20-q20_Acque2 - Udine Cultura
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Nicchi dei gasteropodi Iglica vobarnensis, Paladilhiopsis virei e Hauffenia subpiscinalis (dall’alto in<br />
basso, circa 30x)<br />
L’alimentazione degli idrobioidei stigobi è costituita da microparticelle di materiale<br />
organico, microorganismi incrostanti e biofilm batterico, che viene<br />
raschiato e triturato da un organo specifico, detto radula, dotato di numerose<br />
file di denti.<br />
Ad eccezione di poche specie superficiali di acque salmastre, la totalità degli<br />
idrobioidei italiani vive nelle acque dolci e la maggior parte è crenobia o stigobia.<br />
Le specie crenobie, cioè strettamente legate alle sorgenti (generi<br />
Bythinella e Graziana) hanno la facoltà di penetrare più o meno profondamente<br />
nei corpi idrici ipogei e negli ambienti interstiziali, probabilmente per motivi<br />
trofici, trovandovi più abbondante sostanza organica che non nella tazza<br />
sorgentizia, e si comportano pertanto da stigofili. Sono, invece, strettamente<br />
stigobie numerose specie endemiche che vivono esclusivamente nelle porzioni<br />
più interne dei reticoli idrografici sotterranei, carsici o alluvionali, appartenenti<br />
a numerosi generi, tra i quali Bythiospeum, Iglica, Istriana, Hadziella,<br />
Hauffenia, Paladilhiopsis e Phreatica, comuni nelle regioni settentrionali.<br />
Alcune specie, a gravitazione alpino-dinarica o dinarica, sono esclusive delle<br />
Prealpi orientali e spesso si tratta di endemiti localizzati (come Paladilhiopsis<br />
robiciana, Phreatica bolei, Hauffenia tellinii o Belgrandia stochi). Più povero<br />
risulta il settore alpino piemontese, con poche specie endemiche dei generi<br />
Alzoniella, Iglica e Pseudavenionia. Lungo l’Appennino sono presenti alcuni<br />
endemiti ad areale ristretto, appartenenti ai generi Pezzolia, Alzoniella, Pauluccinella,<br />
Orientalina, Fissuria e Islamia. Sono esclusive della Sardegna i<br />
generi Sardhoratia e Sardopaladilhia, mentre per la Sicilia è nota una sola<br />
specie crenobia (Islamia cianensis). Vanno infine ricordate alcune particolari<br />
popolazioni di Bythinella e Belgrandia presenti in acque termali.<br />
■ Policheti<br />
Gli anellidi policheti fanno essenzialmente parte della fauna marina; poche<br />
specie colonizzano le acque anchialine costiere, mentre le specie adattate alle<br />
acque dolci sotterranee sono in numero esiguo; tra queste vanno sicuramente<br />
citate due specie stigobie di grande interesse biogeografico.<br />
Troglochaetus beranecki, della famiglia dei nerillidi, antico elemento talassoide,<br />
si è originato da progenitori che facevano parte dello psammon dei mari<br />
epicontinentali terziari, da dove hanno presumibilmente invaso le acque dolci<br />
sotterranee. La straordinarietà di questa specie sta nel suo vasto areale di<br />
distribuzione. In Europa Troglochaetus beranecki è diffusa nei grandi bacini<br />
fluviali (Rodano, Garonna, Reno, Weser, Danubio, Oder, Elba), in Finlandia e<br />
nei torrenti alpini. Vi sono anche segnalazioni per l’interstiziale di corsi d’acqua<br />
del Colorado e del Montana (fino a 3050 m di quota), ma la conspecificità delle<br />
popolazioni americane ed europee necessita di essere dimostrata con studi<br />
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