Roma antica - Warburg Institute

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DISCORSO
toccasse quella parte , la quale rirguardava le cose
già dette .
EX TESTAMENTO EiVS. Usò la stolta cecità
de' Gemili , siccome è nolo , di ardere insieme co'
cadaveri nella Pira quelle cose in qualsivoglia gene-
re, le (juai egli , come in questa così dovesse goderne
noli" altra ; e de' Trionfanti in ispecie rife-
risce Pij!il)io , elle si seppellivano con abili , quali
essi portavano in quell'occasione . !Nè furono esenti
per qualciìe tempo da siniil ranilà anc:lie i Crislia-
ni, costumando di seppullire co* morti , Leucite a di-
Verso fine 5 che in loro non poteva essere , se non di
magnificeuza , e di lusso, molti preziosi, e rari ornamenti
, quali si trovarono nella sepoltura già mentovata
di Maria moglie d" Onorio Imperatore, de' qua-
li io per brevilà tralascio di fare special menzione ,
rimettendomi a L. Fauno, il quale minutamente gli
annovera . Quindi avveniva , che ciò che vediamo es-
Z..I. CIO sere stato ordinato nel suo Testamento intorno agli
Atlalici da G. Ceslio , si facesse da molli altri cir-
ca a diverse cose , alle quali portavano una certa particolare
affezione; il che si raccoglie non solamente
da molte leggi del corpo Civile , ma anche da una ,
la quale si ha nel Codice delle leggi Visigotiche posto
in luce dal Pilèo . E di ciò è chiarissimo esempio
il testamento di una tal donna , le parole del qua-
/ iT- ^^ riporta Sccvola nella L. uh. §• ult. ff.
de auro
argent. e sono seguenti: Fmicrari vie arbitrio viri
mei volo : et inferri milii qucGcunique sepuUurce meo;
causa ferain , ex ornanientis , lineas duas ex mar-
s^aritis , et viriolas ex smaragdis . Di questi tali si
fa beffe con ragione Luciano , laddove egli introduce
se medesimo a ragionare con Nigrino Filosofo Plato,
nico di questa guisa. aVé «a/ ^«ra^y T^syovTO^ avrou
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