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Maggio_Giugno 2006 - Comune di Pietra Ligure

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Res Publica GAZZETTINO DI PIETRA LIGURE<br />

6<br />

Dopo una parentesi ventennale, finalmente, riapre il nostro<br />

“Teatro Comunale”.<br />

Una struttura che è stata oggetto per anni <strong>di</strong> progetti,<br />

proposte, <strong>di</strong>scussioni, confronti, scontri, mozioni, interpellanze,<br />

delibere….<br />

Una struttura, la destinazione della quale ha suscitato lo<br />

sviluppo delle idee e l’accendersi delle passioni <strong>di</strong> chi<br />

sosteneva una destinazione e chi un’altra, magari ra<strong>di</strong>calmente<br />

<strong>di</strong>versa; che ha visto per decenni nei programmi<br />

delle liste che si sono susseguite nelle <strong>di</strong>verse competizioni<br />

elettorali, l’immancabile “impegno” alla sua ristrutturazione<br />

e restauro. Una struttura, quin<strong>di</strong>, “sentita” dalla gran parte<br />

della popolazione Pietrese e attesa nella sua riconsegna<br />

affinché tornasse ad essere centro <strong>di</strong> aggregazione e cultura.<br />

Il “Teatro – Cinema”, lo preferiremmo definire proprio così,<br />

(a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> una volta , in cui i due termini erano<br />

anteposti) in quanto, mentre l’apertura <strong>di</strong> una sala teatrale<br />

polifunzionale (lirica, musica, prosa, conferenze, manifestazioni)<br />

oggi ha un senso, parlare dell’apertura <strong>di</strong> un solo<br />

“Cinema”, al giorno d’oggi, con un investimento <strong>di</strong> vari<br />

milioni <strong>di</strong> euro, sarebbe, invece, un completo “non senso”,<br />

sta, quin<strong>di</strong>, per riaprire i battenti e rivivere una nuova<br />

stagione <strong>di</strong> proposte culturali. Esso conta complessivamente<br />

385 posti a sedere, <strong>di</strong> cui 233 in platea e 152 in galleria;<br />

tuttavia, la “galleria”, tramite un sistema <strong>di</strong> “ante mobili<br />

a scomparsa”, può separarsi dalla platea e <strong>di</strong>ventare<br />

un’entità a se stante, conservando intatte, per ciascuna<br />

sala, le proprie potenzialità. Proprio la “limitata” capienza<br />

è stata, nell’ultima fase decisionale, la causa principale<br />

dell’origine dei contrasti politici insorti tra la posizione <strong>di</strong><br />

chi ha sostenuto la ristrutturazione “sic et simpliciter”,<br />

com’è stato, poi, deciso e per cui ora si stanno completando<br />

i lavori e la posizione <strong>di</strong> chi, invece, visti i costi ingentissimi,<br />

riteneva si sarebbe dovuto optare per una soluzione <strong>di</strong>versa,<br />

più funzionale e meno onerosa per le limitate potenzialità<br />

economiche <strong>di</strong> un <strong>Comune</strong> come <strong>Pietra</strong> <strong>Ligure</strong>; ciò, in<br />

riferimento sia al costo dell’attuale opera, sia, soprattutto,<br />

in riferimento ai costi successivi riferiti alla gestione della<br />

struttura. Ad oggi, i soli costi dell’intervento <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

ammontano a €. 3.175.865,31. Le due <strong>di</strong>verse, contrapposte<br />

soluzioni sono state uno degli argomenti fondamentali su<br />

cui si è formulato lo “scontro” tra le proposte politiche e<br />

la conseguente valutazione e giu<strong>di</strong>zio dei citta<strong>di</strong>ni durante<br />

l’ultima campagna elettorale comunale. In particolare, le<br />

due tesi erano sostenute: la prima, quella della ristrutturazione<br />

tale e quale, dalla precedente Amministrazione<br />

uscente; la seconda, quella <strong>di</strong> un ripensamento generale<br />

<strong>di</strong> tutta l’opera e <strong>di</strong> un <strong>di</strong>verso utilizzo della struttura, dalla<br />

Lista Civica Pietrese. Come sia andata e quale sia stato il<br />

giu<strong>di</strong>zio espresso dai citta<strong>di</strong>ni è cosa nota. La tesi, comunque,<br />

sostenuta dalla Lista Civica era, in soldoni, questa:<br />

una ristrutturazione del Teatro, così com’è stata concepita,<br />

poteva avere un senso ed una giustificazione mantenendosi<br />

la capienza del Cinema-Teatro precedente, sui 700 posti;<br />

ma, portandosi, invece, per motivi imposti dalle nuove<br />

leggi sulla sicurezza, la capienza agli attuali tirati 385, come<br />

si sarebbe potuta garantire un’economicità futura <strong>di</strong> gestione?<br />

In poche parole, posto che uno spettacolo <strong>di</strong><br />

“qualità”, svolto con capacità “professionale”, costa in me<strong>di</strong>a<br />

qualche decina <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> Euro, per poter assicurare<br />

almeno il pareggio tra i costi ed i ricavi, e facendo questo<br />

calcolo sulla base <strong>di</strong> un continuo “tutto esaurito”, peraltro<br />

poco probabile, a quanto si sarebbero dovuti vendere i<br />

singoli biglietti pertinenti ad ogni spettacolo della Stagione?<br />

Tanto per fare due esempi: a €. 20 a biglietto, con tutto<br />

esaurito, si avrebbe un ricavo <strong>di</strong> €.7700. A €. 25: €. 9625.<br />

A €. 30: €. 11550……… Tenendo, inoltre, presente che da<br />

queste cifre vanno tolte le quote <strong>di</strong> legge spettanti alla<br />

SIAE ed all’erario e che, in ogni caso, la <strong>di</strong>fferenza per<br />

ripianare il passivo sarebbe a carico delle casse comunali,<br />

quin<strong>di</strong>, della collettività. Tenendo anche presente, in ultimo,<br />

che le attività artistiche da svolgersi al chiuso della sala<br />

teatrale si tengono nella stagione fredda, <strong>di</strong> minor afflusso<br />

GIUGNO <strong>2006</strong> RIAPRE IL TEATRO COMUNALE<br />

turistico, quin<strong>di</strong> basate su un bacino d’utenza ben<br />

delimitato……….<br />

Come si vede c’è materiale su cui ancora profondere motivi<br />

<strong>di</strong> riflessione, soprattutto nell’imme<strong>di</strong>ato futuro, quando si<br />

dovranno decidere le modalità gestionali della nuova struttura.<br />

Comunque, fatte queste doverose considerazioni, dobbiamo<br />

leggere la parte della medaglia anche dal suo lato positivo,<br />

consistente nel fatto che una sala Teatrale è, ogni caso, un<br />

importante volano <strong>di</strong> produzione culturale; è il luogo per<br />

eccellenza ove si fa, si produce, si crea CULTURA .<br />

Qualcuno potrebbe chiedere perché non siano stati bloccati<br />

i lavori all’atto <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento della nuova Amministrazione;<br />

a questa domanda si dovrebbe rispondere che, allo stato<br />

in cui erano giunti, ormai, i lavori sarebbe stato davvero<br />

irresponsabile fermarli e, comunque, ormai, l’impostazione<br />

<strong>di</strong> fondo era stata data: la riconferma delle potenzialità della<br />

precedente sala: una struttura adatta per la prosa, con<br />

camerini e servizi <strong>di</strong> “retropalco”; per la musica (il palcoscenico<br />

può ospitare fino a 100 persone), tale da consentire<br />

l’esecuzione <strong>di</strong> concerti sinfonici e da camera; per la musica<br />

e l’opera lirica, in quanto avendo la buca dell’orchestra, il<br />

cosiddetto “golfo mistico”, possono essere rappresentate<br />

opere liriche, potenzialità questa che, in provincia <strong>di</strong> Savona,<br />

con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo solo col Teatro Chiabrera <strong>di</strong> Savona e con il<br />

Sivori <strong>di</strong> Finale; per tutti i tipi <strong>di</strong> musica leggera; per ogni<br />

tipo <strong>di</strong> conferenze ed incontri culturali e, magari in misura<br />

minore, anche congressuali, considerando anche il fatto,<br />

citato precedentemente, della “nuova” possibilità della<br />

separazione tra la galleria e la sala <strong>di</strong> platea. Il Teatro, ormai,<br />

c’è. E’ una realtà; una realtà che non può essere ignorata.<br />

Una realtà che, siccome esistente dev’essere fatta vivere.<br />

Sarebbe cosa irresponsabile se non delittuosa non cercare<br />

<strong>di</strong> sfruttarne al meglio le sue potenzialità, almeno cercare<br />

<strong>di</strong> fare ciò. Sempre leggendo la parte positiva della medaglia,<br />

dev’essere visto come una struttura <strong>di</strong> sviluppo ed elevazione<br />

dello spirito a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti, in particolare dei giovani<br />

e specialmente delle scuole pietresi che ora hanno a<br />

<strong>di</strong>sposizione un luogo ove coltivare e proporre la propria<br />

creatività artistica. Non ultima per importanza la nostra<br />

beneamata Banda Filarmonica “G. Moretti”, che, finalmente,<br />

in una sala dall’acustica adeguata, potrà esibirsi e dare il<br />

meglio <strong>di</strong> sé, quale ospite e protagonista privilegiato, come<br />

pure il Coro Polifonico Pietrese che nella sala del Teatro<br />

potrà trovare una sede “stabile” per le proprie esibizioni. Il<br />

Teatro dev’esser visto e colto, quin<strong>di</strong>, come un’entità positiva,<br />

come una potenzialità in più <strong>di</strong> alto valore, oseremmo <strong>di</strong>re<br />

un valore “aggiunto” notevole nell’offerta che <strong>Pietra</strong> <strong>Ligure</strong>,<br />

città turistica, presenta ai suoi citta<strong>di</strong>ni e agli ospiti villeggianti,<br />

soprattutto a quelli futuri. Una potenzialità in più ma non<br />

<strong>di</strong> tipo solo <strong>di</strong>portivo o <strong>di</strong> puro svago, bensì <strong>di</strong> alto spessore<br />

culturale. E’ con questo spirito che si va ad inaugurare<br />

quest’opera, con un concerto lirico solenne, consci e consapevoli<br />

delle <strong>di</strong>fficoltà, specialmente <strong>di</strong> quelle future, ma<br />

fiduciosi che gli aspetti positivi potranno superare e annullare<br />

quelli negativi. L’Assessore ai Lavori Pubblici, con il completamento<br />

dell’opera pubblica, ha svolto il proprio compito<br />

e consegna la struttura all’Assessore allo Spettacolo Antonio<br />

Luciano, responsabile della sua futura gestione che, siamo<br />

certi, saprà far rendere al meglio; coglie l’occasione, però,<br />

per ringraziare il tecnico progettista, l’Arch. Mauro Nasi <strong>di</strong><br />

Reggio Emilia; il Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale<br />

Ing. Vincenzo Gatto, che con passione, pazienza e pervicacia<br />

ha seguito passo passo i lavori; il Segretario Comunale dott.<br />

Vincenzo Trevisano e tutto lo staff dell’Ufficio Tecnico<br />

Comunale, ai quali tutti dà atto della competenza e professionalità<br />

<strong>di</strong>mostrate in un progetto così importante e complesso.<br />

Concludo con una frase <strong>di</strong> Moliere: la porta che<br />

si apre <strong>di</strong> un Teatro è una porta aperta verso la cultura e<br />

verso l’elevazione dello spirito, tramite i quali si costruisce<br />

un mondo migliore.<br />

L’Assessore ai Lavori Pubblici<br />

dott. Mario Carrara

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