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Patriarca - Napoli Bonsai Club

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Tecniche bonsai<br />

tutto, va ricercata nell’aspetto di albero<br />

maturo, che è evidente frutto<br />

di un’attenta coltivazione (mochikomi):<br />

la corteccia deve essere molto<br />

vecchia, incisa profondamente, gli<br />

aghi molto compatti perché con gli<br />

anni diventano più corti e più folti,<br />

anche il nebari deve dare la sensazione<br />

del tempo passato coperto<br />

di vecchi muschi e licheni dalle<br />

sfumature delicate di grigio verde.<br />

La pianta deve essere molto<br />

raffinata, ed esprimere dolcezza e<br />

calore, semplicità, purezza, la rimozione<br />

di ogni artificio inutile. Le ramificazioni<br />

dei rami molto fitti, con movimenti<br />

che testimoniano di anni ed<br />

anni di lavoro. Il colore del vaso deve<br />

avere una patina di vecchio con delle<br />

imperfezioni dello smalto su un vaso<br />

antico. Il Wabi del nostro bonsai passa<br />

dalle storie che i nostri alberi dicono.<br />

L’esposizione deve focalizzarsi<br />

solo su un oggetto raffinato<br />

ed essenziale ed isolare lo spazio da<br />

tutto il resto. Niente deve disturbare<br />

la concentrazione. Per i giapponesi<br />

questo ambiente può essere il Tokonoma.<br />

Il Tokonoma è realizzato<br />

all’interno, in tre stagioni: non in<br />

estate perché è troppo caldo.<br />

Percepire il Wabi-Sabi<br />

92 - Antonio Acampora -<br />

Infatti, anche la temperatura<br />

è importante così come l’illuminazione<br />

che deve essere sempre<br />

bassa. Quando ci sono tutte queste<br />

condizioni il <strong>Bonsai</strong> provoca la<br />

sensazione di Wabi Sabi, impossibile<br />

in un ambiente troppo luminoso,<br />

troppo freddo, troppo caldo,<br />

troppo appariscente, stravagante.<br />

Essi esprimono entrambi un<br />

entrare in contatto con l’anima del<br />

la natura attraverso le piccole cose,<br />

il sentirne la bellezza nel profondo<br />

fino a provare una sorta di tristezza<br />

malinconica. Si può dire che wabi è<br />

suscitato da sobrietà, frugalità, umiltà,<br />

da tutto ciò che non è eccessivo o<br />

estremo, dall’utilizzo delicato ed elegante<br />

di materiali semplici, poveri,<br />

grezzi; sabi è tutto questo, però legato<br />

anche allo scorrere del tempo:<br />

è il muschio che ricopre le rocce, il<br />

senso di antico, polveroso, non nuovo<br />

o lucido ma opaco, ricco di storia<br />

e prestigio, è il fascino delle cose<br />

vecchie che pur arrugginite o rotte si<br />

mantengono ancora bene, eleganti,<br />

maestose.<br />

Tutto ciò, va visto come<br />

un’opportunità per riappropriarci dei<br />

ritmi e dei valori veri della vita, che<br />

possiamo ritrovare solo nell’avvicinarci<br />

in modo umile alla natura.

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