COMUNE DI PESCARA

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bilancio invece che questi aumenti di tariffe non sono finalizzati, non hanno come obiettivo
quello di - moltiplicare, aumentare, -.intensificare e ampliare le-risorse del sociale e della
cultura, non sono quindi giustificabili con un miglioramento complessivo della qualità della
vita dei cittadini dal punto di vista dei servizi che ho citato, e invece vediamo penalizzati
proprio quei servizi che invece ci troveremmo a dover auspicarci aumentati per via di questi
aumenti di tariffe.
Di conseguenza noi siamo perché le tasse ci siano e siano pagate da tutti, ma perché siano
fortemente progressive, nel senso che siano fortemente suddivise in base a fasce di
reddito, mentre aumenti orizzontali di tariffe, come quelle dei parcheggi e tutte quelle altre
tariffe che non torno qui a ripetere, non le vorrei vedere aumentate indiscriminatamente per
ogni cittadino, specie in una fase come questa in cui la nostra città, l'Italia e forse tutto
l'occidente si vede a dover affrontare gravissime crisi e la nascita di nuove e radicali
povertà, che fanno sì che di settimana in settimana sempre più persone si trovino a dover
correre il rischio di non arrivare a fine mese.
Quindi nella discussione del bilancio che partirà oggi o domani o dopodomani nel piano di
previsione, spero che si possa agire per far sì che la ripartizione delle spese delle tariffe e
dei gabelli di questa città possa essere da un lato finalizzata in modo chiaro e trasparente
ad obiettivi di miglioramento della qualità della vita, e dall'altra che queste tasse possano
essere in qualche modo rese progressive, affinché non vengano tartassate in egual misura
famiglie povere e bisognose, anziani e singoli, con persone che hanno redditi
assolutamente superiori alla media.
Inoltre io dall'analisi del bilancio mi rendo conto che i trasferimenti dello Stato hanno
puntato ad impoverire notevolmente le risorse dei Comuni, mi rendo conto ed è drammatico
che l'ingresso che federalismo fiscale farà sì che le risorse del pubblico siano decurtate in
maniera maggiore e questo creerà pericoli ulteriori alla sopravvivenza, alla vita, alla qualità
della vita delle persone che vanno progressivamente impoverendosi con l'aumentare della
crisi.
Ritengo che così come se io mi trovo in difficoltà finanziaria e ho delle case, è il caso che
queste case le faccia fruttare per fare quel minimo di cassa mi permetta di sopravvivere,
così io mi voglio rivolgere al grande ed importante patrimonio immobiliare che ha il Comune
di Pescara, un patrimonio censito, molto grande, molto interessante, comprende edifici,
appartamenti, locali, anche ristrutturati in buone condizioni perché parte di questi edifici li
abbiamo visti come, sebbene siano stati dati alcuni di questi affitti simbolici, affitti ridotti,
cosa peraltro giusta in molti casi, non vengano riscossi questi affitti.
Ebbene, sono felice di aver letto che nell'intenzione di Isabella DEL TRECCO ci sia quella
di un giro di vite e di far sì che questi introiti vengano riscossi, perché parliamo di
Associazioni, ma anche di singoli e di altri soggetti che beneficiano di edifici comunali, e
anche se gli affitti sono bassi non li versano, questi da molti anni.
È giusto che in momenti di questa difficoltà economica, questa morosità venga combattuta
e questi soggetti che non pagano al Comune quanto dovuto, sebbene ridotto, inizino a
pagare una legalità doverosa in un momento in cui si lamentano ta nto le miserie del
pubblico.
Inoltre mi rivolgo a quel grande numero di locali, edifici, che il Comune ha, alcuni ristrutturati
e in ottimo stato, che sono sfitti.
lo credo che a fronte di una delle grandi ricchezze di questa città, che è il patrimonio di
Associazioni sociali, culturali, sportive, ambientali, che ammontano ad oltre 380, almeno
questo stante all'ultimo censimento che abbiamo fatto due anni fa, queste Associazioni
chiedono non tanto l'obolo quanto hanno bisogno di spazi deputati a svolgere le loro
attività, e questo sarebbe di risparmio anche per il Comune perché sono certo che
l'Assessore al Sociale e l'Assessore SELLER alla Cultura ha visto spesso bussare alla
propria porta Associazioni o rappresentanti di Associazioni che chiedono finanziamenti per
poter mantenere i loro stabili e i loro edifici.
Abbiamo moltissimi gruppi di teatro che svolgono attività in posti che non sono affatto
deputati, spesso sono garage ristrutturati a loro spese, e che per. ~opr~vviv~re hanno.
bisogno di rivolgersi costantemente al pubblico per avere quel minimo Introito che gli
permetta di continuare la loro attività, anche se in molti casi la loro attività, con grande
successo di pubblico e critica, va avanti da tanti anni in questa città, sempre strozzati dal
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