Carteggio Scalabrini - Michael Augustine Corrigan - Congregazione ...
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Spero che a quest’ora il buon P. Marcellino le avrà esposto le mie idee intorno ai Missionari<br />
da inviarsi a New York.<br />
Entro alcuni mesi conterei di spedirgliene tre, e di più un fratello catechista; ma occorrerebbe<br />
che vi fosse costì una casa per l’alloggio, dovendo far vita comune possibilmente; e una<br />
chiesa, sia pure per ora un abbassamento o sotterraneo, ove potessero esercitare liberamente<br />
sempre sotto l’assoluta dipendenza di Vostra Eccellenza Reverendissima, il sacro ministero.<br />
Qualora fosse possibile, conveniente e prudente il sottrarre gli Italiani alla giurisdizione<br />
parrocchiale e affidarne la cura spirituale ai nostri Missionari, ogni cosa riuscirebbe a<br />
meraviglia. Ma il giudizio di ciò spetta a V.E. ed ella farà quello che stimerà opportuno in<br />
Domino.23[23]<br />
Quanto a me, desidererei proprio che ella, venerando Monsignore, che gode meritatamente<br />
tanta stima presso la Santa Sede, fosse il primo dei Vescovi Americani ad aprire una casa dei<br />
nostri preti. È un’opera che abbiamo quasi fatta insieme, mentre ella si degnò di<br />
incoraggiarmi sin da principio e promettermi il suo alto patrocinio.<br />
Dalla casa di New York, i Missionari crescendo in seguito di numero, potrebbero diffondersi<br />
come da una centrale nelle altre diocesi, che ne facessero domanda. A New York poi si<br />
potrebbe anche, secondo me, aprire qualche scuola pei figli degli Italiani, qualche asilo diretto<br />
da religiose; costituire dei comitati di patronato pei nostri emigrati sull’esempio<br />
dell’Associazione di S. Raffaele pei Tedeschi,24[24] e come si pratica per gli Irlandesi.<br />
La prego, Ecc. Reverendissima, di farmi sapere con tutto suo comodo, se e in qual epoca sarà<br />
attuabile l’impianto di detta casa, per sapermi regolare circa la prima spedizione. Anche<br />
dall’Episcopato Italiano l’opera è accolta molto favorevolmente. Spero che il Signore ci<br />
aiuterà.<br />
Mi raccomando, Venerando Monsignore, alle sue preghiere e rinnovandole i sensi della mia<br />
gratitudine più viva, godo affermarmi,<br />
di vostra Eccellenza Reverendissima,<br />
7 - CORRIGAN A SCALABRINI25[25]<br />
Dev.mo servo e confr. aff.mo<br />
Gio. Battista Vescovo di Piacenza.<br />
New York, 13 Aprile 1888<br />
23[23]Nella lettera di Propaganda Fide a Mons. Ireland (25 novembre 1887, ASCPF, Collegi d’Italia, Piacenza, f. 1387) veniva detto che<br />
era “mens” del Sommo Pontefice che il ministero dei sacerdoti da inviarsi da Mons. <strong>Scalabrini</strong> fosse libero e indipendente da ogni<br />
giurisdizione parrocchiale, con parrocchie separate, ma sotto la direzione del Vescovo.<br />
24[24]La Società di S. Raffaele fu fondata a Mainz, Germania nel 1871 da Peter Paul Cahensly (1838-1923) per la protezione degli<br />
emigrati cattolici tedeschi, nei porti di partenza, durante il viaggio e nei porti di arrivo, specialmente negli Stati Uniti. Sviluppò filiali in vari<br />
paesi europei e un ufficio a New York nel 1883. Mons. <strong>Scalabrini</strong> si ispirò a questa Società per la sua Associazione di Patronato per la<br />
emigrazione italiana: cfr. G. B. <strong>Scalabrini</strong>, Dell’assistenza alla emigrazione nazionale e degli istituti che vi provvedono. Rapporto alla<br />
Esposizione di Palermo. Piacenza, 1891, pp. 13-14.<br />
25[25]AGS EB 01-03 (originale).