NASCITA di GESU - Vincenzo Romano
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pai<strong>di</strong>on. A prima vista nulla cambia nel racconto ma, sul piano teologico, la<br />
<strong>di</strong>fferenza é enorme perché pai<strong>di</strong>on in<strong>di</strong>ca un piccolo servo.<br />
Così il passaggio dal profeta al servo é annunciato proprio dai pastori. Diventano<br />
loro i primi appartenenti a quell’esercito celeste che annuncia il grande dono <strong>di</strong> Dio;<br />
sono loro quei <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Emmaus che agli apostoli, ancora riuniti intorno alla sola<br />
Parola e timorosi dei farisei, annunziano la Nuova Presenza del Cristo-Spirito che fa<br />
nuove tutte le cose; fa nuova la stessa esistenza se l’uomo accetta <strong>di</strong> essere come Gesù<br />
un Ies ous: un orecchio obbe<strong>di</strong>ente alla Voce <strong>di</strong> Dio.<br />
È questo il motivo dello stupore <strong>di</strong> coloro che ascoltano il racconto dei pastori (v.<br />
18). È la stessa meraviglia che nasce dallo scandaloso <strong>di</strong>scorso che Paolo ripete<br />
continuamente alle chiese; quello del morire per risorgere, del vincere perdendo, della<br />
potenza che si fa debole, della santità che si fa peccato. È la proposta che Gesù fa al<br />
giovane ricco: “Lascia tutto e seguimi”.<br />
Ecco allora che la figura <strong>di</strong> Mariam che ci ha accompagnato fin qui, <strong>di</strong>venta la<br />
Maria del v. 19. Non ci troviamo più <strong>di</strong> fronte alla donna che ha ascoltato stupita<br />
l’annuncio dell’angelo, ora Mariam, immagine viva della Chiesa giudaica, cambia il<br />
suo nome e <strong>di</strong>venta Maria, colei che prende coscienza che il Figlio che continuamente<br />
genera come Parola potente, é anche il Servo <strong>di</strong> Iavè; è quel Pais (servo) che contro<br />
tutte le affermazioni della Scrittura, molti si ostinano ancora a tradurre bambino.<br />
Maria è la Chiesa che ora inizia una nuova gestazione, quella dello Spirito che si<br />
completerà nel giorno della parusia del Signore. È lei il mistico utero che Luca ora<br />
non chiama più koilia ma kar<strong>di</strong>a (v. 19) dando così inizio a quella teologia del cuore<br />
<strong>di</strong> Maria che troppo spesso è caduta nelle mani dei trafficanti <strong>di</strong> sentimenti.<br />
Il passo racchiude la magna carta della Chiesa e la pienezza dell’annuncio<br />
dell’incarnazione. Quel patto <strong>di</strong> pace prima posto nei luoghi altissimi (en upsistois),<br />
ora é sopra la terra in forma perfettamente comprensibile all’uomo. Così l’uomo che<br />
non é stato capace <strong>di</strong> essere somigliante a Dio, ha incontrato un Dio che, con<br />
impensabile paradosso, si è fatto somigliante all’uomo e si definisce Figlio<br />
dell’uomo.<br />
Luca 2,20-24 - La presentazione al tempio<br />
“ 20 E tornarono in<strong>di</strong>etro i pastori lodando Id<strong>di</strong>o col manifestarlo in tutte<br />
quelle cose che avevano ascoltato e visto, conforme a come era stato<br />
detto ad essi.<br />
21 E quando furono completati otto giorni, quelli del circoncidere lui,<br />
allora il suo nome fu detto Gesù, quello che era stato detto dall’angelo<br />
prima ancora che Lui fosse concepito nel seno.<br />
22 E quando furono completati i giorni della purificazione <strong>di</strong> essi, al <strong>di</strong> là<br />
della legge <strong>di</strong> Mosè (fuori della terra <strong>di</strong> Mosè), attuarono la sua<br />
restituzione legale in Gerusalemme perché sedesse alla destra del<br />
Signore, 23 così (come) è scritto nella legge del Signore: ‘Ogni maschio<br />
che apre il seno sia chiamato Santo per il Signore’, 24 e per ciò offrire lui<br />
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