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Algoritmi di compensazione degli effetti ionosferici su ... - Corista.Eu

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Se delle <strong>di</strong>scontinuità <strong>di</strong>elettriche sotto<strong>su</strong>perficiali fossero presenti ad una certa<br />

profon<strong>di</strong>tà z0 sotto la <strong>su</strong>perficie, si produrrebbero delle riflessioni aggiuntive e<br />

le eco <strong>di</strong> riflessione più rilevanti si propagherebbero in<strong>di</strong>etro attraverso il primo<br />

strato e poi<br />

al radar generando ulteriori segnali d’eco, molto più deboli del segnale dovuto<br />

alla <strong>su</strong>perficie <strong>su</strong>periore, con un ritardo temporale dato da t + ⋅ z / v . Di<br />

0<br />

2 0<br />

conseguenza, l’analisi nel dominio del tempo del forte ritorno <strong>su</strong>perficiale,<br />

eventualmente dopo una integrazione multilook incoerente, consentirà una<br />

stima della rugosità <strong>su</strong>perficiale, riflettività e <strong>di</strong>stanza me<strong>di</strong>a, proprio come in un<br />

classico radar altimetro <strong>su</strong>perficiale pulse-limited. Inoltre, la presenza <strong>di</strong> deboli<br />

segnali dopo il primo forte ritorno <strong>su</strong>perficiale permetterà la in<strong>di</strong>viduazione<br />

delle interfacce <strong>su</strong>perficiali, mentre la stima del loro tempo <strong>di</strong> ritardo dal primo<br />

segnale <strong>di</strong> <strong>su</strong>perficie consentirà la mi<strong>su</strong>ra della profon<strong>di</strong>tà delle interfacce<br />

rilevate, as<strong>su</strong>mendo che sia nota la velocità <strong>di</strong> propagazione nel mezzo, nonché<br />

delle proprietà <strong>di</strong> attenuazione <strong>degli</strong> strati interme<strong>di</strong>.<br />

Le prestazioni del radar nella rilevazione delle interfacce sotto<strong>su</strong>perficiali<br />

saranno limitate da due fattori principali, ovvero gli echi <strong>su</strong>perficiali <strong>di</strong> clutter e<br />

il livello <strong>di</strong> rumore all’interno del ricevitore. Gli echi <strong>su</strong>perficiali <strong>di</strong> clutter sono<br />

originati dalle riflessioni da quelle zone <strong>su</strong>perficiali, che hanno un ritardo <strong>di</strong><br />

propagazione <strong>di</strong> andata e ritorno identico a quello <strong>degli</strong> eventuali e più<br />

interessanti segnali sotto<strong>su</strong>perficiali.<br />

Ora, mentre questo non è un problema per <strong>su</strong>perfici perfettamente piatte, in<br />

quanto la legge <strong>di</strong> backscattering angolare imporrà a tali riflessioni laterali<br />

un’attenuazione molta alta, tuttavia la maggior parte delle <strong>su</strong>perfici naturali non<br />

sono affatto piatte e quin<strong>di</strong> gli echi legati al clutter <strong>su</strong>perficiale possono essere<br />

molti forti nelle situazioni pratiche; come <strong>di</strong>retta conseguenza, quando gli echi<br />

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