La lunga vita di don Antonio Ilario Fortunati - la Notizia
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IL TRONO E L’ALTARE<br />
felice parto del<strong>la</strong> tua serva l’Imperatrice Maria Luisa e nostra Regina<br />
e con l’intercessione del<strong>la</strong> beata e gloriosa sempre Vergine Maria<br />
conce<strong>di</strong> <strong>la</strong> grazia che imploriamo. <strong>La</strong> sera del 23 marzo 1811 furono<br />
suonate tutte le campane su or<strong>di</strong>ne governativo per <strong>la</strong> nascita del<br />
Re <strong>di</strong> Roma, figlio <strong>di</strong> Napoleone e <strong>di</strong> Maria Luisa d’Austria. Monsieur,<br />
madame tornano in uso, vanno scomparendo i rivoluzionari<br />
citta<strong>di</strong>no, citta<strong>di</strong>na. L’impetuoso spirito francese aveva rovesciato<br />
<strong>la</strong> vecchia monarchia, aveva sperimentato il governo popo<strong>la</strong>re, un<br />
esperimento che aveva portato all’ascesa del generale Bonaparte e<br />
all’espandersi nel continente del dominio francese. Quello spirito<br />
ha fatto il suo tempo, ora c’è voglia <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne.<br />
<strong>La</strong> domenica 9 giugno <strong>don</strong> <strong>Fortunati</strong> battezza un bambino.<br />
Napoleone è il nome scelto dai genitori. Al<strong>la</strong> stessa ora con rito solenne<br />
da tramandare a perpetua memoria, a Parigi viene battezzato<br />
il figlio <strong>di</strong> Napoleone, baluardo del trono e <strong>di</strong>fensore del<strong>la</strong> Chiesa,<br />
centro e perno del mondo. Tanta enfasi dal<strong>la</strong> penna <strong>di</strong> <strong>don</strong> <strong>Fortunati</strong><br />
non stupisce. Tre anni prima, nel 1808, a Mantova per volere del<br />
Vicerè era stata istituita una parrocchia castrense, con sede nel<strong>la</strong><br />
chiesa <strong>di</strong> San Maurizio e de<strong>di</strong>cata a un fantomatico San Napoleone<br />
martire. In quegli anni molti genitori sceglievano il nome <strong>di</strong> Napoleone<br />
per i loro figli. 6<br />
“IL RITORNO DI ASTREA”<br />
Napoleone rientrato dal<strong>la</strong> <strong>di</strong>sastrosa campagna <strong>di</strong> Russia e<br />
sconfitto a Lipsia (ottobre 1813)rinunciò incon<strong>di</strong>zionatamente nell’<br />
aprile del 1814 ai troni <strong>di</strong> Francia e d’Italia. Un’insurrezione popo<strong>la</strong>re<br />
scoppiata a Mi<strong>la</strong>no contro i francesi, durante <strong>la</strong> quale venne<br />
assassinato il ministro delle finanze Giuseppe Prina, fornì pretesto<br />
all’Austria per occupare (o riprendersi) <strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a annettendo<strong>la</strong><br />
al suo impero. Don <strong>Fortunati</strong> era informato degli avvenimenti dal<strong>la</strong><br />
“Gazzetta <strong>di</strong> Mi<strong>la</strong>no”. Il 25 maggio il conte Enrico <strong>di</strong> Bellegarde,<br />
commissario plenipoteziario nelle province del cessato Regno d’Italia<br />
già appartenute al<strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a Austriaca compreso il territorio<br />
mantovano, emana da Mi<strong>la</strong>no un proc<strong>la</strong>ma, dove conferma provvi-<br />
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