La lunga vita di don Antonio Ilario Fortunati - la Notizia
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LA FAMIGLIA, GLI STUDI, L’ORDINAZIONE SACERDOTALE<br />
una situazione <strong>di</strong>fficile.<br />
Il 15 marzo 1773 sottoscrive<br />
per <strong>la</strong> prima volta il verbale<br />
nel Libro del<strong>la</strong> Compagnia<br />
del SS. Sacramento, d. Antonius<br />
<strong>Fortunati</strong> vi<strong>di</strong>t et approbavit.<br />
A seguito delle soppressioni<br />
degli Or<strong>di</strong>ni religiosi, o<br />
meglio del<strong>la</strong> chiusura <strong>di</strong> loro<br />
conventi, volute dall’Austria<br />
Stemma <strong>di</strong> Mons. Pergen<br />
negli anni: settanta del XVIII secolo,<br />
il convento <strong>di</strong> Santa Maria del Gradaro in Mantova fu requisito<br />
e destinato a caserma. Gli Olivetani furono trasferiti in San Cristoforo.<br />
Nelle circostanze solenni da Mantova veniva a Gui<strong>di</strong>zzolo<br />
l’abate, <strong>don</strong> Giuseppe Tagliavacca nel 1773 a bene<strong>di</strong>re le nuove<br />
campane, per una solenne festa mariana nel 1780, <strong>don</strong> Giulio Benvenuti<br />
nel 1784 a bene<strong>di</strong>re <strong>la</strong> rifusa campana del Comune.<br />
L’abate Olivetano era il tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> Parrocchia, a lui spettava<br />
il primo posto.<br />
Di fatto <strong>la</strong> sua autorità “in loco” era ormai soltanto nominale.<br />
Dal 1770 era Vescovo <strong>di</strong> Mantova mons. Giovanni Battista Pergen,<br />
viennese, abile interprete e solerte esecutore del<strong>la</strong> politica giuseppinistica.<br />
Pose attenzione al clero <strong>di</strong>ocesano e alle parrocchie, suoi<br />
col<strong>la</strong>boratori dovevano essere i parroci, scelti tra i sacerdoti seco<strong>la</strong>ri.<br />
Non i religiosi o frati, che ubbidendo all’Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> appartenenza,<br />
erano meno control<strong>la</strong>bili. Mons. Pergen, ligio alle <strong>di</strong>sposizioni<br />
imperiali, d’accordo con gli orientamenti giuri<strong>di</strong>szionalisti, non si<br />
dolse delle soppressioni, nè delle ferite che esse apportavano al patrimonio<br />
del<strong>la</strong> Chiesa.<br />
In questa luce è da vedere <strong>la</strong> nomina <strong>di</strong> <strong>don</strong> <strong>Fortunati</strong> quale<br />
Vicario. Al quale <strong>la</strong> soggezione all’Abate olivetano non garbava.<br />
Quando finalmente gli Olivetani <strong>la</strong>sciarono il governo par-<br />
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