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Illustrissimo Monsignor Rosso,<br />
mi è pervenuta, in data odierna,<br />
la gradita Rivista del Santuario<br />
relativa al periodo luglio-agosto<br />
del corrente anno dove ho appreso<br />
che Ella ha ricevuto dal Delegato<br />
Pontificio, Mons. Carlo Liberati,<br />
il delicato incarico di Direttore di<br />
codesta benemerita Rivista.<br />
Mi è gradita la circostanza che<br />
mi è offerta oggi e manifestarle il<br />
complimento avvalorato dal vivo<br />
auspicio che la Beata Vergine<br />
Maria del Rosario, a cui sono particolarmente<br />
grato e devoto, le conceda<br />
i doni dello Spirito Santo<br />
perché possa svolgere tale mandato<br />
sulle orme del Fondatore, il<br />
Beato Bartolo Longo, e così recare<br />
un valido aiuto spirituale e<br />
un sostegno morale a coloro che<br />
hanno necessità, e nello stesso tempo<br />
ravvivare nei cuori una viva fede,<br />
speranza e carità.<br />
Tale augurio sia propizio e possa<br />
avvalorare una comunione spirituale<br />
con tale Santuario, a cui sono legato<br />
da un profondo sentimento di<br />
filiale devozione alla Santissima<br />
Vergine per le copiose grazie.<br />
Mentre le auguro buon lavoro e<br />
ogni bene, desidero salutarla con<br />
i sensi di un distinto ossequio.<br />
Maurizio Ferraro – Caserta<br />
Sono Carmen Rosa Avila Catuogno<br />
de Felix in Argentina. Con<br />
grande piacere desidero salutare il<br />
Direttore di questa bella Rivista che<br />
prima ricevevo grazie alla gentilezza<br />
di Padre Olivera, un sacerdote argentino,<br />
che me la passava, ora invece<br />
viene inviata a me direttamente e di<br />
questo vi sono profondamente grata.<br />
Da Villa Mercedes (San Luis) vi invio<br />
i miei complimenti per quest’ardente<br />
e istruttiva Rivista. Quanti ricordi<br />
mi tornano alla memoria. Mia<br />
madre Francisca Catuogno de Avila<br />
(ora defunta) era nata a Massa Lubrense<br />
(NA) e ci raccontava tante<br />
belle cose della sua indimenticabile<br />
terra natìa. Mia madre ha trasmesso<br />
a tutti i suoi figli questa fede meravigliosa<br />
che aveva ereditato dai suoi<br />
genitori Crescenzio Catuogno e Maria<br />
Grazia Amitrano.<br />
Figlia unica, ebbe dodici figli, i miei<br />
fratelli, con i quali siamo rimasti sempre<br />
uniti proprio grazie a questa grande<br />
fede (attualmente siamo in quattro).<br />
Leggo con gioia tutti gli articoli di<br />
ogni edizione e non dubito che facciano<br />
bene a tante anime, per cui deside-<br />
la parola ai lettori<br />
Ringrazio con tutto il cuore Monsignor Carlo Liberati per le sue gentili<br />
parole e per le bellissime coroncine bianche e la benedizione per la mia<br />
nipotina Alissa, che lo ringrazia tanto: mi sono commossa.<br />
Quando ricevo le vostre Riviste le leggo subito, mi sono di grande conforto,<br />
recito tutti i giorni il Santo Rosario e spero che la Madonna dia conforto e<br />
salute anche a mia figlia Maria con le sue figlie Cristina, Alissa ed Isabella, ai<br />
miei figli Salvatore e Gio Francesco e la moglie Francesca che sono sposati dal<br />
settembre 2007. Date la vostra Santa Benedizione a tutti affinché la Vergine del<br />
Rosario li protegga sempre.<br />
Vi ringrazio e vi mando un’offerta per una S. Messa in suffragio di mio marito<br />
Giacomo e di mio fratello Vincenzo. Una preghiera di suffragio anche per la<br />
mia defunta mamma Marianna che era tanto devota della Madonna di Pompei.<br />
Pregate anche per me che ho 82 anni, sono piena di acciacchi e dopo una caduta<br />
non posso camminare da sola. Grazie.<br />
Rosina Sciacchitano<br />
Unionville (Ontario) - Canada<br />
La signora Teresa Luchetta da<br />
Complimenti alla rivista Un progetto per Pompei<br />
Statua della Madonna di Pompei, venerata<br />
nella Parrocchia di Villa Mercedes (Argentina)<br />
ro mettere in luce il grande lavoro<br />
che tutta la vostra équipe redazionale<br />
realizza. Sappiamo che la nostra Madre<br />
del Cielo ci fa sperimentare tutto<br />
l’amore per Dio affinché noi, a nostra<br />
volta, lo trasmettiamo agli altri<br />
come testimonianza e apostolato.<br />
Che il Signore conceda mille benedizioni<br />
a lei come Direttore e a tutti i<br />
suoi collaboratori. La saluto distintamente.<br />
Carmen Rosa Avila Catuogno de Felix<br />
Villa Mercedes - Argentina<br />
Egregio Direttore<br />
Desidero far pubblicare questa poesia,<br />
per far sì che tutti conoscano la Madonna<br />
di Pompei, abbiano fede in Lei e<br />
capiscano quanto è miracolosa.<br />
In attesa di comunicazioni, porgo distinti<br />
saluti e ringraziamenti.<br />
Alla Madonna di Pompei<br />
Tornando da Pompei,<br />
tra le tante stelle<br />
che brillano in cielo,<br />
ne ho vista una, grande e bella.<br />
Quella stella, che brilla di più,<br />
e che guida il nostro cammino<br />
da lassù,<br />
Madonnina mia sei Tu!<br />
Paola Eucalipto - Catanzaro<br />
Paola (Cosenza) ci invia questa<br />
poesia dedicata alla Santissima<br />
Vergine di Pompei.<br />
A Maria<br />
Madre dolcissima, Vergine Maria<br />
sei Grande, sei Potente, sei Poesia.<br />
Sei Grande più del cielo e più del mare<br />
e si disperde chi di Te vuol parlare.<br />
Sei Potente: hai riaperto un’Alleanza<br />
e ci hai ridato nel Signore fratellanza.<br />
Sei Dolce, sei Pia, sei Poesia<br />
Quando il tuo nome pronunciam,<br />
Maria!<br />
Dio t’ha messa sul trono incoronata<br />
Ma su quel trono non ci sei restata<br />
poiché Tu sempre, con incessante<br />
Amore<br />
cerchi quei figli lontani dal Tuo cuore.<br />
E giri, e invii le tue dodici stelle<br />
che Dio t’ha dato qual regal corona<br />
poiché vadano a guidare il poverello<br />
il pover’uomo, misero mortale,<br />
che la via giusta non sa valutare<br />
quindi ci illumini con Materno Amore.<br />
E ci fai giungere fino al Tuo cuore<br />
poi ci presenti all’Eterno Signore<br />
che accoglie contento il peccatore.<br />
Tu sei Madre potente, Figlia e Sposa<br />
Ma è il primo titol che ti fa gloriosa<br />
poiché per quello Tu hai sofferto tanto.<br />
Che cielo e terra non saprebber<br />
quanto…<br />
Tu pur lo sai perché le hai cantate<br />
le spine che nel cuor ti sono entrate<br />
e pur continui con Eterno Dolore<br />
ad accogliere spine nel Tuo Cuore.<br />
Veglia su noi Regina Immacolata!<br />
Ferma la man del Tuo Figliol,<br />
sdegnata!<br />
e, se piccola parte in noi c’è ancora<br />
che possa far contento il Salvatore<br />
pigliala Tu, illuminala di stella,<br />
agli occhi di Gesù sarà più bella.<br />
Solo così ci potremo salvare:<br />
se Tu fra noi e Lui vorrai restare,<br />
farai così da dolce mediatrice<br />
filo che ci conduce al Paradiso!<br />
la parola ai lettori<br />
Eccellenza Reverndissima,<br />
sono Sergio Amitrano, medico-chirurgo di Pompei, e nell’esprimerle tutta<br />
la mia solidarietà al suo operato di Vescovo, nonostante gli ignobili e ripetuti<br />
attacchi alla sua persona (vedi lettere infami e deplorevoli) le volevo<br />
scrivere quanto segue:<br />
«Negli ultimi anni, nella mia famiglia, sono capitati due casi di malattie<br />
tumorali; uno che ha colpito la mia nipotina (oggi ha 2 anni, ma ha fatto<br />
cicli di chemioterapia per un raro tumore dell’occhio chiamato retino blastoma<br />
dalla tenera età di 3 mesi) e uno che ha colpito mio cognato 43enne<br />
al colon con metastasi diffuse anche alla colonna vertebrale e che da 2 anni<br />
sta consumando la sua giovane esistenza.<br />
Ebbene anche se la mia professione mi avvicina ogni giorno al dolore e<br />
alla sofferenza, le posso assicurare che nel seguire i due casi di cui sopra,<br />
mi sono accorto di quanta fatica si faccia (per noi del Sud, ma soprattutto<br />
della Campania) per avere la più semplice ed elementare assistenza. Ci<br />
siamo rivolti a strutture del Nord come l’IEO e il San Raffaele di Milano e<br />
il Policlinico di Siena.<br />
Ebbene senza dilungarmi troppo le volevo dire che (se mi permette) il suo<br />
riscatto come vescovo e pastore di questa tanto amata Valle di Pompei,<br />
potrebbe esplodere sulla scia del nostro beato Bartolo Longo, quando ha<br />
cominciato le sue sante opere.<br />
L’idea è questa: molto in ambizione, ma con la fede e la speranza si potrebbe<br />
pensare alla nascita di un Centro Oncologico Mariano da far nascere<br />
nell’area dismessa del vecchio Seminario dove l’aria salubre degli ulivi<br />
contribuirebbe alle famigerate terapie che gli ammalati devono affrontare.<br />
Nei prossimi anni assisteremo all’aumento dei casi di cancro soprattutto<br />
tra i giovani.<br />
Attualmente la mia è solo un’idea, un desiderio che con il suo aiuto e con<br />
l’aiuto del Prof. Veronesi dell’IEO e di don Virzì del San Raffaele potrebbe<br />
concretizzarsi. Aspetto un suo cenno, ricordandola sempre nelle mie preghiere.<br />
Sergio Amitrano<br />
Carissimo dott. Sergio,<br />
di ritorno dalla C.E.I. e dal Concistoro trovo la sua graditissima<br />
lettera del 4 novembre 2010, giorno del mio Santo Patrono.<br />
È la prima volta, dal 24 gennaio 2004, data del mio ingresso a<br />
Pompei, che ricevo una lettera d’incoraggiamento, propositiva, con<br />
esposizione di un progetto serio da un pompeiano.<br />
Finora, nonostante tutto il mio silenzio e sofferto impegno di anni,<br />
nessuno mi ha teso la mano.<br />
Le vostre Autorità mi hanno sempre ostacolato. Ma so che il Signore<br />
mi vuole qui. Vuole che io porti qui la mia croce. E lo faccio con<br />
gioia, anche quando non si vede. Perché ciò che conta è amare. E<br />
le opere di bene parlano da sole e danno testimonianza.<br />
Aff.mo ✠ Carlo Liberati<br />
Il Rosario e la Nuova Pompei<br />
42<br />
Anno 127 - N. 1 - 2011 [42] Il Rosario e la Nuova Pompei<br />
43<br />
Anno 127 - N. 1 - 2011 [43]