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Patriarca - Napoli Bonsai Club

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Note di coltivazione<br />

1<br />

Il lavoro che qui per la prima volta presento, è frutto<br />

di una ricerca sulle fasi di micorrizzazione applicate<br />

ad esemplari bonsai. L’intero lavoro, durato due anni,<br />

è tra i più evoluti tra le pratiche agronomiche ad oggi<br />

conosciute negli ambiti bonsaistici. Le micorrize utilizzate<br />

per questo lavoro sono in formulato liquido, ma questo<br />

non esclude l’utilizzo anche di formulati polvirulenti.<br />

I ceppi fungini inoculati sono polivalenti e tale pratica è<br />

stata eseguita anche su specie della macchia mediterranea,<br />

cupressacee e pinacee, ottenendo risultati in termini<br />

vegetazionali sorprendenti.<br />

Le materie prime utilizzate nella pratica sono state:<br />

- Acidi Umici<br />

- Acqua Distillata<br />

- Luogo caldo-umido in penombra/scarsissima illumina-<br />

zione<br />

- Temperature medie giornaliere superiori ai 10 °C (periodo<br />

primaverile).<br />

Il composto per l’attivazione è stato così preparato:<br />

- In una vaschetta molto più larga che profonda, si inseriscono<br />

circa 5 lt d’acqua distillata, in cui viene disciolta la<br />

dose equivalente di Acidi Umici.<br />

L’uso delle<br />

MICORRIZE<br />

nella coltivazione<br />

BONSAI<br />

II parte<br />

di Luca Bragazzi<br />

- Nella soluzione ottenuta, si discioglie la polvere o il liquido<br />

micorrizzante (a seconda del formulato commerciale acquistato)<br />

e dopo mescolazione e agitatura leggera e accurata,<br />

si pone il tutto in luogo chiuso, con °t e umidità relativa<br />

elevate, rispettando una condizione di luce molto scarsa o<br />

penombra.<br />

- Dopo circa 24 ore, nel composto può essere aggiunto dello<br />

sfagno opportunamente sfaldato e separato nei suoi filamenti,<br />

che rimarrà in ammollo per altre 24 ore.<br />

L’uso delle micorrize nella coltivazione bonsai - II parte<br />

86 - Luca Bragazzi -<br />

2

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