> attivare perché abbia<br />
a raggiungere beneficamente ogni persona, credente<br />
e non.<br />
Le Sorelle Cappuccine<br />
Signore,<br />
quante volte<br />
ho evaso la consegna<br />
ricevuta <strong>da</strong> Te,<br />
di vivere e comunicare<br />
ai miei fratelli<br />
il bene assoluto<br />
che sei.<br />
Tu, il Risorto<br />
che ha vinto il male<br />
la morte!<br />
La parrocchia in rete<br />
Ecco San Possidonio<br />
Già abbiamo descritto la possibilità per le parrocchie<br />
di aprire uno spazio web tramite il sito <strong>del</strong>la Diocesi di<br />
Carpi, grazie al supporto <strong>del</strong>la Cei (info Paola Lunardi,<br />
paola.lunardi@libero.it – Tel 348 8749728). C’è anche<br />
chi riesce a fare in proprio come la parrocchia di<br />
San Possidonio che ha realizzato un sito molto completo<br />
e di facile consultazione.<br />
Complimenti e arrivederci sulla rete<br />
con www.parrocchiasanpossidonio.it<br />
Sempre più Carpi su Avvenire<br />
In questi ultimi giorni i lettori di Avvenire avranno<br />
notato la presenza <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi sul<br />
quotidiano cattolico. Un segno di attenzione e di<br />
vitalità <strong>del</strong>la nostra comunità ecclesiale.<br />
III Domenica di Pasqua<br />
Risplen<strong>da</strong> su di noi, Signore,<br />
la luce <strong>del</strong> tuo volto<br />
Domenica <strong>26</strong> aprile<br />
LETTURE: At 3,13-15.17-19; Sal 4; 1 Gv 2,1-5a; Lc 24,35-48<br />
ANNO B – III SETT. SALTERIO<br />
E’ veramente risorto<br />
Caravaggio, Cena in Emmaus (1596-98), Londra, National Gallery<br />
Tiziano, Cristo risorto, part. <strong>del</strong> Polittico Averoldi (1522),<br />
Brescia, chiesa dei Santi Nazaro e Celso<br />
Dal Vangelo secondo Luca<br />
In quel tempo, [i due discepoli<br />
che erano ritornati <strong>da</strong> Èmmaus]<br />
narravano [agli Undici e a quelli<br />
che erano con loro] ciò che era<br />
accaduto lungo la via e come<br />
avevano riconosciuto [Gesù] nello<br />
spezzare il pane.<br />
Mentre essi parlavano di queste<br />
cose, Gesù in persona stette in<br />
mezzo a loro e disse: «Pace a<br />
voi!». Sconvolti e pieni di paura,<br />
credevano di vedere un fantasma.<br />
Ma egli disse loro: «Perché<br />
siete turbati, e perché sorgono<br />
dubbi nel vostro cuore? Guar<strong>da</strong>te<br />
le mie mani e i miei piedi: sono<br />
proprio io! Toccatemi e guar<strong>da</strong>te;<br />
un fantasma non ha carne e<br />
ossa, come vedete che io ho».<br />
Dicendo questo, mostrò loro le<br />
mani e i piedi. Ma poiché per la<br />
gioia non credevano ancora ed<br />
erano pieni di stupore, disse:<br />
«Avete qui qualche cosa <strong>da</strong> mangiare?».<br />
Gli offrirono una porzione<br />
di pesce arrostito; egli lo<br />
prese e lo mangiò <strong>da</strong>vanti a loro.<br />
Poi disse: «Sono queste le parole<br />
che io vi dissi quando ero ancora<br />
con voi: bisogna che si compiano<br />
tutte le cose scritte su di me<br />
nella legge di Mosè, nei Profeti e<br />
nei Salmi». Allora aprì loro la<br />
mente per comprendere le Scritture<br />
e disse loro: «Così sta scritto:<br />
il Cristo patirà e risorgerà<br />
<strong>da</strong>i morti il terzo giorno, e nel<br />
suo nome saranno predicati a<br />
tutti i popoli la conversione e il<br />
perdono dei peccati, cominciando<br />
<strong>da</strong> Gerusalemme. Di questo<br />
voi siete testimoni».<br />
La prossima puntata<br />
Giovedì 23 aprile alle ore 21,20<br />
Replica domenica <strong>26</strong> alle 8,30<br />
La puntata di giovedì 23 aprile inizierà alle ore 21,20 e prevede servizi sulla Giornata<br />
dei cresimandi, sui volontari carpigiani in Abruzzo, sulla conferenza dedicata a<br />
Benedetto XVI. Infine l’intervista ad alcuni laici missionari <strong>del</strong> Vangelo<br />
e ad Alessandra Fini <strong>del</strong> centro Hip-Hop.<br />
Prossima puntata giovedì 7 maggio ore 21,20
Terremoto in Abruzzo: Caritas guar<strong>da</strong> oltre l’emergenza,<br />
servono soldi e volontari<br />
Pronti a restare a lungo<br />
La<br />
Stefano Facchini*<br />
macchina organizzativa<br />
<strong>del</strong>la Caritas Italiana<br />
e <strong>del</strong>le Caritas<br />
diocesane si è messa<br />
in moto ma, a differenza di<br />
Protezione civile ed associazioni<br />
a questa collegate come<br />
l’Agesci, è calibrata per una<br />
risposta all’emergenza <strong>del</strong><br />
terremoto in Abruzzo che<br />
prevede un’attenzione costante<br />
a medio-lungo termine,<br />
con lo strumento dei<br />
“gemellaggi”, per assicurare<br />
una presenza fatta di<br />
affiancamento alle persone,<br />
soprattutto quelle più deboli<br />
e fragili (anziani, disabili,<br />
bambini) per un periodo medio-lungo.<br />
Ai volontari verranno<br />
infatti richiesti soprattutto<br />
servizi di animazione,<br />
di socializzazione, di accompagnamento.<br />
La prima <strong>del</strong>egazione<br />
a recarsi sui luoghi<br />
colpiti <strong>da</strong>l sisma insieme a<br />
Caritas Italiana è stata quella<br />
umbra, che più recentemente<br />
ha sperimentato il terremoto<br />
nel 1997 e dove, tanto<br />
per <strong>da</strong>re un’idea, il “campo<br />
Caritas” è durato 4 anni.<br />
La Chiesa Italiana opera di<br />
fatto attraverso la Caritas e<br />
interverrà concretamente con<br />
questo ordine di priorità: prima<br />
le strutture sociali, poi le<br />
case, infine gli edifici parrocchiali<br />
e diocesani. Questo<br />
avverrà sempre con il<br />
coinvolgimento dei parroci<br />
che sono figure importanti<br />
per tutti, conoscono tutti e<br />
conoscono le esigenze <strong>del</strong>la<br />
comunità intera, anche quella<br />
che non frequenta la parrocchia.<br />
Per ora Caritas ascolta le richieste<br />
dei parroci, i quali<br />
dovranno anche indicare le<br />
caratteristiche dei volontari<br />
<strong>da</strong> selezionare e formare. La<br />
situazione al momento è molto<br />
frammentata ed è necessario<br />
tessere le fila <strong>del</strong>la comunità.<br />
Per tale motivo non<br />
occorre avere fretta, anche<br />
perché l’area è molto circoscritta<br />
e la Protezione civile<br />
sta facendo il suo dovere.<br />
Alle Caritas <strong>del</strong>l’Emilia<br />
Romagna è stata affi<strong>da</strong>ta una<br />
<strong>del</strong>le otto zone omogenee<br />
formata <strong>da</strong> 3 parrocchie <strong>del</strong>la<br />
città e 5 <strong>del</strong>la montagna.<br />
Anche alla nostra diocesi viene<br />
chiesto di iniziare a raccogliere,<br />
oltre ai fondi, l’elenco<br />
di persone disponibili a<br />
recarsi nei prossimi mesi nelle<br />
zone e nelle parrocchie <strong>del</strong>la<br />
zona a noi assegnata per l’attività<br />
di animazione, rivolta<br />
ad anziani, malati, disabili,<br />
minori e migranti. Chi è interessato,<br />
maggiorenne, può<br />
mettersi in contatto con<br />
Caritas diocesana nelle prossime<br />
settimane per segnalare<br />
una prima disponibilità.<br />
Anche le associazioni giovanili<br />
come Azione Cattolica<br />
ed Agesci, dopo questa<br />
prima fase di emergenza,<br />
possono segnalare la loro<br />
eventuale disponibilità per i<br />
mesi estivi.<br />
Per ora non siamo in grado<br />
di fornire dettagli ma solo di<br />
accogliere le disponibilità <strong>da</strong><br />
condividere con la <strong>del</strong>egazione<br />
regionale Caritas che<br />
ha il compito di coordinare<br />
tutte le operazioni future, che<br />
renderemo note non appena<br />
saranno chiarite.<br />
Da ultimo l’invito a stimolare<br />
la soli<strong>da</strong>rietà sollecitando<br />
le offerte in denaro che per<br />
ora sono molto inferiori a<br />
quelle pervenute alla Caritas<br />
Italiana per il terremoto che<br />
colpì Umbria e Marche. Anche<br />
questo un sintomo <strong>del</strong>la<br />
crisi economica? L’auspicio<br />
è che una prima grande risposta<br />
la si ottenga <strong>da</strong>lla colletta<br />
nazionale che si è svolta<br />
domenica 19 aprile.<br />
* Direttore Caritas Carpi<br />
Soli<strong>da</strong>rietà<br />
Ecco i nostri”gemelli”<br />
Pattuglia Agesci <strong>del</strong>la Zona di Carpi<br />
In merito all’articolo Sempre pronti pubblicato su Notizie<br />
<strong>del</strong> 19 aprile <strong>2009</strong> si precisa che la pattuglia Agesci <strong>del</strong>la<br />
Zona di Carpi presente sui luoghi <strong>del</strong> sisma <strong>del</strong>l’Abruzzo<br />
<strong>da</strong>ll’11 al 18 aprile <strong>2009</strong> era composta <strong>da</strong> sei persone in<br />
quanto <strong>del</strong> gruppo ha fatto parte anche Daniele Gior<strong>da</strong>.<br />
Il gruppo Bper promuove sottoscrizione<br />
a favore <strong>del</strong>la popolazione abruzzese<br />
Banca popolare <strong>del</strong>l’Emilia Romagna, capogruppo <strong>del</strong><br />
Gruppo Bper, a cui appartiene anche Cassa di Risparmio<br />
Provincia <strong>del</strong>l’Aquila (Carispaq), ha promosso una sottoscrizione<br />
a favore <strong>del</strong>la popolazione abruzzese colpita <strong>da</strong>l<br />
gravissimo sisma.<br />
Chiunque desideri effettuare un’elargizione benefica può<br />
contribuire versando la somma sul c/c intestato all’Arcidiocesi<br />
<strong>del</strong>l’Aquila, aperto presso Cassa di Risparmio Provincia<br />
<strong>del</strong>l’Aquila.<br />
Questi gli estremi <strong>del</strong> c/c:<br />
Codice IBAN: IT 87U06<strong>04</strong>0 03601 000000070687<br />
Causale: “sottoscrizione pro-terremotati d’Abruzzo”<br />
Nel corso <strong>del</strong>la riunione operativa <strong>del</strong>le Caritas <strong>del</strong>l’Emilia<br />
Romagna sono stati comunicati i paesi e le rispettive<br />
parrocchie gemellati con le Diocesi <strong>del</strong>la nostra regione:<br />
Collemaggio parr. di Cristo Re; Sant’Elia parr. San Lorenzo;<br />
Ghignano parr. Santa Maria; Torrione parr. San Pio X;<br />
San Giacomo parr. Santa Maria; Aragno e Collebrincioni<br />
unica parrocchia di San Silvestro.<br />
Emergenza<br />
Abruzzo<br />
Sala per Cresime e Comunioni<br />
L’Incontro - Via <strong>del</strong>le Magliaie 4/1 - 41012 CARPI<br />
Tel. e Fax +39 059.693136<br />
email: info@lincontroristorante.it<br />
Chiuso la Domenica e Lunedì a pranzo<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
Dalla Colletta <strong>del</strong> 19 aprile /1<br />
IL RISTORANTE L’INCONTRO ORGANIZZA<br />
“Ti aspetto in cucina”<br />
Lo chef Carlo Gozzi<br />
ha creato un percorso per tutti coloro, donne<br />
e uomini, amanti <strong>del</strong> gusto e <strong>del</strong>l’olfatto<br />
che vogliono allargare la gamma <strong>del</strong> loro sapere<br />
Il pesce... in che modo posso cucinarlo?<br />
2ª lezione sabato 9 maggio <strong>2009</strong><br />
Ore 15.00-18.00 euro 50.00<br />
posti limitati per prenotazioni tel.059 693136<br />
I corsisti sono “obbligati” a sporcarsi le mani collaborando<br />
con lo chef e degustando insieme il risultato.<br />
3<br />
Per sostenere gli interventi<br />
in corso (causale “TERRE-<br />
MOTO ABRUZZO”) si possono<br />
inviare offerte a Caritas<br />
Italiana tramite<br />
• C/C postale N. 347013<br />
• Unicredit Banca di Roma spa<br />
IBAN IT38 K03002 05206 00<strong>04</strong>01120727<br />
• Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19<br />
W030 6905 0921 0000 0000 012<br />
• Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma - Iban: IT<strong>26</strong><br />
F035 8903 2003 0157 0306 097<br />
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT29<br />
U050 1803 2000 0000 0011 113<br />
• CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06<br />
66177001 (orario d’ufficio)<br />
E’ anche possibile rivolgersi alla Caritas Diocesana di<br />
Carpi, in Corso Fanti 13.<br />
Ecco un primo elenco <strong>del</strong>le offerte pervenute alla Caritas<br />
diocesana dopo la Colletta di domenica 19 aprile. A<br />
queste va aggiunto lo stanziamento di 10mila euro <strong>del</strong>la<br />
Caritas. La speranza è che molti di più siano i contributi<br />
che singoli offerenti hanno inviato direttamente alla<br />
Caritas Italiana, <strong>da</strong>l momento che si tratta di importi<br />
deducibili <strong>da</strong>lla dichiarazione dei redditi.<br />
Privati: N.N. 50; Paolo Luppi 50; Sergio Greco 200;<br />
Benito Filiberti 450; Lore<strong>da</strong>na Lupetti 50;<br />
Carmen Malavasi 50; Gianni Cavicchioli 50; Maria<br />
Letizia Bignardi 50;<br />
Parrocchie: Quartirolo 3.185; Novi 2.000<br />
Comunità e associazioni: Monache Clarisse 700; Monache<br />
Cappuccine 800; Comunione e liberazione 50;<br />
Azione Cattolica Giovani 440
4<br />
Le<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
elezioni amministrative<br />
sono ormai alle porte,<br />
negli stessi giorni, 6 e 7<br />
giugno, si voterà anche<br />
per il rinnovo <strong>del</strong> Parlamento<br />
Europeo, ci attendono quindi<br />
due mesi di accesi confronti e<br />
di discussioni. La politica è<br />
uno degli ambiti più complessi<br />
in cui il cristiano è chiamato a<br />
spendersi, in primo luogo come<br />
elettore. Con don Franco Appi,<br />
che è stato apprezzato docente<br />
<strong>del</strong> corso di Dottrina Sociale<br />
promosso <strong>da</strong>lla nostra Diocesi,<br />
cerchiamo di offrire alcuni<br />
spunti per “illuminare” la mente<br />
e la coscienza.<br />
Don Franco ci sono criteri<br />
attraverso i quali si possono<br />
valutare le diverse proposte<br />
politiche alla luce <strong>del</strong>la corrispondenza<br />
– o almeno <strong>del</strong>la<br />
vicinanza – ai principi di<br />
Dottrina Sociale <strong>del</strong>la Chiesa?<br />
Ci sono elementi <strong>da</strong> cui<br />
non si può prescindere nella<br />
scelta che come elettori siamo<br />
chiamati a fare?<br />
Innanzitutto voglio ribadire che<br />
l’impegno in politica non è un<br />
optional per un cristiano, ma<br />
un preciso dovere morale che<br />
fa riferimento al settimo coman<strong>da</strong>mento,<br />
ma anche a tutta<br />
la secon<strong>da</strong> parte dei coman<strong>da</strong>menti.<br />
Il criterio è sempre il<br />
bene comune, corre<strong>da</strong>to <strong>da</strong>lle<br />
virtù di soli<strong>da</strong>rietà sociale e<br />
sussidiarietà, giustizia, libertà<br />
e diritti umani fon<strong>da</strong>mentali.<br />
Ma queste sono enunciazioni<br />
teoriche. Nelle situazioni concrete<br />
occorre verificare attentamente<br />
i contesti, i programmi,<br />
i valori irrinunciabili, come<br />
enuncia il documento <strong>del</strong>la Con-<br />
gregazione <strong>del</strong>la fede sull’impegno<br />
dei cattolici in politica.<br />
Occorre ricor<strong>da</strong>re che in fase<br />
di pluralismo è possibile scendere<br />
a compromessi. Sempre<br />
scegliendo il bene maggiore<br />
possibile, o, come qualcuno dice<br />
ma a me non piace, il male<br />
minore.<br />
Quindi nel concreto come<br />
dovrebbe comportarsi un cristiano<br />
chiamato a scegliere<br />
chi e quale schieramento votare<br />
o per quale partito impegnarsi?<br />
Il cristiano non si può accontentare<br />
di an<strong>da</strong>re a votare. Deve<br />
piuttosto animare un vero dibattito<br />
nella società. Per farlo<br />
deve ben conoscere le situazioni,<br />
farsi competente <strong>del</strong>le<br />
varie discipline di economia,<br />
politologia, sociologia… questo<br />
significa che deve imparare<br />
a leggere e studiare, a partecipare<br />
alla vita di un’associazione,<br />
non solo direttamente<br />
politica, ma anche e soprattutto<br />
di secondo livello, cioè culturale,<br />
pre-politica, ad associarsi<br />
a gruppi di pressione…<br />
I laici impegnati in politica –<br />
si è detto al corso – devono<br />
operare e argomentare le pro-<br />
C opertina<br />
Dopo il corso sulla Dottrina Sociale <strong>del</strong>la Chiesa Cattolica approfondiamo<br />
con don Franco Appi, docente di Morale Sociale presso la Facoltà Teologica <strong>del</strong>l’Emilia<br />
Romagna alcuni temi cruciali per la dimensione pubblica <strong>del</strong>l’esperienza cristiana.<br />
In questa prima intervista si parla di politica, formazione e discernimento<br />
Politica che passione<br />
prie posizioni con la forza<br />
<strong>del</strong>la ragione e non solo con<br />
la fede. Questo significa che<br />
talvolta fede e ragione sono<br />
in contraddizione?<br />
No! Significa solo che la ragione<br />
può essere uno strumento<br />
di argomentazione universale,<br />
mentre la fede è solo<br />
proponibile ai cristiani. La politica<br />
non è solo computo <strong>del</strong>le<br />
volontà, ma anche dibattito. È<br />
proprio per la consapevolezza<br />
che la verità è una sola che si<br />
deve ricorrere alla ragione per<br />
riconoscere i principi etici. Per<br />
questo Benedetto XVI parla di<br />
promozione <strong>del</strong>la filosofia etica<br />
sociale. Non c’è nulla che<br />
spaventi un leader politico quanto<br />
la capacità di dibattito, e<br />
quindi di democrazia, <strong>del</strong>la base<br />
<strong>del</strong>la società.<br />
Non vuole essere un gioco di<br />
parole ma è necessario ‘esercitare’<br />
la propria ragione a…<br />
spiegare le ragioni <strong>del</strong>la fede?<br />
Quali strumenti abbiamo per<br />
educarci all’esercizio <strong>del</strong>la razionalità?<br />
Le ragioni <strong>del</strong>la fede si approfondiscono<br />
tramite la teologia<br />
che è “Fides quaerens<br />
intellectum”. Ma qui non si<br />
deve equivocare. Le ragioni<br />
etiche sociali che la fede può<br />
indicare sono “ragioni <strong>del</strong>la<br />
ragione”; alla fede spetta indirizzare<br />
e purificare la ragione,<br />
non sostituirla. La ragione in<br />
sé è già in grado di argomentare<br />
in campo etico sociale. Gli<br />
strumenti sono lo studio <strong>del</strong>la<br />
filosofia etica, e di tutte quelle<br />
scienze che analizzano i contesti.<br />
Se ci viene chiesto sacrificio<br />
per ogni atto di virtù per-<br />
Ufficio per la pastorale sociale e <strong>del</strong> lavoro<br />
don Franco Appi<br />
ché pensare che l’esercizio <strong>del</strong>la<br />
giustizia, virtù base <strong>del</strong>la vita<br />
politica, debba avvenire con<br />
facilità? Occorre considerare<br />
che il sacrificio si fa volentieri<br />
quando è supportato <strong>da</strong>lla passione;<br />
e questa gli educatori e i<br />
“pastori” devono imparare a<br />
promuoverla presso tutte le<br />
persone <strong>del</strong>le varie comunità.<br />
La necessità di formazione è<br />
FESTA<br />
DEL LAVORO<br />
1° Maggio <strong>2009</strong><br />
S. MESSE<br />
presiedute <strong>da</strong> S.E. Mons. ELIO TINTI<br />
Vescovo di Carpi<br />
Ore 9.00 – Duomo di Mirandola<br />
Ore 12.00 – Cattedrale di Carpi<br />
Giovedì 14 maggio <strong>2009</strong> ore 21<br />
Chiesa di S. Ignazio - Museo diocesano di Arte Sacra<br />
vista come prerogativa di chi<br />
fa politica, ma spesso non di<br />
chi la vive <strong>da</strong> cittadino elettore.<br />
Basta per un credente<br />
che vuole ‘essere informato’<br />
leggere il giornale? Come<br />
formarsi in modo <strong>da</strong> poter<br />
partecipare adeguatamente<br />
alla vita pubblica?<br />
La formazione è necessaria per<br />
la crescita in umanità di ogni<br />
bimbo che nasce, cresce e diventa<br />
prima giovane poi adulto.<br />
È chiaro che il giornale non<br />
è sufficiente e che un solo giornale<br />
è insufficiente. Già per<br />
comprendere è necessario incrociare<br />
le fonti, verificare l’attitudine<br />
a dire il vero, le influenze<br />
ideologiche.<br />
Il discernimento cristiano<br />
spesso lo si pensa come un<br />
processo che tocca solo la<br />
Scrittura in rapporto alla persona.<br />
Come fare discernimento<br />
sui fatti concreti, sugli eventi<br />
di attualità?<br />
Occorre formarsi al discernimento<br />
con i vari passaggi: di<br />
analisi <strong>del</strong>la situazione senza<br />
ideologismi, di valutazione etica<br />
ispirata <strong>da</strong>lla fede ma con argomenti<br />
di ragione, di decisioni<br />
pratiche messe poi in atto. È<br />
chiaro che è utile, se non necessaria,<br />
una vita associata in<br />
cui le competenze si integrano.<br />
Questo lo si deve fare ponendo<br />
attenzione a non fare<br />
corto circuiti integralisti. La<br />
fede non è un progetto politico<br />
né lo è il Vangelo. I gruppi<br />
associativi possono e devono<br />
formare le coscienze, non scegliere<br />
al posto <strong>del</strong>le singole<br />
coscienze.<br />
A cura di Benedetta Bellocchio e<br />
Luigi Lamma (1-continua)<br />
ASSOCIAZIONI CRISTIANE<br />
LAVORATORI ITALIANI<br />
CARPI
Ecco il “biglietto di invito” per la 46ma Settimana sociale<br />
dei cattolici italiani che si terrà a Reggio Calabria nell’ottobre 2010.<br />
La proposta di un percorso di preparazione ampiamente condiviso<br />
Un’agen<strong>da</strong> di speranza<br />
per il futuro <strong>del</strong> Paese<br />
peranza, responsabili-<br />
“S tà, agen<strong>da</strong>”. Sono queste<br />
le tre parole-chiave<br />
<strong>del</strong> “biglietto di invito”<br />
lanciato a tutto il mondo<br />
cattolico, e non solo, in<br />
vista <strong>del</strong>la prossima Settimana<br />
sociale. “Non siamo<br />
partiti <strong>da</strong> un’analisi, ma <strong>da</strong><br />
una convinzione sperimentata”,<br />
ha spiegato Luca<br />
Diotallevi, vicepresidente <strong>del</strong><br />
Comitato scientifico e organizzatore<br />
<strong>del</strong>le Settimane<br />
sociali dei cattolici italiani:<br />
“Nel nostro paese c’è un<br />
numero sufficiente, e sufficientemente<br />
vivace, di soggetti<br />
sociali per gua<strong>da</strong>gnare<br />
una nuova stagione di futuro”.<br />
La prima parola-chiave<br />
<strong>del</strong> testo presentato, ha detto<br />
Diotallevi, “è speranza, non<br />
ottimismo: la nostra speranza<br />
relativa alla città si fon<strong>da</strong><br />
sull’esistenza di soggetti capaci<br />
di concorrere al futuro,<br />
con cui noi entriamo in dialogo.<br />
Non chiudiamo gli occhi<br />
di fronte alla grave crisi<br />
che stiamo attraversando, non<br />
partecipiamo al confronto tra<br />
ottimisti e pessimisti: vediamo<br />
le ‘cose nuove’ che, pur<br />
nella crisi, animano la società,<br />
grazie ad una speranza<br />
che è capacità di discernimento,<br />
fatta di scelte, quindi<br />
eticamente non neutra”. La<br />
secon<strong>da</strong> parola chiave è “responsabilità”,<br />
partendo <strong>da</strong>lla<br />
consapevolezza espressa<br />
<strong>da</strong> Benedetto XVI a Cagliari:<br />
“serve una nuova generazione<br />
di cattolici capaci di<br />
assumersi responsabilità pubbliche”.<br />
Lo sforzo <strong>del</strong><br />
discernimento<br />
La terza parola-chiave è<br />
“agen<strong>da</strong>”, che però – ha precisato<br />
Diotallevi “non è un<br />
programma politico, economico,<br />
culturale, ma un sommesso<br />
e umile invito ad uno<br />
sforzo di discernimento per<br />
<strong>da</strong>re un ordine ai problemi<br />
gravissimi <strong>del</strong> paese, tralasciando<br />
quelli gravi”. “Il discernimento<br />
– ha assicurato<br />
Edoardo Patriarca, segretario<br />
<strong>del</strong> Comitato scientifico<br />
e organizzatore <strong>del</strong>le Settimane<br />
sociali dei cattolici<br />
italiani – non sarà opera di<br />
pochi, ma di persone ed<br />
espressioni organizzate <strong>del</strong><br />
cattolicesimo italiano, per<br />
arrivare a <strong>del</strong>ineare il volto<br />
di una città più aperta e<br />
abitabile”. “Chiederemo,<br />
anche alla politica, collaborazioni<br />
a costruire l’agen<strong>da</strong>”,<br />
ha detto Patriarca rispondendo<br />
alle domande dei<br />
giornalisti, e annunciando che<br />
nel cammino preparatorio<br />
verso la Settima sociale sono<br />
in programma audizioni, seminari<br />
di approfondimento<br />
Si svolgerà <strong>da</strong>l 14 al 17 ottobre 2010, a Reggio<br />
Calabria, la 46ma Settimana sociale dei cattolici<br />
italiani. Ad annunciarlo è stato monsignor Arrigo<br />
Miglio, presidente <strong>del</strong> Comitato scientifico e organizzatore<br />
<strong>del</strong>le Settimane sociali e presidente <strong>del</strong>la<br />
Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro,<br />
la giustizia e la pace. La scelta <strong>del</strong> luogo, ha spiegato<br />
il vescovo, “non è solo di alternanza obbligata”<br />
tra città <strong>del</strong> Nord e città <strong>del</strong> Sud, ma è dettata anche<br />
<strong>da</strong>lla ricorrenza dei 20 anni <strong>da</strong>l documento dei<br />
vescovi italiani su “Chiesa italiana e mezzogiorno”,<br />
in cui veniva messa in evidenza “la necessità che il<br />
paese cresca insieme”.<br />
Edoardo Patriarca<br />
Luca Diotallevi<br />
C opertina<br />
Il Comune di Carpi e le politiche abitative<br />
Una risposta ai quesiti <strong>del</strong>la Caritas<br />
Sul tema <strong>del</strong>le politiche abitative rilanciato<br />
<strong>da</strong>l direttore <strong>del</strong>la Caritas Stefano facchini<br />
sul numero di Notizie <strong>del</strong> 19 aprile è intervenuta<br />
con una nota l’Amministrazione<br />
Comunale di Carpi riaffermando l’impegno<br />
assunto su più fronti: edilizia residenziale<br />
pubblica, contributi per l’affitto, affitto casa<br />
garantito.<br />
Edilizia residenziale pubblica (Erp)<br />
L’amministrazione comunale ha a disposizione<br />
591 appartamenti Erp, di questi 481<br />
sono attualmente occupati <strong>da</strong> famiglie italiane<br />
e 110 <strong>da</strong> famiglie straniere.<br />
Tra pochi mesi saranno pronti per l’assegnazione<br />
13 alloggi pubblici costruiti esclusivamente<br />
con fondi <strong>del</strong> Comune e <strong>del</strong>l’Acer.<br />
Altri 5 sono in ristrutturazione in via <strong>del</strong>le<br />
Nazioni Unite.<br />
Fondo sociale per l’affitto<br />
E’ un altro strumento utile per chi ha difficoltà<br />
con il pagamento dei canoni: sebbene<br />
in progressivo calo ogni anno per il ridursi<br />
degli stanziamenti statali il Fondo sociale,<br />
cui partecipa anche il Comune con fondi<br />
propri, ha contributo ad alleviare il peso dei<br />
canoni per molte famiglie: solo nel 2008 a<br />
Carpi sono state 1000 le famiglie che hanno<br />
ricevuto il fondo, per un ammontare di<br />
570.534 euro.<br />
Affitto casa garantito<br />
Questa formula prevede canoni calmierati<br />
con garanzie fornite <strong>da</strong> un fondo cui parte-<br />
a livello locale e convegni<br />
preparatori; un sito<br />
(www.settimanesociali.it) e<br />
una newsletter mensili saranno<br />
altri strumenti “per<br />
arrivare ad un documento di<br />
tanti”.<br />
Cinque<br />
domande<br />
per iniziare<br />
a pensare<br />
“Qual è la condizione reale<br />
<strong>del</strong>la cittadinanza nel nostro<br />
paese e dei fon<strong>da</strong>menti e <strong>del</strong>le<br />
forme di democrazia? Qual<br />
è lo stato <strong>del</strong> processo di<br />
trasmissione dei valori e <strong>del</strong>la<br />
cultura che dovrebbero fare<br />
<strong>del</strong>la nostra una ‘città’ aperta<br />
e soli<strong>da</strong>le?”. Sono alcune<br />
domande contenute nel “biglietto<br />
di invito” a partecipare<br />
al cammino di preparazione<br />
verso la 46ma Settimana<br />
sociale. Tra le altre<br />
domande “corrispondenti a<br />
dimensioni cruciali <strong>del</strong>la vita<br />
civile e insieme a momenti<br />
concreti e decisivi <strong>del</strong>la vita<br />
personale”, figurano quelle<br />
sulla “condizione <strong>del</strong>la vita<br />
economica” <strong>del</strong> Paese, sull’atteggiamento<br />
di quest’ultimo<br />
nei confronti <strong>del</strong>le “fragilità<br />
e differenze di ciascuna<br />
persona umana”, sul “riconoscimento<br />
pubblico, rispetto<br />
e cura” <strong>del</strong>la vita umana”.<br />
L.L.<br />
cipano Comune e Provincia<br />
e contratti stipulati<br />
con l’assistenza<br />
degli enti pubblici.<br />
Una stra<strong>da</strong> sperimentale<br />
che ha permesso<br />
a 60 famiglie<br />
di avere accesso all’alloggio<br />
e che ci auguriamo di poter sviluppare<br />
anche con l’aiuto di tanti privati.<br />
Infine il 5 per 1000: l’anno scorso il Comune<br />
ha destinato a 51 famiglie monogenitoriali<br />
con figli minori a carico 1000 euro ciascuna,<br />
grazie alla scelta fatta <strong>da</strong>i contribuenti<br />
carpigiani.<br />
L’amministrazione comunale sta inoltre già<br />
valutando concretamente la possibilità di<br />
acquistare alloggi pronti e vuoti sul mercato<br />
privato <strong>da</strong> mettere a disposizione per famiglie<br />
bisognose. In un momento di crisi economica<br />
come questo, in cui aumenta fortemente<br />
il numero degli sfratti per morosità,<br />
in cui si allarga la forbice tra redditi e affitti,<br />
in cui le risorse <strong>del</strong>le famiglie calano ed è<br />
sempre più difficile è accedere al mercato<br />
privato, stante il livello degli affitti, c’è<br />
bisogno <strong>del</strong> concorso di tutti, <strong>del</strong> pubblico e<br />
<strong>del</strong> privato. Anche i proprietari privati possono<br />
dunque <strong>da</strong>re una mano, immettendo<br />
nel circuito <strong>del</strong>l’affitto casa garantito i loro<br />
appartamenti sfitti.<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
5<br />
Raccolte offerte per <strong>16</strong> mila euro<br />
che verranno assegnati<br />
ai centri di ascolto di Carpi<br />
e Mirandola<br />
Quaresima<br />
di Carità <strong>2009</strong><br />
Pubblichiamo l’elenco <strong>del</strong>le offerte<br />
consegnate al Vescovo durante la messa<br />
crismale di mercoledì santo. L’elenco risulta<br />
incompleto perché alcune parrocchie<br />
hanno utilizzato le somme raccolte per far<br />
fronte direttamente alle richieste di famiglie<br />
e indigenti.<br />
La Caritas diocesana aggiungerà quanto<br />
manca per arrivare alla somma di <strong>16</strong> mila<br />
euro e consegnerà, entro la settimana, 10<br />
mila euro a Porta Aperta di Carpi e 6 mila<br />
euro a Porta Aperta di Mirandola per l’acquisto<br />
di alimenti e per aiutare le famiglie<br />
bisognose che si rivolgono ai due centri di<br />
ascolto diocesani.<br />
Parrocchie<br />
Corpus Domini 2.361; Civi<strong>da</strong>le 1.250; S.<br />
Maria Maggiore di Mirandola 1.010; San<br />
Giuseppe Artigiano 974,50; Natività <strong>del</strong>la<br />
B.V. Maria di Fossoli 870; Cattedrale S.<br />
Maria Assunta, Carpi 800; Santa Croce 700;<br />
San Zenone, Rolo 500; Quarantoli e Gavello<br />
500; S. Giustina e Tramuschio 500; Rovereto<br />
500; S. Lorenzo di Gargallo 400; Mortizzuolo<br />
320; Madonna <strong>del</strong>la Neve, Quartirolo 300;<br />
San Giacomo Roncole 300; Conversione di<br />
San Paolo Apostolo – Concordia 200; San<br />
Martino Spino 200; San Pietro Apostolo,<br />
Fossa 200; Purificazione <strong>del</strong>la B.V. Maria di<br />
Panzano 120; Sant’Antonio in Merca<strong>del</strong>lo<br />
100; San Martino Carano 100;<br />
Chiese e comunità religiose<br />
Missionari Servi dei Poveri – San Francesco<br />
di Mirandola 800; Monache Clarisse –<br />
Monastero di Santa Chiara 500;<br />
Privati<br />
N.N.100; N.N.620; N.N. 606,87; N.N. 150;<br />
Totale offerte al 15 aprile <strong>2009</strong>: 14.982,37
6 C<br />
“M<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
ronaCarpi A Santa Croce la posa <strong>del</strong>la prima pietra <strong>del</strong> nuovo complesso scolastico<br />
che sarà intitolato a don Severino Fabriani, educatore ed apostolo dei non udenti<br />
attone su mattone viene<br />
su la grande scuola…”.<br />
Così hanno cantato i<br />
bambini <strong>del</strong>la scuola “Figlie<br />
<strong>del</strong>la Divina Provvidenza per<br />
le Sordomute” di Santa Croce<br />
in occasione <strong>del</strong>la cerimonia<br />
<strong>del</strong>la posa <strong>del</strong>la prima pietra<br />
<strong>del</strong> nuovo complesso scolastico,<br />
avvenuta sabato 18 aprile.<br />
Una festa <strong>da</strong>ll’alto valore simbolico<br />
come si addice ad ogni<br />
inizio solenne, tanto più se riguar<strong>da</strong><br />
un progetto così impegnativo<br />
come la costruzione<br />
di una nuova scuola.<br />
Quanto sia sentito questo impegno<br />
per la comunità ecclesiale<br />
e per la città di Carpi lo<br />
hanno testimoniato le presenze<br />
e le parole dei vescovi di<br />
Modena, monsignor Benito<br />
Cocchi e di Carpi monsignor<br />
Elio Tinti, <strong>del</strong> sin<strong>da</strong>co di Carpi<br />
Enrico Campe<strong>del</strong>li e <strong>del</strong>l’assessore<br />
alle Politiche Scolastiche<br />
Maria Cleofe Filippi.<br />
Per la Fon<strong>da</strong>zione Cassa di<br />
Risparmio di Carpi, che per<br />
l’opera ha <strong>del</strong>iberato<br />
un’erogazione di 900 mila euro,<br />
ha preso la parola Luigi<br />
Lamma, mentre il presidente<br />
Gianfe<strong>del</strong>e Ferrari, seppur<br />
impegnato in altra sede, non<br />
ha voluto mancare portando il<br />
suo saluto a monsignor Tinti e<br />
l’incoraggiamento <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione<br />
alla direttrice suor<br />
Rosaria Guidetti, a cerimonia<br />
ormai ultimata. Tante ancora<br />
le personalità <strong>da</strong> Anna<br />
Molinari a Roberto Andreoli,<br />
ex presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />
d’Istituto, a Giliola Pivetti,<br />
presidente <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione<br />
Paltrinieri che sempre a Santa<br />
Croce gestisce la scuola materna<br />
Matilde Capello, i “vicini<br />
di casa” Sergio Zini e Marco<br />
Viola <strong>del</strong>la Cooperativa<br />
Nazareno e tanti, tanti amici<br />
che hanno voluto dimostrare<br />
vicinanza e attenzione alle suore<br />
e all’istituto in questa tappa<br />
d’inizio <strong>da</strong>vvero importante.<br />
In effetti si tratta di una sfi<strong>da</strong><br />
coraggiosa che il Consiglio di<br />
amministrazione <strong>del</strong>l’Istituto,<br />
che ha la responsabilità <strong>del</strong>la<br />
scuola di Santa Croce, <strong>da</strong> poco<br />
unificata con quella di Modena,<br />
si è assunto come ha ricor<strong>da</strong>to<br />
il presidente monsignor<br />
Antonio Leonelli, coadiuvato<br />
<strong>da</strong>i consiglieri Marino Odorici<br />
e monsignor Sergio Casini.<br />
Nel pensiero di tutti gli intervenuti<br />
è emerso un unico filo<br />
conduttore, la consapevolez-<br />
Mattoni di futuro<br />
Scuole paritarie: sbloccate le risorse<br />
<strong>del</strong>la Finanziaria<br />
Il futuro resta un’incognita<br />
Con il via libera all’assegnazione dei 120 milioni (inizialmente<br />
erano 133) al capitolo <strong>del</strong>le scuole paritarie, le associazioni<br />
<strong>del</strong> settore esprimono apprezzamento per la decisione presa<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la Conferenza Stato-Regioni. “Si tratta di un<br />
passo positivo che consente alle scuole paritarie di continuare<br />
a offrire il servizio pubblico che svolgono, anche se restituisce<br />
solo in parte quanto realmente tagliato a un settore strategico<br />
<strong>del</strong> sistema nazionale di istruzione” commenta la Compagnia<br />
<strong>del</strong>le Opere per il settore Opere educative. “È necessario ora<br />
– aggiunge la Cdo – garantire almeno lo stesso livello di<br />
finanziamento anche per i prossimi anni”, in cui sono previsti<br />
altri tagli. Una preoccupazione condivisa <strong>da</strong>l segretario nazionale<br />
<strong>del</strong>la Fism, la Federazione <strong>del</strong>le scuole materne, Luigi<br />
Morgano, che sottolinea “l’esigenza che si proce<strong>da</strong> ora<br />
all’erogazione <strong>da</strong> parte <strong>del</strong>le Direzioni scolastiche regionali,<br />
in continuità con il passato, a questi 120 milioni unitamente ai<br />
400 già stanziati in Finanziaria per permettere alle scuole la<br />
normale attività”, almeno per il <strong>2009</strong>, visto che, se non si<br />
interverrà anche per i prossimi due esercizi finanziari, le<br />
paritarie si troveranno <strong>da</strong>vanti a nuovi tagli. Se questi ultimi<br />
saranno mantenuti, le scuole “paritarie”, così almeno le riconosce<br />
la legge italiana, moriranno per asfissia, costrette come<br />
sono a rispettare tutti e più degli obblighi imposti alle scuole<br />
statali, ma private <strong>del</strong>le risorse indispensabili per poterli<br />
esercitare. L.L.<br />
za che impegnarsi per migliorare<br />
e qualificare l’offerta<br />
formativa con una nuova scuola<br />
è un investimento sul futuro.<br />
Lo è per la comunità civile in<br />
tutte le sue articolazioni, politiche,<br />
economiche e sociali,<br />
che ha la responsabilità di offrire<br />
alle giovani generazioni<br />
valide occasioni di formazione.<br />
Lo è per la chiesa che attraverso<br />
queste opere, certo meritevoli<br />
di maggiore riconoscimento<br />
<strong>da</strong> parte <strong>del</strong>lo Stato,<br />
esprime tutta la sua vocazione<br />
educativa. Lo è per i genitori<br />
chiamati in prima persona ad<br />
essere protagonisti e non solo<br />
fruitori <strong>del</strong>la scuola.<br />
Dopo la benedizione <strong>del</strong>la prima<br />
pietra, le autorità e numerosi<br />
presenti sono stati chiamati<br />
ad apporre la firma sulla<br />
pergamena che verrà murata<br />
nelle fon<strong>da</strong>menta <strong>del</strong>la struttura,<br />
insieme all’elenco di tutti<br />
gli alunni e degli insegnanti<br />
<strong>del</strong>l’anno scolastico in corso.<br />
Il nuovo complesso sarà intitolato<br />
al fon<strong>da</strong>tore <strong>del</strong>la congregazione<br />
<strong>del</strong>le Figlie <strong>del</strong>la<br />
Dvina Provvidenza per le sordomute,<br />
il sacerdote modenese<br />
don Severino Fabriani<br />
(1792 – 1849), un educatore<br />
<strong>da</strong>lle grandi intuizioni pe<strong>da</strong>gogiche<br />
per quanto riguar<strong>da</strong><br />
l’istruzione dei non udenti.<br />
Guar<strong>da</strong>ndo alla realtà<br />
carpigiana e all’esperienza ormai<br />
trentennale di scuola integrata<br />
tra non udenti e<br />
normodotati è stato molto opportuno<br />
il ricordo che l’assessore<br />
Maria Cleofe Filippi ha<br />
tributato a don Marzio<br />
Gualmini, direttore <strong>del</strong>l’istituto<br />
modenese che si prodigò<br />
con ogni mezzo per lo sviluppo<br />
<strong>del</strong>la scuola di Santa Croce<br />
e per l’accoglienza dei bambini<br />
sordomuti provenienti <strong>da</strong><br />
ogni parte d’Italia.<br />
L’inno di Mameli e il lancio di<br />
un nugolo di palloncini bianchi<br />
in cielo hanno concluso la<br />
cerimonia: <strong>da</strong>vvero una bella<br />
pagina di vita sociale, finalmente<br />
una buona notizia, come<br />
ha ricor<strong>da</strong>to il vescovo Cocchi,<br />
tra le tante vicende tristi<br />
che ci offre la cronaca quotidiana.<br />
Una nuova scuola è un<br />
segno di speranza e di fiducia<br />
nel futuro, una responsabilità<br />
che non si può eludere guar<strong>da</strong>ndo<br />
il volto radioso di quei<br />
bambini e pensando al loro<br />
domani.<br />
V.P.
Si<br />
Annalisa Bonaretti<br />
è costituita il 1° aprile<br />
Alice, ma non è uno<br />
scherzo, anzi è una realtà<br />
bella e seria che sta<br />
muovendo i primi passi in città.<br />
Alice, acronimo di Associazione<br />
per la Lotta all’Ictus<br />
Cerebrale, è una federazione<br />
di omonime autonome associazioni<br />
regionali; a Carpi è<br />
presieduta <strong>da</strong> Gabriele Greco,<br />
direttore <strong>del</strong>l’Unità operativa<br />
di Neurologia <strong>del</strong><br />
Ramazzini. Il vicepresidente<br />
è Emilio Pilutti, ex malato;<br />
tesoriere Cristina Baracchi,<br />
volontaria; segretaria,<br />
Marialaura Lugli, caposala<br />
di Neurologia, e basta già questo<br />
per capire come è composta<br />
Alice: medici, ex malati e<br />
famigliari, personale addetto<br />
all’assistenza e alla riabilitazione,<br />
volontari. A ulteriore<br />
conferma, i consiglieri tra cui<br />
tre medici – Massimo<br />
Albuzza, Mario Baratti,<br />
Mario Santangelo – e tre<br />
cosiddetti laici – Lauro<br />
Casarini, Lin<strong>da</strong> Grieco,<br />
Edmondo Roma -. Il presidente<br />
ha comunque voluto<br />
sottolineare che “Alice non è<br />
un’associazione di impronta<br />
medica, in questa fase di partenza<br />
era inevitabile, ma noi<br />
siamo e vogliamo essere <strong>da</strong>vvero<br />
aperti a tutti, consapevoli<br />
come siamo <strong>del</strong>la generosità<br />
e <strong>del</strong>la disponibilità dei<br />
carpigiani. Ci fa molto piacere<br />
– ha proseguito il presidente<br />
– che volontari che già fanno<br />
parte di altre associazioni<br />
si siano uniti a noi, lo riteniamo<br />
un valore aggiunto perché<br />
CronaCarpi Si è costituita Alice, Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale.<br />
Presidente Gabriele Greco, vice Emilo Pilutti<br />
La buona battaglia<br />
portano tutta la loro esperienza,<br />
per questo un ringraziamento<br />
particolare lo rivolgo<br />
ad Amo”.<br />
La presentazione di Alice è<br />
stata occasione per parlare<br />
<strong>del</strong>l’incidenza <strong>del</strong>l’ictus e dei<br />
ricoveri effettuati nel 2008.<br />
“A Modena ogni anno si registrano<br />
<strong>da</strong>i 1.500 ai 2.000<br />
ictus – ha osservato Gabriele<br />
Greco -; a Carpi sui 400, e<br />
vengono tutti ricoverati in<br />
Neurologia. Da un paio d’anni<br />
abbiamo a disposizione la<br />
Stroke unit, l’unità dedicata<br />
all’ictus, sei posti letto tutti<br />
monitorati. Ma la Stroke unit<br />
– ha precisato – non è un’unità<br />
fisica, è una cultura <strong>del</strong>la<br />
cura <strong>del</strong>l’ictus in cui infermieri<br />
e medici sono dedicati<br />
alla cura <strong>del</strong> malato. I miglioramenti<br />
per i pazienti sono<br />
evidenti”. 305 i ricoveri in<br />
Stroke unit, quasi 400 in reparto;<br />
dei 305 174 sono donne<br />
e 131 uomini. L’ictus colpisce<br />
più le donne semplicemente<br />
perché sono più longeve.<br />
Greco ha sottolineato i due<br />
grandi filoni in cui si sviluppa<br />
l’associazione: la prevenzione<br />
e l’aiuto concreto a<br />
malati e famigliari.<br />
On the road<br />
Un corso per anziani sulla sicurezza stra<strong>da</strong>le<br />
Il consultorio psicogeriatrico<br />
di Carpi, in collaborazione<br />
con i Comuni <strong>del</strong>le Terre d’Argine,<br />
il sin<strong>da</strong>cato pensionati<br />
e con l’Università Libera Età,<br />
organizza un ciclo di conferenze<br />
rivolte alla cittadinanza<br />
“I pomeriggi <strong>del</strong>la salute”<br />
sul tema <strong>del</strong>la sicurezza sulla<br />
stra<strong>da</strong> e gli anziani, <strong>da</strong>l titolo<br />
“Anziani più sicuri sulla stra<strong>da</strong>.<br />
Informazioni generali e<br />
Van<strong>da</strong> Menon<br />
consigli”.<br />
Relatrici: Manuela Bellelli,<br />
assistente di Polizia municipale<br />
e titolare <strong>del</strong> sito no profit “On the road”<br />
e Van<strong>da</strong> Menon, medico geriatra, responsabile<br />
<strong>del</strong> consultorio psicogeriatrico distrettuale.<br />
Si sono già svolte tre <strong>del</strong>le sei conferenze in<br />
programma; la prossima è prevista per il 5<br />
maggio a Soliera presso il Circolo Arci in via<br />
Grandi.<br />
“Diamo soprattutto informazioni corrette agli<br />
utenti di terza età su come circolare sia <strong>da</strong><br />
pedoni che <strong>da</strong> ciclisti o automobilisti – spiega<br />
Van<strong>da</strong> Menon -. Fino ad ora le conferenze<br />
hanno avuto un gran successo<br />
(con una media di oltre 80<br />
partecipanti ogni volta!) e tantissime<br />
domande sia di carattere<br />
prettamente sanitario-geriatrico<br />
(uso di farmaci e gui<strong>da</strong>,<br />
capacità sensoriali e uso<br />
<strong>del</strong>l’auto...) sia di tipo più<br />
tecnico (uso corretto <strong>del</strong>le<br />
cinture di sicurezza, codice<br />
<strong>del</strong>la stra<strong>da</strong> e piste ciclabili,<br />
le rotonde...).<br />
Una bella iniziativa<br />
che Menon ha proposto<br />
all’Usl già all’inizio <strong>del</strong>l’autunno<br />
scorso proprio perché ogni giorno nel<br />
suo ambulatorio qualche familiare di persone<br />
anziane le chiede <strong>del</strong>uci<strong>da</strong>zioni e chiarimenti<br />
sull’opportunità <strong>del</strong>la patente o <strong>del</strong>l’uso <strong>del</strong>la<br />
bicicletta per “il papà (o il coniuge) oltre gli<br />
ottanta”...<br />
”Ho trovato in Manuela Bellelli – osserva<br />
Van<strong>da</strong> Menon - un’appassionata tecnica <strong>del</strong>la<br />
stra<strong>da</strong> e il suo sito è <strong>da</strong>vvero una miniera di<br />
consigli utili per tutti, non solo per gli anziani!”.<br />
Sicuramente è così, allora imitatelo.<br />
Avviso<br />
Pubblicità elettorale<br />
In occasione <strong>del</strong>le Elezioni Amministrative ed Europee <strong>2009</strong> che si terranno il 6/7 giugno,<br />
il Consiglio di Amministrazione di Notizie soc. cooperativa, in accordo con l’Editore,<br />
autorizza la pubblicità elettorale assicurando l’assoluta autonomia <strong>del</strong>la linea editoriale e<br />
nel rispetto di alcune attenzioni tese ad assicurare a tutti i potenziali destinatari le<br />
medesime opportunità di accesso.<br />
a) Lo spazio massimo complessivo di pubblicità elettorale per ogni numero di 24 pagine<br />
è di 1 (una) pagina,<br />
b) Lo spazio massimo consentito per singola inserzione pubblicitaria è di ¼ di pagina,<br />
c) E’ consentito l’inserimento di materiale informativo in allegato alla spedizione per un<br />
massimo di due allegati,<br />
d) Sugli spazi pubblicitari dovrà essere ben visibile la dicitura “pubblicità elettorale a<br />
pagamento”,<br />
e) Nell’assegnazione degli spazi viene rispettato l’ordine di prenotazione.<br />
Info: Notizie, ufficio pubblicità, tel. 059 687068 – E-mail: info@notiziecarpi.it<br />
“Va diffusa la conoscenza<br />
<strong>del</strong>l’ictus – ha precisato Mario<br />
Baratti -, alcuni fattori di<br />
rischio sono modificabili, e<br />
mi riferisco al fumo, all’ipertensione,<br />
all’errata alimentazione,<br />
all’obesità, al diabete,<br />
ad alcune patologie<br />
cardiovascolari. Tra i nostri<br />
obiettivi prioritari, fornire<br />
educazione sanitaria ai giovani<br />
per due motivi: il primo,<br />
purtroppo colpisce anche loro,<br />
c’è un’interazione tra genetica<br />
e utilizzo di sostanze, <strong>da</strong>l<br />
fumo alla cocaina, <strong>da</strong>ll’eroina<br />
alla pillola anticoncezionale<br />
con alto contenuto di<br />
estrogeni <strong>da</strong>nnosa quando presa<br />
non in maniera adeguata<br />
<strong>da</strong> ragazze con, ad esempio,<br />
abusi di fumo. L’ictus cambia<br />
la vita <strong>da</strong>lla sera alla mattina,<br />
perciò servono risposte<br />
immediate. Alice risponde anche<br />
a questo, facendo la spesa<br />
a un malato, portandolo a<br />
fare la fisoterapia, accompagnando<br />
un famigliare a trovarlo…”.<br />
Che l’ictus si presenti come<br />
un fulmine a ciel sereno lo<br />
dice, senza tanti giri di parole,<br />
il vicepresidente <strong>del</strong>l’associazione,<br />
Emilio Pilutti. “Erano<br />
le <strong>16</strong>.30 <strong>del</strong> 29 dicembre 20<strong>04</strong><br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
7<br />
– ricor<strong>da</strong> – quando sono stato<br />
colpito <strong>da</strong> emorragia cerebrale.<br />
Ho avuto una fortuna enorme,<br />
sono completamente guarito,<br />
ma <strong>da</strong> allora qualcosa è<br />
cambiato, ho la consapevolezza<br />
di essere stato assolutamente<br />
fortunato, però la vita<br />
cambia comunque. A posteriori,<br />
mi sono accorto di tante<br />
scelte di vita fatte e che non<br />
rifarei, per questo sono certo<br />
che servono azioni di prevenzione<br />
e di sostegno”.<br />
“Per fortuna, quando affrontato<br />
bene, di ictus si riesce<br />
anche a guarire – commenta<br />
Gabriele Greco -, una persona<br />
su tre ha residui minimi,<br />
ma veramente minimi”. Semplificando,<br />
si può affermare<br />
che, per la prognosi, non c’è<br />
una grande differenza tra ictus<br />
emorragico o ischemico. Nel<br />
primo caso, ritenuto comunque<br />
più grave, si possono<br />
notare emorragie che possono<br />
essere molto gravi che interessano<br />
soprattutto i giovani<br />
affetti <strong>da</strong> aneurisma; l’ictus<br />
ischemico può essere meno<br />
invasivo, ma l’altra faccia<br />
<strong>del</strong>la me<strong>da</strong>glia è che, anche<br />
dopo, permangono i fattori di<br />
rischio.<br />
Per capire l’importanza<br />
<strong>del</strong>l’ictus, sono sufficienti tre<br />
<strong>da</strong>ti. È la prima causa di invalidità<br />
permanente, la secon<strong>da</strong><br />
di demenza dopo<br />
l’Alzheimer, la terza di mortalità.<br />
Ragioni più che sufficienti<br />
per accogliere Alice a<br />
braccia aperte.<br />
Info: 059-659317, chiedere<br />
<strong>del</strong>la segretaria di Alice,<br />
caposala di Neurologia,<br />
Marialaura Lugli<br />
Pubblicità elettorale a pagamento
8 C<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
Il Lions Host premia gli studenti più meritevoli<br />
Quei bravi ragazzi<br />
Il 21 aprile presso il Ristorante “Le Querce - Hotel<br />
President”, l’incontro conviviale dedicato al<br />
tradizionale premio “La Faretra” <strong>del</strong> Lions Host.<br />
Durante la serata sono state consegnate le borse di<br />
studio a quattro studenti <strong>del</strong>le scuole medie inferiori<br />
di Carpi giudicati i più meritevoli tra quelli licenziati<br />
nella sessione d’esame 2007 - 2008. Come ogni anno<br />
le borse di studio sono istituite alla memoria di<br />
Ruggero Rizzoli, ex-socio.<br />
I premiati: Anna Laura Benatti (Carpi Nord,<br />
Focherini); Benedetta Ferrari (Carpi, Sacro Cuore);<br />
Matteo Magnani (Carpi centro, Pio); Daniele<br />
Vanni (Carpi Sud, Fassi)<br />
Nella stessa serata sono stati premiati anche due<br />
studenti che hanno vinto il Concorso “Un poster per<br />
la pace”organizzato <strong>da</strong>l Lions International; il premio<br />
è an<strong>da</strong>to a Margherita Gera che frequenta la<br />
terza media all’Alberto Pio e ad Alessandro<br />
Scoppettuolo, alunno di secon<strong>da</strong> media al Sacro<br />
Cuore.<br />
Giorni di festa<br />
per non dimenticare<br />
64° Anniversario<br />
<strong>del</strong>la liberazione<br />
Eletto il nuovo presidente<br />
ronaCarpi E’ Maurizio Calestrini il nuovo presidente<br />
<strong>del</strong> Lions Host di Carpi. Nato ad Asmara<br />
in Eritrea dove ha completato gli studi<br />
universitari presso la scuola di giurisprudenza<br />
ed ha iniziato e maturato la sua<br />
esperienza imprenditoriale presso le aziende<br />
industriali e commerciali di famiglia in<br />
Asmara ed Addis Abeba.<br />
Nel 1965 si è sposato con Zita ed è padre<br />
di due figli, nel 1973 è chiamato a far parte<br />
<strong>del</strong> Lions Club International. Nel 1975, a<br />
seguito dei drammatici eventi politici che<br />
sconvolsero quel paese, è rientrato in Italia e, benché di famiglia<br />
romana, ha deciso di stabilirsi a Carpi.<br />
Nel 1976 ha costituito la Camital, società specializzata nella<br />
produzione e distribuzione di attrezzature ed accessori per autofficine<br />
che oggi ha la sede a Soliera e di cui è amministratore <strong>del</strong>egato.<br />
“Bisogna trasmettere le grandi idealità che resero possibile<br />
quell’evento e la sua straordinaria attualità”. Così il<br />
Comune di Carpi presenta l’intento dei festeggiamenti<br />
che si terranno il 25 aprile nell’anniversario <strong>del</strong>la liberazione.<br />
Alle ore 10 presso il Cimitero Urbano il ricordo dei<br />
caduti e la preghiera <strong>del</strong> vescovo Elio Tinti, poi il corteo<br />
raggiungerà piazza Martiri dove si terranno i discorsi<br />
celebrativi <strong>del</strong> sin<strong>da</strong>co Enrico Campe<strong>del</strong>li e <strong>del</strong>l’onorevole<br />
Ivano Miglioli. Nel pomeriggio alle 15,30 la Bicicletatta <strong>del</strong>la Resistenza <strong>da</strong> piazza Martiri all’ex Campo di<br />
concentramento di Fossoli dove è previsto il Concerto per la pace con il gruppo Salaam Shalom, Claudia Bulgarelli, voce<br />
recitante e l’accompagnamento <strong>del</strong>la Filarmonica Città di Carpi.<br />
Cantina Sociale<br />
di Carpi<br />
<strong>da</strong>l 1903<br />
Battaglione in città<br />
Gli allievi <strong>del</strong>l’Accademia<br />
in visita alla caserma di Carpi<br />
L’organico <strong>del</strong> III Battaglione Allievi Ufficiali Carabinieri è<br />
composto <strong>da</strong> 109 allievi, sei sottufficiali, sette ufficiali; il<br />
tenente-colonnello Riccardo Sciuto è il coman<strong>da</strong>nte <strong>del</strong><br />
Battaglione.<br />
Di questi 109 allievi, 54 nei giorni scorsi, sono stati in visita<br />
alla caserma di Carpi, gli altri 55 sono stati ricevuti al<br />
Comando Provinciale.<br />
“A Carpi, gli allievi possono vedere nel dettaglio una Compagnia<br />
– spiega Riccardo Sciuto che, per alcuni anni, è stato<br />
il capitano <strong>del</strong>l’Arma in città -; per loro è un’opportunità per<br />
vedere <strong>da</strong> vicino il loro prossimo futuro, sono loro infatti i<br />
prossimi tenenti al comando di un nucleo operativo”.<br />
Disponibile come sempre il capitano Paolo Lando, rientrato<br />
recentemente <strong>da</strong>ll’Afghanistan, che ha accolto con cordialità<br />
gli allievi motivati a fare un lavoro che, per chi ci crede come<br />
loro, è una vera e propria missione. Vicinanza alle persone e<br />
la pace come obiettivo sono, con fe<strong>del</strong>tà e coraggio, i loro<br />
punti di riferimento.<br />
E’ stato grande il piacere di ospitarli in caserma, lo testimonia<br />
il capitano <strong>del</strong>la Compagnia di Carpi, Paolo Lando, in<br />
città <strong>da</strong>ll’ottobre 20<strong>04</strong>, che ammette: “Guar<strong>da</strong>vo gli allievi,<br />
mi rivedevo in loro, mi sembrava ieri invece sono passati 12<br />
anni. Ai miei tempi non si facevano queste visite che ritengo<br />
piuttosto utili e interessanti, ma allora l’Accademia era<br />
strutturata diversamente. Per i ragazzi – sottolinea Lando –<br />
sono i primi contatti ‘reali’, Carpi poi è veramente una sede<br />
bellissima rispetto alla sedi di tante altre Compagnie sparse<br />
per l’Italia. La nostra caserma – osserva il capitano – è il top,<br />
per chi come me proviene <strong>da</strong> Gioia Tauro è assolutamente<br />
fantastica. Auguro a tutti questi allievi una Compagnia bella<br />
come questa. Non so quale sarà il mio futuro – conclude<br />
Paolo Lando -, ma so di certo che, al di là <strong>del</strong> prestigio <strong>del</strong><br />
Comando, potrò solo scendere. Sono veramente felice che mi<br />
sia stato assegnato Carpi”.<br />
Annalisa Bonaretti
CronaCarpi Rappresenta la secon<strong>da</strong> generazione in azien<strong>da</strong> Marco Arletti, amministratore<br />
<strong>del</strong>egato di Chimar. Dal padre Giovanni, che continua a gui<strong>da</strong>re l’azien<strong>da</strong>, ha<br />
ricevuto una responsabilità che sta ripagando al meglio<br />
Impresa di famiglia<br />
Recentemente Chimar ha<br />
ottenuto diverse certificazioni<br />
e riconoscimenti<br />
sulla qualità e la ricerca.<br />
Quali sono i cambiamenti<br />
più significativi che avete<br />
compiuto per arrivare a<br />
questi livelli?<br />
Lo sviluppo di Chimar è sempre<br />
stato accompagnato <strong>da</strong><br />
una visione strategica che<br />
abbina alla classica qualità,<br />
intesa come soddisfazione <strong>del</strong><br />
cliente, la visione etica <strong>del</strong><br />
fare impresa per la quale lo<br />
sviluppo sostenibile ambientale<br />
è elemento fon<strong>da</strong>mentale.<br />
Da qui è nato un percorso<br />
coerente prima con la<br />
certificazione <strong>del</strong> Sistema di<br />
Gestione Azien<strong>da</strong>le ottenuta<br />
nel 2005, seguita <strong>da</strong>lla<br />
certificazione di un sistema<br />
di gestione fitosanitaria <strong>del</strong>le<br />
materie prime controllata<br />
<strong>da</strong>l Consorzio Servizi Legno<br />
Sughero. Da ultimo abbiamo<br />
ottenuto la certificazione di<br />
Operatore Dogana Autorizzato<br />
(Authorized Economic<br />
Operator), acquisendo lo<br />
status di Aeo, che ci ha qualificati<br />
positivamente rispetto<br />
agli altri operatori. Ad ottenere<br />
questa certificazione<br />
siamo state tra le primissime<br />
aziende nella nostra regione.<br />
Il riconoscimento <strong>del</strong>lo<br />
status di Aeo consente agli<br />
operatori economici di avvalersi<br />
di vantaggi ed<br />
agevolazioni di natura diretta<br />
ed indiretta relativamente<br />
alle operazioni a rilevanza<br />
doganale poste in essere.<br />
Questo sarà un vantaggio per<br />
i nostri clienti nella gestione<br />
<strong>del</strong>le pratiche doganali. Queste<br />
certificazioni sono un<br />
valore aggiunto perché ad<br />
ognuna corrisponde un vantaggio<br />
diretto sul prodotto o<br />
sul servizio per il cliente.<br />
Affittasi<br />
Negozio/<br />
Ufficio<br />
mq. 25 circa<br />
con bagno<br />
e aria<br />
condizionata<br />
dietro<br />
il Duomo<br />
a Carpi<br />
335/5339274<br />
Ecco la<br />
Chimar vista<br />
con gli occhi<br />
di chi ha<br />
<strong>da</strong>vanti il<br />
futuro.<br />
Parliamo<br />
<strong>del</strong> giovane<br />
amministratore<strong>del</strong>egato,<br />
Marco<br />
Arletti al<br />
quale abbiamo<br />
chiesto di<br />
raccontare<br />
l’impresa di<br />
famiglia -<br />
storia e<br />
peculiarità -.<br />
Lo ha fatto<br />
con competenza<br />
e<br />
passione.<br />
Marco Arletti<br />
Nell’ultimo periodo la vostra<br />
ricerca si è caratterizzata<br />
per una crescente attenzione<br />
alla tutela <strong>del</strong>l’ambiente.<br />
Quali sono le ragioni<br />
di questa scelta e come si<br />
traduce in concreto?<br />
Abbiamo progettato e realizzato<br />
diversi mo<strong>del</strong>li di imballaggi<br />
riutilizzabili in diversi<br />
materiali (legno, compensato<br />
o plastica). Spesso le<br />
soluzioni proposte sono state<br />
accettate perché hanno portato<br />
efficienza in termini di<br />
costo, in quanto il<br />
costo per numero di utilizzi<br />
di un imballo riutilizzabile è<br />
sicuramente inferiore rispetto<br />
al costo che avrebbe generato<br />
acquistare degli imballi<br />
a perdere, senza considerare<br />
i costi di smaltimento degli<br />
imballaggi che sta diventando<br />
una voce sempre più importante.<br />
Recentemente abbiamo<br />
realizzato una serie di<br />
imballaggi riutilizzabili in<br />
legno con dimensioni speciali<br />
ed un sistema di chiusura che<br />
permette un riutilizzo nel tempo<br />
per un importante cliente<br />
che aveva la necessità di collegare<br />
uno stabilimento<br />
<strong>del</strong>l’Emilia Romagna con uno<br />
stabilimento negli Stati Uniti.<br />
L’attenzione per l’ambiente<br />
è una specificità riconosciuta<br />
sul mercato?<br />
Il marchio Pefc significa che<br />
il legno utilizzato per la produzione<br />
di quell’imballo proviene<br />
<strong>da</strong> foreste gestite in<br />
maniera eco-sostenibile, <strong>da</strong><br />
tagli forestali legali ed autorizzati,<br />
il prodotto marchiato<br />
Pefc ha un importante valore<br />
aggiunto per l’azien<strong>da</strong><br />
utilizzatrice che rafforza la<br />
propria immagine di forte attenzione<br />
all’ambiente. Il riscontro<br />
<strong>del</strong> mercato è stato<br />
estremamente positivo in<br />
quanto in un momento di particolare<br />
sensibilità per lo sviluppo<br />
eco-sostenibile si è riscontrato<br />
in questa iniziativa<br />
una risposta in linea ad una<br />
visione ambientale <strong>del</strong> fare<br />
impresa, infatti già le più<br />
importanti aziende hanno inserito<br />
a capitolato il marchio<br />
Pefc per i loro imballi.<br />
Sempre in relazione a questa<br />
vocazione ambientale<br />
Chimar imballaggi e soluzioni<br />
logistiche su misura<br />
per la clientela industriale<br />
“La nostra società – spiega<br />
l’ad Marco Arletti - ha<br />
una presenza sul mercato<br />
quale azien<strong>da</strong> leader di settore<br />
ed opera con soluzioni<br />
personalizzate ed<br />
innovative per importanti<br />
aziende sia in Italia che<br />
all’estero. Chimar produce<br />
imballaggi in legno su<br />
misura, casse pieghevoli in<br />
compensato ed imballaggi<br />
industriali per la spedizione<br />
di grandi impianti. Il<br />
nostro sviluppo è stato generato<br />
<strong>da</strong>l perseguimento<br />
costante <strong>del</strong> miglioramento<br />
dei prodotti e dei processi<br />
interni migliorandone<br />
la competitività. Oggi<br />
l’azien<strong>da</strong> ha un fatturato<br />
di oltre 10 milioni di euro,<br />
continuamente in crescita<br />
ed impiega circa un centinaio<br />
di addetti. Per completare<br />
la visione di<br />
fornitore full service nel<br />
2005 è entrata a far parte<br />
<strong>del</strong> gruppo Chimar, Cbm,<br />
azien<strong>da</strong> operante <strong>da</strong> molti<br />
anni nel settore degli imballaggi<br />
in cartone, portando<br />
così una maggiore<br />
professionalità e<br />
specializzazione sinergica<br />
anche nella progettazioni<br />
di imballi in cartone”.<br />
avete ottenuto il Premio per<br />
la responsabilità sociale<br />
d’impresa istituito <strong>da</strong>lla<br />
Provincia di Modena per il<br />
progetto “C’e’ chi parla di<br />
natura noi la rispettiamo”.<br />
Questo è un Premio che valorizza<br />
i comportamenti di responsabilità<br />
sociale, nei diversi<br />
ambiti.<br />
Siamo molto orgogliosi di essere<br />
stati scelti tra le<br />
numerosissime aziende che<br />
hanno partecipato. L’utilizzo<br />
di legname che proviene <strong>da</strong><br />
foreste dove le popolazioni<br />
che vi abitano sono tutelate in<br />
base a principi riconosciuti in<br />
tutto il mondo, contribuisce a<br />
diffondere una attenzione nuova<br />
alla salvaguardia <strong>del</strong>l’ambiente,<br />
patrimonio di tutti.<br />
L’idea è che anche l’imballaggio<br />
può comunicare l’attenzione<br />
di un’azien<strong>da</strong> allo<br />
sviluppo sostenibile <strong>del</strong>la società<br />
ed al rispetto per l’ambiente<br />
in cui viviamo. I<br />
nostri clienti potranno proteggere<br />
e trasportare i loro prodotti<br />
con imballaggi marchiati<br />
Pefc, simbolo di attenzione<br />
all’ambiente.<br />
A cura di Luigi Lamma<br />
Confezione materassi a mano e a molle<br />
41012 CARPI (Modena)<br />
Via Giovanni XXIII, 113 - Tel. 059 686985<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
Per la tua Pasqua, auguri alla gentile clientela<br />
VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650<strong>26</strong>7<br />
www.wineandwine.it<br />
Nonsolomo<strong>da</strong><br />
Blumarine home collection<br />
e Miss Blumarine per Kartell<br />
9<br />
Dopo il successo <strong>del</strong>lo scorso anno<br />
continua la collaborazione tra<br />
Blumarine e Kartell per il Salone<br />
<strong>del</strong> Mobile. Blumarine raddoppia<br />
gli eventi: “B frilly for Blumarine”<br />
e “Lou Lou Ghost for Miss<br />
Blumarine”. Per l’occasione due<br />
cocktails, il 23 aprile <strong>2009</strong>, nelle<br />
boutiques Blumarine e Miss<br />
Blumarine in Via <strong>del</strong>la Spiga 42 e<br />
48.<br />
Blumarine presenterà la nuova<br />
Home Collection che “vestirà” le<br />
sedie Frilly <strong>del</strong>la designer Patricia<br />
Urquiola e il prezioso tavolo Top<br />
Top <strong>del</strong> designer Philippe Starck per Kartell.<br />
La leggiadria e l’irriverenza <strong>del</strong>le sedie Frilly, proposte nel<br />
colore must di Blumarine, il rosa fucsia, si sposano con lo stile<br />
inconfondibile di Anna Molinari.<br />
Comune denominatore è l’effetto tessuto che trova nella collezione<br />
porcellane Rose Lace di Blumarine Home Collection il<br />
raffinato e romantico pizzo, mentre nella sedia Frilly l’effetto<br />
plissé giocoso e femminile. Il tessuto è anche il binomio perfetto<br />
tra il tavolo Top Top e la nuove collezioni table-cloth <strong>del</strong>la Home<br />
Collection: la linea Annette ricca di <strong>del</strong>icate violette, la linea<br />
Sogno con teneri boccioli di rosa e la linea Veridiana <strong>da</strong>lle tenui<br />
tinte pastello.<br />
Eleganza e ricerca <strong>del</strong> dettaglio si fondono trovando in questi<br />
due mondi il gusto per un design che lascia ampio respiro a<br />
nuove forme d’espressione visive.<br />
L’evento si estende all’adiacente boutique Miss Blumarine dove<br />
Kartell ha messo a disposizione le coloratissime poltroncine Lou<br />
Lou Ghost di Philippe Starck pensate per i più piccoli che<br />
arre<strong>da</strong>no le vetrine <strong>del</strong> 48 di Via <strong>del</strong>la Spiga.<br />
L’idea in più in cucina<br />
Angelo Po, leader nelle attrezzature<br />
per la ristorazione professionale lancia<br />
Smokestar, per inventare sapori unici<br />
e inconfondibili per carni, verdure,<br />
formaggi e condimenti<br />
Meno cene fuori per gli italiani<br />
alle prese con la crisi: così dicono<br />
recenti statistiche. E in cima alle<br />
motivazioni che spingono ad an<strong>da</strong>re<br />
al ristorante, c’è il desiderio<br />
di assaporare qualcosa di esclusivo;<br />
di scoprire un gusto nuovo per<br />
cui valga <strong>da</strong>vvero la pena uscire e<br />
spendere. In quest’ottica il Gruppo<br />
Angelo Po Grandi Cucine, leader<br />
nel settore attrezzature e impianti<br />
per la ristorazione professionale,<br />
lancia sul mercato<br />
Smokestar, l’accessorio <strong>da</strong> montare<br />
sul suo noto forno misto<br />
Combistar per creare un forno-affumicatore per carne, pesce,<br />
verdura, formaggi e condimenti <strong>da</strong>l sapore unico e inconfondibile.<br />
“Nel mondo <strong>del</strong>l’alimentazione professionale – spiega il product<br />
manager Angelo Po Giacomo Spampinato –, si affumica <strong>da</strong><br />
molti anni in macchine specializzate, dotate di camere in cui il<br />
fumo viene generato esternamente o internamente alla camera<br />
stessa. Si tratta però di attrezzature che occupano molto spazio<br />
e hanno un costo di acquisto e gestione non sempre interessante<br />
per un ristorante. Dove c’è bisogno di flessibilità e di contenimento<br />
dei costi e degli spazi di lavoro, la risposta giusta è lo Smokestar,<br />
che permette di unire i vantaggi <strong>del</strong>l’affumicatura, sia a freddo<br />
che a caldo, alle ben note virtù dei forni combinati, e cioè qualità,<br />
previsione, velocità e risparmio peso nelle cotture”.<br />
Con lo Smokestar si possono ottenere infinite declinazioni di<br />
sapori antichi e nuovi, basta infatti scegliere una mistura di<br />
scaglie di legno di faggio, quercia, mandorlo, ciliegio, melo o<br />
altri ancora (ogni essenza dà all’alimento trattato un gusto<br />
diverso), magari aromatizzate con brandy o vino, e inserirle<br />
all’interno <strong>del</strong>lo Smokestar, impostando il grado di affumicatura<br />
desiderato. Il resto lo fa al suo interno il forno combinato<br />
Combistar, eseguendo l’affumicatura senza problemi di odori<br />
residui o di pulizia, perché all’occorrenza si lava automaticamente<br />
<strong>da</strong> solo. Il Combistar inoltre ha la capacità di tenere in<br />
memoria uno o più programmi di affumicatura già sperimentati<br />
con successo.
10 M<br />
S<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
Eleonora Tirabassi<br />
empre più intensa e integrata<br />
con gli altri<br />
comandi <strong>del</strong>l’Unione<br />
Comuni Area Nord è l’attività<br />
svolta <strong>da</strong>lla Polizia Municipale,<br />
che sta acquistando<br />
compiti più svariati e complessi,<br />
pur non tralasciando<br />
mai il suo ruolo di tutore <strong>del</strong><br />
codice stra<strong>da</strong>le. Con Maria<br />
Gabriella De Mitri, coman<strong>da</strong>nte<br />
coordinatore dei vigili<br />
urbani <strong>del</strong>l’Area Nord, facciamo<br />
il punto su questa attività<br />
e sulla viabilità nel territorio.<br />
Incidenti<br />
stra<strong>da</strong>li<br />
Dal 2001 al 2008 gli incidenti<br />
stra<strong>da</strong>li sono notevolmente<br />
diminuiti sul territorio<br />
mirandolese. Un trend positivo<br />
che riguar<strong>da</strong> tutti i tipi di<br />
incidenti: quelli che presentano<br />
solo <strong>da</strong>nni ai veicoli (<strong>da</strong><br />
40 a 25), quelli con lesioni<br />
alle persone (<strong>da</strong> 96 a 85) e<br />
quelli mortali (<strong>da</strong> 5 a 2). Risultati<br />
ancora più incoraggianti<br />
se si considera che i <strong>da</strong>ti <strong>del</strong><br />
2001 si riferiscono esclusivamente<br />
alle rilevazioni <strong>del</strong>la<br />
Polizia Municipale, non<br />
tenendo conto degli interventi<br />
<strong>del</strong>le altre forze di polizia,<br />
mentre quelli <strong>del</strong> 2008 rappresentano<br />
il 99 per cento<br />
degli incidenti avvenuti nel<br />
territorio. Questo a seguito<br />
<strong>del</strong> Protocollo d’intesa sottoscritto<br />
nel 2003 con la Provincia<br />
di Modena, il quale<br />
prevede l’intervento prioritario<br />
dei vigili urbani in caso<br />
di incidenti stra<strong>da</strong>li, in modo<br />
<strong>da</strong> sgravare e rendere più libere<br />
per il lavoro d’in<strong>da</strong>gine<br />
le altre forze di polizia. “Questi<br />
risultati positivi – sostiene il<br />
coman<strong>da</strong>nte – sono sicuramente<br />
merito <strong>da</strong> un lato <strong>del</strong>la<br />
campagna di sensibilizzazione<br />
svolta presso le scuole che ha<br />
portato ad un maggior rispetto<br />
<strong>del</strong>le regole, <strong>da</strong>ll’altro <strong>del</strong><br />
buon esito <strong>del</strong>la circolazione<br />
così come è stata studiata.<br />
Attraverso l’introduzione dei<br />
sensi unici nel centro abitato<br />
è venuta meno una fascia di<br />
rischio <strong>del</strong>l’80 per cento, in<br />
quanto i possibili punti di<br />
conflitto sono stati notevolmente<br />
ridotti”.<br />
Infrazioni<br />
Le infrazioni riguar<strong>da</strong>no generalmente<br />
tutto il codice <strong>del</strong>la<br />
stra<strong>da</strong>. Calano le sanzioni,<br />
ma aumentano i veicoli controllati<br />
e questo certamente<br />
indica una circolazione più<br />
sicura. Ultimamente si è notato<br />
un preoccupante incremento<br />
nella falsificazione di<br />
assicurazioni. Fenomeno probabilmente<br />
legato alla difficile<br />
congiuntura economica,<br />
che però può creare notevoli<br />
problemi in caso di incidente<br />
stra<strong>da</strong>le, in quanto viene a<br />
mancare la copertura dei <strong>da</strong>nni<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
arrecati.<br />
Attualmente è in atto una campagna<br />
di controllo sui mezzi<br />
pesanti, in particolare per<br />
verificare che non presentino<br />
carichi in eccesso rispetto al<br />
consentito. “Non si tratta di<br />
un modo per fare cassa – sottolinea<br />
De Mitri – ma si cerca<br />
di scongiurare pericoli strutturali,<br />
in quanto i carichi eccedenti<br />
in breve tempo sfon<strong>da</strong>no<br />
le strade. Tutti i nostri<br />
controlli, <strong>da</strong>lla verifica <strong>del</strong>la<br />
revisione e <strong>del</strong>lo stato dei<br />
pneumatici all’uso di cintura<br />
di sicurezza e telefonino, sono<br />
esclusivamente orientati alla<br />
sicurezza, al fine di salvare<br />
più vite possibile”.<br />
I rischi <strong>del</strong> fine<br />
settimana<br />
Il venerdì sera la Polizia<br />
Municipale di Mirandola svolge<br />
il servizio di controllo su<br />
tutta l’Area Nord, durante il<br />
quale vengono monitorati tutti<br />
i locali di intrattenimento. Non<br />
vi sono fenomeni di incremento<br />
negli incidenti stra<strong>da</strong>li<br />
o nelle infrazioni al codice<br />
<strong>del</strong>la stra<strong>da</strong>, soprattutto perché<br />
è cresciuta nei ragazzi la<br />
consapevolezza <strong>del</strong>l’importanza<br />
di gui<strong>da</strong>re sobri. I principali<br />
fermi dovuti ad un elevato<br />
tasso alcolico riguar<strong>da</strong>no<br />
gli extracomunitari: “Spesso<br />
coloro che ancora non hanno<br />
ottenuto il<br />
ricongiungimento familiare<br />
trascorrono la serata a bere<br />
qualche birra di troppo, si<br />
tratta comunque di un fenomeno<br />
ampiamente sotto controllo”,<br />
assicura il coman<strong>da</strong>nte.<br />
irandola C oncordia<br />
Più controlli e meno sanzioni, si intensifica l’attività<br />
<strong>del</strong>la Polizia Municipale nell’Area Nord<br />
Al primo posto<br />
la sicurezza<br />
Maria Gabriella De Mitri<br />
I libretti con le tracce di omelie di<br />
monsignor Giuseppe Tassi sono stati<br />
ristampati e sono disponibili presso:<br />
Koinè – Libri e articoli religiosi<br />
Corso Fanti, 44 a Carpi – Tel. 059 684037<br />
Libreria Spazio di Maurizio Sgarbi<br />
Piazza Mazzini, 11 a Mirandola<br />
Tel. 0535/21406<br />
Viabilità e<br />
prospettive<br />
future<br />
La roton<strong>da</strong> <strong>del</strong>la Cappelletta<br />
<strong>del</strong> Duca, sulla statale 12, ha<br />
sicuramente avuto un impatto<br />
positivo su tutta la viabilità<br />
<strong>del</strong> territorio. Sono inoltre<br />
già state progettate nuove<br />
rotonde, ma per la loro realizzazione<br />
bisognerà attendere<br />
le decisioni <strong>del</strong>la nuova Giunta.<br />
“Siamo al momento in una<br />
fase di relativo stallo – dichiara<br />
De Mitri – ma tutto ciò<br />
che strutturalmente si può fare<br />
per incrementare la sicurezza,<br />
in relazione alle risorse<br />
disponibili e spendibili, noi<br />
stiamo cercando di realizzarlo”.<br />
Tutela<br />
ambientale<br />
Da un paio di anni il Comune<br />
di Mirandola, uno tra i pochi<br />
in Italia, ha adottato il Bilancio<br />
Ambientale, che prevede<br />
anche una sezione relativa alla<br />
mobilità sostenibile. La Polizia<br />
Municipale è perciò impegnata<br />
anche su questo fronte,<br />
attraverso il controllo <strong>del</strong>la<br />
presenza <strong>del</strong> Bollino Blu<br />
sulle vetture e le verifiche<br />
riguar<strong>da</strong>nti l’abbandono di<br />
veicoli o di parti meccaniche<br />
come le batterie, che costituiscono<br />
rifiuti pericolosi. Nel<br />
2008 sono stati effettuati all’interno<br />
<strong>del</strong>l’Unione 124<br />
accertamenti con 47 violazioni<br />
riscontrate, contro le 19<br />
<strong>del</strong> 2007.<br />
Prevenzione<br />
La prevenzione nell’Area<br />
Nord inizia <strong>da</strong>lle scuole. Gli<br />
agenti di Polizia Municipale<br />
insegnano ai bambini, a partire<br />
<strong>da</strong>lla scuola <strong>del</strong>l’infanzia,<br />
come comportarsi sulle<br />
strade. Nel 2008 sono stati<br />
complessivamente 1.409 gli<br />
interventi di educazione stra-<br />
La stupen<strong>da</strong><br />
rivelazione<br />
che tutto volgerà<br />
al bene.<br />
Ecco cos’è<br />
il Natale.<br />
2. Avvento e Natale<br />
Tracce di omelie<br />
di monsignor Giuseppe Tassi<br />
Edizioni Notizie<br />
Bilancio 2008<br />
Nel corso <strong>del</strong> 2008 sono stati<br />
rilevati nell’Area Nord <strong>da</strong>lla<br />
Polizia Municipale 467 incidenti<br />
stra<strong>da</strong>li: 6 mortali,<br />
251 con lesioni, e 210 solo<br />
con <strong>da</strong>nni a fronte dei 472<br />
rilevati nel 2007. Lo scorso<br />
anno sono poi diminuite le<br />
violazioni al codice <strong>del</strong>la stra<strong>da</strong><br />
(12.337 contro le 12.579<br />
<strong>del</strong> 2007) e anche le infrazioni<br />
accertate con<br />
apparecchiature, scese <strong>da</strong>lle<br />
2.850 <strong>del</strong> 2007 alle 1.781<br />
<strong>del</strong> 2008, a conferma <strong>del</strong>l’efficacia<br />
<strong>del</strong> lavoro preventivo<br />
svolto <strong>da</strong>lla Polizia<br />
Municipale sul territorio e<br />
di come la presenza <strong>del</strong>le<br />
pattuglie sulle strade svolga<br />
un’efficace azione deterrente.<br />
Sono stati inoltre controllati<br />
17.373 veicoli contro i 14.208<br />
<strong>del</strong> 2007, ritirati 361 documenti<br />
di gui<strong>da</strong> e sequestrati<br />
149 veicoli.<br />
<strong>da</strong>le svolti nelle scuole materne,<br />
elementari, medie e<br />
superiori <strong>del</strong>l’Area Nord, a<br />
fronte dei 1.053 <strong>del</strong> 2007.<br />
Oltre ai progetti nelle scuole,<br />
le campagne di controlli specifici<br />
periodici, come quella<br />
già ricor<strong>da</strong>ta sui mezzi pesanti,<br />
costituiscono un altro<br />
importante strumento di prevenzione<br />
perché attuato direttamente<br />
sulle strade.<br />
Non solo<br />
controllo<br />
<strong>del</strong> traffico…<br />
Aumentano le attività <strong>del</strong>la<br />
Polizia Municipale non strettamente<br />
correlate all’ambito<br />
stra<strong>da</strong>le: controlli sui cittadini<br />
stranieri, vigilanza commerciale,<br />
pattuglie notturne<br />
a presidio <strong>del</strong> territorio, verifiche<br />
in merito alla sicurezza<br />
e regolarità di cantieri edili e<br />
laboratori. “La forza dei nostri<br />
comandi – sostiene De<br />
Mitri – consiste nel muoversi<br />
in relazione con le altre forze<br />
di controllo che agiscono sul<br />
territorio, quali Polizia, Carabinieri,<br />
Guardia di Finanza,<br />
Inail, Ispettorato <strong>del</strong> Lavoro<br />
e Asl. Stiamo cercando<br />
di realizzare un sistema di<br />
sicurezza integrato e troviamo<br />
una grande disponibilità<br />
e collaborazione in tutti gli<br />
attori”.<br />
La Pasqua<br />
non è mai<br />
conclusa.<br />
C’è sempre<br />
una<br />
risurrezione<br />
<strong>da</strong> realizzare,<br />
il nuovo<br />
<strong>da</strong> far nascere<br />
in noi<br />
e intorno<br />
a noi.<br />
3. Quaresima<br />
e Triduo<br />
Pasquale<br />
Tracce di omelie<br />
di monsignor Giuseppe Tassi<br />
Edizioni Notizie<br />
Il 25 aprile a Mirandola<br />
Queste le iniziative di sabato 25 aprile promosse <strong>da</strong>l Comune<br />
di Mirandola in collaborazione con il Comitato permanente<br />
per la pace e l’Anpi. Dalle ore 9.30 alle 20 presso la Galleria<br />
<strong>del</strong> Popolo mostra di immagini sui cippi partigiani nella Bassa<br />
modenese e proiezione <strong>del</strong> video “Il mio 25 aprile” realizzato<br />
<strong>da</strong>ll’Anpi di Mirandola. Sempre alle 9.30 in piazza Duomo<br />
formazione <strong>del</strong> corteo accompagnato <strong>da</strong>lla Filarmonica Cittadina<br />
“G. Andreoli”. Alle 10 nella chiesa di San Francesco<br />
celebrazione <strong>del</strong>la Santa Messa e deposizione di corone ai<br />
monumenti e ai cippi dei Caduti. Alle 11.15 alla Galleria <strong>del</strong>la<br />
Duchessa nel Castello dei Pico inaugurazione <strong>del</strong>la mostra<br />
“L’Operazione Herring nel Modenese”. Alle 11.45 in piazza<br />
Costituente discorso celebrativo di Luigi Costi, sin<strong>da</strong>co di<br />
Mirandola. Alle 17 infine in piazza Mazzini concerto <strong>del</strong>la<br />
Filarmonica Cittadina “G. Andreoli”.<br />
Al servizio dei pazienti<br />
Inaugurato il nuovo Day hospital<br />
oncologico <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le di Mirandola<br />
E’ stato inaugurato sabato 18 aprile il nuovo Day hospital<br />
oncologico <strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le di Mirandola. Un’importante occasione<br />
a cui sono intervenuti, tra gli altri, il direttore generale <strong>del</strong>l’Azien<strong>da</strong><br />
Usl di Modena, Giuseppe Caroli, il direttore sanitario <strong>del</strong>l’Azien<strong>da</strong><br />
Usl, Kyriakoula Petropulakos, il neodirettore degli<br />
ospe<strong>da</strong>li di Mirandola e Finale Emilia, Antonio Balestrino, il<br />
sin<strong>da</strong>co di Mirandola, Luigi Costi, e il presidente <strong>del</strong>l’Unione<br />
Area Nord, Mario Meschieri.<br />
La ristrutturazione <strong>del</strong> reparto, che entrerà in funzione <strong>da</strong>l mese<br />
prossimo, è stata possibile tramite l’investimento di 750 mila euro<br />
- 518 mila circa <strong>da</strong>ll’Azien<strong>da</strong> Usl e 232 mila <strong>da</strong> Stato e Regione -<br />
e si colloca nell’ambito degli interventi per l’ammodernamento<br />
<strong>del</strong> Santa Maria<br />
Bianca, tuttora in<br />
corso. Determinante<br />
anche il contributo<br />
<strong>del</strong>l’Amo dei<br />
nove Comuni Area<br />
Nord, che ha acquistato<br />
gli arredi <strong>del</strong><br />
nuovo Day hospital<br />
e che fornirà personale<br />
a supporto <strong>del</strong>le attività di cura dei malati.<br />
Il Day hospital oncologico di Mirandola è gui<strong>da</strong>to <strong>da</strong> Fabrizio<br />
Artioli, direttore <strong>del</strong>l’Unità operativa di Medicina oncologica<br />
<strong>del</strong>l’ospe<strong>da</strong>le di Carpi. Il reparto rappresenta una struttura di<br />
fon<strong>da</strong>mentale importanza per i pazienti oncologici <strong>del</strong>l’Area Nord<br />
e di altri comuni vicini. Caratteristica specifica di questa realtà<br />
sanitaria è la forte presenza <strong>del</strong> volontariato, in particolare <strong>del</strong>l’Amo,<br />
che ha messo a disposizione <strong>del</strong> reparto una psicologa e<br />
un’infermiera. L’Amo svolge anche la funzione di collegamento<br />
con l’assistenza a domicilio e il servizio di trasporto per i pazienti.<br />
V. P.<br />
La voglia di ripartire<br />
Il presidente <strong>del</strong> Lions Club L’Aquila a Mirandola<br />
Nonostante i 500 chilometri di distanza e la situazione drammatica<br />
<strong>del</strong> post terremoto, Giulio Mancinelli, medico chirurgo e<br />
presidente <strong>del</strong> Lions Club L’Aquila, non ha voluto rifiutare<br />
l’invito rivoltogli <strong>da</strong>l presidente <strong>del</strong> Lions Club di Mirandola,<br />
Nunzio Borelli. E’ perciò intervenuto alla serata di mercoledì<br />
15 aprile, dove ha offerto la sua personale testimonianza. Da<br />
segnalare anche la presenza di alcuni soci <strong>del</strong> Lions Club Host<br />
di Carpi, gui<strong>da</strong>ti <strong>da</strong>l loro presidente Enzo Bordini. “Non abbiamo<br />
più nulla – ha<br />
esordito Mancinelli, la<br />
cui casa è stata resa<br />
inagibile <strong>da</strong>l sisma –.<br />
Le condizioni in cui<br />
vivono le popolazioni<br />
de L’Aquila e dei<br />
paesi vicini sono di<br />
estrema difficoltà.<br />
Non solo per la permanenza<br />
in un ambiente<br />
che non è la<br />
propria casa, e dun-<br />
que nelle tende o negli<br />
alberghi <strong>del</strong>la costa,<br />
ma anche perché<br />
Giulio Mancinelli e Nunzio Borelli<br />
bisogna mettersi in fila per tutto: per mangiare, per lavarsi e<br />
vestirsi, per accedere ai servizi igienici, per ricevere i beni di<br />
prima necessità”. Senza mai cedere all’autocommiserazione,<br />
Mancinelli ha lo<strong>da</strong>to il grande senso di dignità dei cittadini<br />
aquilani, che stanno già iniziando a <strong>da</strong>rsi <strong>da</strong> fare in prima<br />
persona per la ricostruzione. “Nei secoli passati – ha sottolineato<br />
- L’Aquila è stata colpita <strong>da</strong> tre terremoti devastanti ed è sempre<br />
risorta grazie alla grinta e alla voglia di ripartire <strong>del</strong>la popolazione<br />
locale. Quest’ultimo terribile sisma ha fatto emergere ancora<br />
una volta la nostra grande forza morale e dunque speriamo di<br />
poter superare anche questa calamità con coraggio e operosamente.<br />
Un ringraziamento <strong>da</strong>l profondo <strong>del</strong> cuore – ha concluso<br />
- va a tutti coloro che ci stanno sostenendo in questo momento”.<br />
In conclusione di serata anche i Lions Club di Mirandola e di<br />
Carpi hanno voluto testimoniare la loro vicinanza agli amici<br />
aquilani consegnando al presidente Mancinelli un concreto<br />
contributo di soli<strong>da</strong>rietà. V. P.
H<br />
Virginia Panzani<br />
a <strong>da</strong>nzato con tutti i<br />
più grandi ballerini <strong>del</strong><br />
nostro tempo, costruendosi<br />
negli anni un<br />
curriculum di prestigio mondiale.<br />
Eppure, con profon<strong>da</strong><br />
umiltà, Liliana Cosi non desidera<br />
essere ricor<strong>da</strong>ta per i<br />
trionfi <strong>del</strong>la sua carriera, bensì<br />
per la sua costante ricerca<br />
di un’ideale di bellezza attraverso<br />
la <strong>da</strong>nza e per il suo<br />
impegno nel comunicarlo<br />
agli altri. Una tensione verso<br />
l’alto di cui l’étoile milanese<br />
– “la signorina Cosi”<br />
come la chiamano con riverenza<br />
e affetto i suoi allievi<br />
- ha parlato alla serata <strong>del</strong><br />
Lions Club di Mirandola<br />
svoltasi mercoledì 15 aprile.<br />
Signorina Cosi, lei si è<br />
diplomata al Teatro alla<br />
Scala di Milano, dove ha<br />
vissuto buona parte <strong>del</strong>la<br />
sua giovinezza. A questi<br />
anni risale la sua “scoperta”<br />
di Dio. Come avvenne?<br />
I miei genitori, pur avendomi<br />
trasmesso solidi principi,<br />
non erano praticanti.<br />
Tuttavia, a <strong>16</strong> anni mi ritrovai<br />
a leggere il “Dialogo <strong>del</strong>la<br />
Divina Provvidenza” di santa<br />
Caterina <strong>da</strong> Siena, un volume<br />
che avevamo in casa e<br />
che di certo nessuno aveva<br />
mai letto. Fui incuriosita <strong>da</strong><br />
questa donna straordinaria<br />
a cui Dio, nel suo infinito<br />
amore, parlava a tu per tu.<br />
Subito dopo volli leggere<br />
anche la vita di santa Caterina<br />
e compresi a quale prezzo di<br />
sofferenze aveva ottenuto il<br />
dono inestimabile <strong>del</strong>l’amicizia<br />
con il Signore. Rimasi<br />
affascinata <strong>da</strong> tutto ciò e iniziai,<br />
per così dire, <strong>da</strong><br />
autodi<strong>da</strong>tta il mio cammino<br />
di fede.<br />
Nella sua formazione fu determinante<br />
l’esperienza al<br />
prestigioso Teatro Bolshoj<br />
di Mosca. Che cosa imparò<br />
<strong>da</strong>lla “scuola russa”?<br />
A Mosca mi innamorai di<br />
nuovo <strong>del</strong>la <strong>da</strong>nza e mi accorsi<br />
che questa arte, vissuta<br />
ad altissimi livelli, è un<br />
vero nutrimento per l’anima.<br />
Ogni sera c’erano spettacoli<br />
meravigliosi al<br />
Bolshoj. Tutto era bello, anzi<br />
perfetto: le coreografie, l’esecuzione<br />
dei ballerini, i costumi,<br />
le luci, la partecipazione<br />
<strong>del</strong> pubblico. Questo<br />
ideale di purezza assoluta<br />
<strong>del</strong>la <strong>da</strong>nza mi conquistò.<br />
Il passo successivo fu l’incontro<br />
con il Movimento<br />
dei Focolari. In che modo<br />
cambiò la sua vita?<br />
Intorno ai vent’anni vivevo<br />
in una sorta di dualismo: <strong>da</strong><br />
una parte la preghiera in chiesa,<br />
dove avvertivo che Qualcuno<br />
mi capiva e mi amava,<br />
<strong>da</strong>ll’altra il contatto con l’ambiente<br />
<strong>del</strong>la Scala, che era<br />
Un’appassionata ricerca <strong>del</strong>l’armonia nell’esperienza artistica<br />
di Liliana Cosi, recentemente ospite <strong>del</strong> Lions Club di Mirandola<br />
Passo<br />
di <strong>da</strong>nza<br />
con Dio<br />
Un incontro sulla bellezza per l’assemblea nazionale di Angolo che si è svolta in città<br />
Un incontro potente<br />
Annalisa Bonaretti<br />
Un incontro dedicato alla bellezza<br />
ha fatto <strong>da</strong> cornice all’assemblea<br />
nazionale di Angolo,<br />
Associazione guariti o<br />
lungoviventi oncologici, che<br />
si è svolta a Carpi il 18 aprile<br />
in quanto in città c’è una sezione<br />
<strong>del</strong>l’associazione.<br />
Organizzato <strong>da</strong> Angolo Carpi,<br />
“La bellezza: luogo <strong>del</strong>lo spirito”<br />
ha avuto tre relatori: Luciano<br />
Armaroli, già primario<br />
<strong>del</strong>la Radioterapia <strong>del</strong> Santa<br />
Maria Nuova di Reggio Emilia,<br />
ha tenuto una lezione magistrale<br />
<strong>da</strong>l tema “In medicina:<br />
l’arte che cura”; Manuela<br />
Ghizzoni, deputato Pd, ha parlato<br />
<strong>del</strong>la bellezza nelle nostre<br />
città mentre il Vescovo,<br />
monsignor Elio Tinti, <strong>del</strong>la<br />
bellezza di Dio.<br />
In una suggestiva Sala <strong>del</strong>le<br />
Vedute, ottima sede per un<br />
convegno di questo tipo, <strong>da</strong>vanti<br />
a una platea particolarmente<br />
attenta e ammirata,<br />
Armaroli ha intrattenuto tutti<br />
con sua bellissima relazione.<br />
Che la bellezza sia negli occhi<br />
di chi guar<strong>da</strong> è fuori discussione,<br />
poi il medico, citando<br />
Platone (380 a.C.), ha sottolineato<br />
che “non è possibile<br />
guarire solo il corpo a prescindere<br />
<strong>da</strong>lla conoscenza <strong>del</strong>l’anima<br />
e <strong>del</strong>la natura <strong>del</strong> cosmo”.<br />
Ha precisato che “l’azione <strong>del</strong>la<br />
bellezza è essenziale per la<br />
riconquista e il mantenimento<br />
<strong>del</strong>la salute” e ha osservato<br />
come l’arte, che riesce a creare<br />
una catarsi, e la natura, rassicurante<br />
e antidepressiva, sono<br />
in grado di agire sull’uomo.<br />
Ha indugiato, ma spiegando<br />
con la chiarezza <strong>del</strong> bravo<br />
medico, come “speranza e rasserenamento<br />
funzionino come<br />
le benzodiazepine; lo stimolo<br />
<strong>del</strong>l’io, l’autostima come le<br />
endorfine; la sicurezza e la<br />
progettualità portano a secernere<br />
cortisone e adrenalina; il<br />
superare tendenze depressive<br />
aiuti come un antidepressivo”.<br />
Una bellezza sapere queste<br />
cose, si può fare tanto senza<br />
l’aiuto dei farmaci (che vanno<br />
somministrati e prese quando<br />
è necessario, ma non così spesso<br />
come si usa fare).<br />
Luciano Armaroli, aiutato <strong>da</strong><br />
immagini scelte con cura, si è<br />
soffermato sul come creare<br />
bellezza. Questa la sua ricetta:<br />
essere belli dentro; bisogna<br />
saper sognare a patto che la<br />
nostra visione diventi missione<br />
– un sogno operativo insomma<br />
-; occorre una tecnologia<br />
accompagnata <strong>da</strong>lla compassione;<br />
avere la consapevolezza<br />
che la bellezza è una<br />
forza incredibile, capace di<br />
smuovere le montagne; avere<br />
la capacità di <strong>da</strong>re bellezza<br />
alle cose; diffondere i risultati<br />
di un’esperienza positiva. E<br />
qui Armaroli ha mostrato fotografie<br />
<strong>del</strong>la “sua”<br />
radioterapia, un bunker<br />
affrescato salito agli onori <strong>del</strong>la<br />
cronaca dopo un articolo su<br />
Lancet, la più prestigiosa rivista<br />
medica al mondo.<br />
Appassionata la conclusione<br />
<strong>del</strong> medico; “Servono bellezza<br />
e arte per scongiurare l’indifferenza,<br />
il peggior male”.<br />
Manuela Ghizzoni ha scelto<br />
un’altra prospettiva per trattare<br />
<strong>del</strong>la bellezza e tra le città<br />
ha optato per Firenze. Difficile<br />
definire le città, sono “uno<br />
stato d’animo” (Roberto<br />
Sabatino Lopez, 1955), dunque<br />
non solo corpi, strutture<br />
ampie fatte di pieni e di vuoti,<br />
ma anche – o soprattutto –<br />
sintesi <strong>del</strong>la società, <strong>del</strong>le comunità<br />
che ci vivono.<br />
Una carrellata di immagini per<br />
ammirare i due poli distinti,<br />
Santa Maria <strong>del</strong> Fiore e il palazzo<br />
dei Priori in piazza <strong>del</strong>la<br />
Signoria, “una sorta di<br />
bilanciere - come lo ha definito<br />
Ghizzoni - tra potere religioso<br />
e potere civile”.<br />
Ha concluso il Vescovo affermando<br />
che “tutto ciò che vediamo<br />
nella creazione è bellezza,<br />
armonia”. Ha parlato<br />
<strong>del</strong>lo stupore che si prova <strong>da</strong>vanti<br />
alla bellezza <strong>del</strong>la natura<br />
e <strong>del</strong>le creature, ha ricor<strong>da</strong>to<br />
passi <strong>del</strong>la Bibbia,<br />
sant’Agostino che, interrogandosi<br />
sulla bellezza, aveva trovato<br />
un’unica risposta, “è un<br />
inno di lode a Dio, un aiuto per<br />
elevare a Lui la nostra mente”.<br />
Monsignor Tinti ha ricor<strong>da</strong>to<br />
Speciale<br />
Bellezza<br />
l’estasi di san Giovanni Bosco,<br />
la quotidiana adorazione<br />
al Santissimo Sacramento di<br />
madre Teresa di Calcutta, un<br />
modo “per contemplare la bellezza<br />
di Dio” e ha fatto una<br />
raccoman<strong>da</strong>zione, la bellezza<br />
“non è un fatto esteriore, ma è<br />
nel cuore di ogni persona”.<br />
Affermazione di un credente<br />
che trova corrispondenza con<br />
quella dei due laici che lo hanno<br />
preceduto.<br />
Moderatore <strong>del</strong>l’incontro,<br />
l’oncologo Fabrizio Artioli,<br />
presidente di Amo, associazione<br />
vicinissima ad Angolo,<br />
che ha concluso dicendo che<br />
“immergersi all’interno di se<br />
stessi avvicina al bello. Chiunque<br />
può incontrare il bello,<br />
basta cogliere ciò che la natura<br />
ci offre, quello che l’uomo<br />
ha saputo creare. Per qualcuno<br />
c’è la mano di Dio, per altri<br />
no, ma la bellezza esiste, è<br />
praticamente ovunque”. Non<br />
può essere altrimenti perché,<br />
come ha precisato la psicooncologa<br />
Maria Grazia<br />
Russomanno, “la bellezza è<br />
<strong>del</strong>lo spirito umano. Possiamo<br />
passare <strong>da</strong>lla bellezza di sé<br />
a quella degli altri, dobbiamo<br />
essere consapevoli di essere<br />
tutti speciali, e molto potenti”.<br />
Chissà se è la bellezza che<br />
cerca l’uomo o viceversa, di<br />
certo però siamo immersi nella<br />
bellezza, basta solo saperla<br />
vedere.<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
11<br />
molto lontano <strong>da</strong>i miei valori<br />
e in cui non mi ero mai<br />
<strong>del</strong> tutto inserita, tanto che i<br />
miei compagni mi chiamavano<br />
“la superba”. Un giorno,<br />
per una circostanza provvidenziale,<br />
conobbi le ragazze<br />
<strong>del</strong> focolare di Milano.<br />
Alla mia doman<strong>da</strong> su chi<br />
fossero, una di loro mi rispose:<br />
“Cerchiamo di vedere<br />
Gesù nel prossimo”. Questa<br />
frase per me fu sconvolgente.<br />
Salii sull’autobus, strapieno<br />
come sempre, e negli<br />
sguardi <strong>del</strong>le persone vidi<br />
Gesù. Subito dopo an<strong>da</strong>i in<br />
chiesa e mi sembrò che il<br />
Signore <strong>da</strong>l tabernacolo mi<br />
dicesse: “Perché mi cerchi<br />
soltanto qui, se io sono in<br />
tutti?”. Da allora cominciai<br />
a frequentare il gruppo dei<br />
focolarini e cambiò il mio<br />
atteggiamento verso i colleghi.<br />
L’adesione alla spiritualità<br />
<strong>del</strong> focolare non comportò<br />
per lei una rinuncia<br />
alla <strong>da</strong>nza. In questa scelta<br />
giocò un ruolo fon<strong>da</strong>mentale<br />
Chiara Lubich. In<br />
che modo?<br />
Mi colpirono molto le parole<br />
“Datti tutta a me” che<br />
Chiara aveva avvertito nel<br />
suo cuore <strong>da</strong> ragazza e che<br />
le avevano rivoluzionato<br />
l’esistenza. Le sentivo rivolte<br />
anche a me e pensai di entrare<br />
subito nel movimento lasciando<br />
tutto, tanto grande<br />
era la gioia di seguire il Signore.<br />
E invece Chiara mi<br />
comunicò che dovevo continuare<br />
a <strong>da</strong>nzare, perché<br />
quella era la volontà di Dio<br />
su di me. Compresi che <strong>da</strong><br />
allora in poi non sarei più<br />
stata io a ballare per Gesù,<br />
ma Gesù stesso ballava in<br />
me. Dunque la mia professione<br />
non era un ostacolo<br />
nel rapporto con Dio, bensì<br />
lo strumento per una profon<strong>da</strong><br />
comunione con Lui.<br />
Quali sono i fon<strong>da</strong>menti<br />
che animano <strong>da</strong> sempre la<br />
compagnia di ballo <strong>da</strong> lei<br />
fon<strong>da</strong>ta a Reggio Emilia?<br />
Quando ero a Mosca, nacque<br />
in me il desiderio di<br />
aprire un giorno una scuola<br />
per insegnare a ballare così<br />
come avevo visto al Bolshoj.<br />
In seguito, con i colleghi<br />
Marinel Stefanescu e sua<br />
moglie Louise, che condividevano<br />
i miei stessi ideali,<br />
iniziammo il nostro progetto<br />
a Reggio Emilia. Nonostante<br />
le innumerevoli difficoltà,<br />
ci ha sempre sorretti<br />
la volontà di trasmettere ai<br />
giovani l’arte <strong>del</strong>la <strong>da</strong>nza<br />
intesa come elevazione <strong>del</strong>lo<br />
spirito e continua ricerca<br />
<strong>del</strong>la perfezione. Questo<br />
“mirare in alto” non è per<br />
fare carriera o per raggiungere<br />
la fama, ma diventa dono<br />
per gli altri, affinché percepiscano<br />
attraverso la <strong>da</strong>nza<br />
uno sprazzo <strong>del</strong>l’infinita bellezza<br />
di Dio.
12<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
Il progetto<br />
di recupero<br />
Domenica 19 aprile è tornata<br />
ufficialmente alla città la<br />
ex Sinagoga: i lavori di restauro<br />
dei locali di proprietà<br />
comunale posti in via<br />
Rovighi angolo via<br />
Berengario (porzione <strong>del</strong><br />
cinquecentesco Portico <strong>del</strong><br />
Grano), dove in passato aveva<br />
sede la Sinagoga cittadina,<br />
sono durati circa un anno:<br />
finanziati <strong>da</strong> fondi comunali<br />
(50 mila euro) e soprattutto<br />
<strong>da</strong> fondi <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione<br />
Cassa di Risparmio di<br />
Carpi (900 mila euro suddivisi<br />
in quattro anni) hanno<br />
permesso di dotare i locali<br />
di nuovi impianti tecnologici<br />
di servizio e arredi. La<br />
ex Sinagoga e l’appartamento<br />
limitrofo diverranno la<br />
prestigiosa sede <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione<br />
ex Campo di Fossoli,<br />
istituzione culturale che ha<br />
ora sede nell’antico convento<br />
di San Rocco, ma che ha<br />
necessità di maggiori spazi.<br />
Il progetto di recupero <strong>del</strong>la<br />
ex Sinagoga è stato re<strong>da</strong>tto<br />
per la parte architettonica<br />
<strong>da</strong>l Settore Restauro e conservazione<br />
<strong>del</strong> patrimonio<br />
artistico, storico e immobiliare<br />
<strong>del</strong> Comune, cercando,<br />
dove possibile, di recuperare<br />
pavimenti, infissi,<br />
intonaci e strutture pre-esistenti;<br />
rifatti completamente<br />
gli impianti. La struttura,<br />
oltre che nella ex Sinagoga<br />
e nel suo bellissimo ingresso,<br />
si articola in una grande<br />
sala e in tre locali adiacenti,<br />
oltre che in altri spazi di<br />
servizio e nel sottotetto.<br />
Annalisa Bonaretti<br />
di una bellezza assoluta<br />
l’ex Sinagoga, <strong>da</strong>v-<br />
E’ vero superbo il lavoro<br />
svolto <strong>da</strong> Giovanni<br />
Gnoli, architetto <strong>del</strong> Comune<br />
e unico responsabile dei lavori,<br />
se poi si pensa al costo –<br />
1.800 euro al metro, una cifra<br />
più che contenuta, soprattutto<br />
se si valuta che il restauro è<br />
avvenuto in un momento di<br />
boom edilizio -, non si può<br />
che dire che il lavoro non sia<br />
eccellente.<br />
Un contenitore bellissimo –<br />
<strong>da</strong> non perdere la vista sulla<br />
piazza <strong>da</strong> un’angolazione<br />
“nuova”, <strong>del</strong> tutto particolare<br />
– per dei contenuti di grande<br />
importanza infatti è nel<br />
palazzetto di via Giulio<br />
Rovighi che troverà sede <strong>da</strong>l<br />
prossimo settembre la Fon<strong>da</strong>zione<br />
ex Campo di Fossoli.<br />
“A mio modesto parere – ha<br />
commentato nel corso <strong>del</strong>la<br />
conferenza stampa di presentazione<br />
<strong>del</strong>l’ex Sinagoga<br />
Francesco Berti Arnoaldi<br />
Veli, presidente <strong>del</strong>la stessa<br />
Fon<strong>da</strong>zione – Carpi è la capitale<br />
<strong>del</strong>l’antifascismo italiano”.<br />
Ha detto di apprezzare<br />
molto che un istituto come la<br />
Fon<strong>da</strong>zione, di valore storico,<br />
civile e morale, possa trovare<br />
sede in un luogo dove è passata<br />
parte <strong>del</strong>la storia ebraica.<br />
Ha parlato di “un movimento<br />
di cuore, di un immergersi nel<br />
passato storico, nel presente e<br />
contemporaneo. La Fonazione<br />
ex Campo Fossoli è nata per<br />
trascinare avanti e radicare<br />
nella profondità <strong>del</strong>le coscienze<br />
la memoria, quella memo-<br />
Capitale<br />
<strong>del</strong>la<br />
memoria<br />
ria che non può cancellare<br />
l’odio scatenato <strong>da</strong>lla violenza,<br />
gli enormi sacrifici fatti,<br />
quanto ha scatenato la<br />
deportazione. Posso affermare<br />
che l’ambiente di Carpi è il<br />
miglior concime. Carpi – ha<br />
sottolineato Francesco Berti<br />
Arnoaldi Veli – è una città che<br />
mi è cara per una quantità di<br />
ragioni: certamente per la<br />
memoria, poi per tutti quegli<br />
amici e compagni, vivi e morti.<br />
Mai come adesso queste<br />
cose sono necessarie. Occorre<br />
rendere questa memoria partecipe<br />
di un progresso di giustizia<br />
e libertà. Sono queste,<br />
giustizia e libertà, le parole<br />
<strong>del</strong>la mia Brigata bolognese.<br />
Io ho lo spirito di allora e<br />
riscopro qui i significati vitali<br />
di questi valori. Non è un caso<br />
che la Fon<strong>da</strong>zione sia nata e<br />
cresciuta qui, è successo perché<br />
Carpi è Carpi”. Il presidente<br />
ha ringraziato il Comune<br />
per il suo “impulso pubblico<br />
e civile”, e tutti coloro i<br />
quali hanno reso possibile la<br />
riapertura <strong>del</strong>l’ex Sinagoga,<br />
“un luogo di sacre memorie,<br />
un luogo <strong>del</strong> sapere e volere<br />
essere giusti”.<br />
Sandra Eckert, presidente<br />
<strong>del</strong>la Comunità ebraica di<br />
Modena e Reggio Emilia, ha<br />
ripreso un concetto espresso<br />
<strong>da</strong> Berti Arnoaldi Veli precisando<br />
che “Carpi ha preso su<br />
di sé la missione <strong>del</strong>la memoria,<br />
una memoria che ricor<strong>da</strong><br />
una tragedia <strong>del</strong> mondo.<br />
L’ebraismo non è stato solo la<br />
shoa, siamo un popolo ancora<br />
vivo. Siamo ebrei italiani, di<br />
religione ebraica e cittadini<br />
italiani. Qui – ha osservato –<br />
c’è stata una presenza ebraica<br />
molto importante, finito il<br />
ghetto quelle persone hanno<br />
ripreso la loro libertà, finalmente<br />
cittadini ‘veri’, di religione<br />
ebraica. Hanno subito,<br />
hanno resistito, non sono spariti.<br />
Carpi non solo ha sposato<br />
la memoria, con don Dante<br />
Sala e Odoardo Focherini<br />
l’ha vissuta. Vorrei aggiungere<br />
una cosa – ha concluso Sandra<br />
Eckert -, il campo di concentramento<br />
di Fossoli va la-<br />
Accurati lavori di restauro<br />
conservativo donano<br />
splendore all’ex Sinagoga<br />
che rende più bella<br />
e ricca Carpi<br />
Giovanni Gnoli e Lella Rizzi<br />
sciato così, il pathos lo dà così,<br />
non con la vecchia baracca<br />
restaurata. Una va bene, è utile,<br />
ma non di più”.<br />
L’assessore alla Cultura Alberto<br />
Bellelli ha parlato dei<br />
“cantieri <strong>del</strong>la cultura che in<br />
questi anni si sono susseguiti”<br />
e ha espresso la sua soddisfazione<br />
perchè “sono stati capiti<br />
<strong>da</strong>i cittadini, lo dicono le<br />
frequentazioni alla Biblioteca<br />
e le viste ai Musei civici. Non<br />
abbiamo costruito cattedrali<br />
nel deserto”.<br />
Sull’ex Sinagoga, Bellelli ha<br />
detto che è “il terzo fuoco<br />
<strong>del</strong>la memoria a Carpi e una<br />
grande occasione di rilancio<br />
<strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione ex Campo<br />
Fossoli”.<br />
Ha assolutamente ragione<br />
Gian Fe<strong>del</strong>e Ferrari, presidente<br />
<strong>del</strong>l’altra Fon<strong>da</strong>zione,<br />
quella <strong>del</strong>la Cassa di Risparmio<br />
di Carpi, quando afferma:<br />
“L’amministrazione comunale<br />
ci ringrazia, ma siamo noi a<br />
Speciale<br />
Bellezza<br />
ringraziarla, ha speso bene i<br />
nostri fondi. Molto opportuna<br />
la collocazione <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione<br />
ex Campo Fossoli nell’ex<br />
Sinagoga che non è un<br />
immobile ma un monumento”.<br />
Di straordinario fascino.<br />
Sarebbe un luogo perfetto se<br />
non ci fossero i due matronei,<br />
uno più piccolo nella parte<br />
quattrocentesca non ancora<br />
restaurata e l’altro settecentesco<br />
che affaccia sulla sala centrale.<br />
Noi donne non possiamo<br />
non avvertire un senso di<br />
fastidio <strong>da</strong>vanti a queste cose<br />
che simboleggiano la realtà di<br />
allora, gli uomini <strong>da</strong> una parte<br />
e le donne <strong>da</strong>ll’altra. Siamo<br />
fortunate a essere nate nel<br />
posto e nel momento giusto,<br />
ma questo nulla ha a che vedere<br />
con un recupero superbo.<br />
Quando riteniamo che il “pubblico”<br />
non sia all’altezza, pensiamo<br />
a Giovanni Gnoli e a<br />
tutti quelli come lui. Bravi,<br />
<strong>da</strong>vvero.<br />
Alberto Bellelli, Enrico Campe<strong>del</strong>li, Francesco Berti Arnoaldi Veli, Gian Fe<strong>del</strong>e Ferrari, Sandra Eckert<br />
La comunità<br />
ebraica a Carpi<br />
Tra gli edifici che si affacciano<br />
sull’angusta via Giulio<br />
Rovighi si stabilì nei secoli<br />
scorsi la comunità ebraica<br />
(di cui si hanno le prime<br />
notizie nel 1420): nel 1719<br />
fu creato il ghetto. La prima<br />
Sinagoga, che si trovava nel<br />
sottotetto <strong>del</strong> palazzo che si<br />
chiamava <strong>del</strong> Portico <strong>del</strong><br />
Mercato <strong>del</strong> Grano, venne<br />
iniziata nel 1722 e, nonostante<br />
alcune modifiche<br />
ottocentesche, il complesso<br />
si è conservato fino ad<br />
oggi, così come parte <strong>del</strong>le<br />
decorazioni originarie. Nel<br />
1858 venne progettata una<br />
nuova sede <strong>del</strong>l’edificio di<br />
culto <strong>da</strong> Achille Sammarini,<br />
che fu inaugurata solennemente<br />
nel 1861 al piano rialzato<br />
<strong>del</strong>lo palazzo. Chiusa<br />
al culto nel 1922, quando i<br />
pochi ebrei rimasti a Carpi<br />
si trasferirono, la Sinagoga<br />
venne ristrutturata sia internamente<br />
che esternamente<br />
per ricavare quattro botteghe.<br />
Successivamente al<br />
1950 la facciata assume le<br />
caratteristiche odierne.<br />
C<br />
ontinua <strong>da</strong>lla prima<br />
Luogo<br />
<strong>del</strong>lo spirito<br />
La bellezza di una scultura<br />
di Michelangelo o di un quadro<br />
<strong>del</strong> Correggio, lo scorcio<br />
di una piazza, le albe<br />
perlate <strong>del</strong> Nord Europa e i<br />
tramonti perenni <strong>del</strong>l’Africa,<br />
una meditazione o una<br />
preghiera, le braccia tese di<br />
un bambino, il sorriso di un<br />
amico, un abbraccio di un<br />
genitore, il bacio di un innamorato<br />
sono frammenti di<br />
eternità e un inno alla bellezza.<br />
Bellezza che può non<br />
essere un luogo o un momento<br />
definito, ma un’attitudine<br />
<strong>del</strong> cuore perché la<br />
bellezza è veramente negli<br />
occhi di chi guar<strong>da</strong>. E allora,<br />
<strong>da</strong>vanti alla bruttezza – purtroppo<br />
esiste, eccome se esiste<br />
– non distraiamo lo sguardo<br />
ma stropicciamoci gli<br />
occhi per vedere meglio, più<br />
in profondità, e ci accorgeremo<br />
che anche il brutto ha<br />
una sua ragione di essere e<br />
che può generare frutti belli<br />
e buoni.<br />
Poi affiniamo l’udito, diamo<br />
spazio all’olfatto, fidiamoci<br />
<strong>del</strong> tatto, godiamo <strong>del</strong> gusto,<br />
ascoltiamo i palpiti <strong>del</strong> nostro<br />
cuore e le curiosità <strong>del</strong>la<br />
nostra mente, ci sapranno<br />
portare nel paese <strong>del</strong>la bellezza.<br />
Che poi è armonia, pace<br />
con se stessi e il resto <strong>del</strong><br />
mondo; ognuno può aggiungere<br />
una definizione senza<br />
limitarne il senso primigenio.<br />
Ma è meglio non costringerla<br />
in troppe regole la bellezza,<br />
forse è proprio quel<br />
mistero che la anima a renderla<br />
così preziosa. Noi, accontentiamoci<br />
di coglierla e<br />
di viverla, tutte le volte che ci<br />
è possibile. Inutile sublimarla,<br />
respiriamola profon<strong>da</strong>mente,<br />
facciamo sì che entri dentro<br />
di noi. Che mistero, che miracolo,<br />
nella bellezza, splendore<br />
<strong>del</strong> Vero.
Tracce d’antico<br />
I lavori, che completano il<br />
recupero <strong>del</strong>l’ala nord di<br />
Palazzo dei Pio, hanno comportato<br />
oltre al restauro <strong>del</strong>le<br />
strutture e al consoli<strong>da</strong>mento<br />
sismico <strong>del</strong>le stesse,<br />
anche il completamento <strong>del</strong>le<br />
finiture edili e di adeguamento<br />
impiantistico, così<br />
come per la Sala Estense <strong>del</strong><br />
Palazzo, già ultimata a fine<br />
2007. Il progetto è stato re<strong>da</strong>tto<br />
per la parte<br />
architettonica <strong>da</strong>l Settore<br />
Restauro e conservazione <strong>del</strong><br />
patrimonio artistico, storico<br />
e immobiliare <strong>del</strong> Comune.<br />
Il cantiere, attuato in due<br />
fasi (prima si è intervenuti<br />
sulla Sala Estense e poi sull’Uccelliera),<br />
è rimasto aperto<br />
per circa due anni. Durante<br />
i lavori, nel Cortile <strong>del</strong><br />
Ninfeo, adiacente alla Torre,<br />
sono state trovate tra l’altro<br />
tracce di un’antica vasca<br />
e <strong>del</strong>l’antica rocca, per la<br />
quale è stato sottoposto alla<br />
Soprintendenza ai Beni<br />
Architettonici di Bologna un<br />
ulteriore progetto di restauro,<br />
teso a ri<strong>da</strong>re al manufatto<br />
la sua originale espressione<br />
architettonica. La spesa<br />
complessiva per la<br />
riqualificazione <strong>del</strong>la Sala<br />
Estense, <strong>del</strong>la Torre con<br />
annesso Cortile <strong>del</strong> Ninfeo,<br />
ammonta a 908 mila euro<br />
(di cui <strong>26</strong>0 mila euro messi<br />
a disposizione <strong>da</strong>lla Fon<strong>da</strong>zione<br />
Cassa di Risparmio di<br />
Carpi, il resto stanziato <strong>da</strong>l<br />
Comune).<br />
La Torre <strong>del</strong>l’Uccelliera, di<br />
forma roton<strong>da</strong> e piuttosto<br />
interrata rispetto al resto <strong>del</strong><br />
complesso di Palazzo dei Pio,<br />
fu costruita nella secon<strong>da</strong><br />
metà <strong>del</strong> ‘400 <strong>da</strong> Marco II<br />
Pio, come torre angolare <strong>del</strong><br />
Castello. Ora, dopo i lavori,<br />
è fruibile anche il primo piano<br />
<strong>del</strong>la Torre grazie ad una<br />
scala in metallo esterna: con<br />
il restauro <strong>del</strong>le decorazioni<br />
pittoriche <strong>del</strong>l’epoca di Alberto<br />
III Pio (uccelli di varie<br />
razze, <strong>da</strong> cui deriva il<br />
nome <strong>del</strong> piccolo edificio,<br />
80 metri quadrati in tutto,<br />
ma assolutamente <strong>del</strong>iziosi),<br />
<strong>del</strong>la pavimentazione e<br />
<strong>del</strong>la copertura lignea, l’Uccelliera<br />
diventa un suggestivo<br />
belvedere sospeso sulla<br />
piazza rinascimentale. Il<br />
Cortile <strong>del</strong> Ninfeo tornerà<br />
ad essere invece l’ingresso<br />
principale <strong>del</strong> Castello dei<br />
Ragazzi, spazio di 2200 metri<br />
quadrati dedicato ai più piccoli<br />
e alle loro famiglie e<br />
che nel 2008 ha fatto registrare<br />
oltre 90 mila presenze.<br />
Questo lavoro è dedicato<br />
anche a loro, i nostri “piccoli<br />
principi”.<br />
Dopo due anni di lavori e una spesa di oltre 900 mila euro,<br />
l’inaugurazione <strong>del</strong>la Torre <strong>del</strong>l’Uccelliera<br />
“T<br />
Annalisa Bonaretti<br />
ra gli obiettivi di questa<br />
giunta, sostenere<br />
l’identità <strong>del</strong>la nostra<br />
città è stato indubbiamente<br />
tra quelli prioritari –<br />
ha dichiarato Enrico<br />
Campe<strong>del</strong>li nel presentare le<br />
iniziative riguar<strong>da</strong>nti l’inaugurazione<br />
<strong>del</strong>la Torre <strong>del</strong>l’Uccelliera<br />
-. Ringrazio la Fon<strong>da</strong>zione<br />
Cassa di Risparmio<br />
di Carpi che ci ha sempre<br />
sostenuto in queste attività,<br />
ringrazio gli assessori Alberto<br />
Bellelli e Lella Rizzi che tengono<br />
alto il valore <strong>del</strong>le iniziative.<br />
Un ringraziamento<br />
particolare all’architetto Giovanni<br />
Gnoli per l’ottimo lavoro<br />
svolto. Le ristrutturazioni<br />
e le aperture di questi cinque<br />
anni non hanno avuto uguali<br />
nella storia <strong>del</strong> nostro Comune”.<br />
La conferma arriva <strong>da</strong> Lella<br />
Rizzi, assessore al Centro storico<br />
che nota come “priorità<br />
di questa legislatura sia stata<br />
la riqualificazione <strong>del</strong> centro;<br />
prima l’identità era più<br />
sfilacciata, adesso è evidente.<br />
Per me, come assessore,<br />
questa inaugurazione è il canto<br />
<strong>del</strong> cigno, ma sono certa che,<br />
come cittadina, potrò ammirare<br />
ancora tanti altri lavori.<br />
Penso alla riqualificazione di<br />
corso Fanti-Cabassi. Desidero<br />
sottolineare il grande impegno<br />
di tutti per il centro<br />
storico e i risultati si vedono.<br />
Ringrazio l’architetto Gnoli<br />
non solo per la professionali-<br />
Museo Diocesano di arte sacra<br />
“Cardinale Rodolfo Pio di Savoia”<br />
Un gioiellino<br />
per piccoli principi<br />
Un articolo sulla rivista “Arte cristiana”<br />
“Arte cristiana”, la rivista internazionale di storia <strong>del</strong>l’arte e di arti<br />
liturgiche, ha pubblicato nell’ultimo numero (marzo-aprile <strong>2009</strong>)<br />
un importante articolo di Alfonso Garuti, direttore <strong>del</strong>l’Ufficio<br />
Beni Culturali, sul Museo Diocesano di Carpi. Corre<strong>da</strong>to <strong>da</strong> varie<br />
immagini, il contributo di Garuti ripercorre in modo<br />
puntuale le vicende che hanno portato alla costituzione<br />
<strong>del</strong> Museo, al restauro <strong>del</strong>la chiesa di<br />
Sant’Ignazio e all’allestimento <strong>del</strong>le opere.<br />
tà ma per la collaborazione<br />
che, assieme al suo staff, non<br />
ci ha mai fatto mancare. L’Uccelliera<br />
è veramente una cosa<br />
<strong>del</strong>iziosa, prima se la potevano<br />
permettere solo i principi,<br />
adesso anche noi”.<br />
Non poteva non ringraziare<br />
anche Giovanni Gnoli “per i<br />
mezzi e la disponibilità offerta<br />
a me e al mio gruppo, è<br />
una grande opportunità poter<br />
lavorare intorno a monumenti<br />
tanto importanti e questo è<br />
fonte di grande soddisfazione.<br />
L’Uccelliera è un piccolo<br />
gioiello, è la penultima torre<br />
restaurata, adesso manca solo<br />
il Torrione degli Spagnoli, se<br />
ci arriva l’assegnazione potremo<br />
farlo”. Gnoli si è<br />
soffermato sugli scavi<br />
archeologici che hanno riportato<br />
alla luce l’impianto edilizio<br />
al di sotto <strong>del</strong> piano di<br />
calpestio, evidenziando interamente<br />
i volumi interni ed<br />
esterni <strong>del</strong>la vasca e individuando,<br />
attraverso la presenza<br />
di fon<strong>da</strong>zioni, tracce <strong>del</strong>la<br />
rocca più antica, oggi non<br />
più visibile. Con gli interventi<br />
è diventato fruibile anche<br />
il primo piano <strong>del</strong>l’Uccelliera,<br />
raggiungibile con una<br />
nuova scala metallica<br />
antiscivolo esterna. L’ambiente<br />
risulta <strong>del</strong>izioso, siamo<br />
fortunati a poterlo vivere, oggi<br />
quasi come allora.<br />
Sorride Gian Fe<strong>del</strong>e Ferrari,<br />
il presidente <strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione<br />
sa che, quando finalmente<br />
lo stato permetterà al Comune<br />
l’acquisto (è l’unica parte<br />
Chiusura per lavori in corso<br />
A causa dei lavori di pavimentazione in Corso Fanti, il Museo<br />
Diocesano di arte sacra “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia”, che ha sede<br />
nella chiesa di Sant’Ignazio, è temporaneamente chiuso.<br />
<strong>del</strong> Castello non ancora di<br />
proprietà), sarà lui, meglio la<br />
Fon<strong>da</strong>zione, a dover mettere<br />
mano al portafoglio. “Tra noi<br />
e l’amministrazione – osserva<br />
Gian Fe<strong>del</strong>e Ferrari – c’è<br />
sinergia, simbiosi, integrazione.<br />
Il nostro appoggio continuerà,<br />
non diminuirà anche<br />
se il 2008 è stato drammatico,<br />
ma le riserve che abbiamo<br />
accantonato ci permettono<br />
di erogare per anni. Mi<br />
associo ai ringraziamenti per<br />
quanto è stato fatto e per quanto<br />
si farà”.<br />
Speciale<br />
Bellezza<br />
Aperture straordinarie <strong>del</strong> primo<br />
piano <strong>del</strong>la Torre <strong>del</strong>l’Uccelliera:<br />
<strong>da</strong>l 25 aprile domenica<br />
e festivi <strong>da</strong>lle 15 alle 19.<br />
Capi<br />
esclusivi<br />
originali<br />
su misura<br />
Il progetto di restauro<br />
<strong>del</strong>la Torre <strong>del</strong>l’Uccelliera<br />
e <strong>del</strong> Cortile <strong>del</strong><br />
Ninfeo è stato curato <strong>da</strong><br />
Giovanni Gnoli, architetto<br />
coordinatore lavori<br />
di restauro e allestimento;<br />
Livio Bartoli,<br />
geometra; Francesca<br />
Santolini, architetto;<br />
Cinzia Bonci,<br />
pe<strong>da</strong>gogista; staff <strong>del</strong><br />
Castello dei Ragazzi.<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
E’ il momento<br />
di approfittare dei nostri servizi<br />
Rimessa a mo<strong>del</strong>lo<br />
custodia e pulitura<br />
Pensaci!<br />
13<br />
All’Uccelliera una mostra<br />
sul rapporto<br />
uomo-natura<br />
La voce degli alberi<br />
I forti contenuti simbolici che<br />
connotano questi luoghi,<br />
Torre <strong>del</strong>l’Uccelliera e il<br />
Cortile <strong>del</strong> Ninfeo, il loro alludere,<br />
attraverso l’antico<br />
giardino, al rapporto uomonatura<br />
hanno suggerito il<br />
tema <strong>del</strong>la mostra La voce<br />
degli alberi che accompagna<br />
quest’inaugurazione e ne sottolinea<br />
gli aspetti più rilevanti,<br />
rimanendo aperta fino<br />
al 21 giugno, grazie al contributo<br />
<strong>del</strong>la Fon<strong>da</strong>zione Cassa<br />
di Risparmio di Carpi.<br />
La centralità <strong>del</strong> tema <strong>del</strong>l’albero<br />
ha suggerito l’idea<br />
di presentare le tavole originali<br />
de L’albero, libro ideato<br />
più di 30 anni fa <strong>da</strong> Iela Mari,<br />
illustratrice che ha saputo<br />
narrare con la forza <strong>del</strong>le sole<br />
immagini la vita di un albero<br />
e i suoi cambiamenti nell’alternarsi<br />
<strong>del</strong>le stagioni. Il progetto<br />
è stato arricchito <strong>da</strong> una<br />
sezione naturalistica che apre<br />
ai bambini una nuova prospettiva<br />
sul racconto di Giono<br />
(scrittore francese, autore di<br />
poesie e commedie teatrali) a<br />
cui la mostra si è ispirata.<br />
L’installazione audiovisiva<br />
nella Torre <strong>del</strong>l’Uccelliera è<br />
un progetto di Arti colture<br />
con il patrocinio di Ambasciata<br />
<strong>del</strong> Cana<strong>da</strong> in Italia e<br />
Associazione Italiana Film<br />
d’Animazione. Il labirinto e<br />
l’installazione a tema<br />
naturalistico in Sala Estense<br />
sono invece offerti <strong>da</strong>i Vivai<br />
Mattioli di Castelnuovo<br />
Rangone.<br />
Carpi - Via Remesina 40/c - tel. 059/682<strong>16</strong>1
14<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
Luigi Lamma<br />
può riflettere sul suc-<br />
Si cessore di Pietro <strong>da</strong>vanti<br />
ad un’opera d’arte<br />
e <strong>da</strong> lì trarre insegnamenti<br />
come se fosse una pagina di<br />
catechismo o meglio ancora<br />
una fervi<strong>da</strong> testimonianza di<br />
vita cristiana? Per suor Maria<br />
Gloria Riva questo è<br />
possibile, senza sfoggio di<br />
erudite dissertazioni artistiche:<br />
si tratta in realtà di una<br />
profon<strong>da</strong> esperienza di preghiera<br />
e di adorazione che<br />
“aiuta a rispondere alle sfide<br />
<strong>del</strong> nostro tempo con gesti<br />
illuminanti perché originati<br />
<strong>da</strong> una sosta contemplativa”.<br />
Suor Gloria, <strong>del</strong>la Comunità<br />
Monastica <strong>del</strong>l’Adorazione<br />
Eucaristica e don Gabriele<br />
Mangiarotti, direttore <strong>del</strong> sito<br />
www.culturacattolica.it, sono<br />
intervenuti a Carpi, martedì<br />
7 aprile, su invito <strong>del</strong>l’associazione<br />
culturale Il Faro per<br />
un incontro dedicato a Benedetto<br />
XVI, un Papa “amato o<br />
sopportato” come si affermava<br />
provocatoriamente nel titolo.<br />
L’analisi di don Mangiarotti<br />
ha messo in luce alcuni segnali<br />
di “corrosione” all’interno<br />
<strong>del</strong>la Chiesa, <strong>del</strong> resto<br />
già rilevati <strong>da</strong> Paolo VI alla<br />
fine <strong>del</strong> Concilio Vaticano II,<br />
ma occorre essere consapevoli<br />
che la Chiesa è pur sempre<br />
“movimento di Dio nella<br />
storia per riaffermare l’attualità<br />
di Cristo”. E’ solo con<br />
questa fede chiara, “non una<br />
formula ma una persona, Cristo,<br />
ci salverà”, che si comprende<br />
il senso <strong>del</strong> ministero<br />
Con suor Maria Gloria Riva rileggiamo il significato <strong>del</strong> ministero <strong>del</strong> successore di Pietro<br />
attraverso la “lettura” di due dipinti. “Gli artisti e i santi – afferma - sono coloro che vedono<br />
il mondo attraverso lo sguardo <strong>del</strong>la bontà e <strong>del</strong>la misericordia, perciò lo vedono integro.<br />
Questo ha un nome molto semplice: si chiama preghiera”<br />
Senza il battito<br />
<strong>del</strong>le palpebre<br />
don Gabriele Mangiarotti<br />
petrino e si può leggere l’intensa<br />
e per certi versi commovente<br />
lettera di Benedetto<br />
XVI ai Vescovi, resasi necessaria<br />
dopo le reazioni sul<br />
caso dei vescovi lefebvriani<br />
ai quali è stata tolta la scomunica.<br />
E’ poi toccato a suor Maria<br />
Gloria Riva raccontare Pietro,<br />
la sua presenza e la sua<br />
missione attraverso la lettura<br />
di due opere d’arte, la chia-<br />
Suor Gloria una<br />
vita <strong>da</strong> scoprire<br />
Suor Maria Gloria Riva, dopo<br />
gli studi artistici, ha lavorato<br />
nell’ambito <strong>del</strong> disegno a fumetti<br />
e ha militato in una compagnia<br />
teatrale <strong>del</strong>l’hinterland<br />
milanese. Allontanatasi <strong>da</strong>lla<br />
fede in età giovanile, dopo un<br />
grave incidente stra<strong>da</strong>le ha<br />
riscoperto il valore <strong>del</strong>l’esistenza<br />
e la pienezza <strong>del</strong>l’incontro<br />
con Gesù Cristo fino all’entrata<br />
fra le Adoratrici Perpetue<br />
<strong>del</strong> Santissimo Sacramento nel<br />
1984. Accanto alla sua passione<br />
per l’arte coltiva lo studio<br />
<strong>del</strong>la Sacra Scrittura, <strong>del</strong>la<br />
patristica e <strong>del</strong>la spiritualità di<br />
Madre Maria Mad<strong>da</strong>lena <strong>del</strong>l’Incarnazione,<br />
fon<strong>da</strong>trice <strong>del</strong>l’Ordine.<br />
Ha fon<strong>da</strong>to con alcune<br />
consorelle una rivista («Nel<br />
Cuore <strong>del</strong> Lume») per diffondere<br />
la spiritualità di Madre<br />
Maria Mad<strong>da</strong>lena. Collabora<br />
con alcuni quotidiani e riviste<br />
e, in particolare, con il sito<br />
www.culturacattolica.it.<br />
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suor Maria Gloria Riva<br />
mata di Matteo <strong>del</strong><br />
Caravaggio e la lavan<strong>da</strong> dei<br />
piedi <strong>del</strong> pittore tedesco Sieger<br />
Köder. Con una capacità straordinaria<br />
di lettura dei particolari<br />
tale <strong>da</strong> riuscire a<br />
ricondurli alla loro dimensione<br />
spirituale <strong>da</strong>vvero suor<br />
Gloria ha regalato un’ora di<br />
“adorazione attraverso la bellezza”<br />
suscitata <strong>da</strong> un’ombra,<br />
<strong>da</strong> una tinta, <strong>da</strong> una posizione,<br />
<strong>da</strong> uno<br />
sfondo…Possiamo fi<strong>da</strong>rci di<br />
un simile percorso spirituale?<br />
Non c’è il rischio di avventurarsi<br />
in sentieri che portano<br />
ad un sentimentalismo<br />
La chiamata di Matteo, Caravaggio<br />
Speciale<br />
Bellezza<br />
La chiamata di Matteo,<br />
Caravaggio<br />
frutto di una pura contemplazione<br />
estetica? La risposta di<br />
suor Gloria è netta e la ritroviamo<br />
nel suo libro “Frammenti<br />
di bellezza” nel quale<br />
afferma: “Gli artisti e i santi<br />
sono coloro che hanno imparato<br />
a vedere il mondo durante<br />
i battiti <strong>del</strong>le palpebre, essi<br />
vedono sin dove nessuno riesce<br />
a vedere, vedono le connessioni<br />
nel mondo. Vedono<br />
cioè il mondo attraverso lo<br />
sguardo <strong>del</strong>la bontà e <strong>del</strong>la<br />
misericordia, perciò lo vedono<br />
integro. Questo ha un nome<br />
molto semplice: si chiama<br />
preghiera”.<br />
Guar<strong>da</strong>te questo quadro di Caravaggio. Anche qui c’è una<br />
rilettura positiva e chiara <strong>del</strong> passato: un raggio attraversa<br />
la stanza di questo dipinto e va ad investire Matteo, il<br />
chiamato.<br />
Cristo irrompe nella vita come luce e chiama con un dito<br />
puntato, deciso, però non accusatore; non è diritto, è<br />
come dimesso. È un dito dolce, è un puntare <strong>del</strong>icato, con<br />
discrezione. Cristo chiama, ma non violenta nessuno:<br />
“Sta alla porta e bussa”, come dice l’Apocalisse, ed è<br />
tanto discreto questo gesto di Gesù, che Matteo è costretto<br />
a ripetere il gesto quasi a sincerarsi: stai chiamando<br />
proprio me?, non quello di fianco… perché non è così<br />
decisa la direzione <strong>del</strong> dito di Gesù.<br />
E il primo ad aver compreso questo, che essere chiamati<br />
non vuol dire essere principi, ma essere servi di altri, il<br />
primo ad aver compreso è Pietro che è stato il primo ad<br />
essere chiamato e, proprio perché è stato chiamato <strong>da</strong> Gesù,<br />
a sua volta chiama. Pietro ripete accanto a Gesù il gesto di<br />
Gesù; anche lui allunga la mano con discrezione e morbi<strong>da</strong>mente<br />
allunga il dito nello spazio senza alterigia, esattamente<br />
come Gesù: lascia all’altro la libertà <strong>del</strong>la risposta.<br />
Cristo chiama ancora oggi, adesso, attraverso Pietro, attraverso<br />
la Chiesa; e Michelangelo, Merisi detto il Caravaggio,<br />
questo lo aveva ben capito. È la Chiesa, è Pietro, che ripete<br />
instancabilmente i gesti di Cristo e lo rende presente<br />
nell’oggi di ogni uomo. Questa è la certezza e l’eccezionalità<br />
<strong>del</strong>l’evento cristiano.<br />
Adoratrici<br />
Perpetue<br />
Suor Maria Gloria Riva appartiene<br />
all’ordine <strong>del</strong>le<br />
Adoratrici Perpetue <strong>del</strong> Santissimo<br />
Sacramento, religiose<br />
contemplative e missionarie.<br />
Ubicate nel centro <strong>del</strong>la<br />
città, mettono in luce che l’unica<br />
Speranza, il punto grande<br />
di riferimento <strong>del</strong>l’an<strong>da</strong>re <strong>del</strong>l’uomo<br />
è l’Eucaristia. Dentro<br />
questa città, in mezzo agli<br />
uomini che cercano luce, le<br />
Adoratrici sono missionarie<br />
di una Presenza, sono<br />
indicatrici, dicono semplicemente<br />
“imparate di nuovo a<br />
guar<strong>da</strong>re”, perché guar<strong>da</strong>ndo<br />
l’Eucaristia si impara a<br />
guar<strong>da</strong>re le immagini in maniera<br />
nuova.<br />
Attualmente suor Gloria risiede<br />
con la sua comunità monastica<br />
in un ex convento di<br />
cappuccini a Pietrarubbia, un<br />
piccolo comune <strong>del</strong>l’Appennino<br />
in provincia di Pesaro.<br />
La lavan<strong>da</strong> dei piedi, Sieger Köder<br />
La lavan<strong>da</strong><br />
dei piedi,<br />
Sieger Köder<br />
Questa lavan<strong>da</strong> dei piedi descritta<br />
nella suggestiva tela<br />
di Sieger Köder si focalizza<br />
attorno a un solo discepolo.<br />
Certo, Gesù li ha lavati a<br />
tutti! Ma dentro quell’incontro<br />
con un solo discepolo,<br />
c’è iscritto misteriosamente<br />
l’incontro di tutti, anche di<br />
ciascuno di noi.<br />
Probabilmente il discepolo è<br />
ancora Pietro; gli altri sono<br />
un po’ scomparsi dietro di<br />
lui, si vede ancora il pane e il<br />
vino, perché questo è il senso<br />
profondo <strong>del</strong>l’Eucaristia:<br />
la lavan<strong>da</strong> dei piedi. Tutto si<br />
consuma in un abbraccio. Chi<br />
si è abituato alla verità, quale<br />
che sia il credo che ha vissuto,<br />
abbraccerà Cristo, con<br />
questo abbraccio grande e<br />
appagante qual è stato quello<br />
di Pietro con Gesù, o con<br />
Gesù nei confronti di Pietro.<br />
Köder non ci permette di vedere<br />
perfettamente il volto<br />
<strong>del</strong> Signore, lo vediamo solo<br />
riflesso nell’acqua <strong>del</strong> catino,<br />
nella quale peraltro si<br />
notano evidenti e gonfi anche<br />
i piedi <strong>del</strong>l’apostolo.<br />
L’an<strong>da</strong>re missionario <strong>del</strong>la<br />
Chiesa si rivela nel volto nascosto<br />
e misterioso di Cristo.<br />
Un volto visto non direttamente<br />
ma attraverso l’acqua<br />
sporca, perché la Chiesa è un<br />
po’ l’acqua sporca; però ha<br />
questa grande potenza, di riflettere<br />
il volto di Qualcuno<br />
che è eterno. È questo l’annuncio<br />
di speranza, <strong>da</strong> qui<br />
l’invito a rinascere nell’umile<br />
tinozza <strong>del</strong>la nostra vita,<br />
nei piedi sporchi <strong>del</strong>la nostra<br />
umanità dove si può vedere<br />
costantemente il volto <strong>del</strong>l’eternità.
irca due mila frati pro-<br />
C venienti <strong>da</strong> 65 nazioni<br />
si sono riuniti ad Assisi<br />
<strong>da</strong>l 15 al 18 aprile per<br />
il capitolo internazionale “<strong>del</strong>le<br />
stuoie”. In memoria <strong>del</strong>la<br />
prima assemblea dei seguaci<br />
di San Francesco, radunati<br />
nel 1221 alla Porziuncola e<br />
costretti a dormire sulle stuoie<br />
per la mancanza di letti,<br />
l’evento ha ricor<strong>da</strong>to gli 800<br />
anni <strong>da</strong>ll’approvazione, <strong>da</strong><br />
parte di Innocenzo III, <strong>del</strong>la<br />
regola di San Francesco. Presenti<br />
le <strong>del</strong>egazioni <strong>del</strong>le quattro<br />
famiglie francescane: Frati<br />
Minori, Frati Minori<br />
Conventuali, Frati Minori<br />
Cappuccini e Terzo Ordine<br />
Regolare. Le giornate sono<br />
state dedicate ad alcuni grandi<br />
temi, come l’accoglienza,<br />
la testimonianza, il significato<br />
<strong>del</strong>la penitenza e <strong>del</strong> digiuno,<br />
la gratitudine e l’impegno<br />
missionario. Giovedì<br />
<strong>16</strong> aprile il capitolo ha discusso<br />
sul tema <strong>del</strong>la testimonianza<br />
con gli interventi<br />
di tre francescani che hanno<br />
ricoperto l’incarico di ministro<br />
generale: monsignor<br />
John Corriveau, cappuccino<br />
e vescovo di Nelson in<br />
Cana<strong>da</strong>, padre Giacomo Bini<br />
dei Frati Minori, e l’arcivescovo<br />
Gianfranco Agostino<br />
Gardin, minore conventuale<br />
e segretario <strong>del</strong>la Congregazione<br />
per gli Istituti di Vita<br />
Consacrata e le Società di<br />
Vita Apostolica. Nel pome-<br />
riggio si è tenuta una tavola<br />
roton<strong>da</strong> a cui ha partecipato,<br />
fra gli altri, padre Pierbattista<br />
Pizzaballa, custode di Terra<br />
Santa. Venerdì 17 aprile è<br />
stato celebrato il cammino<br />
penitenziale <strong>da</strong>lla Porziuncola<br />
alla tomba di San Francesco,<br />
mentre sabato 18 tutti i <strong>del</strong>egati,<br />
insieme a circa 800 membri<br />
<strong>del</strong>l’Ordine Francescano<br />
Secolare, si sono recati a Castel<br />
Gandolfo per l’udienza con<br />
Benedetto XVI. Nello stesso<br />
giorno una <strong>del</strong>egazione con i<br />
responsabili dei diversi ordini<br />
francescani è stata ricevuta<br />
<strong>da</strong>l presidente <strong>del</strong>la Repubblica,<br />
Giorgio Napolitano.<br />
V ita <strong>del</strong>la C hiesa<br />
Ad Assisi si è svolto il capitolo <strong>del</strong>le stuoie per celebrare gli 800<br />
anni <strong>da</strong>lla prima approvazione <strong>del</strong>la regola francescana.<br />
All’evento ha partecipato anche padre Elio Gilioli<br />
Ritorno<br />
alle origini<br />
Un orizzonte<br />
universale<br />
Fra i 1300 <strong>del</strong>egati italiani al<br />
capitolo <strong>del</strong>le stuoie c’era<br />
anche padre Elio Gilioli <strong>del</strong><br />
convento di San Nicolò a Carpi<br />
e vicario episcopale per la<br />
Vita Consacrata. Insieme a<br />
lui erano presenti altri sedici<br />
confratelli in rappresentanza<br />
dei Frati Minori <strong>del</strong>l’Emilia<br />
Romagna, gui<strong>da</strong>ti <strong>da</strong>l ministro<br />
provinciale padre Bruno<br />
Bartolini. Per padre Elio<br />
il capitolo <strong>del</strong>le stuoie è stato<br />
una positiva occasione di incontro,<br />
di formazione e di<br />
riflessione. “Ho molto apprezzato<br />
– spiega – le relazioni<br />
dei tre ex ministri generali,<br />
che conoscono bene le varie<br />
realtà concrete in cui è presente<br />
oggi il francescanesimo<br />
e i problemi che lo riguar<strong>da</strong>no,<br />
come ad esempio la crisi<br />
<strong>del</strong>le vocazioni. Dai loro interventi<br />
si è colto l’invito ad<br />
an<strong>da</strong>re al di là <strong>del</strong>le strutture<br />
o di una forma mentis<br />
precostituita per essere <strong>da</strong>vvero<br />
liberi e poveri e per<br />
riscoprire una coscienza missionaria<br />
più autentica e appassionata”.<br />
Momento particolarmente<br />
sentito è stato il<br />
cammino verso la tomba di<br />
San Francesco, che si è concluso<br />
con la consegna <strong>del</strong>la<br />
regola a tutti i frati <strong>da</strong> parte<br />
dei ministri generali dei vari<br />
ordini. “Le giornate <strong>del</strong> capitolo,<br />
insieme all’udienza con<br />
Benedetto XVI – osserva padre<br />
Elio - hanno aiutato noi<br />
francescani a riflettere su che<br />
cosa siamo oggi e su che cosa<br />
dobbiamo continuare ad essere<br />
all’interno <strong>del</strong>la Chiesa,<br />
mantenendoci ancorati alle<br />
nostre origini, e dunque alla<br />
testimonianza di San Francesco.<br />
Inoltre – conclude - in-<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
15<br />
“Carissimi, l’ultima parola<br />
che voglio lasciarvi è la stessa<br />
che Gesù risorto consegnò<br />
ai suoi discepoli: ‘An<strong>da</strong>te!’<br />
(Mt 28,19; Mc <strong>16</strong>,15).<br />
An<strong>da</strong>te e continuate a ‘riparare<br />
la casa’ <strong>del</strong> Signore Gesù<br />
Cristo, la sua Chiesa. Nei<br />
giorni scorsi, il terremoto che<br />
ha colpito l’Abruzzo ha <strong>da</strong>nneggiato<br />
gravemente molte<br />
chiese, e voi di Assisi sapete<br />
bene che cosa questo significhi.<br />
Ma c’è un’altra ‘rovina’<br />
che è ben più grave: quella<br />
<strong>del</strong>le persone e <strong>del</strong>le comunità!<br />
Come Francesco, cominciate<br />
sempre <strong>da</strong> voi stessi.<br />
Siamo noi per primi la<br />
casa che Dio vuole restaurare.<br />
Se sarete sempre capaci<br />
di rinnovarvi nello spirito <strong>del</strong><br />
Vangelo, continuerete ad aiutare<br />
i Pastori <strong>del</strong>la Chiesa a<br />
rendere sempre più bello il<br />
suo volto di sposa di Cristo.<br />
Questo il Papa, oggi come<br />
alle origini, si aspetta <strong>da</strong> voi”.<br />
(Discorso di Benedetto XVI ai<br />
partecipanti al capitolo <strong>del</strong>le<br />
stuoie, 18 aprile <strong>2009</strong>)<br />
contrare tanti confratelli provenienti<br />
<strong>da</strong> varie parti <strong>del</strong><br />
mondo permette di ampliare<br />
il proprio orizzonte e di rendersi<br />
conto <strong>del</strong>le prospettive<br />
che attendono la nostra forma<br />
di vita. Al riguardo è stata<br />
molto significativa la tavola<br />
roton<strong>da</strong>, coordinata <strong>da</strong>l giornalista<br />
Francesco Giorgino,<br />
in cui si è parlato di dialogo<br />
con le altre religioni, di mass<br />
media e comunicazione e<br />
evangelizzazione”.<br />
Virginia Panzani<br />
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CHIESA CATTOLICA - C.E.I. Conferenza Episcopale Italiana<br />
An<strong>da</strong>te!
<strong>16</strong><br />
S<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
“Sia Cristo<br />
a vivere in voi”<br />
abato 18 aprile si è svolta<br />
all’Oratorio Eden di<br />
Carpi la 12ª Giornata<br />
dei cresimandi, a cui hanno<br />
partecipato circa 500 ragazzi<br />
provenienti <strong>da</strong>lle parrocchie<br />
<strong>del</strong>la Diocesi. L’iniziativa,<br />
promossa <strong>da</strong>ll’Ufficio Catechistico<br />
e affi<strong>da</strong>ta all’esperta regia<br />
di Fulvo Ferrarini, è un<br />
punto fermo tra gli eventi<br />
diocesani a Carpi come in tante<br />
Diocesi piccole e grandi che,<br />
con mo<strong>da</strong>lità diverse, offrono<br />
ai ragazzi questa prima esperienza<br />
di unità <strong>del</strong>la Chiesa<br />
locale attorno al Vescovo.<br />
Il tema di questo dodicesimo<br />
incontro ha preso spunto <strong>da</strong>lle<br />
celebrazioni <strong>del</strong>l’Anno<br />
Paolino. E infatti i ragazzi sono<br />
stati accolti <strong>da</strong>ll’amico-discepolo<br />
di San Paolo, Timoteo, e<br />
<strong>da</strong> Tabellarius, un postino <strong>del</strong>l’antica<br />
Roma, che, su di un<br />
improbabile cavallo di nome<br />
Epistola, hanno trasmesso simbolicamente<br />
il messaggio <strong>del</strong>l’Apostolo:<br />
“Siate ben fermi,<br />
cinti i fianchi con la verità, rivestiti<br />
con la corazza <strong>del</strong>la giustizia,<br />
ai piedi lo zelo per propagare<br />
il Vangelo <strong>del</strong>la Pace”.<br />
Da parte loro i ragazzi hanno<br />
risposto a questo invito<br />
“epistolare” con tante letterine,<br />
indirizzate “con affetto” a Paolo,<br />
sulle quali sono state scritte<br />
le buone azioni, gli impegni e<br />
le preghiere che hanno accompagnato<br />
il periodo di preparazione<br />
alla Cresima. Dopo le<br />
attività di gioco, si è svolto<br />
l’immancabile e caloroso incontro<br />
con il Vescovo Elio Tin-<br />
Dal 21 al 27<br />
Giugno<br />
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<strong>da</strong> versare all’atto<br />
<strong>del</strong>l’iscrizione<br />
Medjugorje<br />
V ita <strong>del</strong>la C hiesa<br />
L’incontro <strong>del</strong> Vescovo Elio con i<br />
cresimandi sabato 18 aprile<br />
presso l’Oratorio Eden<br />
ti, che nel suo messaggio ai<br />
cresimandi si è soffermato su<br />
due frasi scritte <strong>da</strong> San Paolo:<br />
“Non sono più io che vivo, ma<br />
Cristo vive in me” (Gal 2, 20) e<br />
“La grazia (di Dio) in me non è<br />
stata vana” (1Cor 15,10). “La<br />
Cresima – ha detto il Vescovo<br />
ai ragazzi – è una realtà bellissima<br />
che Dio vi dona attraverso<br />
lo Spirito Santo. Preghiamo<br />
perché, come San Paolo, anche<br />
voi siate conquistati <strong>da</strong> Cristo e<br />
la vostra vita diventi sempre<br />
più la sua vita. Preghiamo anche<br />
perché la grazia <strong>del</strong> Signore,<br />
che sta per giungervi attraverso<br />
la Confermazione, non<br />
sia in voi vana. Oggi è grave il<br />
rischio di perdersi dietro alle<br />
lusinghe di questo mondo, dimenticando<br />
o sprecando la grazia<br />
ricevuta tramite i sacramenti.<br />
L’esempio di San Paolo e il<br />
suo entusiasmo per Cristo siano<br />
sempre un mo<strong>del</strong>lo verso<br />
cui orientare la vostra vita”.<br />
Monsignor Tinti ha anche aggiunto<br />
un vivo ringraziamento<br />
ai ragazzi, ai catechisti e ai parroci<br />
per la partecipazione, al<br />
gruppo scout Carpi 1, che ha<br />
curato l’animazione, e al comitato<br />
locale <strong>del</strong>la Croce Rossa,<br />
che ha sorvegliato premurosamente<br />
lo svolgersi <strong>del</strong>le attività.<br />
A conclusione <strong>del</strong>la giornata<br />
la consegna a tutti i partecipanti<br />
<strong>del</strong> simbolo <strong>del</strong>l’incontro,<br />
un piccolo san<strong>da</strong>lo, che invita<br />
ad essere, come San Paolo,<br />
viaggiatori per Gesù e portatori<br />
nel mondo <strong>del</strong>la sua mitezza,<br />
<strong>del</strong>la sua pace e <strong>del</strong>la sua giustizia.<br />
V. P.<br />
UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI<br />
GITA<br />
PELLEGRINAGGIO<br />
SPAGNA<br />
Dal 24 al 28 giugno <strong>2009</strong><br />
Accompagna monsignor Douglas Regattieri<br />
Minimo 15 partecipanti<br />
Info: Ufficio diocesano Pellegrinaggi<br />
Don Douglas Regattieri: tel 059-685542, fax 059-654202;<br />
cell. 333-18710<strong>04</strong>; vicariogenerale @carpi.chiesacattolica.it<br />
Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO)<br />
Tel. 059-652552 - uff.pellegrinaggi@tiscali.it<br />
Parrocchia di San Giuseppe Artigiano<br />
Ecco il GrEst <strong>2009</strong><br />
L’estate si avvicina… ed anche quest’anno, la parrocchia di<br />
San Giuseppe Artigiano organizza il GrEst per i bambini ed<br />
i ragazzi <strong>da</strong>ll’ultimo anno di scuola <strong>del</strong>l’infanzia alla terza<br />
media. Sapete qual è il tema di quest’anno? E’ il meraviglioso<br />
mondo di Oz, <strong>da</strong> scoprire tra mille avventure …<br />
Il GrEst si svolgerà <strong>da</strong>ll’8 giugno al 31 luglio, presso i locali<br />
<strong>del</strong>la parrocchia; come lo scorso anno, sarà possibile pranzare<br />
al sacco tutti insieme.<br />
Vi aspettano, come sempre, i nostri fantastici laboratori:<br />
mani abili, artemania, chitarra, cucina, <strong>da</strong>nza, calcio, ping<br />
pong e tennis.<br />
Esclusivamente per i ragazzi <strong>del</strong>le scuole medie, saranno<br />
organizzati il laboratorio di giornalismo e le biciclettate. Ci<br />
divertiremo insieme con giochi a squadre e sull’acqua; non<br />
mancherà naturalmente il gioco libero. Sono previste anche<br />
2 gite a carattere culturale e ricreativo, un pernottamento in<br />
ten<strong>da</strong> e tante uscite in piscina.<br />
Non mancherà la tradizionale festa a fine Giugno, in cui i<br />
ragazzi saranno protagonisti di uno spettacolo indimenticabile.<br />
Vi aspettiamo numerosi !!!<br />
Info: iscrizioni <strong>da</strong> lunedì 4 maggio fino ad esaurimento<br />
posti, presso la Segreteria parrocchiale <strong>da</strong>l lunedì al<br />
venerdì (escluso martedì), <strong>da</strong>lle 17 alle 19. Gli educatori<br />
Marco, Letizia e Giovanni saranno disponibili anche<br />
sabato 23 e sabato 30 maggio <strong>da</strong>lle 10 alle 12.<br />
Arezzo e Sansepolcro<br />
Sabato <strong>16</strong> maggio<br />
Visita gui<strong>da</strong>ta di Arezzo: il Duomo, il centro<br />
storico, gli affreschi <strong>del</strong>la Leggen<strong>da</strong> <strong>del</strong>la vera<br />
croce di Piero <strong>del</strong>la Francesca, e celebrazione<br />
<strong>del</strong>la Santa Messa. Nel pomeriggio partenza per Sansepolcro dove si<br />
trovano altri affreschi di Piero <strong>del</strong>la Francesca e il crocifisso ligneo<br />
attribuito a Nicodemo (X secolo).<br />
Puglia<br />
8-12 settembre<br />
San Giovanni Rotondo - Monte<br />
Sant’Angelo - Castel <strong>del</strong> Monte,<br />
Alberobello - Sassi di Matera,<br />
Martinafranca e Locorotondo - Trani<br />
Accompagna don Marino Mazzoli<br />
Costo: 420 euro (supplemento camera<br />
singola: 30 euro). Quota di 100 euro <strong>da</strong><br />
versare all’iscrizione.
A Vallalta il primo incontro promosso <strong>da</strong>lla Commissione<br />
Coppia e Famiglia <strong>del</strong>l’Azione cattolica diocesana<br />
L’amore che edifica<br />
omenica 19 aprile presso<br />
l’ospitale parrocchia D di Vallalta si è svolto il<br />
primo incontro proposto<br />
<strong>da</strong>lla Commissione Coppia e<br />
Famiglia <strong>del</strong>l’Azione cattolica<br />
diocesana rivolto ai coniugi sposati<br />
<strong>da</strong> alcuni anni, per riflettere<br />
sul sacramento <strong>del</strong> matrimonio<br />
e sulla spiritualità di coppia. Il<br />
tema <strong>del</strong>l’incontro è stato<br />
“L’amore che edifica” e ha preso<br />
spunto, nell’anno in cui la<br />
Chiesa fa particolare riferimento<br />
all’apostolo Paolo, <strong>da</strong> alcuni<br />
capitoli <strong>del</strong>la Prima Lettera ai<br />
Corinzi. Sono stati letti e meditati<br />
i capitoli 8 e 9, attingendovi<br />
spunti per verificare, dopo alcuni<br />
anni di cammino, la propria<br />
vita matrimoniale e il progetto<br />
di coppia dichiarato al momento<br />
<strong>del</strong>la celebrazione <strong>del</strong><br />
matrimonio. In questi capitoli<br />
San Paolo, partendo <strong>da</strong>ll’episodio<br />
riguar<strong>da</strong>nte il consumo <strong>da</strong><br />
parte dei cristiani <strong>del</strong>le carni<br />
immolate agli idoli pagani (gli<br />
“idolotiti”), ricor<strong>da</strong> alla comunità<br />
di Corinto che, per stare<br />
nella Chiesa e vivere in comunità<br />
tra credenti, non è solo importante<br />
la conoscenza teorica<br />
dei contenuti <strong>del</strong>la fede, ma<br />
anche l’amore per l’altro. Pur<br />
non scrivendo specificamente<br />
agli sposi e non riferendosi<br />
esplicitamente al matrimonio,<br />
questi brani sono stati letti, grazie<br />
all’aiuto <strong>del</strong>l’assistente don<br />
Roberto Vecchi, come invito<br />
alla coppia a riflettere su quale<br />
deve essere la “forma” <strong>del</strong>l’amore<br />
sponsale. Cosa significa<br />
amare edificando? Chi crede<br />
di costruire e crescere nella coppia<br />
facendo “il forte”, rischia di<br />
sbagliare tutto (“La scienza gonfia,<br />
mentre la carità edifica”, 1<br />
Cor 8,2). Non è il sentirsi “in<br />
gambissima” o “super spirituali”<br />
che fa crescere. La misura<br />
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V ita <strong>del</strong>la C hiesa<br />
Prossimo<br />
appuntamento<br />
Domenica 10 maggio<br />
La riflessione continuerà<br />
con un secondo<br />
incontro aperto a tutte<br />
le coppie sposate <strong>da</strong><br />
alcuni anni domenica<br />
10 maggio presso la<br />
parrocchia di Sant’Antonio<br />
in Merca<strong>del</strong>lo<br />
con inizio alle 9.30.<br />
<strong>del</strong>l’amore evangelico, che San<br />
Paolo riprende nella Lettera, è<br />
<strong>da</strong>re la vita e orientare il proprio<br />
agire per la salvezza <strong>del</strong>l’altro.<br />
Paolo insegna alla coppia che la<br />
logica <strong>del</strong> Vangelo vissuta ogni<br />
giorno nel matrimonio è essere<br />
così attenti all’altro tanto <strong>da</strong> farsi<br />
suo servo (“un fratello per il<br />
quale Cristo è morto!”, 1 Cor<br />
8,11). Solo così si è certi di<br />
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vivere secondo l’insegnamento<br />
di Cristo. Durante la giornata,<br />
dopo la riflessione sui testi<br />
paolini, nelle attività di coppia e<br />
di gruppo si sono toccati i temi<br />
caldi <strong>del</strong>la vita matrimoniale: il<br />
rapporto con i figli, il perdono,<br />
la preghiera comune, la regola<br />
spirituale, la vita nella parrocchia<br />
e nella Chiesa. L’incontro,<br />
a cui hanno partecipato circa<br />
quindici famiglie (con 32 bambini<br />
e ragazzi, affi<strong>da</strong>ti alla generosità<br />
e pazienza di alcuni<br />
educatori Acr <strong>del</strong>le parrocchie<br />
limitrofe) ha visto il pranzo insieme,<br />
condividendo quanto<br />
portato <strong>da</strong> ognuno, e si è concluso<br />
nel pomeriggio con la<br />
celebrazione <strong>del</strong>la Messa.<br />
Catia e Salvatore Airoldi, Paola<br />
e Carlo Gherardi, Ornella e<br />
Marcello Testoni,<br />
Commissione Coppia<br />
e Famiglia di Ac<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
17<br />
Da un’in<strong>da</strong>gine i <strong>da</strong>ti sull’affido familiare in<br />
provincia di Modena. Tempi sempre più lunghi<br />
per la permanenza in famiglia dei minori<br />
affi<strong>da</strong>ti: quasi il 40% oltre i sei anni<br />
Il benessere dei bambini<br />
Per ottenere una fotografia degli affidi in corso e avere indicazioni<br />
e valutazioni <strong>da</strong> chi sta vivendo l’esperienza di genitore affi<strong>da</strong>tario,<br />
nell’ultimo semestre <strong>del</strong>lo scorso anno la Provincia di Modena, in<br />
collaborazione con il coordinamento provinciale sull’affido, ha<br />
promosso un’in<strong>da</strong>gine conoscitiva alla quale hanno partecipato i<br />
genitori affi<strong>da</strong>tari di 90 bambini. I risultati <strong>del</strong>l’in<strong>da</strong>gine sono stati<br />
presentati giovedì <strong>16</strong> aprile nell’ambito di una giornata dedicata<br />
all’affido con un seminario sul<br />
tema “L’affido familiare in provincia<br />
di Modena: benessere dei<br />
bambini, realtà ed esperienze”,<br />
dove è intervenuto anche<br />
Gianpietro Cavazza, presidente<br />
<strong>del</strong>l’associazione di famiglie Venite<br />
alla festa. Al seminario rivolto<br />
agli addetti ai lavori ha poi<br />
fatto seguito un incontro con le<br />
famiglie affi<strong>da</strong>tarie e la tavola<br />
roton<strong>da</strong> “Responsabilità, accoglienza<br />
e benessere dei bambini<br />
nell’affido familiare” con diverse<br />
testimonianze e tra queste quella<br />
dei coniugi Alberto e A<strong>del</strong>e<br />
Battini, <strong>del</strong>l’associazione Venite<br />
alla Festa. “L’obiettivo <strong>del</strong>l’in<strong>da</strong>gine<br />
che abbiamo svolto - spiega<br />
Maurizio Guaitoli, assessore<br />
provinciale alle Politiche sociali<br />
- è qualificare il sistema <strong>del</strong>l’accoglienza<br />
familiare partendo <strong>da</strong>lla<br />
conoscenza dei bisogni dei<br />
bambini in affido e <strong>da</strong>ll’ascolto<br />
<strong>del</strong>le famiglie che li ospitano.<br />
L’affido familiare si conferma infatti<br />
come un importante strumento<br />
di soli<strong>da</strong>rietà sociale - prosegue<br />
Guaitoli - assicurando a<br />
Alla fine <strong>del</strong> 2008 erano 254<br />
i bambini e i ragazzi in affido<br />
familiare nella provincia<br />
di Modena. Nella maggior<br />
parte dei casi (77,2 per cento<br />
<strong>del</strong> totale) si tratta di minori<br />
tra i 6 e i 17 anni che il<br />
tribunale ha allontanato <strong>da</strong>lla<br />
famiglia di origine e affi<strong>da</strong>to<br />
a un’altra famiglia (gli<br />
affidi a parenti, anche se in<br />
crescita, sono poco più di un<br />
terzo <strong>del</strong> totale) per un periodo<br />
che non dovrebbe superare<br />
i due anni anche se spesso<br />
è più lungo (il <strong>26</strong> per cento<br />
oltre i sei anni e circa il 12<br />
per cento oltre i dieci). Dall’in<strong>da</strong>gine,<br />
che ha approfondito<br />
anche i rapporti con i<br />
servizi sociali, il tribunale,<br />
la scuola e le famiglie d’origine,<br />
è emerso che l’affido<br />
viene infatti considerato<br />
un’esperienza arricchente sia<br />
per il minore che per le famiglie<br />
che lo accolgono.<br />
bambini e adolescenti che hanno bisogno d’aiuto la possibilità di<br />
crescere in un ambiente che li accoglie e li protegge nel periodo in<br />
cui la loro famiglia si trova in difficoltà. Le politiche di tutela e di<br />
accoglienza dei minori insieme al sostegno alle famiglie in difficoltà<br />
rappresentano un indicatore significativo <strong>del</strong>la qualità di vita<br />
e <strong>del</strong> benessere sociale <strong>del</strong>l’intera comunità modenese”.<br />
Don Benito Poltronieri al Rotary Club di Mirandola<br />
Quale futuro per la famiglia<br />
“Famiglia: bellezza e preziosità”:<br />
è stato il titolo <strong>del</strong>la serata<br />
<strong>del</strong> Rotary Club di<br />
Mirandola svoltasi giovedì <strong>16</strong><br />
aprile e organizzata <strong>da</strong>l presidente<br />
Vanni Calanca al Ristorante<br />
“La Marchesa”.<br />
Relatore è stato don Benito<br />
Poltronieri, che ha trattato<br />
l’importante e <strong>del</strong>icato tema<br />
in modo equilibrato ed esauriente.<br />
Sul tema <strong>del</strong>la famiglia, egli<br />
ha espresso opinioni correnti<br />
e verità, fon<strong>da</strong>menta portanti<br />
<strong>del</strong> nucleo familiare. Citando<br />
Jacques Gauthier, ha <strong>del</strong>ineato<br />
la famiglia come un’opera<br />
d’arte in costante rinnovamento<br />
attraverso varie fasi: la “coppia<br />
fusione”, in cui il noi pre-<br />
vale sull’io, propedeutica alle<br />
altre fasi <strong>del</strong>la “coppia<br />
complementarietà” e <strong>del</strong>la<br />
“coppia alterità”. Il tutto si<br />
realizza sempre secondo la<br />
parola di Dio “Non è bene che<br />
l’uomo sia solo!” e sul costante<br />
Magistero <strong>del</strong>la Chiesa.<br />
Sono state esaminate le ragioni<br />
<strong>del</strong>la fragilità <strong>del</strong>l’unione<br />
familiare in questo contesto<br />
sociale in cui ci troviamo a<br />
vivere, e soprattutto su questo<br />
problema si è incentrato un<br />
vivace e approfondito dibattito,<br />
<strong>da</strong>l quale sono emerse le<br />
molte prove a cui è sottoposto<br />
oggi il nucleo familiare come<br />
lo aveva voluto il Signore e<br />
come esige il Vero Bene.<br />
Il relatore, riferendosi al prin-<br />
cipio fon<strong>da</strong>mentale <strong>del</strong> Rotary<br />
<strong>del</strong>le quattro domande che<br />
ognuno deve sempre porsi prima<br />
di agire (Ciò che faccio,<br />
dico, propongo e pratico risponde<br />
a verità? È giusto per<br />
gli interessati? Darà vita a buona<br />
volontà e migliori rapporti?<br />
Sarà vantaggioso per gli interessati?),<br />
ha riconosciuto in<br />
esse un’efficace gui<strong>da</strong> per una<br />
corretta condotta di vita, e<br />
quindi anche nei rapporti familiari.<br />
La serata si è conclusa all’insegna<br />
<strong>del</strong>la speranza che la<br />
famiglia sappia, nel rinnovamento,<br />
mantenere i principi<br />
fon<strong>da</strong>nti universali che l’hanno<br />
sempre resa protagonista<br />
<strong>del</strong> bene sociale.
18<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
Il pellegrinaggio <strong>del</strong>la parrocchia <strong>del</strong>la Cattedrale a Pietralba e Trento<br />
Con Maria tra le Dolomiti<br />
a avuto luogo dome-<br />
H nica 19 aprile il pellegrinaggio<br />
<strong>del</strong>la Cattedrale<br />
di Carpi presso<br />
il santuario di Pietralba<br />
in provincia di Bolzano.<br />
L’origine <strong>del</strong> santuario risale<br />
al 1553 quando ad un contadino<br />
di nome Leonardo<br />
Weissensteiner, titolare di<br />
un fienile nel pianoro di<br />
Pietralba, apparve la Madonna<br />
e gli chiese di costruire<br />
una cappella in suo onore.<br />
Quella piccola cappella già<br />
nel <strong>16</strong>73 era diventata una<br />
chiesa e nel 1718 i Servi di<br />
Maria, che ne avevano assunto<br />
la titolarità, vi affian-<br />
carono un monastero. Da quel<br />
momento il flusso di pellegrini,<br />
che salivano attraverso<br />
la stretta valle di Laives,<br />
spesso portando un qualche<br />
segno di penitenza, crebbe<br />
sempre più tanto che oggi, il<br />
Santuario di Pietralba è il<br />
più frequentato <strong>del</strong> Trentino<br />
Alto Adige.<br />
Tra i visitatori illustri <strong>del</strong><br />
santuario vi furono anche<br />
l’imperatore d’Austria Carlo<br />
VI, che arrivò persino a<br />
sollecitare i suoi sudditi ad<br />
onorare la Madonna di<br />
Pietralba/Weissenstein, e, in<br />
un periodo più recente,<br />
Albino Luciani che a quei<br />
V ita <strong>del</strong>la C hiesa<br />
Momenti di intensa spiritualità mariana grazie alle esecuzioni canore dei protagonisti<br />
<strong>del</strong>l’edizione <strong>2009</strong> <strong>del</strong>la Desolata promossa <strong>da</strong>lla Corale “Giovanni Pierluigi <strong>da</strong> Palestrina”<br />
Stava sotto la croce…<br />
In<br />
una chiesa di San<br />
Nicolò gremita all’inverosimile<br />
si è svolto il<br />
tradizionale incontro vocale<br />
strumentale <strong>del</strong> Sabato Santo<br />
nel quale nel rispetto <strong>del</strong>la tradizione<br />
viene eseguita <strong>da</strong>lla<br />
Corale carpigiana Giovanni<br />
Pierluigi <strong>da</strong> Palestrina la Desolazione<br />
di Maria Santissima<br />
<strong>del</strong> concittadino Giuseppe<br />
Savani. Un silenzio rispettoso<br />
e al contempo meditativo <strong>del</strong><br />
numeroso pubblico ha offerto<br />
l’ulteriore prova <strong>del</strong>l’attenzione<br />
e <strong>del</strong>la partecipazione dei<br />
presenti che hanno reso omaggio<br />
al concerto e agli esecutori.<br />
Solisti e strumentisti d’eccezione<br />
hanno accompagnato<br />
e affiancato la Corale<br />
Palestrina sotto la direzione di<br />
Andrea Beltrami, che come<br />
sempre ha suscitato entusiasmo<br />
e consenso per la<br />
filologica interpretazione e per<br />
il rigore esecutivo.<br />
Monsignor Douglas<br />
Regattieri, il sin<strong>da</strong>co Enrico<br />
Campe<strong>del</strong>li e le autorità convenute<br />
hanno onorato l’incontro<br />
con la loro presenza e suggellato<br />
l’intento <strong>del</strong>la Corale<br />
di rendere questo appuntamento<br />
sempre più un momento<br />
culturale, spirituale e musicale<br />
teso alla valorizzazione <strong>del</strong><br />
nostro patrimonio.<br />
Quest’anno, come ricor<strong>da</strong>to<br />
già negli articoli che hanno<br />
preceduto il concerto, è stata<br />
ricor<strong>da</strong>ta la figura <strong>del</strong> maestro<br />
Erio Silvestri con l’esecuzione<br />
<strong>del</strong> Sanctus Benedictus <strong>da</strong>lla<br />
Missa Prima, applaudita e<br />
apprezzata <strong>da</strong>i parenti <strong>del</strong> maestro.<br />
La secon<strong>da</strong> parte <strong>del</strong>l’incontro<br />
ha visto protagonisti il<br />
mezzosoprano Annamaria<br />
Pennisi che con una splendi<strong>da</strong><br />
interpretazione di due brani<br />
<strong>da</strong>llo Stabat Mater di<br />
Pergolesi (Quae moerebat e<br />
Fac ut portem Christi mortem)<br />
ha continuato a immergere i<br />
presenti nella meditazione<br />
sulla Mater Dolorosa. Un<br />
Agnus Dei di Bizet interpretato<br />
<strong>da</strong>lla potente voce <strong>del</strong> teno-<br />
tempi era ancora vescovo di<br />
Vittorio Veneto e solo in<br />
seguito sarebbe divenuto<br />
papa Giovanni Paolo I.<br />
Il santuario si trova a 1530<br />
metri ed è collocato in una<br />
magnifica posizione, con<br />
vista sulle cime dolomitiche<br />
offrendo spunti per la meditazione<br />
e riflessione.<br />
Suggestiva è stata la celebrazione<br />
<strong>del</strong>la messa presieduta<br />
<strong>da</strong> monsignor Rino<br />
Bottecchi e concelebrata <strong>da</strong>l<br />
priore <strong>del</strong> santuario padre<br />
Lino.<br />
Nel pomeriggio ha fatto seguito<br />
il trasferimento presso<br />
il duomo di Trento, capo-<br />
re Antonio Corianò ha riempito<br />
le navate <strong>del</strong> tempio<br />
francescano e l’Ave Maria di<br />
Calogero Di Benedetto, trascritta<br />
per quintetto d’archi <strong>da</strong><br />
Andrea Beltrami ed interpretata<br />
<strong>da</strong>lla melodica voce <strong>del</strong><br />
baritono Marco Camastra ha<br />
restituito una squisita pagina<br />
mariana. Il coro Palestrina ha<br />
concluso con il Domine fili<br />
Unigenite <strong>da</strong>l “Gloria” di<br />
Vivaldi e una Salus<br />
Infirmorum <strong>da</strong>lle “Litaniae<br />
Lauretanae” di Mozart che<br />
nella loro maestosa solennità<br />
hanno preceduto l’annunzio<br />
<strong>del</strong>la Resurrezione e offerto ai<br />
presenti l’augurio pasquale.<br />
L.L.<br />
lavoro <strong>del</strong> romanico - gotico,<br />
con grandi rosoni e ricchi<br />
portali, si affaccia in una<br />
<strong>del</strong>le più belle piazze<br />
rinascimentali <strong>del</strong> mondo.<br />
L’interno, a tre navate, presenta<br />
vari monumenti<br />
funerari <strong>del</strong> ‘500, con la<br />
Cappella <strong>del</strong> Crocifisso <strong>da</strong>vanti<br />
al quale furono promulgati<br />
i decreti <strong>del</strong> Concilio<br />
di Trento. Il duomo ospita<br />
i resti mortali di Carlo De<br />
Ferrari, vescovo di Carpi<br />
alla fine degli anni Trenta.<br />
Sulla sua tomba, posta nella<br />
cripta, ci siamo raccolti in<br />
preghiera.<br />
Pasquale Cortese<br />
Dal 29 aprile al 5 maggio<br />
il pellegrinaggio a Lourdes<br />
<strong>del</strong>l’Unitalsi con l’Ushac<br />
Insieme alla grotta<br />
D<br />
al 29 aprile al 5 maggio la sottosezione Unitalsi di<br />
Carpi, in collaborazione con l’Ushac (Unione Sportiva<br />
Portatori di Handicap Carpi), parteciperà al<br />
pellegrinaggio regionale a Lourdes. Una sessantina coloro<br />
che hanno aderito a questa iniziativa, fra i quali una<br />
ventina di volontari unitalsiani, una ventina tra ragazzi<br />
che frequentano l’Ushac e i<br />
loro famigliari, due anziani<br />
<strong>del</strong>la struttura protetta “Il<br />
Quadrifoglio” e 18 pellegrini<br />
provenienti <strong>da</strong> Carpi e <strong>da</strong>l<br />
territorio. L’organizzazione<br />
<strong>del</strong> pellegrinaggio è nata <strong>da</strong>l<br />
legame di collaborazione e<br />
di amicizia che si è instaurato<br />
tra le due realtà <strong>del</strong>l’Unitalsi<br />
e <strong>del</strong>l’Ushac. “Per i volontari<br />
unitalsiani che desiderano<br />
impegnarsi di più – spiega<br />
Paolo Carnevali, presiden-<br />
Sono aperte le iscrizioni al<br />
pellegrinaggio regionale<br />
Unitalsi a Lourdes che si<br />
terrà <strong>da</strong>l 14 al 20 giugno in<br />
treno. Per informazioni rivolgersi<br />
a: Unitalsi, via San<br />
Bernardino <strong>da</strong> Siena, 14 –<br />
Carpi; tel. 059-640590<br />
(martedì e giovedì <strong>da</strong>lle<br />
17.30 alle 19); Paolo Carnevali<br />
cell. 335 6374<strong>26</strong>4<br />
te <strong>del</strong>la sottosezione carpigiana – ci sono varie iniziative<br />
di servizio, fra cui quella <strong>del</strong> giovedì sera durante le<br />
attività <strong>del</strong>l’Ushac alla palestra <strong>del</strong> Fanti. Il nostro compito<br />
è quello di aiutare i ragazzi a fare ginnastica e di<br />
creare momenti di socializzazione insieme. Alcuni di<br />
loro frequentano anche la Cooperativa Nazareno, con cui<br />
abbiamo vissuto un anno fa il pellegrinaggio a Lourdes<br />
insieme al Vescovo. Mi è allora venuta l’idea di organizzare<br />
un’esperienza simile con l’Ushac e l’ho subito<br />
proposta al consiglio direttivo che l’ha accettata, anche<br />
grazie al passaparola <strong>del</strong>la Cooperativa Nazareno”. Il<br />
viaggio si svolgerà in treno per la maggioranza dei<br />
pellegrini, che saranno accolti presso la struttura<br />
<strong>del</strong>l’Unitalsi “Salus infirmorum” situata vicino all’ingresso<br />
di San Michele al santuario. “Attendiamo la partenza<br />
con grande entusiasmo – conclude Carnevali –<br />
nella certezza che anche questa volta la permanenza<br />
presso la grotta di Massabielle sarà un’occasione di<br />
grazia per tutti. Se l’anno scorso si è celebrato il 150°<br />
anniversario <strong>del</strong>le apparizioni, quest’anno la preghiera e<br />
le catechesi saranno dedicate alla figura di Bernadette”.<br />
Virginia Panzani
Maria Cristina Buzzega<br />
“L<br />
a mamma <strong>del</strong>la provvidenza”.<br />
Fu augusto<br />
a definirla così. Lo riporta<br />
la stessa Mamma<br />
Nina in una lettera alla<br />
figlia: “ho chiesto ad Augusto,<br />
chi sono io?”. Alla risposta<br />
arguta <strong>del</strong> bambino la nonna<br />
Marianna Saltini dice alla figlia:<br />
“Vedi come è intelligente?”.<br />
È la definizione che<br />
la raccoglie tutta, per l’incredibile<br />
e incrollabile fiducia<br />
che ella ebbe nella provvidenza;<br />
senza dubbi, senza<br />
cadute, con quella grazia e<br />
semplicità che la resero infinitamente<br />
cara al popolo<br />
carpigiano. Mamma Nina fu<br />
un “gigante <strong>del</strong>la carità”<br />
espresso in quel concetto di<br />
Provvidenza che attraversa<br />
tutto l’Ottocento (pensiamo<br />
al grande Manzoni dei Promessi<br />
Sposi fino alla barca<br />
dei Malavoglia). È una spiritualità<br />
profon<strong>da</strong> e ricchissima<br />
che ritroviamo anche in<br />
san Giovanni Calabria, ispiratore<br />
di don Zeno nell’avviare<br />
la propria opera “Piccoli<br />
Apostoli”. Questi personaggi<br />
si fanno interpreti <strong>del</strong>la<br />
volontà di Dio: sentono<br />
sorgere prepotenti ispirazioni,<br />
soprattutto finalizzate all’infanzia<br />
abbandonata; al rimedio<br />
per concedere ai senza<br />
speranza un futuro dignitoso.<br />
L’Ottocento e i primi<br />
cinquant’anni <strong>del</strong> Novecento<br />
è attraversato <strong>da</strong> queste<br />
opere a favore dei fanciulli<br />
abbandonati e di tanti derelitti.<br />
L’originalità di Mamma<br />
Nina – ed è un unicum nella<br />
storia <strong>del</strong>le opere di carità – è<br />
di aver fon<strong>da</strong>to <strong>del</strong>le Case e<br />
non dei Collegi come inevitabilmente<br />
divenivano queste<br />
opere. La Casa di Mamma<br />
Nina è quella <strong>del</strong>la ‘famiglia’,<br />
con una ‘mamma’ (sia<br />
beninteso non una madre superiora)<br />
ma una mamma con<br />
una sensibilità di mamma, resa<br />
ancora più tale per l’abbandono<br />
dei propri figli. La chiamata<br />
<strong>del</strong> Signore è quella di<br />
farsi mamma, con quell’affetto<br />
prepotente e talvolta<br />
anche un po’ esagerato <strong>del</strong>le<br />
mamme. Le collaboratrici<br />
sono ‘sorelle’, e come sorelle<br />
<strong>del</strong>le bimbe si fanno carico<br />
di tutti i bisogni. Il metodo è<br />
la ‘confidenza’, concetto bellissimo,<br />
espressione desueta<br />
ai nostri tempi ma tuttavia<br />
verissima: la mamma e le<br />
sorelle sono in quel rapporto<br />
di confidenza, amicizia e<br />
Maria Cristina Buzzega<br />
amorevolezza nell’educare chi<br />
non ha avuto nulla di ciò.<br />
Dalla testimonianza di Carola<br />
Tassi - la più vivace e particolareggiata<br />
nel tratteggiare<br />
la figura di Mamma Nina, e i<br />
difficili inizi <strong>del</strong>l’opera – si<br />
comprende bene come erano<br />
queste bimbe che vivevano<br />
chiedendo l’elemosina. Si<br />
trattava di bambine figlie di<br />
donne che vivevano in via S.<br />
Chiara, luogo malfamato per<br />
eccellenza. Carola Tassi ci<br />
spiega che erano vestite di<br />
stracci, sporche all’inverosimile,<br />
senza scarpe, maleducate,<br />
spesso vittime di soprusi<br />
<strong>da</strong> parte di signorotti <strong>del</strong><br />
posto. Nessuno cercava di<br />
porre rimedio a questa situazione,<br />
che negli anni ’30 stava<br />
diventando una vera piaga<br />
sociale. Era diffuso il pregiudizio<br />
che fossero inutili<br />
gli sforzi verso bambine il<br />
cui destino era già segnato<br />
<strong>da</strong> natali così deplorevoli.<br />
Mamma Nina, impavi<strong>da</strong>, lascia<br />
i suoi figli, e le raccoglie:<br />
li lascia affi<strong>da</strong>ndoli a<br />
grandi personalità <strong>del</strong> tempo.<br />
Don Alberione, fon<strong>da</strong>tore<br />
dei Paolini, per Samuele e<br />
Maggiorino, Madre Paola<br />
V ita <strong>del</strong>la C hiesa<br />
Una tesi dedicata all’opera di Mamma Nina<br />
nelle diocesi di Carpi e Modena è stata presentata<br />
con ottimi riconoscimenti <strong>da</strong> Maria Cristina Buzzega<br />
per il conseguimento <strong>del</strong>la laurea specialistica<br />
in Lettere Moderne<br />
La mamma<br />
<strong>del</strong>la<br />
provvidenza<br />
Maria Cristina Buzzega<br />
Con la passione<br />
per la storia<br />
L’autrice di questa tesi<br />
dedicata all’opera di<br />
Mamma Nina è Maria<br />
Cristina Buzzega, coordinatrice<br />
presso il Distretto<br />
di Carpi, <strong>del</strong> Servizio<br />
Salute Anziani che si è<br />
laureata nel 2006/2007 in<br />
Lettere moderne presso<br />
la Facoltà di Lettere e<br />
Filosofia <strong>del</strong>l’Università<br />
degli studi di Bologna<br />
con una tesi in Storia <strong>del</strong><br />
cristianesimo <strong>da</strong>l titolo I<br />
Francescani a Carpi tra<br />
Medioevo e prima Età<br />
Moderna.<br />
Successivamente, il <strong>16</strong><br />
marzo <strong>2009</strong>, ha conseguito<br />
il diploma di laurea<br />
specialistica in Lettere<br />
Moderne - linguistica<br />
italiana e civiltà letteraria<br />
con una tesi in storia<br />
<strong>del</strong>la chiesa <strong>da</strong>l titolo<br />
Marianna Saltini e la sua<br />
opera nelle diocesi di<br />
Carpi e di Modena nel<br />
primo cinquantennio <strong>del</strong><br />
‘900.<br />
Uno spirito creativo<br />
Quando Mamma Nina cantava a Gesù<br />
Nella casa <strong>del</strong>la Divina Provvidenza<br />
quando le bambine<br />
erano centinaia poteva succedere<br />
che Mamma Nina,<br />
dopo la sveglia all’alba, e dopo<br />
aver lavorato tutto il giorno e<br />
aver fatto le ore piccole per<br />
qualche straordinario, si trovasse,<br />
al momento di an<strong>da</strong>re<br />
a dormire, con il letto occupato<br />
<strong>da</strong> qualche bambina arrivata<br />
per un’emergenza improvvisa.<br />
Allora, senza dir<br />
nulla, an<strong>da</strong>va a riposare sulla<br />
pre<strong>del</strong>la <strong>del</strong> modesto altare<br />
ancora conservato nella Casa,<br />
e a chi si preoccupava per lei<br />
diceva nel suo spontaneo dialetto:<br />
“Se sapeste come si sta<br />
bene così vicino a Gesù!”<br />
“Una notte però, racconta<br />
Mamma Teresa, benché non<br />
vi fosse alcuna urgenza nella<br />
casa, il suo letto era rimasto<br />
vuoto. Mamma Nina aveva<br />
preferito an<strong>da</strong>re a dormire<br />
sulla pre<strong>del</strong>la <strong>del</strong>l’altare per<br />
stare più vicina a Gesù nel<br />
Tabernacolo”.<br />
Lì aveva trascorso la notte, e<br />
la mattina eccola presentarsi<br />
in veste di vera… cantautrice,<br />
cioè compositrice di un<br />
originale testo poetico e di<br />
<strong>del</strong>le Orsoline per Maria; il<br />
padre Emilio Rubò per Francesco.<br />
Mamma Nina affi<strong>da</strong>,<br />
seppure con trepi<strong>da</strong>zione, i<br />
propri amati figli a questi,<br />
ben sapendo che sarebbero<br />
cresciuti con i suoi medesimi<br />
ideali. Questo sacrificio che<br />
le chiede il Signore per partire,<br />
la rende capace di amare<br />
veramente le altre bambine<br />
che il Signore man mano le<br />
affi<strong>da</strong>. È accompagnata <strong>da</strong>ll’aiuto<br />
di tante donne<br />
carpigiane: la prima che merita<br />
una grande lode fu Irene<br />
Morselli in Tassi, madre esemplare<br />
di undici figli, anch’ella<br />
divenuta vedova in giovane<br />
età come Mamma Nina,<br />
che ospitò l’opera nel suo<br />
appartamento in Piazza Martiri<br />
a Carpi. Come lei ricordiamo:<br />
Amneris Baraldi,<br />
Virginia Focherini, cugina<br />
di Odoardo, Erminia<br />
Basenghi, Bruna Berton e<br />
tante altre che hanno creduto<br />
e aiutato materialmente Mamma<br />
Nina fin <strong>da</strong>ll’inizio. La<br />
sua casa non divenne un Collegio<br />
con orari rigidi, regole<br />
severe e disciplina militaresca.<br />
Il clima che le bambine fattesi<br />
grandi testimoniano nella<br />
un’aria su cui cantarlo!<br />
Quando lei stessa durante un<br />
viaggio a Legnano, si mise a<br />
cantare questi versi, i presenti<br />
furono pieni di ammirazione<br />
per la profondità <strong>del</strong>le parole<br />
e la dolcezza <strong>del</strong>la melodia.<br />
Mamma Nina rispose semplicemente<br />
che “glieli aveva<br />
ispirati Gesù”.<br />
Grazie alla maestra Luisa<br />
Cavazzoli, grande amica <strong>del</strong>la<br />
Casa, se ne conserva anche<br />
lo spartito, oggi ancora cantato<br />
nella trascrizione <strong>del</strong> maestro<br />
Luca Saltini.<br />
R.Z.<br />
positio è il clima familiare,<br />
di confusione vivace, in tempi<br />
– non dimentichiamolo –<br />
dove imperversavano metodi<br />
educativi autoritari, <strong>del</strong> tutto<br />
insensibili all’amore fraterno,<br />
come quelli diffusi <strong>da</strong>lla<br />
ideologia e <strong>da</strong>lla propagan<strong>da</strong><br />
fascista. Un capitolo non trascurabile<br />
<strong>del</strong>la vita e <strong>del</strong>l’opera<br />
di Mamma Nina riguar<strong>da</strong><br />
la salvezza degli ebrei, dopo<br />
la promulgazione <strong>del</strong>le leggi<br />
razziali, collaborò attivamente<br />
con Raimondo Manzini, direttore<br />
<strong>del</strong>l’”Avvenire d’Italia”,<br />
Odoardo Focherini, amministratore<br />
<strong>del</strong> giornale, don<br />
Dante Sala, don Ivo<br />
Silingardi e altri carpigiani<br />
che sentirono come loro dovere<br />
morale contribuire al<br />
salvataggio sistematico di<br />
ebrei ricercati Naturalmente<br />
il tipo di opera creato <strong>da</strong><br />
Mamma Nina, essenzialmente<br />
femminile, comportava che<br />
le persone ebree nascoste all’interno<br />
fossero quasi sempre<br />
donne o bambine. La preoccupazione<br />
di Mamma Nina<br />
per le bambine è intensa anche<br />
verso le figlie degli zingari.<br />
Amneris Baraldi testimonia<br />
come un giorno andò,<br />
Voglio amarti, mio Gesù,<br />
voglio amarti sempre più!<br />
Sta con me, o buon Gesù,<br />
voglio venir con Te lassù<br />
Quante anime con me:<br />
me le hai <strong>da</strong>te tutte Te!<br />
Caro Gesù, resta con me,<br />
voglio portarle tutte a Te!<br />
In Paradiso ci aspetterai,<br />
quanta festa a noi farai!<br />
Son le Tue pecorelle,<br />
solo Tu le puoi salvar!<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
19<br />
insieme a Mamma Nina, a<br />
tentare di convincere gli zingari<br />
a farsi consegnare le bambine.<br />
La preoccupazione di<br />
Mamma Nina è determinata<br />
<strong>da</strong>l fatto che queste bambine<br />
conducevano una vita di grandi<br />
stenti e di moralità dubbia<br />
a causa <strong>del</strong> fatto che erano<br />
costrette a dormire<br />
promiscuamente insieme ai<br />
familiari adulti. Talvolta alcune<br />
bambine le venivano<br />
consegnate spontaneamente<br />
e Mamma Nina provvedeva<br />
a lavarle, a togliere i pidocchi<br />
e a rivestirle di nuovo.<br />
Questi tentativi furono però<br />
non di rado vani a causa <strong>del</strong><br />
redditizio impiego nella<br />
mendicità. Un attenzione particolare<br />
fu poi rivolta <strong>da</strong><br />
Mamma Nina ai detenuti ristretti<br />
nel carcere<br />
man<strong>da</strong>mentale di Carpi e in<br />
quello circon<strong>da</strong>riale di S.<br />
Eufemia a Modena. Lei riferiva<br />
di sentirsi bene in mezzo<br />
alla gente che soffriva perché<br />
erano i figli che più di<br />
altri avevano necessità di essere<br />
aiutati col perdono e con<br />
l’amore materno. Vedeva il<br />
carcere come un piccolo lago<br />
affollato <strong>da</strong> tanti pesci che<br />
erano le anime dei <strong>da</strong>nnati<br />
che poteva “pescare” per portarli<br />
tutti a Dio. In queste<br />
visite portava sempre con sé<br />
dei pentoloni di polenta e di<br />
pasta asciutta condita con ragù<br />
precedentemente preparata<br />
nella Casa <strong>del</strong>la Divina Provvidenza.<br />
Mamma Nina accoglie anche<br />
ragazze madri con figli<br />
illegittimi, anticipando l’esperienza,<br />
sorta di recente (2003),<br />
di Agape di Mamma Nina,<br />
che ella aveva già, nei suoi<br />
scritti, anticipato come opera<br />
futura. L’opera provvidenziale<br />
di Dio si realizza nell’opera<br />
di Mamma Nina e in<br />
modo singolare attraverso la<br />
sollecitazione e il<br />
coinvolgimento di tanti<br />
carpigiani, e non solo credenti,<br />
che portarono con generosità<br />
il proprio aiuto anche<br />
nei periodi più bui <strong>del</strong>la<br />
nostra storia. Mamma Nina<br />
scrisse che il miracolo più<br />
grande <strong>del</strong>la Casa <strong>del</strong>la Divina<br />
Provvidenza era la sua<br />
pochezza; pochezza culturale,<br />
che la faceva parlare sempre<br />
in dialetto, avendo lei solo<br />
frequentato le tre classi elementari.<br />
Questa ignoranza lei<br />
ribadiva sempre essere il segno<br />
visibile che quella non<br />
era opera sua ma opera voluta<br />
<strong>da</strong> Dio.
20<br />
L<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
ui, Andrzej Waj<strong>da</strong>, di<br />
anni ne ha ottantatré, e<br />
di regie alle spalle ne<br />
conta oltre tre dozzine. Ma<br />
ha ancora l’entusiasmo di un<br />
giovanotto e il gusto di usare<br />
la macchina <strong>da</strong> presa per continuare<br />
a raccontare le gioie e<br />
i dolori <strong>del</strong>la vita, oggi come<br />
trent’anni fa, quando opere<br />
come L’uomo di marmo, L’uomo<br />
di ferro e Danton filtravano<br />
attraverso la cappa di piombo<br />
<strong>del</strong> socialismo reale e facevano<br />
sentire anche in Occidente<br />
la voce di un uomo<br />
libero, che non ha mai rinunciato<br />
a guar<strong>da</strong>re la realtà coi<br />
suoi occhi rifiutando le lenti<br />
deformanti <strong>del</strong>l’ideologia.<br />
L’arrivo nelle sale italiane,<br />
dopo lunghe peripezie, di<br />
Katyn, il film sull’eccidio<br />
degli ufficiali polacchi perpetrato<br />
<strong>da</strong>i sovietici durante<br />
la Secon<strong>da</strong> guerra mondiale<br />
e a lungo attribuito ai nazisti<br />
tedeschi, è l’occasione per<br />
incontrare Waj<strong>da</strong> e parlare<br />
con lui di cinema. E di molto<br />
altro.<br />
Andrzej Waj<strong>da</strong>, cominciamo<br />
<strong>da</strong>lla pellicola che sta<br />
riproponendo il suo nome<br />
in Italia. Da dove nasce l’idea<br />
di fare un film sul massacro<br />
di Katyn?<br />
Un film su Katyn fino al 1989<br />
sarebbe stato impossibile,<br />
perché secondo la versione<br />
ufficiale imposta <strong>da</strong>i sovietici<br />
il massacro di ventiduemila<br />
ufficiali <strong>del</strong>l’esercito polacco<br />
compiuto nel 1940 nei<br />
boschi di Katyn era stato opera<br />
dei tedeschi. In realtà in Polonia<br />
tutti sapevano che i colpevoli<br />
erano i russi, e nessuno<br />
era disposto a fare un film<br />
intriso di menzogna; così<br />
Katyn nella nostra storia rimaneva<br />
una ferita aperta.<br />
Perché allora non lo abbiamo<br />
fatto subito dopo il 1989?<br />
Perché sulla vicen<strong>da</strong> c’era<br />
stato come un blocco: mentre<br />
tutti gli altri episodi drammatici<br />
<strong>del</strong>la Secon<strong>da</strong> guerra<br />
mondiale avevano trovato<br />
qualcuno che ne facesse materia<br />
di qualche racconto, su<br />
Katyn non c’era nulla. Così,<br />
realizzare una sceneggiatura<br />
è stato un lavoro lungo e dif-<br />
ficile. Io ho continuato a leggere<br />
tutta la documentazione<br />
disponibile, soprattuto i diari<br />
<strong>del</strong>le donne che, come mia<br />
madre, avevano perso il marito<br />
nella strage. Oggi tutto<br />
quel che si vede nel film è<br />
rigorosamente basato sui documenti<br />
che io ho letto nel<br />
corso di anni di ricerche.<br />
Ci risulta, però, che l’opera<br />
abbia avuto qualche “problema<br />
di circolazione”. È<br />
vero?<br />
Guardi, in Polonia ha avuto<br />
oltre tre milioni di spettatori,<br />
posso dire di essere soddisfatto.<br />
Del resto era un’opera<br />
che la gente aspettava <strong>da</strong> sessant’anni.<br />
Il problema è che i<br />
diritti per la distribuzione all’estero<br />
sono stati assegnati<br />
A PROPOSITO DI LISTE D’ATTESA<br />
Un pensionato modenese si è rivolto al sin<strong>da</strong>cato pensionati<br />
<strong>del</strong>la Cisl per una incomprensibile difficoltà<br />
sanitaria. Il giorno 24 marzo di quest’anno si è recato al<br />
Pronto Soccorso <strong>del</strong> Policlinico, perché <strong>da</strong> oltre venti<br />
giorni lamentava un gonfiore all’occhio destro. I medici<br />
di guardia gli diagnosticavano calazio palpebrale superiore<br />
e lo specialista gli consigliava l’asportazione chirurgica,<br />
previa prenotazione al Centro Unitario Prenotazioni<br />
(CUP). Il giorno dopo si rivolgeva al medico<br />
curante che gli prescriveva l’operazione. Il 28 marzo si<br />
recava al CUP per prenotare l’intervento con la disponibilità<br />
ad accedere a qualsiasi ambulatorio provinciale.<br />
La risposta <strong>del</strong>l’addetto è stata che l’intervento veniva<br />
eseguito soltanto al Policlinico di Modena e che gli <strong>da</strong>va<br />
un pre-appuntamento (tempo presumibile 2 o 3 mesi).<br />
Intanto la palpebra infiammata continuava ad arrossarsi<br />
e causava problemi alla vista. Il paziente, preoccupato,<br />
con la richiesta <strong>del</strong> Medico di base il 9 aprile ritornava<br />
nuovamente al CUP per sollecitare l’intervento. L’operatore<br />
lo dirottava <strong>da</strong>l medico responsabile il quale, vista<br />
la richiesta, aggiungeva la dicitura “Piccolo intervento”.<br />
Il pensionato tornava allo sportello <strong>del</strong> CUP, ma l’addetto<br />
rilevava che la definizione “Piccolo intervento” non<br />
C ultura e S pettacoli<br />
Katyn e il caso Waj<strong>da</strong>. Il maestro censurato. «Sono in molti ad avere interesse<br />
a che il mio film non sia proiettato, ad acquistarne i diritti per non farlo vedere»<br />
Le scomode<br />
verità<br />
alla televisione di Stato polacca,<br />
che non ha fatto nulla<br />
perché il film avesse una circolazione<br />
dignitosa: lo ritengono<br />
un film scomodo e non<br />
hanno voluto spingerlo. Tanti<br />
infatti hanno interesse a<br />
che il film non venga proiettato,<br />
e in molti paesi ci sono<br />
distributori che lo hanno acquistato<br />
per non farlo vedere.<br />
Viene mostrato solo in circuiti<br />
ristretti, nei cinema<br />
d’essai o in rassegne per un<br />
pubblico selezionato. Così si<br />
fa in modo che non inci<strong>da</strong>,<br />
che non abbia un vero rilievo<br />
nella mentalità comune. Il caso<br />
più clamoroso, comunque, è<br />
quello <strong>del</strong>la Russia.<br />
Per quali ragioni?<br />
Perché in Russia, ancora oggi,<br />
Rubrica a cura <strong>del</strong>la Federazione<br />
Nazionale Pensionati CISL<br />
Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322<br />
Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259<br />
In collaborazione Centro Culturale C. Peguy<br />
era codificata nell’elenco <strong>del</strong>le prestazioni, mentre c’era<br />
quello di asportazione di calazio. Senza questa dicitura non<br />
era possibile avere l’appuntamento. Il sin<strong>da</strong>cato pensionati<br />
<strong>del</strong>la Cisl chiede: perché i cittadini sono costretti a questo<br />
andirivieni quasi kafkiano, senza riuscire ad avere un<br />
appuntamento certo? Occorre attendere altri mesi? Contesta,<br />
inoltre, la prassi dei pre- appuntamenti che non è<br />
legittima, come dichiara pubblicamente il Presidente di<br />
“Cittadinanza Attiva”.<br />
A proposito di liste di attesa, un altro caso preoccupa il<br />
sin<strong>da</strong>cato per la lungaggine e per il metodo. Un cittadino ha<br />
CINEFORUM DI CARPI<br />
proposte di cinema & dintorni<br />
CINEMA EDEN<br />
GIOVEDI’ 7 MAGGIO ore 21<br />
Proiezione unica<br />
Con il patrocinio <strong>del</strong>l’Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi di Carpi<br />
Stalin è amato. Compare<br />
ancora in cima alle<br />
classifiche dei personaggi<br />
più popolari. Si<br />
sa che ha ucciso decine<br />
di milioni di persone,<br />
eppure molti russi ritengono<br />
ancora che lo abbia<br />
fatto per il bene <strong>del</strong> suo<br />
paese. Il massacro degli ufficiali<br />
polacchi a Katyn, invece,<br />
è un crimine senza giustificazioni,<br />
che ha infranto tutte<br />
le convenzioni di guerra, e<br />
quindi qualcuno non vuole<br />
che venga ricor<strong>da</strong>to. Pensi<br />
che gli organizzatori <strong>del</strong>la<br />
Settimana <strong>del</strong> cinema polacco,<br />
in Ucraina, a Kiev e<br />
Charków (mi stava a cuore<br />
soprattutto questa proiezione,<br />
perché proprio in quella<br />
città fu ucciso mio padre nella<br />
primavera <strong>del</strong> 1940 e là è<br />
sepolto), si sono visti recapitare<br />
una lettera <strong>del</strong>la Televisione<br />
Polacca di questo tenore:<br />
«Telewizja Polska – l’unico<br />
e solo titolare dei diritti di<br />
distribuzione <strong>del</strong> film – non è<br />
a conoscenza di NESSUNA<br />
proiezione di Katyn in programma<br />
per la Settimana <strong>del</strong><br />
cinema polacco in Ucraina.<br />
Per favore, abbiate la cortesia<br />
di ritirare il titolo <strong>da</strong>lle<br />
vostre programmazioni, e di<br />
comunicarci nome e contatti<br />
<strong>del</strong>la persona o <strong>del</strong>l’organizzazione<br />
che vi ha fornito i<br />
diritti per la proiezione». Un<br />
tono piuttosto minaccioso, non<br />
le pare?<br />
Perché riproporre questa<br />
storia adesso che il comunismo<br />
è finito <strong>da</strong> vent’anni?<br />
In Polonia il perché è chiarissimo:<br />
perché non potranno<br />
esserci rapporti normali fra<br />
la Polonia e l’ex Unione Sovietica<br />
fino a che non sarà<br />
detta la verità su questo crimine.<br />
I tedeschi hanno compiuto<br />
crimini peggiori, ma i<br />
loro governanti lo hanno riconosciuto,<br />
e ora i nostri rapporti<br />
con la Germania non<br />
sono più avvelenati <strong>da</strong>l rancore.<br />
Non ci può essere amicizia<br />
fra due popoli se non si<br />
riconoscono i torti commessi.<br />
Da Tempi, intervista di Roberto<br />
Persico e Annalia Guglielmi<br />
avuto necessità di una visita oculistica O. C. T., per cui<br />
si è recato al CUP di Cavezzo il 28 ottobre <strong>del</strong>lo scorso<br />
anno. Veniva informato che la visita si effettua soltanto<br />
al Policlinico e che l’avrebbero avvertito il più presto<br />
possibile. Il 27 marzo <strong>2009</strong> non aveva ancora ricevuto<br />
alcun avviso o telefonata. Soltanto grazie all’interessamento<br />
<strong>del</strong> sin<strong>da</strong>cato ha potuto ottenere l’appuntamento<br />
presso l’Ospe<strong>da</strong>le di Sassuolo per il 7 luglio prossimo:<br />
sette mesi dopo. A parere <strong>del</strong> sin<strong>da</strong>cato queste situazioni<br />
concorrono ad aumentare in modo illegittimo il ricorso<br />
alla sanità privata. La denuncia <strong>del</strong> sin<strong>da</strong>cato pensionati<br />
Cisl non è dovuta a spirito di polemica, ma al desiderio<br />
di migliorare il servizio e di far tribolare meno la gente.<br />
Il sin<strong>da</strong>cato invita, quindi, i cittadini a segnalare casi<br />
simili e le difficoltà che incontrano per ottenere quanto<br />
spetta loro di diritto.<br />
RACCOLTA PRO ABRUZZO<br />
Le segreterie nazionali confederali hanno aperto un<br />
conto corrente bancario per un fondo per la ricostruzione:<br />
“ Cgil Cisl Uil terremoto Abruzzo <strong>2009</strong>” presso Ugf<br />
Banca, filiale 157 Roma. Codice Iban IT23<br />
W0312705011 CC1570012000.
Il film <strong>del</strong>la settimana<br />
La siciliana ribelle<br />
Regia: Marco Amenta. Interpreti:<br />
Veronica D’Agostino, Gerard<br />
Jugnot, Marcello Mozzarella (Italia/Francia<br />
<strong>2009</strong>)<br />
Nell’adolescenza, Rita Atria<br />
ha assistito all’omicidio <strong>del</strong><br />
padre e <strong>del</strong> fratello, entrambi<br />
mafiosi. E’ il novembre<br />
<strong>del</strong> 1991 quando Rita, ora<br />
17 anni, si presenta al Procuratore<br />
<strong>del</strong>la Repubblica<br />
di Palermo per vendicare<br />
quegli assassinii. Da quel<br />
momento la vita di Rita cambia.<br />
Minacciata <strong>da</strong>l suo paese<br />
e rinnegata <strong>da</strong>lla madre,<br />
Rita viene allontanata <strong>da</strong>lla<br />
Sicilia e portata a Roma,<br />
dove prende alloggio sotto<br />
falso nome. Durante la sua<br />
deposizione, Rita fa i nomi<br />
<strong>del</strong>le persone coinvolte nella<br />
lunga serie di omicidi degli<br />
ultimi anni. Ma quando si<br />
apre il processo, la dimostrazione<br />
di colpevolezza<br />
degli imputati appare più<br />
difficile <strong>del</strong> previsto. Sotto<br />
i colpi dei sicari cadono prima<br />
il giovane maresciallo<br />
Bruni e poi lo stesso Procuratore.<br />
Duramente provata,<br />
Rita si lascia an<strong>da</strong>re ad un<br />
momento di intimità con<br />
Vito, suo ex fi<strong>da</strong>nzato. Quando<br />
si rende conto però che<br />
lui è venuto a Roma solo per<br />
indurla a ritrattare tutto, Rita<br />
capisce che per lei é finita.<br />
Esce sul terrazzo di casa e si<br />
lascia precipitare.<br />
Il suicidio di Rita é <strong>del</strong> <strong>26</strong><br />
luglio 1992, 7 giorni dopo<br />
l’omicidio <strong>del</strong> giudice Borsellino.<br />
Sono tutti dolorosi<br />
fatti di cronaca rispetto ai<br />
quali nei titoli di co<strong>da</strong> si<br />
dice : “...non é una ricostruzione<br />
storica ma un’opera<br />
di fantasia”. Considerarla<br />
tuttavia un’opera di denuncia<br />
é indispensabile per <strong>da</strong>re<br />
valore all’intera operazione.<br />
Far conoscere a chi non<br />
sa (o ha già dimenticato)<br />
l’esistenza breve e spezzata<br />
di Rita, la sua decisione anomala<br />
pagata con la vita sono<br />
elementi importanti e decisivi.<br />
E’ giusto che il cinema<br />
ritrovi quella capacità di farsi<br />
veicolo di denuncia contro<br />
il sopruso e l’illegalità.<br />
Cnvf<br />
APPUNTAMENTI<br />
SPETTACOLO-SPORT-VOLONTARIATO<br />
Mercoledì 29 aprile<br />
Carpi, Teatro Comunale<br />
La C.R.I. Comitato di Carpi e la S.G. La Patria 1879, si uniscono in<br />
un abbraccio virtuale per festeggiare due traguardi importanti: il 25°<br />
anniversario C.R.I, comitato di Carpi e il 130° anniversario <strong>del</strong>la<br />
Patria. Per farlo hanno scelto il palcoscenico <strong>del</strong> Teatro Comunale di<br />
Carpi, in una serata all’insegna <strong>del</strong>lo spettacolo, <strong>del</strong> divertimento e<br />
<strong>del</strong>la riflessione. Inizio ore 21; ingresso 10•.<br />
Info: www.lapatria1879.it e www.carpidiem.it<br />
C’ERA UNA VOLTA IL WEST<br />
Mirandola, fino a domenica 31 maggio<br />
Al Castello dei Pico, una mostra che raccoglie armi ottocentesche<br />
“protagoniste” di quelle terre di frontiera <strong>da</strong>lla collezione di Giancarlo<br />
Lugli,accompagnata <strong>da</strong> una rassegna cinematografica dei grandi<br />
classici western.<br />
Info: 0535/609995-29783-29788; info@castellopico.it e<br />
www.castellopico.it<br />
MA SE MI TOCCANO!<br />
Mercoledì 29 aprile<br />
Carpi, Auditorium San Rocco<br />
La Fon<strong>da</strong>zione Cassa di Risparmio di Carpi presenta per la rassegna<br />
“Una serata a San Rocco” l’ultimo lavoro di Paolo Cevoli che, con<br />
l’accompagnamento <strong>del</strong>l’Ensemble Italiano di Fiati, racconta<br />
Gioacchino Rossini. Inizio ore 21, ingresso solo su prenotazione.<br />
Informazioni e prenotazioni: 320/6335836 - mail:<br />
sanrocco@fon<strong>da</strong>zionecrcarpi.it<br />
C ultura e S pettacoli<br />
Artisti internazionali diversamente abili<br />
per il Festival <strong>del</strong>la Cooperativa sociale Nazareno<br />
Cercando Libertà<br />
Dal 9 al <strong>26</strong> maggio, Carpi e altre città saranno<br />
animate <strong>da</strong>l Festival internazionale <strong>del</strong>le abilità<br />
differenti, giunto ormai alla sua undicesima<br />
edizione: “Nell’esperienza di questi primi<br />
dieci anni – spiegano gli organizzatori – abbiamo<br />
assistito all’incontro fecondo tra varie<br />
realtà che si occupano di teatro ed in genere<br />
di ogni tipo di espressività artistica”. Saranno<br />
numerosi gli artisti diversamente abili di provenienza<br />
internazionale presenti a Carpi il<br />
prossimo mese, per mostrare, nei vari modi<br />
d’espressione artistica <strong>del</strong> teatro, <strong>del</strong>la musica,<br />
<strong>del</strong>l’arte visiva la dinamicità tipica <strong>del</strong>l’esistenza.<br />
Di fatto, il titolo <strong>del</strong> Festival <strong>2009</strong><br />
“Cercando libertà” riporta al centro <strong>del</strong>l’attenzione<br />
la volontà di realizzazione <strong>del</strong>l’indi-<br />
Un percorso di parole, musiche e altro verso la pace e la<br />
libertà. E’ con questa suggestiva prospettiva che la<br />
Corale Savani ha allestito il progetto “Le ragioni <strong>del</strong><br />
viaggio” che metterà in scena giovedì 23 aprile in Teatro<br />
Comunale a Carpi con inizio alle ore 21.<br />
Ispirati <strong>da</strong>ll’epica vicen<strong>da</strong> di Ulisse, il tema <strong>del</strong> “viaggiare”<br />
è stato declinato in vari modi, non solo come approdo<br />
Presentata nello showroom Blumarine a Milano<br />
La mostra Jim Dine,Woodcuts<br />
viduo, realizzazione che si manifesta e coinvolge<br />
gli altri.<br />
Gli eventi previsti sono numerosi, tra gli altri<br />
segnaliamo: il 9 maggio, inaugurazione <strong>del</strong>la<br />
mostra “Per-turbamenti <strong>del</strong> potere”, una raccolta<br />
di opere di outsider art riguardo l’immagine<br />
<strong>del</strong> potere; il 19 maggio, presentazione<br />
<strong>del</strong> libro “L’inguaribile voglia di vivere.<br />
Malati testimoni di speranza” di Massimo<br />
Pandolfi; il 24 maggio, lo spettacolo “Dialoghi<br />
musicali” <strong>del</strong>la compagnia olandese All<br />
the Way Music.<br />
Il calen<strong>da</strong>rio completo degli eventi è disponibile<br />
all’indirizzo web: www.nazarenocoopsociale.it<br />
La Corale “G. Savani” scopre “Le ragioni <strong>del</strong> viaggio”<br />
Giovedì 23 aprile in Teatro Comunale a Carpi<br />
Martedì 21 aprile è stata presentata nello showroom di Blumarine in via<br />
Manzoni a Milano la mostra <strong>del</strong> noto artista statunitense Jim Dine, Woodcuts in<br />
corso a Palazzo Pio a Carpi. La XIV edizione <strong>del</strong>la Biennale di xilografia di<br />
Carpi è una dedicata all’opera xilografica di Jim Dine, legata al movimento <strong>del</strong>la<br />
Pop Art e agli artisti di secon<strong>da</strong> generazione <strong>del</strong>la Scuola di New York.<br />
L’approccio tecnico che Dine ha con la xilografia è segnale di quanto questa<br />
forma espressiva, considerata antica e in certi ambiti superata, sia in realtà<br />
ancora vitale e foriera di stimoli artistici forti e innovativi. Nulla di cui stupirsi<br />
se un artista e intellettuale come Jim Dine va<strong>da</strong> a cercare nelle venature dei legni<br />
modi e forme nuove ma antiche per la sua opera. La mostra monografica si<br />
compone di una ventina di grandi xilografie suddivise in cinque sezioni<br />
tematiche: Venere e immagini classiche, cuori, vestaglie, teschi e uccelli, che<br />
attraversano l’intero percorso artistico <strong>del</strong>l’autore toccando i temi <strong>da</strong> lui<br />
affrontati durante tutto il periodo <strong>del</strong>la sua carriera. Orari d’apertura: venerdì,<br />
sabato e domenica, festivi compresi, ore 10-13 e 15-19; <strong>da</strong> martedì a giovedì<br />
solo su prenotazione ore 10-13. Chiuso il lunedì. Dal 18 al <strong>26</strong> aprile, in<br />
occasione <strong>del</strong>la Settimana <strong>del</strong>la Cultura <strong>2009</strong>, ingresso gratuito.<br />
alla meta finale ma come occasione di conoscenza, di<br />
speranza, di attrazione, ecc..<br />
Il tutto all’interno di un “viaggio artistico” con il ricorso<br />
a diverse discipline che vedranno esibirsi attori, <strong>da</strong>nzatori,<br />
mimi, musicisti accompagnati <strong>da</strong> una superba colonna<br />
sonora eseguita <strong>da</strong>lla Corale Savani diretta <strong>da</strong>l maestro<br />
Gianpaolo Violi.<br />
A.C.E.G.<br />
CINEMA<br />
TEATRO<br />
EDEN<br />
Via Santa Chiara 22 - 41012 CARPI<br />
Telefono 059/650571<br />
Rassegna d’Essai<br />
LA CLASSE<br />
Giovedì 23:<br />
21.00. ingresso<br />
5,00 euro<br />
TOPOLINO DESPEREAUX<br />
Venerdì 24: 21.00<br />
Sabato 25: 15.00, 17.00, 19.00, 21.00<br />
Domenica <strong>26</strong>: 15.00, 17.00, 19.00, 21.00<br />
Lunedì 27: 21.00<br />
L’ANGOLO DI ALBERTO<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
21<br />
Maria Cristina Martinelli<br />
presenterà il suo libro<br />
“Parlami ancora”<br />
“Una ragazza moderna si racconta,<br />
contro le donne in carriera, per una<br />
vera femminilità. Una notte speciale,<br />
un dialogo appassionante fra due<br />
persone. Il libro è una confessione<br />
continua, riemergono i ricordi, gli<br />
errori, i momenti difficili e le grandi<br />
emozioni. Maria Cristina Martinelli<br />
racconta di una donna dei nostri<br />
giorni che vive tra insicurezze e fragilità,<br />
alla ricerca di una vita vera,<br />
semplice ma intensa. Una donna che<br />
ama il suo lavoro ma che non rinuncia<br />
alle passioni e alla generosità<br />
verso gli altri. L’autoironia, la sua<br />
femminilità, sono le armi vincenti<br />
per vivere in un mondo dove troppe<br />
donne in carriera assomigliano, oramai,<br />
a uomini insoddisfatti.”<br />
Maria Cristina Martinelli è nata a<br />
Modena. Laureata in Giurisprudenza<br />
presso la facoltà di Modena, consegue<br />
una secon<strong>da</strong> laurea in<br />
Criminologia clinica presso<br />
l’università Jean Monnet di Bruxelles.<br />
Spinta <strong>da</strong>lla passione per il mondo<br />
<strong>del</strong>lo spettacolo, studia <strong>da</strong>nza classica,<br />
dizione e recitazione. Ha preso<br />
parte, come attrice, alla fiction “Vivere”<br />
e ha presenziato a diverse trasmissioni<br />
televisive. Da anni lavora<br />
come conduttrice per emittenti regionali<br />
e non e per televisioni<br />
satellitari.<br />
Serena Arbizzi dialogherà con<br />
l’autrice giovedì 23 aprile alle ore<br />
21 presso la libreria Mon<strong>da</strong>dori<br />
Carpi Via Berengario, 19, Carpi<br />
(MO), 059 642131.
22<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
CURIA VESCOVILE<br />
La curia diocesana è composta<br />
<strong>da</strong> persone e uffici che <strong>da</strong> vicino<br />
collaborano con il Vescovo nel<br />
suo ufficio, in attuazione degli<br />
orientamenti e <strong>del</strong>le linee pastorali.<br />
Di fatto è l’organo di studio,<br />
elaborazione ed esecuzione <strong>del</strong><br />
piano pastorale.<br />
Sede: Curia Vescovile, C.so Fanti, 13 - Carpi. Tel<br />
059 686<strong>04</strong>8, Fax 059 63<strong>26</strong>530.<br />
CARITAS DIOCESANA CARPI<br />
Ha il compito di realizzare l’attuazione<br />
<strong>del</strong> precetto evangelico<br />
<strong>del</strong>la carità nella comunità<br />
diocesana e nelle parrocchie.<br />
Sede Legale: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti,<br />
13 – Carpi.<br />
Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi, Via<br />
Peruzzi, 38 – 41012 Carpi (MO). Tel 059<br />
689370, Fax 059 6329186. Sito internet::<br />
www.caritascarpi.it; e-mail:<br />
segreteria@caritascarpi.it.<br />
Orario: <strong>da</strong> lunedì a venerdì <strong>da</strong>lle 9 alle 12,30 e<br />
<strong>da</strong>lle 15,30 alle 18,30.<br />
SERVIZIO DIOCESANO<br />
PER LA PASTORALE GIOVANILE<br />
Coordina, promuove e sostiene,<br />
attraverso la sua Commissione,<br />
le attività educative e la formazione<br />
degli educatori. Promuove<br />
la realizzazione di progetti educativi<br />
specifici in vari ambiti pastorali.<br />
Prepara le attività legate<br />
alla GMG a livello locale e nazionale.<br />
Propone e diffonde i sussidi<br />
formativi per i giovani.<br />
Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:<br />
s.ghelfi@tiscali.it<br />
Orario: tutti i giorni previo accordo telefonico<br />
UFFICIO BENI CULTURALI<br />
Si occupa <strong>del</strong> censimento, <strong>del</strong>la<br />
cura e <strong>del</strong>la promozione dei beni<br />
culturali presenti sul territorio<br />
diocesano.<br />
Sede e Recapiti: Curia Vescovile<br />
UFFICIO CATECHISTICO<br />
Sovrintende la cura <strong>del</strong>la catechesi<br />
nell’ambito territoriale diocesano,<br />
sostenendone lo sviluppo in attuazione<br />
degli orientamenti e <strong>del</strong>le<br />
linee pastorali <strong>del</strong> Vescovo e in<br />
stretto rapporto con le concrete<br />
esigenze <strong>del</strong> popolo di Dio.<br />
Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:<br />
ufficiocatechistico@carpi.chiesacattolica.it.<br />
Orario: tutti i giorni previo accordo telefonico<br />
UFFICIO DI PASTORALE DELLA SALUTE<br />
Cura la pastorale per i malati,<br />
collabora con le associazioni di<br />
sostegno ai malati presenti sul<br />
territorio diocesano.<br />
Sede e Recapiti: Curia Vescovile<br />
UFFICIO LITURGICO<br />
Offre aiuti validi e concreti per<br />
vivere la liturgia come fonte e<br />
culmine <strong>del</strong>l’esistenza, e dunque<br />
per riscoprire, a partire <strong>da</strong> essa, il<br />
dono di Dio che è stato posto in<br />
ciascuno.<br />
Sede e Recapiti: Curia Vescovile<br />
Ogni settimana i recapiti di uffici, enti,<br />
associazioni <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi:<br />
Direttore Responsabile: Luigi Lamma<br />
Coordinamento di Re<strong>da</strong>zione: Annalisa Bonaretti – Coordinamento<br />
Area Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Re<strong>da</strong>zione:<br />
Eleonora Tirabassi (Mirandola – Concordia), Daniele Fran<strong>da</strong>, Saverio<br />
Catellani, Corrado Corradi - Fotografia: Paolo Santini, Roberto Rossi,<br />
Fotostudioimmagini. Editore: Notizie soc. coop.<br />
Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472<br />
Registrazione <strong>del</strong> Tribunale di Modena n. 841 <strong>del</strong> 22.11.86 - C.C.P. n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanale<br />
<strong>del</strong>la Diocesi di Carpi - Stampa: Sel srl - Cremona - Autorizzazione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU <strong>del</strong> 13.2.90.<br />
La testata percepisce contributi statali diretti ex L. 7/8/1990 nr. 250.<br />
GIOVEDÌ 23 APRILE<br />
PREGHIERA<br />
• Ore 20.30 - Santa Croce - Oratorio<br />
San Giorgio - Santa Messa nella festa<br />
di San Giorgio<br />
INCONTRI<br />
• Ore 20.45 – Carpi – San Francesco –<br />
Conferenza di monsignor<br />
Ermenegildo Manicardi <strong>da</strong>l titolo “Se<br />
Cristo non è risorto, vuota è la nostra<br />
predicazione e vuota è la vostra fede”<br />
(1Cor 15,14). La testimonianza e<br />
l’evangelizzazione di San Paolo”.<br />
L’incontro è promosso <strong>da</strong>l Sab<br />
SABATO 25 APRILE<br />
PREGHIERA<br />
• Ore 10 – Carpi - Cimitero Urbano -<br />
Preghiera per i caduti, presieduta <strong>da</strong>l<br />
Vescovo, in occasione <strong>del</strong>la Festa<br />
<strong>del</strong>la Liberazione<br />
DOMENICA <strong>26</strong> APRILE<br />
Giornata nazionale per l’Università<br />
cattolica<br />
LUNEDÌ 27 APRILE<br />
INCONTRI<br />
• Ore 21 - Curia vescovile – Riunione<br />
<strong>del</strong>la Commissione diocesana per la<br />
pastorale <strong>del</strong> lavoro<br />
A gen<strong>da</strong><br />
Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi<br />
Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo)<br />
Tel. 059/687068 – Fax 059/630238<br />
Re<strong>da</strong>zione: re<strong>da</strong>zione@notiziecarpi.it<br />
Amministrazione: amministrazione@notiziecarpi.it<br />
Pubblicità: info@notiziecarpi.it Grafica: grafica@notiziecarpi.it<br />
Gli uffici<br />
diocesani<br />
MARTEDÌ 28 APRILE<br />
INCONTRI<br />
• Ore 10.30 – Vescovado – Riunione<br />
dei moderatori <strong>del</strong>le zone pastorali<br />
INCONTRI<br />
• Ore 21 – Seminario – Riunione <strong>del</strong>la<br />
Consulta <strong>del</strong>le Aggregazioni laicali<br />
GIOVEDÌ 30 APRILE<br />
AZIONE CATTOLICA<br />
• Ore 10 – Cibeno – Incontro dei sacerdoti<br />
con i responsabili <strong>del</strong>l’Azione<br />
Cattolica Diocesana<br />
VENERDÌ 1 MAGGIO<br />
Giornata <strong>del</strong>la soli<strong>da</strong>rietà<br />
PREGHIERA<br />
• Ore 9 – Duomo di Mirandola – Santa<br />
Messa per il mondo <strong>del</strong> lavoro presieduta<br />
<strong>da</strong>l Vescovo<br />
• Ore 12 – Cattedrale - Santa Messa per<br />
il mondo <strong>del</strong> lavoro presieduta <strong>da</strong>l<br />
Vescovo<br />
DOMENICA 3 MAGGIO<br />
46ª Giornata mondiale di preghiera per<br />
le vocazioni. Inizio <strong>del</strong>la Settimana<br />
Vocazionale Diocesana<br />
PREGHIERA<br />
• Ore <strong>16</strong> – Novi di Modena – Veglia di<br />
preghiera dei religiosi, aperta a tutti.<br />
SETTIMANA VOCAZIONALE DIOCESANA<br />
DOMENICA 3 MAGGIO<br />
Ore <strong>16</strong><br />
Novi di Modena<br />
Chiesa parrocchiale<br />
MARTEDI' 5 MAGGIO<br />
Ore 21<br />
Rovereto s/S.<br />
GIOVEDI' 7 MAGGIO<br />
Ore 21<br />
Sant'Antonio in M.<br />
SABATO 9 MAGGIO<br />
Ore 21<br />
Rolo<br />
Chiesa parrocchiale<br />
DOMENICA 10 MAGGIO<br />
SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA<br />
San Bernardino Realino<br />
Programma <strong>del</strong>l’anno scolastico 2008 – <strong>2009</strong><br />
Corsi <strong>del</strong> secondo quadrimestre<br />
Catechetica<br />
Docente: don Luca Palazzi<br />
Ogni martedì <strong>da</strong>l 21 aprile al 19 maggio <strong>da</strong>lle<br />
19.30 alle 22.15<br />
Teologia dei Ministeri<br />
Docente: monsignor Douglas Regattieri<br />
Ogni martedì e/o venerdì <strong>da</strong>l <strong>26</strong> maggio al <strong>16</strong><br />
giugno <strong>da</strong>lle 19.30 alle 22.15<br />
Informazioni ed iscrizioni presso la segreteria<br />
– Seminario di Carpi - Corso Fanti, 44<br />
– tel. 059 685542<br />
3-10 Maggio <strong>2009</strong><br />
CHIAMATI AD ESSERE SEGNI DEL REGNO<br />
VOCAZIONE ALLA VITA RELIGIOSA<br />
VEGLIA DI PREGHIERA<br />
COME UNA CHIESA DOMESTICA<br />
VOCAZIONE ALLA VITA FAMILIARE<br />
Incontro per le famiglie<br />
INVIATI AD ANNUNCIARE IL VANGELO<br />
VOCAZIONE ALLA VITA MISSIONARIA<br />
Incontro per i gruppi giovanili<br />
A IMMAGINE DEL BUON PASTORE<br />
VOCAZIONE AL SACERDOZIO<br />
CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA<br />
presieduta <strong>da</strong> S.E.R. Mons. Vescovo<br />
e concelebrata <strong>da</strong>i sacerdoti.<br />
Si ricor<strong>da</strong>no 50 anni di sacerdozio di<br />
Don Callisto Cazzuoli, Don Rino Barbieri,<br />
Don Mario Ganzerla<br />
PREGATE IL PADRONE DELLA MESSE…<br />
PREGHIAMO PER LE VOCAZIONI<br />
ALLA VITA SACERDOTALE<br />
negrinievaretto AVVISO SACRO<br />
UFFICIO MISSIONARIO<br />
Tiene i contatti con tutti i missionari<br />
<strong>del</strong>la Diocesi nei diversi Paesi<br />
<strong>del</strong> mondo e coinvolge la comunità<br />
su progetti in loro sostegno.<br />
Sede: Curia Vescovile;<br />
Recapiti: Tel e fax 059 689525.<br />
E-mail: cmd.carpi@tiscali.it.<br />
Orario: <strong>da</strong>l lunedì al sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12,30 e il<br />
martedì <strong>da</strong>lle 15 alle 18.<br />
UFFICIO PELLEGRINAGGI<br />
Organizza e coordina i pellegrinaggi<br />
diocesani; consulenza alle<br />
parrocchie nell’organizzazione di<br />
viaggi; possibilità per privati di<br />
prenotare pellegrinaggi e viaggi<br />
autonomi; consultabili numerose<br />
pubblicazioni.<br />
Sede: Curia Vescovile; Recapiti: Tel e Fax 059<br />
652552, e-mail: uff.pellegrinaggi@tiscali.it<br />
Orario: <strong>da</strong>l lunedì al sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12.<br />
UFFICIO PER LA PASTORALE FAMILIARE<br />
Progetta momenti di riflessione<br />
specifica sulle tematiche familiari<br />
più urgenti, creando occasioni<br />
e luoghi in cui sia possibile<br />
un confronto sui principali nodi<br />
<strong>del</strong>la vita familiare<br />
Sede: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 –<br />
Carpi. Tel e Fax 059 689525. e-mail:<br />
info@pastoralefamiliarecarpi.org<br />
www.pastoralefamiliarecarpi.org<br />
UFFICIO PER LA PASTORALE<br />
SOCIALE E DEL LAVORO<br />
Realizza momenti di approfondimento<br />
e dialogo sulle principali<br />
tematiche <strong>del</strong>la Dottrina sociale<br />
<strong>del</strong>la Chiesa, promuove incontri<br />
con le realtà locali <strong>del</strong> mondo<br />
<strong>del</strong> lavoro.<br />
Recapiti: Nicola Marino cell. 348 0<strong>16</strong>1242<br />
e-mail: meryeghio@virgilio<br />
UFFICIO PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLA<br />
Si propone come punto di riferimento,<br />
coordinamento di sostegno<br />
di iniziative e di formazione<br />
e aggiornamento rivolte a chi opera<br />
nella scuola e nel mondo <strong>del</strong>l’educazione.<br />
Tiene i contatti con<br />
le comunità parrocchiali con le<br />
scuole e con il territorio.<br />
Sede e Recapiti: Curia Vescovile<br />
Orario: lunedì <strong>da</strong>lle 9 alle 11; venerdì <strong>da</strong>lle 10<br />
alle 12 (o per appuntamento)<br />
UFFICIO PER L’INSEGNAMENTO<br />
DELLA RELIGIONE CATTOLICA<br />
Cura la formazione degli insegnanti<br />
di religione, la loro distribuzione<br />
nelle scuole e il loro collegamento<br />
con l’Ufficio scuola.<br />
Sede e Recapiti: Curia Vescovile<br />
Orario: lunedì <strong>da</strong>lle 9 alle 11; venerdì <strong>da</strong>lle 10<br />
alle 12 (o per appuntamento)<br />
UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI<br />
Si occupa <strong>del</strong> coordinamento e<br />
<strong>del</strong>la promozione dei mezzi di<br />
comunicazione sociale. Mette a<br />
disposizione di tutte le parrocchie<br />
e realtà ecclesiali un servizio<br />
di ufficio stampa e gli spazi<br />
<strong>del</strong> sito internet diocesano.<br />
Sede: Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687068,<br />
Fax 059 630238. e-mail:<br />
ufficiostampa@carpi.chiesacattolica.it.<br />
Orari: <strong>da</strong>l lunedì al venerdì <strong>da</strong>lle 9 alle 12,30.<br />
Una copia 1,50(i.i) - Copie arretrate 3,00(i.i)<br />
ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)<br />
ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i)<br />
BENEMERITO 100,00 (i.i)<br />
ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA<br />
E ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI<br />
Ai sensi <strong>del</strong> D.Lgs n. 196 <strong>del</strong> 30/06/1993 si comunica che i <strong>da</strong>ti dei destinatari <strong>del</strong> giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'atto<br />
<strong>del</strong>la sottoscrizione <strong>del</strong>l'abbonamento, o diversamente acquisite <strong>da</strong> enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio<br />
informatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali <strong>da</strong>ti saranno utilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto <strong>da</strong>gli<br />
interessati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi comprese<br />
la comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.
ORARIO SS. MESSE<br />
Prima messa festiva: 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine<br />
(p.zza Donatori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S.<br />
Nicolò • 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospe<strong>da</strong>le<br />
Festive: 7,15: S. Bernardino <strong>da</strong> S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:<br />
Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospe<strong>da</strong>le, Tenente Marchi •<br />
9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • 10,00: casa<br />
protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •<br />
10,30 Cimitero • 10,45: Cattedrale • 11,00: S. Francesco, S.<br />
Nicolò • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò • 18,00:<br />
Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospe<strong>da</strong>le<br />
Prima messa festiva: 18,30: Quartirolo • 19,00: Corpus Domini,<br />
• 19,00: S. Croce<br />
Festive: 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce • 9,45:<br />
Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo • 11,15: Quartirolo,<br />
S. Croce • 11,30: Corpus Domini, Panzano<br />
Prima messa festiva: 18,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R.,<br />
Limidi<br />
Festive: 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia<br />
• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile • 11,15:<br />
Limidi • 17,00: S. Bernardino R.<br />
Prima messa festiva: 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe<br />
Artigiano, S. Marino Ponticelli, Fossoli • 21,00: Budrione<br />
Festive: 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno<br />
• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A., S.Marino<br />
• 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione • 17,00: Fossoli<br />
(prima domenica <strong>del</strong> mese) • 18,30: S. Giuseppe A.<br />
Prima messa festiva: 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S.<br />
Antonio in M. • 20,30: Rovereto<br />
Festive: 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,<br />
Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto, S.<br />
Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena<br />
Prima messa festiva: 17,00: Mirandola S. Francesco, Mirandola<br />
Casa di Riposo • 18,00: Civi<strong>da</strong>le • 18,30: Mirandola Duomo<br />
• 19,00: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole<br />
Festive: 7,30: Mirandola Ospe<strong>da</strong>le • 8,00: Mirandola S. Francesco<br />
• 8,30: Civi<strong>da</strong>le • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:<br />
Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina • 10,30:<br />
Mirandola Duomo, Civi<strong>da</strong>le, S. Martino Carano • 11,15: Mirandola<br />
S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole •<br />
12,00: Mirandola Duomo • 17,00: Mirandola S. Francesco •<br />
18,30: Mirandola Duomo<br />
Prima messa festiva: 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S.<br />
Possidonio • 20,00: Vallalta<br />
Festive: 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta • 9,30:<br />
Concordia, S. Caterina, Fossa, S. Possidonio 10,45: S. Giovanni<br />
• 11,00: Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia • 11,30: S.<br />
Possidonio<br />
Prima messa festiva: 17,00: San Martino Spino<br />
Festive: 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.<br />
Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio<br />
In grigio gli orari modificati <strong>da</strong>ll'elenco pubblicato in precedenza.<br />
Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.<br />
Frequenza per la diocesi FM 90,2<br />
A gen<strong>da</strong><br />
AGENDA <strong>del</strong> VESCOVO<br />
Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707<br />
GIOVEDI’ 23<br />
• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: udienze private<br />
• ore 20,30: Santa Croce: Oratorio San Giorgio: Santa Messa<br />
nella festa di San Giorgio<br />
VENERDI’ 24<br />
• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: riceve i collaboratori <strong>del</strong>la Curia e<br />
i Sacerdoti<br />
SABATO 25<br />
• ore 10: Carpi, Cimitero Urbano: preghiera per i caduti<br />
• ore 11: Rolo: Cresima<br />
DOMENICA <strong>26</strong><br />
• ore 9,30: Incontro con i ragazzi <strong>del</strong>la 1a comunione <strong>del</strong>la<br />
Parrocchia di Fossoli<br />
• ore 11: Budrione: Cresima<br />
• ore <strong>16</strong>,30: Cibeno: Cresima<br />
LUNEDI’ 27<br />
• ore 9,30: Parma: partecipa all’incontro dei Vescovi<br />
<strong>del</strong>l’Emilia<br />
MARTEDI’ 28<br />
• ore 10,30:Carpi, Curia Vescovile: Presiede la riunione dei<br />
moderatori <strong>del</strong>le zone pastorali<br />
• ore 21: Quarantoli: Canonica: presiede il Corso per fi<strong>da</strong>nzati<br />
Don Gian Pio Caleffi rettore<br />
<strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong>l’Adorazione<br />
Il quotidiano<br />
dei cattolici<br />
<strong>26</strong> aprile '09<br />
La Tv <strong>del</strong>l’incontro<br />
Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna<br />
23<br />
MERCOLEDI’ 29<br />
• Giornata personale di studio, di preghiera e di riflessione<br />
• ore 19: Carpi: San Giuseppe Artigiano: Santa Messa nel 10°<br />
anniversario <strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong>le Suore in parrocchia<br />
• ore 21: Carpi: Corpus Domini: Presiede il Corso per fi<strong>da</strong>nzati<br />
GIOVEDI’ 30<br />
• ore 10: Cibeno: Incontro dei Sacerdoti con i Dirigenti<br />
diocesani di Ac<br />
VENERDI’ 1<br />
• ore 9: Mirandola, Duomo: Santa Messa per il mondo <strong>del</strong><br />
lavoro<br />
• ore 12: Carpi, Cattedrale: Santa Messa per il mondo per<br />
lavoro<br />
• ore 17: Quarantoli: Cresima<br />
SABATO 2<br />
• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 12.30: udienze private<br />
• ore <strong>16</strong>: Carpi, Vescovado: Incontro con i Cctechisti e i<br />
ragazzi <strong>del</strong>la Cresima di Limidi<br />
DOMENICA 3<br />
• ore 9,30: Novi: Cresima<br />
• ore 11,15: San Marino: Cresima<br />
• ore 19: Carpi: San Francesco: Cresima Adulti<br />
Nuove nomine vescovili<br />
Don Gian Pio Caleffi lascia la parrocchia di Fossoli.<br />
Raggiunti i 75 anni di età, ha rimesso nelle mani <strong>del</strong><br />
Vescovo l’incarico di parroco di Fossoli durato 12<br />
anni. Reggerà la chiesa <strong>del</strong>l’Adorazione in Carpi,<br />
che è stata recentemente lasciata <strong>da</strong>lle Figlie <strong>del</strong><br />
Sacratissimo Cuore di Gesù.<br />
Continuerà a mantenere l’impegno di assistente<br />
spirituale <strong>del</strong>l’Unitalsi e <strong>del</strong>la Pastorale sociale e<br />
<strong>del</strong> lavoro. Inoltre, alloggiando nell’appartamento<br />
<strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong>l’Adorazione, sarà amministratore<br />
parrocchiale di Sant’Antonio in Merca<strong>del</strong>lo. Don<br />
Gian Pio è nato a San Giacomo Roncole il 30 marzo<br />
1934. E’ stato ordinato sacerdote <strong>da</strong> monsignor Artemio Prati il 29 giugno 1957. Ha retto,<br />
in tempi diversi, le parrocchie di San Marino e di Rovereto.<br />
Don Roberto Vecchi parroco a Fossoli<br />
Don Roberto Vecchi è il nuovo parroco di Fossoli. Nato a Carpi il 29<br />
novembre 1967, è stato ordinato sacerdote <strong>da</strong> monsignor Bassano Staffieri<br />
il 17 giugno 1995. Dopo l’esperienza pastorale come vicario parrocchiale<br />
in San Bernardino Realino, <strong>da</strong>l 2003 ha retto la parrocchia di Sant’Antonio<br />
in Merca<strong>del</strong>lo. E’<br />
stato insegnante<br />
di religione nelle<br />
scuole superiori<br />
di Carpi e assistente<br />
spirituale<br />
<strong>del</strong>l’Azione cattolica,<br />
settore giovani.<br />
Licenziato<br />
in Teologia presso<br />
la Facoltà teologica<br />
<strong>del</strong>l’Emilia<br />
Romagna, continuerà ad essere assistente spirituale <strong>del</strong>l’Azione<br />
cattolica, settore adulti-giovani e direttore <strong>del</strong>l’Ufficio<br />
Catechistico Diocesano.
FINO AL 25* APRILE<br />
LA CONVENIENZA<br />
CI PRENDE GUSTO<br />
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Savona, Bologna, Ferrara, Modena, Verona, nonché nei supermercati di Mantova città, Moglia, Levata di Curtatone e Porto Mantovano (MN) che partecipano all’iniziativa.<br />
* fino al <strong>26</strong> aprile per i punti vendita che effettuano l’apertura domenicale<br />
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