NASCITA di GESU - Vincenzo Romano
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Il parallelo <strong>di</strong>venta ancora più profondo se si considera che qui Gesù si mostra ai<br />
genitori mentre parla con i dottori; dopo la resurrezione si mostrerà nella Chiesa della<br />
pentecoste conversando con il mondo intero.<br />
Costruito il parallelo, Luca si sofferma a considerare il tutto ponendo la domanda<br />
finale: che significato ha questa assenza <strong>di</strong> Gesù? La domanda viene posta sulle<br />
labbra della Chiesa. È questo il senso <strong>di</strong> quel plurale “tuo padre ed io angosciati ti<br />
cercavamo”.<br />
La Chiesa ha paura <strong>di</strong> essere lasciata sola, non capisce l’invisibilità del Cristo.<br />
“Perché ci hai fatto questo?” è la domanda <strong>di</strong> sempre, ma la risposta che riceve è<br />
piena <strong>di</strong> <strong>di</strong>vina pacatezza, <strong>di</strong> sapienza nuova: “Non sapevate che io devo occuparmi<br />
delle cose del padre mio?”<br />
Nella risposta <strong>di</strong> Gesù c’è quel “devo” con il quale Luca sottolinea l’obbe<strong>di</strong>enza al<br />
Padre liberamente accettata. L’espressione esprime lo schema fondamentale dei<br />
rapporti tra l’uomo e Dio che chiama tutti alla realizzazione del Regno, fossero anche<br />
operai dell’ultima ora.<br />
Come l’intero Vangelo <strong>di</strong> Luca termina con un viaggio a Gerusalemme dove Cristo<br />
muore e risorge, così il Vangelo d’infanzia culmina con questo viaggio a<br />
Gerusalemme che racchiude quello stesso mistero nella trama del racconto. E la<br />
risposta <strong>di</strong> Gesù, nella stupenda ambiguità del testo greco, assicura che è inutile<br />
cercarlo perché non è sparito. Come può sparire Colui che deve realizzare il piano <strong>di</strong><br />
Dio?<br />
L’invisibilità <strong>di</strong> Gesù <strong>di</strong>venta così la perfezione stessa <strong>di</strong> Colui che si è seduto alla<br />
destra del Padre e continuamente manda lo Spirito nella sua Chiesa. Il momento della<br />
<strong>di</strong>spersione e dello sgomento, quando sembrava percosso il pastore e <strong>di</strong>sperse le<br />
pecore, agli occhi della fede si rivela il momento culminante del mistero dell’incontro<br />
dell’umanità con Dio.<br />
“Ma essi non compresero le sue parole”, così Luca conclude il passo. Una<br />
conclusione che, sul piano letterario, tende a non accre<strong>di</strong>tare una scienza superiore a<br />
Maria e a Giuseppe, ma che, sul piano del contenuto, rivela qualcosa <strong>di</strong> più profondo:<br />
Luca sta rivelando a Teofilo che la Chiesa cresce lentamente nella pienezza dello<br />
Spirito che la anima e le rivela gradualmente il mistero <strong>di</strong> Cristo.<br />
Per questo Gesù ritorna con Maria e Giuseppe a Nazareth.<br />
Luca 2,51.52 - Il ritorno a Nazareth<br />
“ 51 (a) Scese dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro sottomesso.<br />
Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. 52 (b) E Gesù cresceva<br />
in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.”<br />
(a)<br />
“Scese dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro sottomesso. Sua madre<br />
serbava tutte queste cose nel suo cuore.”<br />
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