Edizione n° 16 del 26-04-2009 (pdf da 4.834 KB) - Webdiocesi

More documents

Recommendations

Info

8 C 26 aprile '09 Il Lions Host premia gli studenti più meritevoli Quei bravi ragazzi Il 21 aprile presso il Ristorante “Le Querce - Hotel President”, l’incontro conviviale dedicato al tradizionale premio “La Faretra” del Lions Host. Durante la serata sono state consegnate le borse di studio a quattro studenti delle scuole medie inferiori di Carpi giudicati i più meritevoli tra quelli licenziati nella sessione d’esame 2007 - 2008. Come ogni anno le borse di studio sono istituite alla memoria di Ruggero Rizzoli, ex-socio. I premiati: Anna Laura Benatti (Carpi Nord, Focherini); Benedetta Ferrari (Carpi, Sacro Cuore); Matteo Magnani (Carpi centro, Pio); Daniele Vanni (Carpi Sud, Fassi) Nella stessa serata sono stati premiati anche due studenti che hanno vinto il Concorso “Un poster per la pace”organizzato dal Lions International; il premio è andato a Margherita Gera che frequenta la terza media all’Alberto Pio e ad Alessandro Scoppettuolo, alunno di seconda media al Sacro Cuore. Giorni di festa per non dimenticare 64° Anniversario della liberazione Eletto il nuovo presidente ronaCarpi E’ Maurizio Calestrini il nuovo presidente del Lions Host di Carpi. Nato ad Asmara in Eritrea dove ha completato gli studi universitari presso la scuola di giurisprudenza ed ha iniziato e maturato la sua esperienza imprenditoriale presso le aziende industriali e commerciali di famiglia in Asmara ed Addis Abeba. Nel 1965 si è sposato con Zita ed è padre di due figli, nel 1973 è chiamato a far parte del Lions Club International. Nel 1975, a seguito dei drammatici eventi politici che sconvolsero quel paese, è rientrato in Italia e, benché di famiglia romana, ha deciso di stabilirsi a Carpi. Nel 1976 ha costituito la Camital, società specializzata nella produzione e distribuzione di attrezzature ed accessori per autofficine che oggi ha la sede a Soliera e di cui è amministratore delegato. “Bisogna trasmettere le grandi idealità che resero possibile quell’evento e la sua straordinaria attualità”. Così il Comune di Carpi presenta l’intento dei festeggiamenti che si terranno il 25 aprile nell’anniversario della liberazione. Alle ore 10 presso il Cimitero Urbano il ricordo dei caduti e la preghiera del vescovo Elio Tinti, poi il corteo raggiungerà piazza Martiri dove si terranno i discorsi celebrativi del sindaco Enrico Campedelli e dell’onorevole Ivano Miglioli. Nel pomeriggio alle 15,30 la Bicicletatta della Resistenza da piazza Martiri all’ex Campo di concentramento di Fossoli dove è previsto il Concerto per la pace con il gruppo Salaam Shalom, Claudia Bulgarelli, voce recitante e l’accompagnamento della Filarmonica Città di Carpi. Cantina Sociale di Carpi dal 1903 Battaglione in città Gli allievi dell’Accademia in visita alla caserma di Carpi L’organico del III Battaglione Allievi Ufficiali Carabinieri è composto da 109 allievi, sei sottufficiali, sette ufficiali; il tenente-colonnello Riccardo Sciuto è il comandante del Battaglione. Di questi 109 allievi, 54 nei giorni scorsi, sono stati in visita alla caserma di Carpi, gli altri 55 sono stati ricevuti al Comando Provinciale. “A Carpi, gli allievi possono vedere nel dettaglio una Compagnia – spiega Riccardo Sciuto che, per alcuni anni, è stato il capitano dell’Arma in città -; per loro è un’opportunità per vedere da vicino il loro prossimo futuro, sono loro infatti i prossimi tenenti al comando di un nucleo operativo”. Disponibile come sempre il capitano Paolo Lando, rientrato recentemente dall’Afghanistan, che ha accolto con cordialità gli allievi motivati a fare un lavoro che, per chi ci crede come loro, è una vera e propria missione. Vicinanza alle persone e la pace come obiettivo sono, con fedeltà e coraggio, i loro punti di riferimento. E’ stato grande il piacere di ospitarli in caserma, lo testimonia il capitano della Compagnia di Carpi, Paolo Lando, in città dall’ottobre 2004, che ammette: “Guardavo gli allievi, mi rivedevo in loro, mi sembrava ieri invece sono passati 12 anni. Ai miei tempi non si facevano queste visite che ritengo piuttosto utili e interessanti, ma allora l’Accademia era strutturata diversamente. Per i ragazzi – sottolinea Lando – sono i primi contatti ‘reali’, Carpi poi è veramente una sede bellissima rispetto alla sedi di tante altre Compagnie sparse per l’Italia. La nostra caserma – osserva il capitano – è il top, per chi come me proviene da Gioia Tauro è assolutamente fantastica. Auguro a tutti questi allievi una Compagnia bella come questa. Non so quale sarà il mio futuro – conclude Paolo Lando -, ma so di certo che, al di là del prestigio del Comando, potrò solo scendere. Sono veramente felice che mi sia stato assegnato Carpi”. Annalisa Bonaretti
CronaCarpi Rappresenta la seconda generazione in azienda Marco Arletti, amministratore delegato di Chimar. Dal padre Giovanni, che continua a guidare l’azienda, ha ricevuto una responsabilità che sta ripagando al meglio Impresa di famiglia Recentemente Chimar ha ottenuto diverse certificazioni e riconoscimenti sulla qualità e la ricerca. Quali sono i cambiamenti più significativi che avete compiuto per arrivare a questi livelli? Lo sviluppo di Chimar è sempre stato accompagnato da una visione strategica che abbina alla classica qualità, intesa come soddisfazione del cliente, la visione etica del fare impresa per la quale lo sviluppo sostenibile ambientale è elemento fondamentale. Da qui è nato un percorso coerente prima con la certificazione del Sistema di Gestione Aziendale ottenuta nel 2005, seguita dalla certificazione di un sistema di gestione fitosanitaria delle materie prime controllata dal Consorzio Servizi Legno Sughero. Da ultimo abbiamo ottenuto la certificazione di Operatore Dogana Autorizzato (Authorized Economic Operator), acquisendo lo status di Aeo, che ci ha qualificati positivamente rispetto agli altri operatori. Ad ottenere questa certificazione siamo state tra le primissime aziende nella nostra regione. Il riconoscimento dello status di Aeo consente agli operatori economici di avvalersi di vantaggi ed agevolazioni di natura diretta ed indiretta relativamente alle operazioni a rilevanza doganale poste in essere. Questo sarà un vantaggio per i nostri clienti nella gestione delle pratiche doganali. Queste certificazioni sono un valore aggiunto perché ad ognuna corrisponde un vantaggio diretto sul prodotto o sul servizio per il cliente. Affittasi Negozio/ Ufficio mq. 25 circa con bagno e aria condizionata dietro il Duomo a Carpi 335/5339274 Ecco la Chimar vista con gli occhi di chi ha davanti il futuro. Parliamo del giovane amministratoredelegato, Marco Arletti al quale abbiamo chiesto di raccontare l’impresa di famiglia - storia e peculiarità -. Lo ha fatto con competenza e passione. Marco Arletti Nell’ultimo periodo la vostra ricerca si è caratterizzata per una crescente attenzione alla tutela dell’ambiente. Quali sono le ragioni di questa scelta e come si traduce in concreto? Abbiamo progettato e realizzato diversi modelli di imballaggi riutilizzabili in diversi materiali (legno, compensato o plastica). Spesso le soluzioni proposte sono state accettate perché hanno portato efficienza in termini di costo, in quanto il costo per numero di utilizzi di un imballo riutilizzabile è sicuramente inferiore rispetto al costo che avrebbe generato acquistare degli imballi a perdere, senza considerare i costi di smaltimento degli imballaggi che sta diventando una voce sempre più importante. Recentemente abbiamo realizzato una serie di imballaggi riutilizzabili in legno con dimensioni speciali ed un sistema di chiusura che permette un riutilizzo nel tempo per un importante cliente che aveva la necessità di collegare uno stabilimento dell’Emilia Romagna con uno stabilimento negli Stati Uniti. L’attenzione per l’ambiente è una specificità riconosciuta sul mercato? Il marchio Pefc significa che il legno utilizzato per la produzione di quell’imballo proviene da foreste gestite in maniera eco-sostenibile, da tagli forestali legali ed autorizzati, il prodotto marchiato Pefc ha un importante valore aggiunto per l’azienda utilizzatrice che rafforza la propria immagine di forte attenzione all’ambiente. Il riscontro del mercato è stato estremamente positivo in quanto in un momento di particolare sensibilità per lo sviluppo eco-sostenibile si è riscontrato in questa iniziativa una risposta in linea ad una visione ambientale del fare impresa, infatti già le più importanti aziende hanno inserito a capitolato il marchio Pefc per i loro imballi. Sempre in relazione a questa vocazione ambientale Chimar imballaggi e soluzioni logistiche su misura per la clientela industriale “La nostra società – spiega l’ad Marco Arletti - ha una presenza sul mercato quale azienda leader di settore ed opera con soluzioni personalizzate ed innovative per importanti aziende sia in Italia che all’estero. Chimar produce imballaggi in legno su misura, casse pieghevoli in compensato ed imballaggi industriali per la spedizione di grandi impianti. Il nostro sviluppo è stato generato dal perseguimento costante del miglioramento dei prodotti e dei processi interni migliorandone la competitività. Oggi l’azienda ha un fatturato di oltre 10 milioni di euro, continuamente in crescita ed impiega circa un centinaio di addetti. Per completare la visione di fornitore full service nel 2005 è entrata a far parte del gruppo Chimar, Cbm, azienda operante da molti anni nel settore degli imballaggi in cartone, portando così una maggiore professionalità e specializzazione sinergica anche nella progettazioni di imballi in cartone”. avete ottenuto il Premio per la responsabilità sociale d’impresa istituito dalla Provincia di Modena per il progetto “C’e’ chi parla di natura noi la rispettiamo”. Questo è un Premio che valorizza i comportamenti di responsabilità sociale, nei diversi ambiti. Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti tra le numerosissime aziende che hanno partecipato. L’utilizzo di legname che proviene da foreste dove le popolazioni che vi abitano sono tutelate in base a principi riconosciuti in tutto il mondo, contribuisce a diffondere una attenzione nuova alla salvaguardia dell’ambiente, patrimonio di tutti. L’idea è che anche l’imballaggio può comunicare l’attenzione di un’azienda allo sviluppo sostenibile della società ed al rispetto per l’ambiente in cui viviamo. I nostri clienti potranno proteggere e trasportare i loro prodotti con imballaggi marchiati Pefc, simbolo di attenzione all’ambiente. A cura di Luigi Lamma Confezione materassi a mano e a molle 41012 CARPI (Modena) Via Giovanni XXIII, 113 - Tel. 059 686985 26 aprile '09 Per la tua Pasqua, auguri alla gentile clientela VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267 www.wineandwine.it Nonsolomoda Blumarine home collection e Miss Blumarine per Kartell 9 Dopo il successo dello scorso anno continua la collaborazione tra Blumarine e Kartell per il Salone del Mobile. Blumarine raddoppia gli eventi: “B frilly for Blumarine” e “Lou Lou Ghost for Miss Blumarine”. Per l’occasione due cocktails, il 23 aprile 2009, nelle boutiques Blumarine e Miss Blumarine in Via della Spiga 42 e 48. Blumarine presenterà la nuova Home Collection che “vestirà” le sedie Frilly della designer Patricia Urquiola e il prezioso tavolo Top Top del designer Philippe Starck per Kartell. La leggiadria e l’irriverenza delle sedie Frilly, proposte nel colore must di Blumarine, il rosa fucsia, si sposano con lo stile inconfondibile di Anna Molinari. Comune denominatore è l’effetto tessuto che trova nella collezione porcellane Rose Lace di Blumarine Home Collection il raffinato e romantico pizzo, mentre nella sedia Frilly l’effetto plissé giocoso e femminile. Il tessuto è anche il binomio perfetto tra il tavolo Top Top e la nuove collezioni table-cloth della Home Collection: la linea Annette ricca di delicate violette, la linea Sogno con teneri boccioli di rosa e la linea Veridiana dalle tenui tinte pastello. Eleganza e ricerca del dettaglio si fondono trovando in questi due mondi il gusto per un design che lascia ampio respiro a nuove forme d’espressione visive. L’evento si estende all’adiacente boutique Miss Blumarine dove Kartell ha messo a disposizione le coloratissime poltroncine Lou Lou Ghost di Philippe Starck pensate per i più piccoli che arredano le vetrine del 48 di Via della Spiga. L’idea in più in cucina Angelo Po, leader nelle attrezzature per la ristorazione professionale lancia Smokestar, per inventare sapori unici e inconfondibili per carni, verdure, formaggi e condimenti Meno cene fuori per gli italiani alle prese con la crisi: così dicono recenti statistiche. E in cima alle motivazioni che spingono ad andare al ristorante, c’è il desiderio di assaporare qualcosa di esclusivo; di scoprire un gusto nuovo per cui valga davvero la pena uscire e spendere. In quest’ottica il Gruppo Angelo Po Grandi Cucine, leader nel settore attrezzature e impianti per la ristorazione professionale, lancia sul mercato Smokestar, l’accessorio da montare sul suo noto forno misto Combistar per creare un forno-affumicatore per carne, pesce, verdura, formaggi e condimenti dal sapore unico e inconfondibile. “Nel mondo dell’alimentazione professionale – spiega il product manager Angelo Po Giacomo Spampinato –, si affumica da molti anni in macchine specializzate, dotate di camere in cui il fumo viene generato esternamente o internamente alla camera stessa. Si tratta però di attrezzature che occupano molto spazio e hanno un costo di acquisto e gestione non sempre interessante per un ristorante. Dove c’è bisogno di flessibilità e di contenimento dei costi e degli spazi di lavoro, la risposta giusta è lo Smokestar, che permette di unire i vantaggi dell’affumicatura, sia a freddo che a caldo, alle ben note virtù dei forni combinati, e cioè qualità, previsione, velocità e risparmio peso nelle cotture”. Con lo Smokestar si possono ottenere infinite declinazioni di sapori antichi e nuovi, basta infatti scegliere una mistura di scaglie di legno di faggio, quercia, mandorlo, ciliegio, melo o altri ancora (ogni essenza dà all’alimento trattato un gusto diverso), magari aromatizzate con brandy o vino, e inserirle all’interno dello Smokestar, impostando il grado di affumicatura desiderato. Il resto lo fa al suo interno il forno combinato Combistar, eseguendo l’affumicatura senza problemi di odori residui o di pulizia, perché all’occorrenza si lava automaticamente da solo. Il Combistar inoltre ha la capacità di tenere in memoria uno o più programmi di affumicatura già sperimentati con successo.
Page 1 and 2: Le scatole sempre pronte... ...per
Page 3 and 4: Terremoto in Abruzzo: Caritas guard
Page 5 and 6: Ecco il “biglietto di invito” p
Page 7: Si Annalisa Bonaretti è costituita
Page 11 and 12: H Virginia Panzani a danzato con tu
Page 13 and 14: Tracce d’antico I lavori, che com
Page 15 and 16: irca due mila frati pro- C venienti
Page 17 and 18: A Vallalta il primo incontro promos
Page 19 and 20: Maria Cristina Buzzega “L a mamma
Page 21 and 22: Il film della settimana La sicilian
Page 23 and 24: ORARIO SS. MESSE Prima messa festiv

Edizione n° 16 del 26-04-2009 (pdf da 4.834 KB) - Webdiocesi

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?