COMUNE DI PESCARA
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conosciamo ad oggi un programma di politiche fiscale in ordine ad obiettivi strategici<br />
finalizzato all'incremento delle entrate correnti da garantire per la copertura delle spese di<br />
beni e servizi.<br />
lo le faccio soltanto un appunto perché ritengo che quest'anno le cose siano cambiate, ho<br />
visto una relazione fatta dall'Assessore SECCIA che sta acquistando più sicurezza ma non<br />
di autonomia, io le rimprovero, lei ha poca autonomia, deve lavorare per avere più<br />
autonomia nella formulazione di bilancio, la stessa cosa devo dire a FILI PPELLO che si è<br />
impegnato, ma non è mia intenzione insegnare niente a nessuno, ma leggo soltanto le<br />
carte dove mi si dice che alle persone preposte nel suo ufficio, ma ha visto risultati ad oggi<br />
che sono soddisfacenti, alquanto soddisfa'centi, come attestato dai dati di bilancio di<br />
previsione 2011, laddove le risorse relative al recupero dell'evasione fiscale, registrano lievi<br />
incrementi, dal 2010 al 2011, per l'ICI nel 2011 solamente 600 mila euro, io sto dicendo<br />
l'apporto del bilancio 2010.<br />
Consiglieri, noi facciamo ogni anno il bilancio, io non mi posso rapportare al 2009, mi<br />
rapporto a12010, e nel2010 c'è stato un incremento di 600 mila euro in più rispetto al2010,<br />
da 2 milioni per il 2010 2.600.000 per il 2011.<br />
Per la TARSU abbiamo un incremento di 400.000 euro, rispetto al 2011, 1.374.978 per il<br />
2010 e 1.800.000 per i12011, questi sono dati.<br />
Allora, necessita che l'ente accentui questa, la propria autonomia finanziaria, e la propria<br />
indipendenza per un corrispondente incremento dell'incidenza dell'entrata tributaria ed<br />
extratributaria, con una precisazione doverosa che la sostituzione delle entrate da<br />
trasferimenti erariali con le entrate tributarie non deve avvenire tanto e solo mediante<br />
l'incremento delle aliquote di imposta, quanto attraverso il rafforzamento delle iniziative di<br />
recupero dell'evasione tributaria.<br />
Dall'altro lato la partita si gioca sul contenimento delle spese correnti, all'interno dei margini<br />
di manovra spendibili alla luce della forte incidenza di alcune componenti necessariamente<br />
vincolate, in primis il personale, oneri finanziari, rimborsi di prestiti e contratti di servizio, il<br />
compito non è facile.<br />
Alla luce della complessa situazione della finanza locale e dei vincoli normativi esistenti, i<br />
margini di manovra a disposizione dei Comuni sono ragionevolmente contenuti, e tuttavia è<br />
su di essi che è necessario fare affidamento per realizzare la programmazione 2011/2013,<br />
la questione interessa sia la parte entrata e sia la parte spese, e richiede un approccio del<br />
tutto rigoroso, non solo per la quadratura del bilancio, ma anche per il rispetto del patto di<br />
stabilità.<br />
Chiaramente si tratta di soluzioni e possibilità circoscritte alla disciplina in essere, che<br />
impedisce il ricorso alla leva fiscale, e determina notevole rigidità dal punto di vista della<br />
spesa soprattutto di parte corrente.<br />
Sul fronte delle entrate, in particolare entrate correnti, come anticipato, gli spazi fruibili sono<br />
fortemente ridotti per il divieto posto dalla manovra triennale statale 2009/2011 di agire sulle<br />
aliquote e detrazioni di imposta, e quindi nella sostanza di ricorrere alla fiscalità, fa esplicita<br />
eccezione la TARSU, che però può comportare degli incrementi del gettito soltanto entro i<br />
limiti della copertura dei costi del servizio, e quindi non in modo libero e generalizzato.<br />
Sotto il primo fronte è chiaro che la partita più significativa si gioca sull'ICI e sulla TARSU,<br />
che assicurano normalmente il gettito più rilevante, a rigore non si dovrebbe trattare di una<br />
scelta bensì di un obbligo, anche al fine di garantire una congrua equità fiscale e la<br />
partecipazione di tutti al finanziamento delle spese di competenza dell'Amministrazione<br />
Comunale, in ordine all'ICI è possibile agire sulla base imponibile, ad esempio procedendo<br />
alla revisione dei valori medi delle aree fabbricabili, spesso non gestite con particolare<br />
attenzione, che possono contribuire al recupero di risorse aggiuntive, e io poi le farò un<br />
esempio.<br />
Purtroppo non è possibile operare la trasformazione dell'imposta pubblicità a canone per<br />
l'installazione di mezzi pubblicitari, come è già avvenuto per il passaggio da TOSAP a<br />
COSA P nel 1998.<br />
Vi è poi la rilevante, e io questo signor Assessore ve ne do atto, la rilevante partita del<br />
consistente patrimonio immobiliare, io ho insistito su questo anche nel bilancio 2010 e colgo<br />
con soddisfazione che quest'anno ci troviamo di fronte ad un atto deliberativo che ha fatto il<br />
punto della situazione però sul quale dobbiamo intervenire adesso, perché dobbiamo<br />
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