estratto da: LO STIVALE DI BARABBA L'Italia presa a calci dai rifiuti ...
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Gruppo Editoriale Macro<br />
bassa la raccolta differenziata) e due inceneritori per bruciare circa 1,1 milioni di<br />
tonnellate di CDR (circa il 40% del rifiuto prodotto) trasformato in “ecoballe”.<br />
Sarebbero dovute essere balle di <strong>rifiuti</strong> trattati in maniera eco-compatibile, in<br />
realtà sono polpettoni di immondizia indifferenziata,impacchettati ed<br />
incellophanati in sette impianti di CDR realizzati a Caivano, Giugliano, Tufino,<br />
Santa Maria Capua Vetere, Casalduni, Battipaglia e Piano<strong>da</strong>rdine. Sette impianti<br />
che periodicamente si intasano perché non riescono più a contenere l’ingente<br />
quantitativo di <strong>rifiuti</strong> che arriva <strong>da</strong> tutta la Campania. E, allo stesso tempo, cresce<br />
il numero di discariche abusive a cielo aperto: ne sono state monitorate centinaia.<br />
Solo intorno a Qualiano (NA), sono stati registrati circa cinquanta siti di scarico.<br />
A volte piccoli, nascosti tra i frutteti, le case in costruzione, i campi <strong>da</strong> tennis mai<br />
finiti, o nelle campagne dove ancora si ostinano ad allevare bufale. Nelle strade<br />
di campagna, lungo sentieri senza nome, fiancheggiati <strong>da</strong> canneti rinsecchiti<br />
<strong>da</strong>lla diossina, è facile trovare tubi catodici, divani, aspirapolveri, volumi sparsi di<br />
enciclopedie, bottiglie, parafanghi e altri residui di smaltimento di auto, in gran<br />
parte derivati del petrolio. Ma la piaga più dolorosa è il traffico sull’asse nord-sud,<br />
di <strong>rifiuti</strong> tossici. Che partono soprattutto <strong>da</strong>l Veneto ma non solo. La zona più<br />
colpita <strong>da</strong>l cancro del traffico di veleni si trova tra i comuni di Grazzanise,<br />
Cancello Arnone, Santa Maria La Fossa, Castelvolturno, Casal di Principe –<br />
quasi trecento chilometri quadrati di estensione – e nel perimetro napoletano di<br />
Giugliano, Qualiano, Villaricca, Nola, Acerra e Mariglia-no. Roberto Saviano,<br />
coraggioso scrittore campano, nel libro “Gomorra” ha denunciato un sistema<br />
malato fatto di intrighi, malavita e potere. Il suo lavoro gli è costato la scorta e<br />
una vita che non sarà mai più la stessa. Scrive Saviano: «Ci sono anche i toner<br />
delle stampanti ad ammorbare la terra, come scoperto <strong>da</strong>ll'operazione del 2006<br />
"Madre Terra" coordinata <strong>da</strong>lla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Tra Villa<br />
Literno, Castelvolturno e San Tammaro, i toner delle stampanti d'ufficio della<br />
Toscana e della Lombardia venivano sversati di notte <strong>da</strong> camion che<br />
ufficialmente trasportavano compost, un tipo di concime. L'odore era acido e<br />
forte, ed esplodeva ogni volta che pioveva. Le terre erano cariche di cromo<br />
esavalente. Se inalato, si fissa nei globuli rossi e nei capelli e provoca ulcere,<br />
difficoltà respiratorie, problemi renali e cancro ai polmoni».<br />
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<strong>estratto</strong> omaggio