Architettura per l'Alzheimer - Tempi e Spazi
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diurno. Di dimensioni contenute, <strong>per</strong> non disorientare il paziente,<br />
costituisce anche un collegamento al giardino vero e proprio e al<br />
contempo un limite alla porzione di verde sulla quale si affacciano<br />
i due centri.<br />
Nella sua composizione si è evitato ogni riferimento a contesti<br />
ospedalieri: attorno a un’area centrale di sosta, si presentano le<br />
“stanze” destinate alle attività terapeutiche, un giardino d’inverno<br />
e i necessari servizi igienici.<br />
Indicazioni <strong>per</strong> il progetto esecutivo del giardino<br />
Alzheimer<br />
La ricerca ha indicato l’importanza di un’area verde opportunamente<br />
predisposta <strong>per</strong> supportare ed enfatizzare le capacità residue<br />
che il paziente può ancora esprimere, nonché il suo grado di<br />
autonomia.<br />
Il giardino ha rappresentato nella storia il continuo tentativo di<br />
mantenere, ricostruire ed umanizzare la memoria dell’ambiente<br />
naturale. Pertanto il giardino, l’orto, lo spazio verde sono luoghi<br />
familiari alla memoria, che rimangono nel vissuto anche di chi ha<br />
<strong>per</strong>duto la memoria di sé; il giardino rappresenta quindi il luogo<br />
dove al malato è consentito di godere della libertà di uscire all’a<strong>per</strong>to,<br />
di riappropriarsi della natura a patto che sia di facile accesso<br />
e soddisfi la pulsione al movimento.<br />
Le <strong>per</strong>sone affette da Alzheimer sono sottoposte a processi di progressiva<br />
riduzione delle capacità cognitive dovuti alla degenerazione<br />
delle facoltà celebrali e a <strong>per</strong>dita della memoria verso sia la<br />
propria realtà umana che l’ambiente.<br />
La strutturazione dell’ambiente terapeutico <strong>per</strong> gli affetti da<br />
Alzheimer costituisce, parallelamente alle ricerche mediche e farmacologiche,<br />
un obiettivo teso a determinare condizioni di rallentamento<br />
dei processi involutivi e degenerativi specifici. Se l’ambiente<br />
fisico deve compensare i deficit sensoriali e <strong>per</strong>cettivi causati<br />
dalla demenza, lo spazio esterno diventa una <strong>per</strong>tinenza fondamentale,<br />
considerando che il comportamento dei malati è basato su<br />
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