COMUNE DI PESCARA

costituivano l'impegno iniziale dell'Amministrazione rispetto alla città.
E credo di aver fatto un'attività legittima, perché quelli erano gli impegni presi e questo è il
secondo strumento a disposizione per realizzarli, perché il primo lo abbiamo approvato
l'anno scorso.
Nell'illustrazione dell'Assessore SECCIA, compiuta, questa volta molto più puntuale,
dettagliata, io ho visto una serie di percentuali, e una serie di cifre, percentuali e cifre che di
per sé sono sufficienti al collegio dei revisori dei conti, perché di percentuali e cifre i cittadini
non ci fanno assolutamente nulla, sapere che un capitolo di spesa è diminuito o aumentato
rispetto all'annualità precedente, non determina, nella vita quotidiana e nella cognizione di
un normale cittadino alcuna informazione aggiuntiva.
A me sarebbe piaciuto capire con evidenza quali erano le priorità individuate, le cose da
fare prima, e con quali risorse.
A me sarebbe piaciuto capire, oltre al legittimo lamento che è quello di tutte le
Amministrazioni territoriali comunali e quindi su questo non faccio nessuna responsabilità e
nessuna colpa all'Assessore SECCIA, della diminuzione dei trasferimenti statali, oltre a
riconoscersi i meriti di aver fatto una serie di operazioni strategiche che ci hanno consentito
di ottenere il parere favorevole del collegio dei revisori, faccio riferimento per esempio alla
diminuzione delle spese per il personale, faccio riferimento alla diminuzione della rata di
mutuo, mi sarebbe piaciuto sapere con queste risorse in qualche modo recuperate dalla
scienza e dalla coscienza dell'Amministrazione Comunale e della Giunta Comunale che
cosa ci si sarebbe fatto nel 2011 di aggiuntivo e di diverso rispetto a quello che era stato
fatto ne12010.
Se io utilizzassi il potere della critica politica avrei tranquillamente potuto dire che non era
difficile nel 2011 fare qualche cosa di più di quello che si è fatto nel 2010, perché
obiettivamente faccio ancora fatica con serenità ad individuare un elemento, una questione,
un'idea, che abbiamo discusso all'interno di quest'aula nel 2010 e nel 2010 ha trovato,
come dire, il diritto alla nascita, al completamento, e anche il povero bocciodromo che
aveva fatto finanziare il collega DI MARCO, quei famosi 400 mila euro si sono posati sul
sedi me di quella struttura.
C'è voluto anche di dovergli dare la delega aggiuntiva perché magari potessero essere in
qualche modo spesi, e ce li ritroveremo ancora una volta, credo, perché non li ho letti nello
specifico, nel bilancio del 2011, come se nell'Amministrazione pubblica il tempo che passa
non sia un elemento, un anno, un anno e mezzo, due, due anni e mezzo, il tempo passa,
campa cavallo che l'erba cresce, e ricordatevi però che la legislatura cinque anni dura, se
tutto va bene, e due e qualcosa cominciano ad intravedersi, perché siccome ad approvare
questo bilancio ci vorrà qualche giorno, ora che diventi operativo, e quindi nelle mani della
disponibilità strumentale come finanza aggiuntiva dell'ente comune, io credo che
arriveremo certamente a tagliare il traguardo dei due anni di Amministrazione e forse ai due
anni di Amministrazione ci si aggiungerà qualche giorno o addirittura un mese o un mese e
mezzo.
E quindi il giudizio è negativo e gli emendamenti stanno tutti in piedi, al di là degli annunci di
parte, perché noi riteniamo che questo bilancio sia da un lato ingiusto, socialmente, e
dall'altro indefinito se non indefinibile politicamente, perché non c'è un elemento, una
priorità che si rinviene, non c'è nessuna delle questioni che avete posto alla base della
vostra volontà di governo in quella delibera delle linee di mandato, che qui si evidenzia con
chiarezza come strategica per la vostra Amministrazione ma anche per la vita dei cittadini.
Quindi in questo momento è senza voto, è senza voto, anche perché diceva giustamente DI
PIETRANTONIO, anche rispetto alla Giunta, alcuni sono arrivati da pochissimo, altri hanno
avuto, penso l'Assessore DEL TRECCO, la competenza dei lavori pubblici da poco, e
quindi è giusto che si abbia con loro un di più di pazienza, nel senso che ci vuole anche il
tempo giusto per rendersi conto delle cose da fare.
C'è poi l'elemento corretto, della protesta sociale, perché è evidente che quando le priorità
sono chiare, lo diceva il Sindaco l'altra volta, una Amministrazione ha il diritto di fare le
scelte, è vero, ma le scelte devono essere comprensibili, si devono comunicare, poi uno
può anche non essere d'accordo, anche come rappresentanze sociali, e non è neanche
corretto che una volta che le scelte si sono fatte chiunque alzi la mano gli si dica di sì,
perché siamo in un tempo in cui le risorse disponibili non sono illimitate, è evidente che
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