NASCITA di GESU - Vincenzo Romano

Questa è la costruzione della nuova famiglia di Dio. I pastori, custodi della notte,
hanno incontrato il popolo della luce nella terra di Davide. Finalmente il popolo scelto
da Dio per essere luce per le genti sta realizzando il suo compito.
Comincia il tempo della discesa di Dio sulla terra e della scalata dell’uomo verso il
cielo.
Luca 2,13-19
“ 13 E subito si schierò dalla parte dell’annuncio una folla di luci celesti
(dell’esercito del cielo), costituita da coloro che lodano Iddio
annunciando: 14 ’Gloria a Dio negli altissimi luoghi e pace in terra in
mezzo ai mortali che egli ama’. 15 Allora, quando si allontanarono da loro
verso il cielo, anche i mortali divennero gli annunci.
I pastori dissero fra loro: per un certo tempo passiamo per Betlem e
osserviamo questo ‘detto’ che si é attuato e che il Signore a noi fece
conoscere. 16 Si mossero in fretta e trovarono sia lei, Mariam, sia lui Iosef
e il feto giacente nella mangiatoia.
17 Avendo visto fecero conoscere il ‘detto’ che era stato annunciato loro
riguardo a quel piccolo (servo).
18 E tutti quelli che ascoltarono erano pieni di stupore per ciò che era
stato detto dai pastori ad essi. 19 Maria diventava l’arca di tutti questi
‘detti’ meditandoli nel suo cuore.”
Le parole dell’annuncio profetizzano l’Eucarestia, e subito si forma una folla nella
quale sono presenti una moltitudine di appartenenti all’esercito dei cieli. Sono quelle
stelle del cielo che nella Scrittura indicano non gli astri materiali, ma le anime,
lampade da mettere sul candelabro per illuminare il mondo. Sono i figli promessi ad
Abramo, le stelle che la Genesi situa in quel firmamento che simbolicamente
rappresenta il Corpo di Cristo, il Forte, lo Stereoma posto tra cielo e terra.
L’esercito del cielo indica la Chiesa che combatte la buona battaglia, come dirà
Paolo, e che si costituisce intorno all’annuncio di Dio (al quale abbiamo tolto le
sembianze dell’angelo alato). Comincia a costituirsi la Chiesa missionaria che porta il
suo messaggio di salvezza a tutti gli uomini attraverso la predicazione dei ministri
della Parola, angeli della Chiesa.
Le genti, rappresentate da quei pastori che ne attestano l’unità, riceveranno quindi
una doppia rivelazione: la prima che afferma l’identità fra il Messia dei fedeli mosaici
e il Salvatore (Soter) delle genti; ed una seconda rivelazione, affidata alla Chiesa
(esercito del cielo), che consiste nel collegare la Parola alla Cena eucaristica. 10
Le varie rivelazioni, diventate ora una grande luce, rifluiscono nella grande Madre
unita al Figlio suo. La scena si pone come lo schema dell’assemblea dei figli di Dio e
dello stesso discorso ecumenico. Maria che accoglie la rivelazione dei pastori
10 Luca affida questo nascosto parallelismo ai due termini che iniziano e concludono il messaggio docsa e eudochia
(v. 14) e che hanno la medesima radice verbale.
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