Architettura per l'Alzheimer - Tempi e Spazi
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vacy necessarie alla serenità del malato.<br />
In ogni momento della giornata, il malato deve poter scegliere<br />
autonomamente di vivere la socialità o di isolarsi. E’ necessario<br />
quindi che gli ambienti assecondino il suo desiderio <strong>per</strong> evitare le<br />
sue possibili reazioni aggressive.<br />
Controllo dell’illuminazione e dell’abbagliamento [BP1.1.2], cioè l'illuminazione<br />
dovrà garantire una qualità e un'intensità in sintonia<br />
con le reazioni del demente.<br />
Un’illuminazione errata e, soprattutto, foriera di abbagliamento,<br />
può essere causa di allucinazioni. La presenza di zone d'ombra<br />
marcate può generare situazioni di panico <strong>per</strong> un'erronea valutazione<br />
del loro significato.<br />
Controllo delle fonti di suono e di rumore [BP1.1.3], cioè gli spazi<br />
dovranno presentare condizioni acustiche che non turbino la serenità<br />
del malato.<br />
Il malato può, infatti, essere reso ansioso da stimolazioni sonore<br />
improvvise o eccessive, così come confuso da rumori di fondo <strong>per</strong>sistenti<br />
e incomprensibili.<br />
Riconoscibilità e facile identificabilità [BP1.1.4], cioè gli arredi e gli<br />
spazi dovranno essere riconoscibili nella loro funzione, <strong>per</strong> evitare<br />
stati d'ansia generati dall'estraneità dell'ambiente.<br />
È necessario rendere riconoscibile al malato ogni elemento del<br />
nucleo <strong>per</strong>ché qualunque soluzione morfologica che non rientri nel<br />
patrimonio di informazioni del malato rischia di confonderlo e,<br />
quindi, di turbarlo.<br />
Non intrusività dei sistemi di controllo [BP1.1.5], cioè gli spazi devono<br />
ricorrere a sistemi di controllo che garantiscano la sicurezza del<br />
malato nel rispetto della sua privacy e del suo benessere psicologico.<br />
Nel malato la tendenza alla fuga aumenta se egli si rende conto di<br />
essere recluso o sorvegliato. I dementi, infatti, se si accorgono di<br />
essere controllati, sia dal <strong>per</strong>sonale preposto che da telecamere, reagiscono<br />
o con aggressività o con stati d’ansia e deliri.<br />
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