Maggio_Giugno 2006 - Comune di Pietra Ligure
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(Archivio Valerio Zambarino)<br />
Res Publica GAZZETTINO DI PIETRA LIGURE<br />
2<br />
Il 24 febbraio u.s. presso L’Au<strong>di</strong>torium “La <strong>Pietra</strong>” si è<br />
riunito il Consiglio Comunale per presentare l’ipotesi <strong>di</strong><br />
trasformazione del Cantiere Navale proposto dai “Cantieri<br />
Navali Rodriquez S.p.A.”<br />
Il Presidente del Consiglio, dr. Franco Bianchi, ha introdotto<br />
la serata per chiarire che in questa fase è stata data<br />
facoltà <strong>di</strong> intervenire, oltre ai Consiglieri - ai soli progettisti.<br />
Per il Sindaco, geom. Luigi De Vincenzi, è stata una serata<br />
molto importante perché si sono gettate le basi per lo<br />
sviluppo dell’area del Cantiere Navale <strong>di</strong> <strong>Pietra</strong> <strong>Ligure</strong>.<br />
L’Amministrazione Comunale che attualmente guida il<br />
paese, come preannunciato in campagna elettorale, non<br />
ha mai visto il Cantiere come un problema da risolvere<br />
ma come un’enorme opportunità da sfruttare al meglio,<br />
un “valore aggiunto per l’economia e lo sviluppo del<br />
paese nel prossimo futuro”. Senza veti né preconcetti ha<br />
sempre sostenuto che “l’obiettivo da perseguire, nel<br />
momento in cui la proprietà avesse comunicato scenari<br />
<strong>di</strong>versi rispetto a quelli attuali, era una soluzione che<br />
permettesse l’utilizzo <strong>di</strong> tale area <strong>di</strong> pregio a beneficio<br />
della collettività, senza trascurare alcun possibile scenario<br />
ed attraverso i privati, trattandosi <strong>di</strong> un’area in concessione<br />
ai privati, in<strong>di</strong>viduando una soluzione che permetta un<br />
maggior indotto per il Paese, soprattutto in termini<br />
occupazionali. (…) Essenziale, per un paese a vocazione<br />
turistica come il nostro, quel definitivo salto <strong>di</strong> qualità<br />
che tutti atten<strong>di</strong>amo e ci auguriamo. Noi su questa scelta<br />
siamo andati avanti, l’abbiamo con<strong>di</strong>visa e guidata, nel<br />
senso che abbiamo dato in<strong>di</strong>cazioni chiare alla proprietà<br />
su quelli che erano i nostri inten<strong>di</strong>menti e quin<strong>di</strong> questa<br />
trasformazione urbanistica noi pensiamo che debba<br />
consentire una ricucitura, soprattutto tra il Centro Storico<br />
ed il Ponente del paese. Anche con il coinvolgimento <strong>di</strong><br />
aree limitrofe attraverso il miglioramento sia delle viabilità<br />
esistenti, la creazione <strong>di</strong> nuovi spazi pedonali e ciclabili,<br />
che permettano <strong>di</strong> fruire <strong>di</strong> nuovi spazi che dovranno<br />
essere creati per convegni, manifestazioni, punti d’incontro,<br />
ampie aree ver<strong>di</strong>, zone gioco e recupero del fronte del<br />
mare. Pensavamo, e siamo andati in questa <strong>di</strong>rezione,<br />
Il duro lavoro...<br />
SPECIALE CANTIERI NAVALI<br />
alla creazione <strong>di</strong> nuove strutture alberghiere qualificate,<br />
collegate al mare e quin<strong>di</strong> alla nautica da <strong>di</strong>porto, che<br />
consentano l’acquisizione <strong>di</strong> nuovi segmenti <strong>di</strong> mercato<br />
turistico che incentivino la nascita <strong>di</strong> nuove realtà economiche<br />
e commerciali. Pensiamo che tutto questo sia<br />
certamente compatibile col mantenimento <strong>di</strong> quelle<br />
professionalità <strong>di</strong> alta specializzazione esistenti e consentano<br />
lo sviluppo della cantieristica legata al rimessaggio<br />
e alla nautica da <strong>di</strong>porto in generale. Cre<strong>di</strong>amo che per<br />
ottenere tutto questo occorra certamente pensare in<br />
grande e volare alto, anche ricercare il massimo consenso<br />
possibile, soprattutto nel Paese, con la gente, con le<br />
categorie economiche e produttive, per poi effettuare i<br />
necessari passaggi nelle se<strong>di</strong> istituzionali. Ritengo necessario<br />
anche il coinvolgimento delle Forze Politiche e <strong>di</strong><br />
quei movimenti <strong>di</strong> opinione che per un nobile fine<br />
vogliono dare un contributo serio e non trasformare la<br />
questione in un inopportuno strascico della campagna<br />
elettorale. (…) Non so se questo che vedremo stasera<br />
rappresenta l’ottimo <strong>di</strong> quello che si poteva fare, l’Amministrazione<br />
Comunale, che mi onoro <strong>di</strong> presiedere, certamente<br />
ritiene che siamo sulla buona strada….”<br />
Ha preso quin<strong>di</strong> la parola l’arch. Grattarola per fare una<br />
illustrazione molto rapida del progetto. Ha premesso<br />
innanzi tutto che “non c’è dubbio che il perimetro e l’area<br />
dei Cantieri Rodriguez hanno in qualche modo vincolato<br />
lo sviluppo urbano e penalizzato il Centro Storico <strong>di</strong> <strong>Pietra</strong><br />
<strong>Ligure</strong>: lo stesso accesso al paese avviene in modo<br />
tortuoso, passando da un passaggio a livello con curva<br />
molto stretta; il confine ed il perimetro del Cantiere in<br />
qualche modo incombe sull’intero Centro Storico. (…)”<br />
Il progetto presentato, prosegue, è il frutto “<strong>di</strong> un <strong>di</strong>alogo<br />
molto serrato e <strong>di</strong> idee molto chiare che abbiamo trovato<br />
nel confronto con la Civica amministrazione”. E’ presentata<br />
quin<strong>di</strong> un’immagine con il porto <strong>di</strong> Loano e la proposta<br />
per <strong>Pietra</strong> <strong>Ligure</strong>.<br />
“Una delle cautele che abbiamo avuto nel progettare<br />
questo intervento è stata quella <strong>di</strong> non aggre<strong>di</strong>re eccessivamente<br />
il territorio, cioè evitare che il trasporto solido<br />
del se<strong>di</strong>me marino venisse alterato, in particolar modo<br />
che ci fosse un’erosione sulle spiagge <strong>di</strong> <strong>Pietra</strong> <strong>Ligure</strong><br />
(....). Noi abbiamo pensato sostanzialmente <strong>di</strong> realizzare<br />
un intervento che potesse mettere insieme sia un porticciolo<br />
turistico, sia una riorganizzazione del Cantiere con<br />
la piena salvaguar<strong>di</strong>a dei lavoratori e della forza occupazionale<br />
oggi impiegata all’interno del Cantiere, sia una<br />
zona ricettiva destinata ad albergo e ad attività per il<br />
turismo e per la vocazione turistica <strong>di</strong> questa Città, sia<br />
una zona residenziale. (…) Il progetto prevede <strong>di</strong> recuperare<br />
e riusare gli e<strong>di</strong>fici dell’ex Direzione e dell’ex mensa<br />
(…) perché entrambi hanno due caratteristiche significative:<br />
la prima è che sono sufficientemente decorosi sotto<br />
un profilo architettonico ed e<strong>di</strong>lizio, anche con qualche<br />
elemento <strong>di</strong> grazia; la seconda è che sono ortogonali alla<br />
linea del mare e quin<strong>di</strong> non ostacolano la percezione del<br />
mare da parte della città retrostante. Si prevede <strong>di</strong> demolire<br />
i lunghi e<strong>di</strong>fici delle ex officine, che sono paralleli lungo<br />
la spiaggia.