La viabilità antica nel grossetano: nuovi dati dal remote ... - Lap&t
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si trova sullo spartiacque fra Ombrone e Albegna; fondato dai<br />
Benedettini <strong>nel</strong> XII secolo, dominava <strong>dal</strong>la sommità del colle su cui<br />
era posto la costa e la vallata entro la quale correva l’arteria di grande<br />
comunicazione tirrenica romana (Aurelia-Vetus/Aemilia Scauri) 69 . Il<br />
Prisco ipotizza che il monastero abbia ereditato la funzione di Hasta,<br />
mansio sull’Aurelia vetus, come più a nord Sestinga avrebbe ereditato<br />
quella di Salebrone. San Rabano inoltre diventò una commenda e<br />
venne affidata ai cavalieri Gerosolimitani di Pisa per volere di<br />
Bonifacio VIII agli inizi del 1300 70 . Non distante da San Rabano<br />
troviamo anche Valentina.<br />
Secondo alcuni documenti conservati presso l’archivio di stato di<br />
Siena anche l’abbazia di Valentina fu dapprima di proprietà<br />
dell’ordine Templare, e poi, dopo il suo scioglimento, dell’ordine di<br />
Rodi e di Malta, aventi delle proprietà anche all’interno della città di<br />
Grosseto. In seguito, presso la Valentina, abitarono i cistercensi della<br />
Abbazia di S. Salvatore al Monte Amiata e quelli inviati dai monasteri<br />
senesi; tutti quanti vi apportarono modifiche ed abbellimenti.<br />
All'epoca dei cistercensi al monastero fu annesso anche un ospizio per<br />
i pellegrini o viandanti che probabilmente, sbarcando nei porti di<br />
Castiglione o di Talamone 71 , proseguivano poi a piedi verso Roma.<br />
Oltrepassato il fiume Ombrone 72 si arrivava a Caliano e da qui<br />
<strong>nel</strong> XIII secolo si poteva raggiungere Grosseto attraverso una via<br />
pubblica nota <strong>nel</strong> XV secolo come strada vecchia che andava a foce<br />
69<br />
PRISCO 1994, p. 287.<br />
70<br />
A.A.V.V. “Grosseto Massa Marittima e la Maremma” 1994, p. 78.<br />
71<br />
STOPANI 1991.<br />
72<br />
Dopo il crollo del ponte romano, bisognerà aspettare la costruzione del Ponte<br />
Mussolini <strong>nel</strong> secolo scorso; fino alla costruzione di esso l’attraversamento veniva<br />
effettuato con l’uso di barconi: uno era situato nei pressi del ponte del Diavolo e<br />
così risulta ancora <strong>nel</strong> catasto del 1823, gli altri presso Grancia ed Istia. CITTER<br />
1996.<br />
26