20-q20_Acque2 - Udine Cultura
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Il Fontanon di Goriuda drena l’altipiano carsico del Monte Canin (Alpi Giulie, Friuli)<br />
recapito<br />
epicarso<br />
livello di base<br />
drain trasmissivo<br />
sistema annesso capacitivo<br />
Schema esemplificativo di un acquifero carsico<br />
■ Ecologia degli acquiferi carsici<br />
eucarso saturo<br />
vie di infiltrazione<br />
ritardata<br />
tavola<br />
d’acqua<br />
All’interno di un reticolo carsico possiamo distinguere due diverse componenti<br />
che offrono un distinto grado di abitabilità alla fauna: la componente trasmissiva<br />
dell’acquifero e la componente capacitiva. La componente trasmissiva,<br />
tipica dei sistemi fortemente carsificati, presenta elevata conducibilità<br />
idraulica e velocità di corrente, ed è caratterizzata dal punto di vista ecologico<br />
da una biodiversità piuttosto bassa. Quale specie sarebbe in grado di sopravvivere<br />
in un ambiente così ostile? Eppure, qualche specie ce la fa: anzi ha trovato<br />
in un ambiente simile la ragione del suo successo evolutivo. È il caso di<br />
alcuni crostacei anfipodi del genere Niphargus che hanno adottato strategie<br />
adattative volte a sfruttare i vantaggi di una forte velocità di corrente, in un<br />
habitat in cui anche la competizione interspecifica è piuttosto bassa. Da studi<br />
condotti in Francia, è stato osservato che queste specie, che vivono probabilmente<br />
nelle fessure adiacenti alla condotta trasmissiva, depongono le proprie<br />
uova nelle vicinanze della stessa e usano la corrente per la dispersione dei loro<br />
stadi giovanili. In altri termini, esse hanno sincronizzato il loro ciclo biologico al<br />
regime di portata dell’acquifero e, nello stesso tempo, hanno sviluppato strategie<br />
di crescita tipiche di ambienti fortemente variabili, producendo una densa<br />
progenie, di cui solo pochi individui raggiungeranno la fase adulta: una strategia<br />
per molti versi tipica delle specie di superficie e non di quelle sotterranee.<br />
Anche alcune specie di crostacei isopodi del genere Monolistra traggono<br />
vantaggio da elevate velocità di corrente: appallottolandosi, questi isopodi si<br />
lasciano trasportare dalle acque anche a grandi distanze.<br />
I sistemi carsici capacitivi, il cui sviluppo è molto variabile da un acquifero<br />
all’altro, sono caratterizzati da una circolazione idrica in fratture medie o pic-<br />
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